Calcio. Anticipo con l’Atletico Catania: gara abbordabile per gli azzurri domani al De Simone

Dopo la vittoria di domenica scorsa in trasferta contro la Nebros, il Città di Siracusa torna in campo domani pomeriggio, sabato 26 febbraio, per affrontare al “Nicola De Simone” l’Atletico Catania ultimo in classifica. La gara si disputerà in anticipo su richiesta della società azzurra, accolta da quella etnea. Sulla carta, sarà un impegno abbordabile per gli aretusei, che non dovrebbero incontrare alcuna difficoltà per ottenere i tre punti contro un avversario tutt’altro che temibile. Gli etnei hanno perso le 18 partite di campionato finora disputate, realizzando solo due reti e subendone 96. Si preannuncia dunque una partita a senso unico, con la squadra di casa che dovrebbe imporsi in maniera agevole. L’occasione si presenta propizia anche per Lele Catania, che potrebbe raggiungere o superare Ciccio Pannitteri nella classifica dei cannonieri azzurri più prolifici di sempre. Il fantasista quarantenne è a quota 65 reti, a meno tre dal bomber di Paternò. Da vedere se il tecnico Mascara lo inserirà nell’undici iniziale o se lo porterà in panchina per poi farlo entrare a partita in corso. L’allenatore infatti potrebbe optare per un ampio turn-over.
A dirigere il match di domani, valido per la ventiduesima giornata del campionato di Eccellenza, sarà Rosario Pavano della sezione di Enna, coadiuvato dagli assistenti Giulio Sorace di Catania e Pablo Vasques di Siracusa. La gara, così come deciso dalla Figc per tutte le partite del weekend, inizierà con 5 minuti di ritardo, alle 15.05, in segno di protesta contro la guerra in Ucraina

 

 




Pallanuoto. Ortigia verso un’altra sfida impegnativa: alla Caldarella con la Rari Nantes Savona

Dopo aver registrato la bella prestazione di Brescia, con un pareggio che, con un pizzico di fortuna in più, poteva anche trasformarsi in vittoria, l’Ortigia è pronta a un’altra dura sfida contro un’avversaria ostica, la Rari Nantes Savona di mister Angelini, diretta concorrente nella corsa alle semifinali scudetto. Domani pomeriggio, alle ore 14.00, alla piscina “Paolo Caldarella”, davanti al proprio pubblico (per le modalità di ingresso, tutte le info sono disponibili sui canali social dell’Ortigia), Napolitano e compagni cercheranno di dare continuità a questo buon momento, con i biancoverdi che nel 2022 sono ancora imbattuti sul campo, considerati il successo contro Salerno e il pareggio di Brescia, in campionato, e la vittoria contro il Telimar in Euro Cup. L’occasione è ghiotta, perché una vittoria domani permetterebbe di allungare un po’ in classifica, visto che al momento il Savona occupa il sesto posto, a meno 2 punti dall’Ortigia, quarta. Ad ogni modo, la fase scudetto è appena iniziata e, qualsiasi sarà il risultato, è ancora tutto aperto, come ha dimostrato proprio la squadra biancoverde, andando a strappare un punto pesante a Brescia. Il match tra biancoverdi e Savona sarà anche trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook dell’Ortigia.

Alla vigilia del match, parla coach Stefano Piccardo: “La squadra sta lavorando, stiamo cercando di mettere più allenamenti possibili nelle braccia. Sotto questo punto di vista stiamo bene. Siamo tutti abili e arruolabili, domani decideremo i 13. Questa è una partita importantissima, come tutte quelle di questo round scudetto. Con il Savona è sempre una battaglia, siamo due squadre molto simili sotto certi aspetti, ci conosciamo bene. In questa gara può succedere di tutto, può venir fuori qualsiasi risultato. Basta andare a vedere gli ultimi tre anni per accorgersi che negli scontri diretti, sia a Savona che a Siracusa, questa è sempre una partita da tripla”.

