Siracusa. Coronavirus, 119 posti letto per quarantena alla Casa del Pellegrino e Città della Notte

Pronti e subito disponibili i 70 posti letto della Casa del Pellegrino, mentre ulteriori 49 posti letto saranno disponibili entro 15 giorni, a Città della Notte. Il direttore amministrativo dell’Asp, Salvatore Iacolino conferma quanto emerso nei giorni scorsi. Le strutture saranno utilizzate per ospitare i cosiddetti pazienti pausintomatici senza necessità di ricovero, appena positivizzati a tampone o dimessi , stabili ma ancora positivi o ancora, in attesa di tamponi ma con la necessità clinica di un periodo di quarantena. Secondo indiscrezioni anche l’ex autoporto di Melilli potrebbe essere messo a disposizione dell’Asp, cosi da recuperare, nella struttura alberghiera presente, ulteriori posti letto per questo genere di esigenza.




Siracusa. Asp nell'occhio del ciclone: 8 deputati chiedono il commissariamento

Cresce il fronte di chi, anche a livello politico, chiede alla Regione misure e e chiarezza su quanto è accaduto e accade a Siracusa nell’ambito della gestione dell’emergenza Coronavirus. C’è una richiesta di commissariamento, messa nero su bianco. E’ un’ interrogazione dei deputati Nello Dipasquale (da cui è partita la denuncia per la vicenda legata alla morte del direttore del parco archeologico, Calogero Rizzuto) , Arancio,Barbagallo,Catanzaro,Cracolici,De Domenico,Gucciardi. La richiesta indirizzata al presidente della Regione e all’assessore alla Salute, Ruggero Razza parte dalla richiesta di conoscere gli esiti dell’attività ispettiva condotta all’Umberto I e di accertare eventualità dei vertici aziendali e sanitari sulla gestione dell’emergenza Covid-19. I deputati regionali evidenziano la preoccupazione dei cittadini, alla luce di quanto emerso in queste settimane e poi riassunto da Report. “La situazione di promiscuità denunciata in cui avrebbe operato il Pronto Soccorso e le vicende sin qui esposte hanno condotto l’Assessore in oggetto ad inviare degli ispettori in piena emergenza-ricordano i parlamentari regionali-  le iniziative intraprese dall’azienda sanitaria sembrerebbero essere state indirizzate per impedire allarmismi più che per contenere con efficacia i contagi come contrariamente andava fatto, causando in tal modo il determinarsi di una situazione tragicamente irrecuperabile nonostante tentativi successivi, ormai tardivi, di rappresentare pubblicamente quali fossero le misure anticovid assunte”.Poi le denunce dei sindacati, l’allarme espresso dagli amministratori locali, la richiesta di strumenti di tutela e certezze  sul piano della governance sanitaria. “A Sciacca-fanno notare i deputati regionali-  per situazioni difficili nella gestione dell’emergenza, l’assessore alla Salute ha sollevato dagli incarichi i vertici sanitari, ritenuti inadeguati nell’organizzazione del presidio. Infine la richiesta di conoscere “le iniziative adottate, se si intenda andare verso l’adozione di poteri sostitutivi , se non si ritenga opportuno effettuare tamponi anche a tutti i dipendenti della Soprintendenza, del parto e del museo archeologico”.




Palazzolo. Pasqua, il Crocifisso del compianto Andrea Caruso montato nella notte in piazza

Palazzolo Acreide oggi si sveglia con un’installazione in piazza. E’ il Crocifisso realizzato dal compianto Andrea Caruso, giovane artista scomparso prematuramente il 9 giugno del 2010. Non aveva nemmeno 30 anni ma un talento che l’avrebbe certamente portato a fare grandi cose.
Nella notte, la sua opera, che fu realizzata per una Pasqua poi flagellata dal maltempo, è stata piazzata nel cuore di Palazzolo. “Abbiamo osservato ovviamente tutte le misure di sicurezza- racconta il sindaco, Salvo Gallo- Con questa bellissima opera abbiamo voluto ricordare il compianto Andrea e regalare un simbolo della Pasqua ai nostri concittadini. Grazie al comitato della festa di San Sebastiano e grazie alla famiglia Caruso che ha messo a disposizione l’opera di Andrea. Un ringraziamento anche a Luigi Scorpo, che ha coordinato l’iniziativa”.




