Amianto nella Marina Militare, risarcimento per un maresciallo del siracusano

Il Tar del Lazio ha accolto il ricorso di risarcimento del danno morale, esistenziale, biologico, e patrimoniale presentato contro il Ministero della Difesa da un maresciallo luogotenente della Marina Militare residente in provincia di Siracusa. L’uomo, 63 anni, si è visto riconoscere il risarcimento per l’esposizione professionale all’amianto che lo ha portato a contrarre una asbestosi polmonare.
Il militare, che aveva già ottenuto il riconoscimento della causa di servizio insieme allo status di vittima del dovere con una liquidazione di 50mila euro, con questa sentenza verrà risarcito con ulteriore importo di 50mila euro.
Per 36 anni aveva prestato servizio nella Marina Militare (fino al 2014, ndr) in qualità di “destinato al servizio di condotta nave” presso le basi navali “La Maddalena” di Roma, Augusta e altre destinazioni. Oltre ad aver svolto le sue mansioni presso gli arsenali militari di terra, aveva operato per 17 anni e 11 mesi a bordo di navi e sommergibili con il ruolo di Capo radiotelegrafista.
Durante questi anni, avrebbe respirato fibre di amianto e polveri per più ore al giorno senza adeguati strumenti di protezione individuale. Dopo aver cominciato ad accusare i primi sintomi della malattia, nel 2014 si congeda per infermità e, nel 2020, ottiene il riconoscimento della sua malattia come “dipendente da causa di servizio”. L’anno seguente, viene “equiparato alle vittime del dovere” e inserito dalla Regione Sicilia nel registro dei lavoratori esposti all’amianto. Nonostante questi traguardi, ha continuato la sua lotta per ottenere il riconoscimento completo dei suoi diritti: incluso un adeguato risarcimento per i danni subiti che vengono ora accolti con il verdetto del TAR.
“Questa decisione rappresenta una vittoria significativa, non solo per il maresciallo, ma anche per tutte le vittime di esposizione all’amianto – dichiara Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto e legale dell’uomo – continueremo a lottare per la giustizia e la tutela dei diritti di tutte le persone colpite da questa malattia devastante”.




Maxi sequestro della Guardia Costiera: 14 tonnellate di tonno rosso e 16 mila euro di sanzioni

