Eurocup, vigilia di Vouliagmeni-Ortigia. Piccardo: “Vogliamo fare una gara di alto livello”

Dopo la sconfitta alla “Paolo Caldarella” contro il Savona, l’Ortigia è concentrata sull’imminente e importante impegno in European Aquatics Euro Cup. Domani pomeriggio, infatti, alle ore 15.00 (ora italiana), i biancoverdi scenderanno in acqua ad Atene contro il Vouliagmeni, nel match valido per la quarta giornata, la prima di ritorno, del Group Stage B. Contro i greci, che all’andata uscirono sconfitti di misura a Siracusa, l’Ortigia ha l’occasione di compiere un importante passo verso la qualificazione agli ottavi di finale. La squadra di Piccardo, a quota 6 punti, occupa attualmente il secondo posto della graduatoria, dunque una vittoria ad Atene, oltre a tagliare fuori il Vouliagmeni (ultimo a 0 punti), potrebbe valere un allungo importante in classifica, soprattutto in caso di contemporanea sconfitta del Panionios (terzo a 3 punti) in casa della capolista BVSC (9 punti). I biancoverdi, che in campionato stanno vivendo un momento di difficoltà, anche a causa dei tanti infortuni che raramente hanno consentito al tecnico di schierare la formazione al completo, cercano riscatto in Europa, dove finora hanno fatto un buon percorso. L’obiettivo è quello di replicare l’impresa compiuta in casa del Panionios due settimane fa.
Coach Stefano Piccardo, alla vigilia, fa il punto sugli infortunati e spiega che tipo di gara si aspetta rispetto a quella di andata: “I ragazzi stanno bene, anche Kalaitzis si sta allenando e in queste ore proverà la fase di contatto, per capire se è pronto a giocare. La gara di domani, a mio avviso, sarà completamente diversa da quella vista a Siracusa, perché credo che ci saranno meno di 31 gol e perché sarà una partita ancora più nuotata. Credo che dovremo avere maggiore accortezza difensiva per non prendere un numero di gol pesante come accaduto all’andata”.
Sul desiderio di rivalsa dei suoi, Piccardo non ha dubbi: “Questo è un gruppo che, dal punto di vista della voglia, ha dimostrato di essere sempre presente. Poi, si può essere suffragati dai risultati o meno, ma questo gruppo è sempre stato sul pezzo. Abbiamo voglia di rivalsa, certo, ma soprattutto vogliamo fare una gara di alto livello, perché veniamo da due partite che, per vari motivi, non abbiamo giocato come avremmo voluto. Quello del Vouliagmeni è un campo molto caldo, nel quale abbiamo giocato tante volte e i giocatori andranno lì con l’idea di dare il loro massimo. In questo momento abbiamo bisogno di acquisire certezze riguardo al nostro gioco e al modo in cui gestiamo i 4 tempi, perché abbiamo troppi alti e bassi, sia quando siamo in vantaggio che quando siamo sotto nel punteggio. Prima di tutto, dobbiamo ritrovare fiducia in noi stessi”.
Alessandro Carnesecchi, uno dei due attaccanti mancini dell’Ortigia, racconta qual è lo stato d’animo della squadra e mette in evidenza la voglia di uscire dall’attuale momento di difficoltà: “Abbiamo un grande desiderio di rivalsa, perché abbiamo perso delle partite importanti, nelle quali non siamo riusciti a esprimere il nostro gioco. Non è mai facile venir fuori dai momenti di difficoltà, perché quando ci si mette in discussione come giocatori e come squadra si rischia di scollarsi un po’, ma noi siamo capaci di rimanere coesi e unirci ancora di più, compattarci e affrontare questa fase tutti insieme, per uscirne ancora più forti. Quella di domani è l’occasione giusta per iniziare a far meglio, perché è una gara molto importante per noi”.




