Siracusa. Piazzale Marconi, pericolo per i pedoni: il Dipartimento Infrastrutture intima nuova ordinanza

Una nuova ordinanza regolerà la viabilità nell’area tra corso Umberto e via Foro Siracusano, attualmente utilizzata come temporaneo capolinea dei bus urbani ed extraurbani, visti i lavori di rifacimento di via Crispi e l’impossibilità di utilizzare via Rubino come capolinea. Ad intimarlo all’Amministrazione Comunale è il Dipartimento delle Infrastrutture della Regione, dopo un sopralluogo effettuato nell’area, come da richiesta dei sindacati degli autisti, che hanno coinvolto nella vicenda anche la prefettura.
Il sopralluogo dell’ingegnere Carmelo Laudani è stato effettuato questa mattina. Il verbale conclusivo parla di un “riscontrato ed evidente rischio per l’incolumità dei pedoni”, visto che il capolinea di piazzale Marconi non è un’area isolata dal resto della viabilità, ma resta percorribile dalle automobili. Questo metterebbe a repentaglio la sicurezza dei pedoni e, in particolar modo, di quanti attendono i bus, salgono o scendono dai mezzi di trasporto.
Il Comune, attraverso il dirigente e i funzionari presenti, ha riconosciuto valide le osservazioni fatte dal rappresentante del Dipartimento delle Infrastrutture. La nuova ordinanza dovrebbe essere pronta nel giro di poche ore. Rimangono altri nodi da sciogliere sulla complessa vicenda. Non sarebbe, tuttavia, possibile individuare un’altra area per fare da capolinea, almeno per il momento. Sul posto disposta la presenza di Polizia Municipale in attesa di una nuova ordinanza che regoli il traffico nella zona.
A sottolineare “l’incubo bus” sono le sigle sindacali di categoria, Fast-Confsa, ma anche  Fit Cisl, Fast Confsal, Uil Trasporti, che continuano ad evidenziare “l’inadeguatezza della soluzione individuata dal Comune di Siracusa per la gestione della viabilità e dei trasporti pubblici durante i lavori di rifacimento della strada che conduce alla stazione ferroviaria”.




Priolo. Festival del Folkrore, gruppi da diverse nazioni: grande successo per l’evento

Un successo il Festival del Folklore, organizzato dall’Amministrazione Gianni nell’ambito delle celebrazioni dell’Angelo Custode. Hanno preso parte all’evento 10 gruppi, provenienti da Venezuela, Bolivia, Moldavia, Serbia, Bielorussia. Presente anche “Città di Grotte”, oltre ai gruppi “Fiore del Mandorlo” di Agrigento, “Palmarum Insula” di Augusta, “Val di Noto” di Avola e “Sicilia mia Bedda” di Priolo Gargallo. Il corteo dei gruppi folkloristici ha prima percorso le vie del nostro paese, portando allegria e coinvolgendo tutti i cittadini. In serata, sul palco allestito presso il piazzale dell’Autonomia Comunale, si è tenuta l’esibizione dei gruppi partecipanti, alcuni dei quali hanno scelto di esibirsi in rappresentazioni teatrali, come “La Baronessa di Carini”, portata in scena dal gruppo di Augusta. Al termine di ogni esibizione, l’Amministrazione comunale ha voluto fare omaggio di una targa ricordo del Quarantennale. Tutti i gruppi partecipanti hanno voluto ringraziare il Sindaco, Pippo Gianni e il Dirigente dell’area cultura e spettacolo, Domenico Mercurio, per l’accoglienza ricevuta e per l’ottima organizzazione. “Un grande spettacolo – ha commentato il Sindaco, Pippo Gianni – che abbiamo voluto nel nostro paese per divulgare antiche tradizioni popolari . Questi gruppi – ha concluso il primo cittadino – sono da sempre impegnati nella ricerca storica di strumenti musicali, sonorità, canti e balli con influenze etniche e popolari, tramandate nel corso dei secoli”.




Siracusa. Cavadonna, carenza d’organico e rischio suicidi: “Al vaglio soluzioni””