Maxi sequestro della Guardia Costiera: 14 tonnellate di tonno rosso e 16 mila euro di sanzioni. Nei giorni scorsi, gli “Ispettori pesca” delle Capitanerie di porto di Catania e Siracusa hanno effettuato sul territorio un’operazione di controllo finalizzata al rispetto delle norme nazionali e comunitarie, a tutela della risorsa ittica e della legalità sulla tracciabilità del pescato.
Nello specifico, grazie all’attività di “intelligence” tra i militari del Centro di Controllo Area Pesca della Direzione marittima della Sicilia orientale e la Guardia costiera aretusea, dopo una intensa attività di monitoraggio delle unità da pesca, tramite i sistemi satellitari è stato identificato un peschereccio italiano a circa 30 miglia dalla costa del siracusano in sospetta attività di pesca illegale.
Sotto il coordinamento della sala operativa della Capitanerie di porto di Siracusa, la motovedetta CP 763, partita da Portopalo di Capo Passero, ha intercettato il peschereccio, riscontrando l’illegale detenzione a bordo di tonno rosso.
L’unità da pesca è stata scortata in porto dall’equipaggio della motovedetta e a seguito di una approfondita ispezione condotta dal personale della Guardia costiera, contestualmente intervenuto “via terra”, sono stati rinvenuti all’interno delle celle frigo, 19 esemplari di tonno rosso, per un peso equivalente pari a 3.084 kg., catturati irregolarmente, in quanto l’unità da pesca è risultata sprovvista della quota di cattura.
Nei confronti del comandante dell’unità da pesca è stata inflitta una sanzione amministrativa pari a 2.666,70 euro, e conseguente elevazione di verbale a punti nei confronti dello stesso e della licenza di pesca.
Il prodotto ittico, posto sotto sequestro, da verbale di visita sanitaria redatto dal personale del servizio veterinario dell’ASP di Noto, è stato ritenuto idoneo al consumo umano e devoluto in beneficenza ad enti caritatevoli.
Inoltre, le attività di controllo si sono estese lungo le arterie stradali delle Provincie di Catania (tra Capo Mulini e Pozzillo) e Siracusa (in direzione Comune di Noto).
In particolare, nella provincia di Catania sono stati intercettati dai militari della Guardia costiera etnea 2 veicoli isotermici con a bordo 19 esemplari di tonno rosso, mentre nella provincia di Siracusa i militari della Guardia costiera aretusea hanno intercettato 3 furgoni con a bordo 32 esemplari di tonno rosso, per un complessivo di circa 11 tonnellate di prodotto ittico.
L’ingente quantitativo, destinato alla commercializzazione senza la prevista documentazione di tracciabilità, è stato posto sotto sequestro, in attesa di esami di laboratorio da parte del personale delle competenti ASP, al fine di attestarne i livelli di istamina propedeutici, per un eventuale conferimento ad enti di beneficenza.
I conducenti dei furgoni isotermici sono stati sanzionati per un importo totale di euro 13.333,00.
Infine, sono state condotte altre attività di controllo sulla commercializzazione del tonno rosso presso i centri di distribuzione all’ingrosso e dalle verifiche esperite all’interno di unesercizio commerciale della provincia di Catania sono stati rinvenuti circa 400Kg di prodotto ittico privo della prevista documentazione attestante la tracciabilità e l’etichettatura.
Al trasgressore è stato elevato verbale amministrativo di 1500€ e la merce, quasi tutta in vasetti sott’olio, ritenuta non idonea al consumo umano dai veterinari dell’ASP di Catania, è stata avviata allo smaltimento con spese a carico del contravventore.




Due tragici incidenti in tre settimane, ex Asi “Strada della morte”

Due incidenti, entrambi autonomi, con dinamiche che appaiono molto simili e purtroppo entrambi mortali, lungo la stessa strada nel giro di poche settimane l’uno dall’altro.
Adriano Corvaglia ha perso la vita il 23 Aprile scorso lungo la strada ex Asi mentre tornava dal lavoro insieme al figlio, che miracolosamente si è salvato.
Emanuele Campo, 32 anni, originario di Gela, ha trovato la morte poco più avanti sabato scorso.
Anche lui era un operaio della zona industriale ed anche lui aveva appena smontato dal suo turno di lavoro . Tragica coincidenza anche un altro elemento: entrambi i veicoli su cui viaggiavano (un’Audi A3 nel caso di Corvaglia, una Renault Megane per Campo) hanno terminato la loro corsa dopo aver battuto contro il guardrail sfondandolo, per poi ribaltarsi.
La famiglia di Adriano Corvaglia non si da pace e da subito ha chiesto che si faccia chiarezza su quanto accaduto al 58enne, sia dal punto di vista dell’organizzazione dei soccorsi, sia per quanto concerne le condizioni di sicurezza di quella strada e soprattutto sulla stabilità e sullo stato in cui versa il guardrail venuto giù. Il dubbio della moglie, Zaira Salerno e degli altri familiari è che su quel collegamento stradale non siano stati attuati interventi di manutenzione o, comunque, che non siano stati tali da rendere sicuro il percorso. La specifica vicenda è in fase di approfondimento nelle sedi giudiziarie.
Domani pomeriggio la famiglia tornerà sul posto per affiggere (“come da autorizzazione ottenuta”) uno striscione che valga come ricordo del congiunto tragicamente scomparso ma che sia anche monito e richiesta di attenzione, soprattutto da parte del Libero Consorzio Comunale, affinché disponga interventi urgenti di messa in sicurezza, laddove necessario, a partire dai margini della strada. Il tratto di guardrail abbattuto dagli schianti mortali non è ancora stato sostituito. L’area è delimitata in maniera provvisoria. “Ma questo non garantisce alcun contenimento- fa notare Zaira Salerno- Avevamo chiesto interventi immediati perché mai più accadesse lungo quella strada quello che è successo a mio marito, a noi. Non è passato nemmeno un mese e un’altra vita è stata spezzata proprio lì, praticamente allo stesso modo. Non si può restare a guardare o ad attendere un’altra vittima ancora”.