Il tecnico biancoverde, spiega poi cosa l’Ortigia dovrà fare per portare a casa i tre punti: “Dovremo cercare di giocare una partita attenta, perché loro hanno un’ottima ripartenza, nuotano tutti e sei verso la prima linea avversaria e sono molto temibili. Inoltre, hanno il capocannoniere del campionato e un paio di giocatori di assoluto livello sul perimetro esterno. Quindi bisognerà cercare di alternare una difesa particolare su alcuni di questi ragazzi, compreso Iocchi Gratta, un giovane che è cresciuto molto, e cercare di essere abili a non perdere troppa strada sulle loro transizioni offensive. Davanti, dovremo essere ordinati, giocare aperti e attaccare sempre la profondità”.

Della sfida contro Savona, parla anche Filippo Ferrero, che sottolinea il valore del pareggio di Brescia anche in termini di fiducia in vista del match di domani: “A Brescia abbiamo preso un punto d’oro, ma potevano essere tre e quindi dobbiamo essere critici e guardare i nostri margini di miglioramento, che sono sicuramente molto importanti. Nonostante a Brescia il risultato sia stato positivo, siamo consapevoli di aver fatto tanti errori e di aver perso un’occasione, perché non abbiamo sfruttato tutto quello che avevamo costruito. Però questo ci può dare forza per il prosieguo del campionato, e a breve termine anche per la partita col Savona. Di sicuro ci ha dato un’iniezione di fiducia, dopo che venivamo da un periodo in cui siamo stati un pochino sottotono. Dobbiamo ancora trovare la forma migliore, quella che avevamo prima di Natale, prima di avere tutti quei casi di Covid, ma siamo sulla strada giusta, e l’impegno c’è da parte di tutti quanti. Sono sicuro che arriveremo alla parte finale della stagione, che comunque è tra poco, al meglio delle nostre condizioni “.

“Stiamo preparando la partita – continua Ferrero – guardando noi e quello che possiamo migliorare del nostro gioco. Analizziamo i punti di forza degli altri, certo, e cerchiamo di trovare il modo per contenerli, ma fondamentalmente la preparazione di un match è incentrata più sul nostro gioco. All’andata è stata una battaglia e abbiamo dovuto lottare fino alla fine. In partite come queste, il risultato non è mai scontato. Loro verranno qua per fare punti e noi non glielo dobbiamo permettere. Vincere per noi vorrebbe dire andare a 5 punti, ma in questo girone, dove gli scontri diretti sono all’ordine del giorno, ogni risultato può far cambiare la classifica completamente, quindi, che si vinca o si perda, nulla è definitivo”.




Obbligo di super green pass per over 50, sospeso dipendente del Comune di Siracusa

Un dipendente del Comune di Siracusa è stato sospeso senza stipendio dall’impiego perchè privo del prescritto green pass. E’ stato lui stesso a comunicare a Palazzo Vermexio di non poter accedere a lavoro dal 26 febbraio perchè privo della certificazione verde. E così, dopo un periodo di ferie di 10 giorni, dalla prossima settimana (il 26 è sabato, ndr) non potrà presentarsi sul posto di lavoro. Il settore Risorse Umane del Comune di Siracusa ha preso atto della situazione, disponendo come da normativa nazionale la sospensione dal servizio “fino a nuova comunicazione” o “nuove disposizioni di legge”. Durante tutto il periodo di sospensione non percepirà stipendio o altro emolumento. Non perderà il posto di lavoro perchè la sospensione “dà diritto alla conservazione del posto di lavoro”.
Le date non sono casuali. Il dipendente è in ferie dal 15 febbraio, da quando cioè è entrato in vigore l’obbligo di super green pass a lavoro per gli over 50. Le persone non in regola con le vaccinazioni – da quella data – non possono accedere al luogo di lavoro solo con il green pass da tampone, da rinnovare ogni 48 ore. Serve quello rinforzato, almeno fino al 15 giugno 2022.




Siracusa.”Si” alla festa del Patrocinio di Santa Lucia:torna la processione per le vie di Ortigia

Con la fine dell’emergenza legata alla pandemia (prevista per fine marzo), tornerà a Siracusa la festa di Santa Lucia, a partire da quella del Patrocinio di Maggio. Dopo lo stop forzato, determinato dalle norme di contenimento dei contagi, e che nemmeno lo scorso 13 dicembre ha consentito lo svolgimento della processione per la Festa della Patrona, i fedeli potranno, dunque, tornare ad abbracciare idealmente la Santa della Luce.