Siracusa. Liquidità alle imprese: oltre 2600 firma per la petizione di Cna

Circa 2600 firme fino a questa mattina sotto la petizione avviata da Cna sui social e indirizzata al Presidente della Regione, Nello Musumeci per chiedere “liquidità subito alle imprese” in Sicilia. Gli artigiani la descrivono  come un “ulteriore stimolo, un’azione propositiva per spingere Palazzo
d’Orleans ad assumere provvedimenti immediati e concreti nei confronti del tessuto produttivo, alle prese con il ciclone coronavirus. “Salvare le imprese significa salvare la Sicilia”: è il messaggio rivolto alle Istituzioni Politiche e all’apparato burocratico in un momento davvero drammatico per gli effetti devastanti provocati dalla diffusione del Covid19. “Occorre urgentemente una terapia d’urto” – si legge nel testo di sintesi che introduce la petizione – poi seguono i punti salienti, le proposte messe sul tappetto dalla CNA, alcune delle quali inserite nel pacchetto delle misure all’esame della Giunta dall’Assessore regionale delle Attività Produttive. In quello che viene battezzato dalla Confederazione come “Cura Imprese”, in cima figura la liquidità, che serve in tempi rapidi alle piccole e medie imprese per reagire a questa fase emergenziale. Flussi da immettere nel circuito economico attraverso
finanziamenti a tasso a zero a medio e lungo termine con almeno un anno di
preammortamento. Altri due elementi imprescindibili: il fondo perduto e la
riattivazione di strumenti essenziali come la Crias per l’accesso al credito agevolato. “Abbiamo voluto mobilitare gli artigiani e le imprese, attraverso l’impegno delle governance territoriali – spiegano i vertici di CNA Sicilia – per dare ulteriore e forza e peso a quelli che sono i provvedimenti economici che servono, in questa particolare fase, al mondo produttivo che noi rappresentiamo. Chi ha responsabilità di governo nel territorio – sottolineano il presidente Nello Battiato e il segretario Piero Giglione – ha il dovere di agire in fretta, nella piena consapevolezza che gli artigiani e i piccoli imprenditori oggi hanno bisogno impellente di aiuti certi e congrui rispetto a quelle
che sono le esigenze di gestione e agli impegni già assunti con fornitori. Non
possiamo permetterci il lusso di lasciare nessuno da solo, abbandonato a se stesso. Le pastoie burocratiche adesso, più di prima, vanno rimosse, a cominciare dal rendere subito fluido e agile l’iter della cassa integrazione in deroga che non può seguire i canali ordinari”.




Noto. Porto di coltello di genere vietato: denunciato 44enne

Agenti del Commissariato di Noto, al termine di una celere attività di polizia giudiziaria, hanno denunciato R.C., netino di 44 anni, già noto alle forze di polizia, per il reato di porto di coltello di genere vietato. L’uomo è stato segnalato anche per uso personale di stupefacenti
R.C. è stato fermato da un equipaggio del Commissariato di Noto in Contrada Bochini, mentre circolava, con ad altri due soggetti, noti alle forze di polizia, e trovato in possesso di un coltello e di un grammo di cocaina.
Tutte  sono stati sanzionati, infine, pere aver violato le prescrizioni sul contenimento sanitario.




Siracusa. Incidente stradale in via Italia: due auto coinvolte, un ferito

Incidente stradale questa mattina in via Italia, nella parte alta della città. L’impatto si è verificato poco dopo l’incrocio con via Europa e ha coinvolto due auto, una Fiat Marea e un Opel Insigne.  Necessario l’intervento di un’ambulanza del 118 per soccorrere un ferito, disabile, passeggero della Fiat. Le sue condizioni non destano particolari preoccupazioni. Illesi gli altri occupanti dei due veicoli.




Portopalo. Ruba attrezzature da uno stabilimento balneare: denunciato

Tenta di rubare attrezzature da un lido di Portopalo. Denunciato 39enne. L’uomo è stato sorpreso nella mattinata dalla polizia, in quanto era stata segnalata un’intrusione dal sistema di allarme, hanno espletato nell’immediatezza del fatto i necessari accertamenti che hanno permesso di individuare il ladro e di denunciarlo.