Ospita 631 detenuti, di cui 312 appartenenti al circuito di alta sicurezza. La Casa Circondariale di Siracusa è per presenze, il secondo istituto della Sicilia, solo dopo quello palermitano del Pagliarelli. La struttura sconta un serio problema di organico, con 172 unità, 67 del Nucleo Traduzioni e Piantonamenti e 6 del gruppo operativo Cinofili. I turni di servizio sono massacrati. A dirlo è il direttore del carcere, Aldo Tiralongo. “Turni di servizio massacranti-spiega il direttore della Casa Circondariale-  per assicurare da un lato le misure detentive a detenuti appartenenti a svariate consorterie criminali. Da cosa nostra siciliana alla mafia nigeriana, passando da quella romana. ‘Ndrangheta. Camorra. Sacra corona unita. Dall’altro lato per quella altrettanto necessaria attività di sostegno nei confronti di una popolazione detenuta per la massima parte composta da giovani, scarsamente scolarizzati se non anche analfabeti, provenienti da zone sociali economicamente depresse, con un crescente disagio psichico, con alto rischio suicidario o autolesionistico”. Tiralongo parla anche della missione al centro dell’attività svolta. “Sicurezza, sostegno e recupero- le parole chiave che usa- Occorre continuare nell’opera di ammodernamento della struttura. Abbiamo concluso un primo step con l’istallazione di nuovi sistemi antiscavalcamento ed antintrusione e di collegamento interno via radio. Il secondo step, già avviato, prevede l’automazione di tutti gli sbarramenti e la videosorveglianza estesa a tutto il perimetro interno ed esterno.Ma l’impegno maggiore concerne una trasformazione profonda del concetto stesso di custodia, che porta con sé un profondo rinnovamento culturale. La vigilanza dinamica. Intesa come un modo nuovo e moderno di concepire la custodia. Perché si abbandona il modello del posto fisso e del controllo face to face. Ogni piano di ogni reparto detentivo con un poliziotto penitenziario che in condizioni di solitudine e, quindi, di rischio, fa da vigilante, da custode.Quello che stiamo realizzando, una moderna sala regia centrale, delle sale regia per reparto, cancelli automatizzati, controllo remoto con una efficiente ed estesa video sorveglianza, sono i presupposti per giungere ad eliminare l’idea dell’agente di sezione, concettualizzando e rendendo praticabile al suo posto un servizio di pattuglia. Non più la sorveglianza della sezione -prosegue Tiralongo- ma il controllo del territorio penitenziario, mediante una pattuglia che si muove ed agisce in funzione delle possibili criticità, dei momenti di potenziale rischio, delle occasioni che possono arrecare nocumento all’ordine, alla disciplina ed alla sicurezza. Il bilancio e le prospettive saranno al centro di un incontro fissato per oggi pomeriggio alle 18 nel salone Borsellino di Palazzo Vermexio, nell’ambito del 202esimo annuario della fondazione della Polizia Penitenziaria. Nel corso della cerimonia saranno conferiti dei riconoscimenti ad alcuni agenti che si sono particolarmente distinti. Coinvolti nella cerimonia anche i ragazzi dell’Alberghiero di Palazzolo.

 




Siracusa. Ex Spaccio Alimentare, Zito (M5S): “Convocazione in commissione Lavoro”

Sembra non conoscere soluzione la vertenza dei lavoratori ex Spaccio Alimentare di Siracusa. Nelle settimane scorse ai 74 dipendenti del gruppo Cambria, ormai agli sgoccioli della cassa integrazione, è stata recapitata la comunicazione dell’apertura della procedura di licenziamento collettivo, subito contestata dai sindacati.
E nello stallo della trattativa con Arena per il cambio insegna del punto vendita all’interno del riqualificato centro commerciale Archimede, si aprono scenari poco felici per i lavoratori.
Il deputato regionale Stefano Zito (M5s) ha seguito sin dalle prime battute la delicata vertenza, incontrando a più riprese i lavoratori e i loro rappresentanti sindacali.
“Non sarebbero emerse irregolarità nei licenziamenti e l’idea di una convocazione al ministero dello Sviluppo Economico non è purtroppo percorribile”, spiega Zito. “Quello che bisogna fare, e si è già perso tempo prezioso, è chiedere una convocazione urgente in commissione Lavoro dell’Ars. Sono in contatto con il presidente Sammartino per accelerare quanto più possibile l’incontro con le aziende, i lavoratori e i sindacati nella sede della commissione. Dovremo cercare di convincere l’azienda a convertire la procedura di licenziamento in cassa per cessazione a Siracusa. E non è cosa delle più semplici. Senza creare illusioni, la situazione è complessa e il tempo è poco. Ma il costo di una paradossale vicenda, che pure pareva aver trovato nella cessione del ramo di azienda una soluzione in grado di accontentare tutti, non deve ricadere sui 74 lavoratori siracusani. Con grande rispetto per i ruoli, chiedo anche ai sindacati di collaborare tutti uniti per salvaguardare le famiglie siracusane”, conclude il deputato regionale M5S Stefano Zito.




Scassina una slot machine e porta via mille euro: arrestato poco dopo dalla polizia

Erano le 9,30 circa di ieri quando gli agenti del commissariato di Noto, insieme ai carabinieri, hanno arrestato un giovane di 22 anni, Salvatore Cannata, netino, già noto alle forze dell’ordine. Il giovane avrebbe , poco prima, scassinato una slot machine in una rivendita di tabacchi di viale Principe di Piemonte. La segnalazione ha fatto scattare le indagini. Il giovane avrebbe asportato mille euro per poi fuggire. Gli accertamenti hanno permesso di rintracciare ed arrestare  Cannata , accusato di furto aggravato e posto ai domiciliari.