Ad anticiparlo è il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia, Pucci Piccione. Il prossimo 13 Marzo si svolgerà la tradizionale cerimonia di sorteggio dei portatori del simulacro argenteo. Successivamente toccherà al sorteggio delle portatrici. “Noi siamo pronti- spiega Piccione- e abbiamo impostato il programma relativo alla Festa del Patrocinio di Santa Lucia. Prevista la processione per Ortigia,che ci riporterà ad una gestione “normale” delle celebrazioni in onore della nostra Patrona”.

A Maggio, dunque, torneranno i fedeli in piazza Duomo per Santa Lucia delle Quaglie, in ricordo del miracolo di Siracusa.

“Chiederemo a Santa Lucia di sciogliere i cuori induriti- prosegue Piccione- e ci rivolgiamo con questo auspicio al mondo che vive la devozione”.

Il presidente della Deputazione della Cappella di Santa Lucia non si mostra soddisfatto della risposta che la Santa Sede ha fornito all’ex vice presidente della circoscrizione della Borgata, Francesco Candelari, che chiede da anni, ogni anno, la restituzione a Siracusa delle spoglie della Patrona. Quel “non è di nostra competenza” non convince Piccione. “Mi sarei aspettato una risposta diversa- ammette- non burocratica, che sembra la risposta di chi quasi se ne vuole lavare le mani”. Piccione non sembra nemmeno ottimista rispetto ad un eventuale impegno della politica, “che ha fallito-tuona- Non ci interessano quanti fanno passerella e spariscono, come spesso è accaduto”. Il paradosso, per venire a capo della vicenda relativa alla restituzione del corpo di Santa Lucia, sarebbe quello di intraprendere un percorso giudiziario, una causa civile tra Siracusa e Venezia per arrivare a comprendere chi è legittimo erede delle spoglie della Santa. Un’ipotesi che in realtà nessuno ha in mente di perseguire sul serio, ma che serve per spiegare quanto intricata sia la storia che riguarda le spoglie della Patrona di Siracusa, nei diversi spostamenti che le hanno riguardate nel tempo. “L’Arcidiocesi di Siracusa ed il Patriarcato di Venezia, in ogni caso- ricorda Piccione- sono Chiese sorelle e mai sarebbe pensabile un ricorso, una causa, qualcosa che in nessun modo appartiene a chi vive la fede come noi”.




Lavori sul prospetto laterale della Cattedrale: manutenzione ordinaria, niente cemento

Conclusi i lavori di manutenzione a cui è stata sottoposta la Cattedrale di Siracusa, lungo il fianco di piazza Minerva.
Vedere gli operai in azione aveva destato curiosità e qualche preoccupazione circa le condizioni della struttura. Nulla del genere, come riferito da fonti interne alla Soprintendenza ai Beni Culturali, si è trattato di un semplice intervento ordinario, peraltro già concluso.
Entrando nel dettaglio, per il “ritocco” apportato, è stato utilizzato un materiale a base di calce e leganti, poi rifinito con intonaco a base di calce, sabbia e cocciopesto, analogo a quello esistente, per un effetto, anche estetico, omogeneo. Nell’ambito di lavori di manutenzione delle coperture, autorizzati dalla Soprintendenza, ieri è anche stato eseguito un sopralluogo, affidato a tecnici incaricati, allo scopo di  verificarne la corretta esecuzione.




Siracusa. Il piano delle strade da rifare, Civico4: “In quell’elenco mancano le vere priorità”

Dubbi sui criteri che hanno mosso le scelte dell’amministrazione comunale circa le strade da sistemare con il milione 485 mila euro stanziati da palazzo Vermexio a seguito di mutuo.
Li esprime il movimento “Civico 4” di Michele Mangiafico, che contesta il mancato coinvolgimento della cittadinanza nell’individuazione delle priorità.