Siracusa. Bufera sull'Asp, il Pd chiede le dimissioni del direttore Ficarra

Dimissioni del direttore generale dell’Asp, Salvatore Lucio Ficarra. Le chiede, senza mezzi termini, il Pd provinciale. Con una nota diffusa nel pomeriggio, il Partito Democratico evidenzia come “quanto denunciato lunedì sera dalla trasmissione televisiva “REPORT” sulle cause della morte del Direttore del Parco Archeologico di Siracusa  Calogero Rizzuto e della sua più diretta collaboratrice, sulle possibili responsabilità dei vertici dell’Azienda Provinciale Sanitaria e sulle condizioni in cui operano le strutture ospedaliere è gravissimo. Indigna e allarma il comportamento del Dirigente Generale che, dinnanzi all’incalzare
delle domande della giornalista, si è chiuso in una imbarazzante reticenza che mortifica e offende l’intera popolazione della provincia che ha diritto di conoscere i fatti e le eventuali responsabilità e di sapere in quali condizioni operano le strutture che devono tutelare la sanità pubblica. Non si può tacere e  voltarsi dall’altra parte-secondo il Pd- In queste ore numerosi cittadini, principalmente attraverso i social, stanno facendo sentire
la  loro voce: chiedono risposte su quanto accaduto e certezze sull’efficienza delle strutture che stanno affrontando questa drammatica emergenza sanitaria. Sappiamo che la Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta per valutare eventuali comportamenti illeciti. Ci auguriamo che faccia luce in fretta, nell’interesse delle famiglie che hanno subito le dolorose perdite e dell’intera cittadinanza”. Sulla responsabilità politica e morale di Ficarra, il Partito Democratico non ha, invece, alcun dubbio, così come tira il ballo l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.  “E’ venuta meno la fiducia dei cittadini nella gestione di un presidio che, anche per il particolare momento di difficoltà che stiamo attraversando, deve rappresentare un baluardo di sicurezza e tutela per la salute di tutti noi. La politica che ha la responsabilità delle scelte non può non tener conto di  questo. Il Dirigente Generale ne tiri le conseguenze e si dimetta, senza indugi. Difenda le sue ragioni, se ritiene di farlo, nelle sedi opportune. In assenza di gesti di responsabilità intervenga l’Assessore Regionale alla Salute e provveda, con gesti chiari, rapidi e trasparenti, a ripristinare condizioni di efficienza e corretto funzionamento della sanità siracusana, in grado di riconquistare la fiducia dei cittadini”.




Siracusa. Coronavirus, ancora contagi in ospedale: 5 sanitari positivi tra Medicina e Pronto Soccorso

Sale il numero di positivi al Coronavirus all’interno dell’ospedale Umberto I di Siracusa. L’esito dei tamponi effettuati parla di altri quattro sanitari contagiati all’interno di Medicina Generale e di un altro in Pronto Soccorso. Una notizia che arriva 24 ore dopo il blocco dei ricoveri nell’Unità Operativa di Geriatria, a seguito del tampone positivo di una paziente del reparto, come di un’infermiera di Medicina. Diverse persone presentano, inoltre, sintomatologia suggestiva e si attende l’esito dei tamponi eseguiti. Intanto il bilancio, fino a ieri, parlava di 12 tra medici e infermieri contagiati all’interno della struttura sanitaria di via Testaferrata.




Melilli. Covid-19: mascherine gratis a tutti i cittadini, spesa a giorni alterni

Consegnate al Comune di Melilli le 8 mila mascherine acquistate per essere donate ai cittadini. Il sindaco, Peppe Carta annuncia l’imminente consegna dei presidi di protezione individuale ai residenti. Previste due mappature, la seconda con il “porta a porta”. “Saremo il primo Comune-annuncia il sindaco-  a distribuire mascherine per tutti. Le prime 500 le abbiamo portate alle associazioni di protezione civile e dei volontari. Adesso, progressivamente, arriveranno ad ogni famiglia, ovviamente anche delle frazioni di Villasmundo e Città Giardino”. L’amministrazione comunale darà la priorità ai “più deboli”, secondo quanto sarà stabilito secondo un elenco di priorità. “Nessuno rimarrà solo- garantisce- Chiaramente ne consegneremo un numero limitato a ciascuno. Con un secondo step, penseremo anche alla possibilità di dare mascherine che possano garantire una riserva per il mese prossimo”.  Non è facile, secondo quanto racconta il sindaco Carta, reperire i dpi nel mercato elettronico da cui gli enti attingono. Spesa a giorni alterni, invece, quanto disposto dal sindaco. “Non vogliamo mettere in difficoltà nessuno- precisa- ma dare la possibilità a tutti di non contagiarsi e di dare il tempo di rifornire i banconi. Altrimenti la merce non si trova. E’ un momento in cui le regole vanno rispettate”. Lunedi, mercoledì e venerdì possono effettuare la spesa i cittadini che possono fare la spesa. I giorni pari, invece, la zona bassa. “Qualcuno cerca di fare il furbo,ma abbiamo avviato controlli incrociati nei supermercati, con l’ausilio delle forze dell’ordine. L’alternanza non è un dato non studiato, ma un piano ben approfondito e con specifici obiettivi”. Intanto la richiesta del Comune di poter utilizzare anche l’area commerciale di Città Giardino è caduta nel vuoto. La Regione non ha consentito la deroga rispetto al divieto di uscire dal proprio comune di residenza, nonostante Città Giardino sia nel territorio di Melilli. Per raggiungerla, tuttavia, si deve “sconfinare” nel territorio di competenza di Priolo. Aumentati i controlli davanti ai supermercati. “Ma il buon senso deve prevalere sempre- aggiunge Carta- Non dobbiamo aspettare sempre che ci sia qualcuno a controllare per rispettare le regole. Aiutiamoci tutti, facciamo squadra- l’appello del sindaco- E’ l’unica strada che possiamo seguire insieme per uscirne”. Consegne a domicilio anche per i buoni spesa previsti per l’emergenza economica legata a quella sanitaria.