“Decarbonizzazione e competitività”: una visione di sviluppo per il Polo industriale di Siracusa

Al via una nuova sfida per le aziende del polo industriale di Siracusa. Se ne è parlato nella sede di Confindustria Siracusa, nell’ambito di una prima riunione con i deputati nazionali e regionali, i sindaci della zona industriale ed i sindacati provinciali con l’obiettivo di favorire un dialogo costruttivo attorno alle necessità e le priorità di sviluppo per il Polo.
Confindustria Siracusa, in rappresentanza delle sette grandi aziende insediate nel polo – Isab Goy Energy , Versalis-Eni, Sonatrach Raffineria Italiana, Sasol Italy, Brown To Green Siciliy, Air Liquide, Buzzi – in collaborazione con The European House Ambrosetti ha avviato uno studio finalizzato alla definizione di una nuova visione per la Decarbonizzazione e la Competitività del Polo Industriale Siracusano. L’iniziativa vuole affrontare le sfide e le opportunità legate al percorso di decarbonizzazione del Polo Industriale di Siracusa per garantire lo sviluppo, la competitività e la sostenibilità delle aziende del Polo identificando la traiettoria da seguire, i fattori abilitanti e quelli attualmente bloccanti e quindi da rivedere.
“L’interdipendenza e la visione comune delle aziende – afferma il Presidente di Confindustria Siracusa, Gian Piero Reale, ci ha convinto della necessità di realizzare uno studio che ci consenta di avviare in maniera pragmatica un percorso di decarbonizzazione integrato al polo al fine di considerare e valorizzare la forte simbiosi industriale alla base della competitività del Polo”.
Due le priorità emerse nella prima fase dello studio in corso per le aziende del Polo Industriale di Siracusa: lo sviluppo di una infrastruttura comune per il trasporto e lo shipping della CO2 catturata, la cosiddetta Carbon Capture and Storage – CCS – a servizio di tutte le aziende del Polo e lo sviluppo di una filiera dell’idrogeno rinnovabile e low carbon integrata nelle attività del Polo.”
La visione unitaria di un “Zero Carbon Industrial Cluster” nel Polo Industriale di Siracusa consente di preservare la competitività del Polo industriale, di attrarre investimenti da parte di aziende interessate a produrre in contesti decarbonizzati , sostenere la riconversione delle imprese siciliane verso nuovi settori della green economy e contribuire alla sostenibilità del territorio.
La decarbonizzazione del Polo richiede la ridefinizione di alcuni “fattori abilitanti” nella normativa in grado di creare certezze e i tempi necessari per la riconversione industriale, ha sottolineato Alessandro Viviani, Associate Partner di The European House – Ambrosetti. La decarbonizzazione è più costosa in Europa che in altri contesti, rischiando di mettere fuori mercato le industrie europee. È necessario mettere in campo un nuovo approccio sistemico alla decarbonizzazione con un più diverso modello di intervento pubblico a sostegno della competitività nelle filiere globali.”
Per azzerare le emissioni del Polo saranno necessari circa 8-10 miliardi di Euro di investimenti per l’adeguamento degli impianti produttivi ed un quadro normativo e di ammissibilità a finanziamenti non ancora esistente e definito e che richiederà un importante lavoro da parte del governo nazionale, di tutte le istituzioni e di tutti gli stakeholders.
In tal senso hanno espresso rilevanti commenti e disponibilità al confronto e al supporto all’iniziativa di Confindustria Siracusa gli stakeholders presenti e in particolare gli On. Cannata, Scerra, Carta, Gilistro, il Sindaco Gianni e i Segretari sindacali Alosi, Carasi, Siragusa e Galioto.