Mancano, ad esempio, e questo rappresenta motivo di forte rammarico per Mangiafico, le strade di Cassibile, Belvedere, delle zone balneari e del Villaggio Miano, “i cui residenti- protesta il leader del movimento- sono buoni solo a pagare le tasse”.
Mangiafico ricorda le vie su cui il Comune interverrà: “via Pasquale Salibra tratto di competenza comunale, via Concetto Lo Bello alcuni tratti, viale Tica alcuni tratti, un tratto di via Armando Diaz, via Vincenzo Gioberti, corso Gelone (lato est) dal Pantheon a via Ticino, via Maniace in Ortigia (su queste strade sussistono i provvedimenti all’albo pretorio), viale Ermocrate in maniera parziale, via Giarre, viale dei comuni, traversa Cifalino, tratto del lungomare Vittorini all’altezza del Talete”.
“Nessuna notizia certa – accusa Mangiafico – sul danno all’erario maturato a seguito dell’apertura e del mancato ripristino a regola d’arte delle strade concesse dall’Amministrazione a privati per lavori di posa della fibra, se non la comunicazione di un incontro istituzionale che ha avuto più sapore pubblicitario che di concreta risistemazione delle strade denunciate da “Civico4”. La città non viene messa a conoscenza di quale sia il report del 100% delle buche monitorate dall’Amministrazione e in base al quale in mancanza della riparazione del 75% nei prossimi 90 giorni avremo le dimissioni dell’Amministrazione stessa. Anche in questo caso, la fumosità delle asserzioni non permette il controllo della cittadinanza attiva e preannuncia l’ennesima presa per i fondelli”.
“Civico4” esprime perplessità sulla decisione assunta dall’Amministrazione comunale di utilizzare i 500 mila euro previsti dalla Protezione Civile per via Lido Sacramento “per un’opera – dice il leader Michele Mangiafico – di cemento armato a difesa dall’erosione costiera, ritenendo che il tipo di soluzione progettuale scelta non sia idonea ad una riduzione progressiva dell’energia che impatta sulla costa, come, per esempio, potrebbe essere la pietra e che potrebbe riproporre il cedimento della strada nell’arco di tempo di un quinquennio. Inoltre, occorrerà realizzare un canale di drenaggio delle acque sorgive che provengono da monte e devono essere scaricate a mare e che è stata una delle cause del cedimento di via Lido Sacramento.”
Preoccupazione, poi, sui lavori al Lungomare di Levante.
“E’ vero o non è vero – chiede Mangiafico – che in assenza di una barriera protettiva per l’acqua piovana e il mare, il processo di ossidazione del ferro riprenderà rendendo inutile l’investimento in corso di circa 60 mila euro da parte dell’Amministrazione? Viene condivisa l’urgenza di intervenire sui marciapiedi (e quindi dall’alto) per evitare ulteriori infiltrazioni e, se viene condivisa, perché non viene attuata? Si tratterà di un make-up buono appena per arrivare alla oramai prossima scadenza elettorale?”