Giornata nazionale della colletta alimentare, i Lions Club Lentini aderiscono alla raccolta

Il Lions club di Lentini si impegna nuovamente in questioni sociali, questa volta focalizzandosi sulla sensibilizzazione riguardo al tema della povertà. L’iniziativa mira a promuovere i valori di condivisione, gratuità e carità. Il club parteciperà alla 28ª edizione della Giornata Nazionale per la Colletta Alimentare, prevista per sabato 16 novembre 2024. Questo evento è coordinato dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus e coinvolge numerosi supermercati in tutta Italia e i Lions. Il club di Lentini, guidato dalla presidente Maria Teresa Raudino ha aderito alla giornata nazionale della colletta alimentare. Il servizio dei soci lions sarà presso il supermercato Eurospin di contrada Madonna delle Grazie a Carlentini dove i volontari – soci del Lions Club saranno presenti dalle 9.00 alle 12.30 per raccogliere derrate alimentare L’obiettivo è offrire supporto concreto a chi si trova in difficoltà, attraverso la generosità dei cittadini. Quest’anno i generi alimentari saranno destinate alla Caritas della parrocchia Immacolata Concezione – Chiesa Madre di Carlentini. “ Un ‘gesto’ che porta in sé un significato capace di far sperimentare e indicare la carità – ha detto la presidente del Lions club di Lentini prof.ssa Maria Teresa Raudino – come dimensione fondamentale del vivere, come presupposto per una convivenza capace di costruire una prospettiva di pace, di solidarietà e di crescita comune”. Il presidente della Cei S.Em. Card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna ha rivolto un appello in occasione della Colletta: “Il Banco Alimentare da tanti anni ci coinvolge e crea occasioni di condivisione. In realtà, quello che ci viene chiesto è un piccolo gesto, che diventa grande perché è un gesto di solidarietà e di attenzione. È importante già solo sapere che qualcuno ha pensato a me e che la mia condizione di difficoltà è stata presa in carico.”. Nella giornata del 16 novembre, i 150.000 volontari del Banco Alimentare, identificabili dalla pettorina arancione, accoglieranno nei supermercati chi vorrà contribuire acquistando alimenti a lunga conservazione -come olio, verdure e legumi in scatola, conserve di pomodoro, tonno e carne in scatola, e alimenti per l’infanzia – che saranno poi distribuiti a oltre 7.600 organizzazioni partner in tutta Italia (mense per i poveri, case-famiglia, comunità per i minori, centri d’ascolto, unità di strada, etc..) che sostengono oltre 1.790.000 persone. La Colletta Alimentare, gesto con il quale la Fondazione Banco Alimentare aderisce alla Giornata Mondiale dei Poveri 2024 indetta da Papa Francesco, è resa possibile grazie alla collaborazione con la Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli ODV, la Cdo Opere Sociali, l’Esercito, l’Aeronautica Militare, l’Associazione Nazionale Alpini, l’Associazione Nazionale Bersaglieri, e il Lions Club International.




Auto in fiamme alla Borgata, un rogo distrugge una Mini

Auto in fiamme alle prime luci dell’alba alla Borgata, a Siracusa. Intorno alle 6:00, una Mini, parcheggiata ai margini della strada, è andata in fiamme.Il fuoco ha completamente avviluppato il veicolo, distruggendo quasi del tutto la carrozzeria. Il fuoco potrebbe avere avuto origine dalla parte anteriore del mezzo, per propagarsi molto velocemente fino al bagagliaio. Da appurare le origini del rogo.




Ias, le reazioni della politica siracusana. Le parole di Cannata (FdI) e Scerra (M5S)

“La decisione del Tribunale del Riesame di Roma di bloccare le attività del depuratore Ia Spa di Priolo Gargallo che in un decreto aveva deciso che i parametri emissivi dovessero essere ridotti in un tempo di 36 mesi rischia di far restare senza lavoro 4500 persone, indotto compreso. La decisione non riguarda il merito della decisione del governo, ma la competenza del tribunale che deve assumere la decisione finale”. Lo ha detto Luca Cannata, deputato di Fratelli d’Italia e vicepresidente della commissione Bilancio alla Camera. “Nonostante l’Esecutivo avesse risolto da tempo, nel perimetro della legalità e del buon senso – sottolinea – questa situazione rischia di far cadere in depressione l’economia di un’intera area. Restiamo dalla parte dei lavoratori e già il Governo con il Ministro Urso questa mattina ha fatto un’informativa in merito al Consiglio dei ministri e subito dopo convocherà un tavolo con tutte le forze produttive e sindacali del territorio e gli enti locali e chiederà inoltre agli organi competenti aggiornamenti sui dati emissivi del depuratore cosicché, visto che la situazione ambientale sembra sia migliorata, si possa proporre, nelle forme e nei modi opportuni, alla luce delle sopravvenienze, un nuovo pronunciamento del gip”.
Anche il parlamentare del Movimento 5 Stelle, Filippo Scerra, commenta la convocazione del tavolo con tutte le forze produttive e sindacali del territorio e gli enti locali sul futuro dell’area industriale di Priolo Gargallo, che si terrà il 21 novembre a Palazzo Piacentini, a Roma. “Era doverosa la convocazione di un vertice a Roma in questo complesso momento per la zona industriale di Siracusa. È chiaro che non basterà un incontro per venire a capo di una situazione delicata come quella che sta attraversando il multisito che si estende dalle porte di Siracusa sino ad Augusta. Per questo, continuiamo a lavorare su più fronti alla ricerca di soluzioni operative che possano scongiurare il tramonto dell’industria siracusana ed accompagnare uno sviluppo sostenibile, nel rispetto di tutte le parti e senza alimentare lo scontro con altri pezzi dello Stato. Restiamo concentrati ed uniti sulle sorti delle migliaia di lavoratori, da tutelare e proteggere di fronte agli scossoni che stanno attraversando l’area industriale aretusea. Si manifesta una volta di più la necessità di mettere in piedi in poco tempo una strategia condivisa e concreta per guidare una nuova fase industriale rispettosa dell’ambiente”. Così il parlamentare Filippo Scerra, del Movimento 5 Stelle.