Petrolchimico, Uilm Uil: “Ipotesi di accordo per le aziende di 2° livello”

(cs) Chiusa un’ipotesi di accordo da Uilm Uil e Fim Cisl, che definisce le linee guida sulla contrattazione di 2° livello aziendale per le società dell’indotto del polo petrolchimico ed energetico della provincia di Siracusa, aderenti al CCNL per l’Industria Metalmeccanica privata.
“Premesso che Fim Fiom e Uilm provinciali ad aprile 2023 avevano presentato a Confindustria la piattaforma di rinnovo del contratto integrativo – hanno detto Vincenzo Comella segretario regionale della Uilm e Giorgio Miozzi segretario provinciale Uilm – e considerato che l’obbiettivo che ci eravamo prefissati era quello di sanare le differenze di retribuzioni fra lavoratori fruitori del vecchio accordo e i lavoratori assunti dopo l’anno 2014, abbiamo presentato una ipotesi di piattaforma di contrattazione di secondo livello alle singole aziende. Considerato che da quando presentammo la piattaforma in cui era presente pure la Fiom, oggi non più, sono passati 14 mesi, riteniamo idonea la soluzione trovata oggi perché ci mette nelle condizioni di portare incrementi salariali ai lavoratori, i quali dunque potranno avere solo benefici senza alcun rischio. La retribuzione dei lavoratori che percepiscono il vecchio contratto integrativo, a prescindere dell’andamento degli indici di valutazione, non potrà dunque arretrare di un centesimo ma soltanto essere incrementata – aggiungono Comella e Miozzi -. La retribuzione dei lavoratori che non percepiscono le somme del vecchio integrativo ma l’elemento perequativo definito dal CCNL con un minimo incremento dell’indice IPA (Indice di Produttività Aziendale), si equiparerà alla netta di coloro i quali percepiscono il vecchio integrativo. Se, infine, i parametri che si fisseranno nell’accordo di secondo livello si incrementeranno ancor di più, rimarranno ancora spazi di incremento salariale. Maggiori dettagli del contenuto della ipotesi di accordo, in definitiva, saranno spiegati nelle assemblee che congiuntamente con la Fim – concludono Comella e Miozzi – faremo nei luoghi di lavoro”.




Dramma a Pachino, un anziano precipita dal secondo piano della sua abitazione e muore

Un uomo di 88 anni questa mattina intorno alle 12 a Pachino si sarebbe lanciato dal secondo piano della sua abitazione. Sul posto i Carabinieri, che stanno indagando per capire i motivi che hanno potuto spingere l’uomo a compiere questo gesto estremo.
La tragedia è avvenuta questa mattina, intorno alle 12,




Incidente mortale in provincia di Caltanissetta, perde la vita 55enne originario di Siracusa

E’ di un morto ed un ferito il bilancio di un tragico incidente stradale avvenuto lungo la strada statale 190 Riesi-Sommatino, in provincia di Caltanissetta. La vittima è il commerciante 55enne Placido Gliozzo, originario di Siracusa, ma trapiantato da anni a Riesi.
Secondo una prima ricostruzione, era alla guida di una Fiat Panda quando – per cause al vaglio degli investigatori – è avvenuto il violento scontro con un tir. Il ferito è un 64enne, trasferito in elisoccorso all’ospedale di Caltanissetta. Non sarebbe in pericolo di vita.