(Foto: repertorio, generica)




Siracusa. Provincia: viabilità e fotovoltaico, progetti per 2,7 milioni di euro

Sono 8 i progetti giudicati ammissibili dalla Regione e proposti dall’ex Provincia regionale nell’ambito dell’Asse 10 del Programma di Azione e Coesione 2014-2020. Ad ottenere il via libera da Palermo sono stati i progetti relativi al  Sistema di monitoraggio rischio idrogeologico prevenzione inondazioni fiumi Anapo-Ciane-Mammaiabica;  Riduzione del rischio idrogeologico lungo la strada provinciale N° 76 “Diddino-Monti Climiti-Saiazza”;  Riduzione del rischio idrogeologico lungo la provinciale N° 28 “Solarino-Fusco-Sortino”; Azione programmatica per la digitalizzazione dei processi amministrativi dell’Ente;  Impianto fotovoltaico per la riduzione dei consumi di energia elettrica presso l’istituto scolastico “Tommaso Gargallo” a Siracusa;   Impianto fotovoltaico per la riduzione di consumi di energia elettrica presso l’istituto scolastico “Luigi Einaudi”;  Implementazione del sistema informativo territoriale e web application;  Prevenzione e gestione delle emergenze di protezione civile. Il costo degli interventi è di circa due milioni e settecentomila euro.




Siracusa. La Polizia celebra il Patrono San Michele Arcangelo: cerimonia in Questura

Una cerimonia semplice, sobria quella di questa mattina in Questura. La Polizia ha celebrato anche a Siracusa il Santo Patrono, San Michele Arcangelo. La ricorrenza ha avuto il suo momento cruciale con la celebrazione della Santa Messa officiata da Don Giuliano Gallone e alla quale, come di consueto, hanno partecipato, oltre a un nutrito numero di poliziotti e di impiegati dell’amministrazione civile dell’Interno. Per la Prefettura e la Questura, presenti le dott,sse Giuseppa Maria Spampinato e la Antonella Paglialunga.




Siracusa. Auto in fiamme in via Basilicata: indaga la polizia

Potrebbe essere di origine dolosa l’incendio che ha danneggiato la parte anteriore di una Hyundai Santafè parcheggiata in via Basilicata. Sul posto, dopo la segnalazione, gli uomini delle Volanti e , per le operazioni di spegnimento, i vigili del fuoco. I rilievi non hanno consentito di determinare con certezza le cause all’origine del rogo. Sono, però, in corso indagini per appurare l’accaduto.




Siracusa. Ennesimo incendio d’auto: a fuoco una Panda in via dei Gigli

Ancora incendi d’auto nel capoluogo. La scorsa notte, poco dopo le 24, le Volanti sono intervenute per il danneggiamento di una Fiat Panda. Il veicolo, posteggiato in via dei Gigli, ha preso fuoco. Le fiamme hanno danneggiato il parafango anteriore destro dell’autovettura. Dopo lo spegnimento sono state avviate delle indagini. Non è escluso che si sia trattato di un incendio di origine dolosa. Movente al vaglio degli inquirenti.

(Foto: repertorio, generica)




Siracusa. Via Elorina: “Si a una nuova rotatoria dopo l’ultimo incidente mortale”

Dovrebbe partire a giorni la manutenzione di via Elorina. La strada statale 115 (che termina addirittura a Trapani) è di competenza dell’Anas ed è purtroppo spesso anche scenario di incidenti stradali, l’ultimo in ordine di tempo ha causato la morte di due persone, all’altezza di Traversa Cozzo Villa. I residenti, riuniti in comitato, insieme all’associazione Plemmirio Blu, lo scorso giugno avevano presentato una petizione all’Anas chiedendo la realizzazione di una rotatoria e riprendendo in qualche modo una vecchia idea, poi abbandonata (quella della terza rotatoria lungo la statale 115). Il percorso si era arenato per via della presenza di un bunker della Seconda Guerra Mondiale che non poteva essere abbattuto. “Successivamente- ricorda il presidente dell’associazione Plemmirio Blu, Peppe Culotti- è stata individuata una soluzione che aggira questo problema e consente, quindi, la realizzazione della rotatoria”. La buona notizia è che questa rotatoria potrà essere realizzata. Lo consentirebbero dei fondi del ministero delle Infrastrutture. Si tratta di 35 milioni in totale per l’intera statale , che riguarda, dunque, anche la parte occidentale della Sicilia, in cui le condizione della 115 sono di gran lunga peggiori rispetto a quelle riscontrate nel Siracusano. Una parte di quei fondi sarà utilizzata, stando alle garanzie dell’Anas, per creare la richiesta rotatoria, con cui la società ritiene di poter ridimensionare di molto il rischio di incidenti stradali. “Oltre a questo- fa presente Culotti- è in programma il rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale, oltre, ovviamente, alla manutenzione dell’asfalto”. Culotti evidenzia come il lavoro dei cittadini, riuniti in un mix di associazioni, abbia prodotto ottimi risultati, “riscontrando attenzione e disponibilità da parte dell’Anas. In questo percorso va poi coinvolto il Comune, per le competenze dell’amministrazione comunale, che inizialmente si riteneva potesse acquisire il tratto stradale”.