Vicenda Ias, il ministro Urso: “Decisione tribunale su depuratore pregiudica lo sviluppo industriale”

“Ancora una volta la decisione di un Tribunale rischia di vanificare l’azione di governo a tutela dell’interesse generale. Stavolta ad essere colpito è proprio il diritto al lavoro di migliaia di persone in una zona strategica della Sicilia. Per colpire il governo colpiscono il Paese”. A dirlo è il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che commenta quanto stabilito dal Tribunale del Riesame di Roma in merito al divieto di prosecuzione dell’attività di conferimento al depuratore di Priolo Gargallo da parte delle industrie locali, disposto dal GIP di Siracusa. Lo scorso agosto l’avvocatura dello Stato ha ricevuto mandato di presentare immediato appello contro il provvedimento del gip del Tribunale di Siracusa con cui viene ordinato lo stop al conferimento dei reflui industriali nel depuratore Ias. Sono stati i ministri delle Imprese e dell’Ambiente, Pichetto Fratin e Urso, ad incaricare gli uffici legislativi dei due dicasteri per l’avvio delle procedure di ricorso. Con il decreto emesso il 31 luglio, infatti, il Gip di Siracusa ha disposto la non prosecuzione delle attività del depuratore consortile Ias, disponendo la “disapplicazione” del decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy del 12 settembre 2023 contenente le misure di bilanciamento tra le esigenze di continuità dell’attività produttiva e la tutela della e dell’ambiente.
“Abbiamo da poco appreso – ha aggiunto il ministro Urso – le determinazioni del Tribunale del Riesame di Roma sull’ordinanza del Tribunale di Siracusa che, di fatto, concentrandosi su questioni di competenza e non affrontando il merito, bloccano la prosecuzione delle attività del depuratore IAS S.p.A. (Industria Acqua Siracusana) di Priolo Gargallo. Una decisione gravissima che mina la stabilità e il futuro dell’intera area industriale, compromettendo il destino di migliaia e migliaia di lavoratori, delle loro famiglie e le possibilità di sviluppo dell’intera Sicilia”.
Il decreto-legge 187/2022 aveva attribuito al Tribunale di Roma la competenza per l’appello sui sequestri riguardanti aziende di interesse strategico nazionale, tra cui, appunto, l’Isab di Priolo. Quest’ultima, insieme ad altri operatori industriali, convoglia i propri reflui industriali al depuratore di Priolo Gargallo che è oggetto di sequestro giudiziario. Poiché il sequestro rischiava di interrompere l’attività produttiva, il Governo è intervenuto con il decreto 187/2022 – disposizione che ha ricevuto l’avallo anche della Corte costituzionale – stabilendo un percorso per riportare gradualmente i parametri emissivi entro i limiti previsti, indicando un termine di 36 mesi. Da allora, si è effettivamente osservato un trend positivo con una progressiva riduzione dei valori emissivi.
Tuttavia, il Gip di Siracusa ha rifiutato di applicare il decreto e ha recentemente disposto il divieto al conferimento dei reflui. In risposta, l’Avvocatura dello Stato ha presentato appello al Tribunale del Riesame di Roma, richiamando la norma citata. Il Tribunale, anziché entrare nel merito, ha rimesso alla Corte costituzionale la questione della competenza territoriale, senza sospendere l’efficacia del provvedimento del Gip di Siracusa. L’ordinanza è attualmente in fase di pubblicazione in G.U. e la pronuncia della Corte costituzionale potrebbe non arrivare prima di sei mesi.
“Con lo stop al depuratore – continua Urso – si compromettono le operazioni di aziende di primaria importanza come Isab, Versalis, Sonatrach e Sasol, con un impatto devastante per il tessuto economico e sociale della zona. Un duro colpo per il territorio, che rischia di perdere più di 4.500 posti di lavoro, tra dipendenti diretti e indotto, oltre a subire un danno irreversibile alla propria economia. Così si pregiudicano anche gli investimenti programmati per la riconversione green delle attività produttive”.
“Ho informato subito il Presidente della Regione Sicilia con il quale abbiamo condiviso un’azione comune. Questa mattina farò una informativa in merito al Consiglio dei ministri e subito dopo convocherò un tavolo con tutte le forze produttive e sindacali del territorio e gli enti locali. Chiederò inoltre agli organi competenti aggiornamenti sui dati emissivi del depuratore, cosicché se, come ritengo, la situazione ambientale sta progressivamente migliorando, si possa proporre, nelle forme e nei modi opportuni, alla luce delle sopravvenienze, un nuovo pronunciamento del GIP” ha concluso Urso.