Calcio. Il Siracusa torna alla vittoria: 2-1 sul campo della Nebros

Torna alla vittoria il Città di Siracusa, che si impone 2-1 sul campo della Nebros al termine di una gara giocata con umiltà e spirito di sacrificio. Il tecnico Mascara cambia qualche interprete e lo schieramento iniziale rispetto alle ultime uscite. Maglia da titolare per Rossitto e D’Emanuele, preferiti a Montagno e Mascara. Catania fa la prima punta, alternandosi con il giocatore con la maglia numero 9 che, dopo un giro di lancette, calcia a botta sicura da ottima posizione, trovando l’opposizione del portiere Lo Monaco. Il talento aretuseo non sbaglia al secondo tentativo quando, su cross da destra di Schisciano, gira di testa a rete, portando avanti la sua squadra. Il Nebros reagisce e al 18’ ci vuole un grande Saitta per evitare il pari sull’inzuccata di Fioretti sugli sviluppi di un angolo da destra. Scampato il pericolo, gli azzurri tornano a giocare su buoni livelli, facendo girare palla e sfruttando le corsie laterali. Al 35’ D’Emanuele, liberato in area, salta secco un avversario, che lo stende. L’arbitro concede il rigore che Catania non fallisce. Prima dell’intervallo colpo di testa di Tricamo, su angolo, largo di un paio di metri. Poi si fa male Rossitto, che lascia il posto a Montagno.
In avvio di ripresa doppia occasione ravvicinata per i locali, che trovano sulla loro strada un ottimo Saitta, bravo a dire di no sui tiri ravvicinati degli attaccanti messinesi. Il Città di Siracusa si difende e prova a ripartire in contropiede. Al 25’ D’Emanuele su punizione manda fuori di poco. Poi Saitta respinge in angolo un tiro dalla distanza. Il Nebros attacca e nel recupero Fioretti accorcia su rigore. Poco dopo viene espulso Tricamo per fallo su Catania. Termina 1-2 e gli azzurri possono festeggiare una vittoria che mancava dallo scorso 12 dicembre contro il Real Siracusa Belvedere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 




Il commento sui social non piace alla segreteria regionale, Magro messo fuori dall’Udc

Con una breve nota di poche righe, l’Udc siciliano mette alla porta l’ex commissario provinciale del partito a Siracusa, Giovanni Magro. “Esprimere sui social giudizi sprezzanti su un assessore regionale del partito è un comportamento inaccettabile politicamente e incompatibile con il codice deontologico dell’Udc. Giovanni Magro con i suoi attacchi esagerati all’assessore Turano si è automaticamente messo fuori dal partito”. Questa la risposta della segreteria regionale dell’Udc dopo le esternazioni sui social di Magro. Con un post sul suo profilo social, rimproverava all’assessore regionale Turano l’invito su Facebook a votare per lui in occasione di un sondaggio sul gradimento della giunta regionale da parte dei siciliani, promosso da BlogSicilia. “Ma che faccia tosta, cerca voti per essere nominato “MIGLIORE ASSESSORE”… Ma non si vergogna, dopo che il suo Assessorato è riuscito a spendere solo il 31%delle risorse dei fondi Europei? Io, al suo posto, mi ritirerei in campagna a coltivare zucchine…. Mahhhh!!”, il commento di Giovanni Magro. Era il 15 febbraio. Pochi giorni dopo, la reazione della segreteria regionale. Nessun commento, al momento, da parte del diretto interessato.

Il post “incriminato”:




Assoluzioni, Fondazione Inda: “Ristabilita la verità, chiusa una brutta pagina”

“La decisione del Tribunale di Siracusa di assolvere “perché il fatto non sussiste”, l’ex consigliere delegato, funzionari e dipendenti della Fondazione Inda dalle accuse di associazione a delinquere e truffa, ristabilisce, dopo anni, la verità dei fatti, e chiude una brutta pagina di storia dell’Inda”.

Questo il commento ufficiale della Fondazione Inda in merito all’epilogo della vicenda giudiziaria.

“Le gravi accuse mosse nei confronti del personale della Fondazione si sono dimostrate prive di fondamento-continua la nota diffusa in mattinata-  L’assoluzione piena di tutti e 7 gli imputati, su richiesta della Procura, restituisce oggi la propria dignità a persone che, lo hanno dimostrato i fatti processuali, hanno operato con onestà. L’intera vicenda, portata avanti in un periodo molto turbolento per la città dal punto di vista giudiziario, ha avuto pesanti ripercussioni sull’immagine dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico, un’istituzione che ogni anno contribuisce in maniera cospicua all’economia e allo sviluppo della città. La Fondazione Inda -conclude – esprime pertanto la propria soddisfazione per l’esito del procedimento giudiziario e per il puntuale lavoro, alla ricerca della verità dei fatti, da parte dei magistrati”.