Controlli sull’indifferenziata a Floridia. Carianni “Sanzioni nei confronti di chi non rispetta le regole”

“Da stamattina, insieme con il personale della Polizia Municipale, l’Ass. Sgroi e Igm, stiamo controllando ogni sacco di rifiuti non conforme, irrogando delle sanzioni nei confronti di chi non voglia conferire l’indifferenziata correttamente. Abbiamo riscontrato, nella stragrande maggioranza dei casi, che i sacchi contengono materiale che può essere tranquillamente differenziato ed esposto nelle corrette giornate di conferimento”. È quanto scrive il sindaco di Floridia, Marco Carianni, che invita i cittadini a un corretto conferimento della raccolta indifferenziata.
“L’occasione di stamattina è stata propiziata anche da un confronto avuto con i tanti cittadini che avevano dubbi circa le corrette modalità di conferimento dell’indifferenziata. Abbiamo inoltre compilato un elenco, che aggiorneremo settimanalmente, dove trascriveremo tutte le anomalie per singola utenza, al fine di scongiurare anche eventuali abbandoni”, sottolinea Carianni.
“Questa attività di ottimizzazione di raccolta della frazione indifferenziata potrà farci ridurre i costi in discarica e, di conseguenza, la Tari. Vi invito tutti, quindi, a rispettare le regole”, conclude il primo cittadino di Floridia.




Porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere, denunciato

Un uomo di 53 anni è stato denunciato dagli agenti della Polizia di Stato per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere.
Nello specifico, gli agenti, in servizio di controllo del territorio, in via Santi Amato, hanno sottoposto a perquisizione l’uomo che viaggiava a bordo di uno scooter.
Il 53enne, già conosciuto alle forze di polizia, veniva trovato in possesso di un taglierino e denunciato per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere.
Inoltre, lo stesso, sprovvisto di documenti, veniva sanzionato poiché privo di assicurazione e di revisione del veicolo sul quale viaggiava.




Il “caso Augusta” in Commissione Ars Territorio e Ambiente. Gilistro (M5S) “Giusto approfondire”

Una seduta della Commissione Ars Territorio e Ambiente per approfondire il “caso” Augusta. È la richiesta del deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Carlo Gilistro, che ha condiviso il lavoro condotto dai consiglieri comunali pentastellati di Augusta, Roberta Suppo e Uccio Blanco.
“Salta subito agli occhi come dal 2021 ad oggi l’amministrazione megarese abbia prodotto una serie di atti di indirizzo volti alla realizzazione di medie e grandi strutture commerciali private come centri commerciali, supermercati e fast food, e grandi insediamenti residenziali. Le strutture dovrebbero sorgere in aree che vengono ritenute di dubbia utilizzabilità, nelle more dell’approvazione del PRG. Come dire che si stanno lasciando ai privati le scelte urbanistiche e di pianificazione territoriale che però peseranno sugli anni a venire, e sullo sviluppo, di tutto il territorio megarese”, spiega Gilistro.
“Queste scelte rischiano di compromettere quegli obiettivi di sostenibilità ambientale che invece oggi le nostre città sono chiamate ad inseguire, sull’onda degli evidenti stravolgimenti dettati dal cambiamento climatico. E qui basti ricordare che, secondo l’ultimo rapporto di Arpa Sicilia (2021-2022), il comune di Augusta sarebbe la seconda città siciliana per quantità di suolo consumato. Un dato allarmante già così”.
Le associazioni ambientaliste, Legambiente – Circolo di Augusta (SR) e Natura Sicula Onlus, in merito alla questione hanno presentato una richiesta di intervento ispettivo in materia Urbanistica – Edilizia presso l’Assessorato Territorio e Ambiente e alcuni ricorsi amministrativi. Un dettagliato esposto è stato presentato in Procura, a Siracusa. Ecco perché Carlo Gilistro ha richiesto una seduta della Commissione Ars Territorio e Ambiente con l’audizione dell’assessore regionale del territorio e dell’ambiente, del dirigente generale del Dipartimento dell’urbanistica, del dirigente generale del Dipartimento dell’ambiente e del sindaco di Augusta.