Sempre più auto circolano senza assicurazione a Siracusa: scattano sanzioni e sequestri

“Sulle strade di Siracusa sono sempre di più i veicoli sorpresi a circolare, seppur privi di copertura assicurativa”. A dirlo è l’assessore alla Polizia Municipale, Giuseppe Gibilisco, che comunica l’istituzione di un servizio di vigilanza con controlli a campione sui mezzi in circolazione e in sosta. Solo oggi sono state sanzionate e sottoposte a sequestro amministrativo 4 autovetture.
Il servizio è stato avviato con l’obiettivo di garantire una maggior sicurezza stradale alla comunità. “Si tratta un trend negativo, che nel corso di quest’anno, vede in media tre mezzi al giorno fermati e sanzionati con multe salatissime e sequestro del mezzo, oltre a quelli beccati privi di RCA, a seguito di controlli scaturiti da sinistri stradali”. E intanto prosegue l’attività di controllo su tutto il territorio della Polizia Municipale di Siracusa rivolta al contrasto alla illegalità e al ripristino del decoro cittadino, con la rimozione forzata dei veicoli in stato d’abbandono che si trovano in area pubblica.




Caso Eni, Barbagallo (Pd): “Centinaia di posti a rischio a Priolo e Ragusa, il Governo intervenga”

“Il Governo di centrodestra intervenga su Eni per garantire la salvaguardia occupazionale e, al contempo, la tutela e lo sviluppo del territorio e dell’area industriale di Priolo Gargallo, dopo la decisione di Eni di chiudere l’impianto di Versalis. A rischio infatti, con la riconversione ci sono diverse centinaia di posti di lavoro tra Priolo e Ragusa, che diventano diverse migliaia considerando anche l’indotto, per i quali è necessario un intervento deciso e convinto da parte sia del governo che della stessa Eni per sostenere i livelli occupazionali”. A dirlo è il segretario regionale del Pd Sicilia e deputato alla Camera, Anthony Barbagallo, in seguito allo sciopero proclamato da Cgil e Uil per il piano Eni che prevede la chiusura dell’impianto di Versalis che sarà riconvertito in una bioraffineria nel polo petrolchimico di Priolo. Sull’argomento Barbagallo ha presentato una interrogazione rivolta alla presidente del Consiglio e ai ministri del Lavoro e politiche sociali, dell’Economia e delle Imprese e del made in Italy.
“Il Pd è al fianco dei lavoratori perché questo – prosegue – è un duro colpo, l’ennesimo, per l’economia locale, che causa pesanti ripercussioni sul nostro territorio. Siamo di fronte all’incapacità e all’inadeguatezza del governo che, non solo non coglie le sfide del tempo che viviamo su decarbonizzazione e riconversione green, ma addirittura le utilizza come clava per – conclude – tagliare centinaia di posti di lavoro ed insediamenti produttivi storici. Auspichiamo quindi un ripensamento a tutela dei livelli occupazionali”




La forza della Fede, Salvo si risveglia dal coma: “Ho sognato San Sebastiano, mi diceva di pregare”