Pallanuoto, A1.Sfida ostica per l’Ortigia, a Brescia contro i campioni d’Italia

Riparte finalmente il campionato di Serie A1, con la seconda fase che prevede due gironi da sette squadre, uno per lo scudetto e uno per la salvezza. Dopo il completamento del girone di andata, grazie alle gare recuperate nelle scorse settimane, si ricomincia con i punti conquistati nelle prime 13 giornate. L’Ortigia, inserita nel girone “scudetto”, quello delle prime sette in classifica, si trova al quarto posto, a un punto dal Trieste, attualmente terzo. Nella prima giornata di questa seconda fase, i biancoverdi saranno impegnati domani pomeriggio, alle ore 15.00, a Brescia, contro i campioni d’Italia guidati da mister Bovo (diretta streaming del match sulla pagina Facebook dell’AN Brescia). Una partita certamente proibitiva per l’Ortigia, vista la forza dei lombardi, ma comunque un ottimo test per mettere altri minuti sulle gambe e prepararsi alle prossime sfide contro le dirette concorrenti nella corsa alla terza posizione. La squadra di Piccardo, nelle ultime due partite contro Salerno e Telimar, ha mostrato segnali molto positivi, a dimostrazione del fatto che la condizione sta tornando a crescere, dopo il periodo difficile legato al focolaio Covid che, ad inizio gennaio, ha colpito quasi tutta la rosa.

Alla vigilia dell’incontro, Stefano Piccardo, coach dell’Ortigia, parla della difficoltà del match contro la corazzata di Bovo: “Il Brescia si può affrontare o provando a giocare all’arma bianca, ma sarebbe un suicidio, oppure cercando di giocare in maniera accorta, soprattutto per prevenire quello che è il loro punto di forza, che hanno messo in mostra in Europa e in Italia, ossia la ripartenza, il contropiede. Loro muovono l’acqua per quattro tempi, senza pausa, attaccando sempre la prima linea. Sul lungo della partita, nelle fasi in cui sei stanco, diventa difficile difendere. Loro infliggono dei gap che indirizzano sempre le partite. A ciò si aggiunge la qualità individuale della squadra”.
Il tecnico biancoverde fissa l’obiettivo dell’Ortigia, alla vigilia dell’inizio di questa seconda fase, e traccia la direzione da seguire per reagire al meglio all’ingiustizia subita in Euro Cup: “Si risponde sempre con il lavoro quotidiano. I primi due, tre giorni sono difficili, poi si ha sempre l’obiettivo da perseguire, che è quello del campionato, delle partite. Bisogna pensare a migliorare la qualità individuale e quella del gioco della squadra. Dopo le vacanze di Natale la ripresa è stata difficile, undici giocatori hanno avuto il Covid e i postumi del virus sono pesanti. Ora abbiamo ricominciato a lavorare, ad allenarci, che per noi è la cosa più importante, e piano piano stiamo rientrando nella nostra condizione. Vogliamo arrivare il più in alto possibile, ben sapendo che, secondo me, quest’anno sarà un campionato molto importante per i ragazzi più giovani, per la loro crescita, anche riguardo al loro protagonismo nel nostro gioco”.
A 24 ore dal match, parla anche Francesco Cassia, che fa il punto sulla condizione del gruppo: “Dopo il Covid, abbiamo lavorato molto forte, soprattutto per tornare ai nostri livelli, perché stando fermi per un periodo prolungato avevamo perso un po’ di forma. Ora stiamo tutti molto bene. Abbiamo lavorato, il mister ci ha detto che ci vede molto bene. Sul piano fisico ci siamo ripresi. Anch’io mi sento molto meglio. Ora avremo sei scontri diretti e dovremo giocare tutte le partite come fossero delle finali”.
A cominciare dalla proibitiva sfida contro i campioni d’Italia in carica: ”Brescia e Recco – conclude Cassia – sono le più forti in assoluto, ma prima o poi le dobbiamo incontrare. Meglio farlo ora perché la gara contro Brescia ci darà una spinta, ci servirà per avere qualcosa in più e arrivare più preparati alla partita contro il Savona, sabato prossimo, che è più importante nella lotta per il terzo posto. Noi proviamo a vincere con tutti, poi si vedrà come andranno le partite. Il nostro obiettivo è arrivare terzi e per farlo dobbiamo giocarcela con tutti, a prescindere che sia Recco o Trieste”.