La storia di Salvo Bisicchia è una di quelle che sposta il tuo sguardo sulle cose importanti, sul senso della vita . Per certi versi è uno schiaffo morale di cui si può far tesoro, testimonianza della forza incredibile della Fede . Qualcuno arriva a parlare di “miracolo” ma quello che per tutti, credenti e non, emerge in maniera chiara, inequivocabile è l’amore per la vita di un uomo, della moglie, della madre e la missione che si sono dati trasformando un evento tragico in una spinta alla preghiera.
Salvo ha 43 anni, è sempre stato un convinto devoto di San Sebastiano. E’ stato portatore, componente del comitato per il Giubileo , più di recente campanellaio, quando le sue forze venivano già meno.
Oggi la sua vita trascorre su un letto, respira grazie ad un macchinario. Comunica attraverso un computer. Non può parlare. Eppure il suo sorriso è pieno e il suo desiderio più grande è diffondere la Parola di Dio. Nel 2013 inizia ad avvertire i primi problemi alla schiena. Il percorso è quello previsto in questi casi: gli accertamenti, le visite, infine la diagnosi, spietata: si trattava di SLA. La situazione precipita nel 2024, quando subisce un attacco respiratorio gravissimo che lo conduce al coma. Era inverno e secondo lui non è un caso che tra il 20 ed il 27 Gennaio, Ottavario di San Sebastiano, sia successo qualcosa che Salvo ritiene incredibile e che chi lo conosce non stenta a credere. Le sue condizioni erano disperate. I medici le avevano giudicate “non compatibili con la vita”. Insomma, per tutti era morto. Il 27 Gennaio, però, Salvo si è risvegliato e ha iniziato a raccontare a tutti un sogno che secondo lui ha cambiato tutto, che lo ha riportato alla vita. Ha raccontato di aver sognato San Sebastiano, di averne sentito la voce, che lo incitava a pregare, a non smettere, perché questo lo avrebbe salvato. “Porta a tutti, ogni giorno, la Parola di Dio- l’incitazione che Salvo ricordava e racconta- Se preghi, non muori”. Così, dal momento in cui ha riaperto gli occhi, porta la Parola a tutti i conoscenti, a chiunque possa ascoltarla. I suoi tanti amici vanno ogni giorno a trovarlo, accolti dall’amorevole moglie, Delia e dalla mamma, entrambe impegnate come lui in questa piccola, grande missione. Ieri la Reliquia di San Sebastiano ha fatto tappa in casa sua, motivo di enorme gioia per Salvo, che ha scritto una lettera a Gaetano Romano ringraziandolo per aver assecondato il suo desiderio. “I Santi- dice Salvo- sono il nostro tramite per arrivare al Padre. San Sebastiano è il più venerato in Sicilia. E’ il nostro ‘avvocato’”.
Gaetano Romano, che lo conosce da decenni, non nasconde la sua commozione. “Ieri sono uscito da casa di Salvo Bisicchia con un senso della vita diverso. I componenti di quella famiglia sono tutti una forza della natura. Hanno sicuramente un grande dolore dentro ma lo trasformano in amore per la vita ed ogni giorno regalano agli amici, alle persone che incontrano, qualcosa di preziosissimo”. E’ il senso vero dello stare al mondo, la grande forza della Fede, che già da sola fa miracoli.




Ordina un cocktail al bar di un albergo, poi rapina il portiere: arrestato 33enne

Raggiunge il bar di un albergo e ordina un cocktail. Dopo averlo consumato, raggiunge la reception ed evidenziando da subito atteggiamenti aggressivi e irrequieti, minaccia il portiere intimandogli di consegnargli il denaro contenuto in cassa.
Un uomo di 33 anni, catanese, già noto alle forze di polizia, è stato arrestato ieri sera dagli agenti delle Volanti. Dovrà rispondere di rapina. Dopo aver arraffato il denaro, l’uomo si è rapidamente dileguato. Una Volante, tuttavia, mentre svolgeva il proprio servizio di controllo del territorio, dopo aver ricevuto la segnalazione di quanto accaduto poco prima, si è messa sulle sue tracce, rintracciandolo nei pressi della zona alta della città, poco distante dall’albergo in cui aveva perpetrato la rapina pochi istanti prima. Sottoposto a perquisizione personale, addosso al 33enne i poliziotti hanno rinvenuto 40 euro, cifra appena sottratta, nonché un taglierino, sequestrato dagli agenti. L’uomo è stato condotto in carcere.




Maxi frode fiscale e fatture per operazioni inesistenti, coinvolta anche Siracusa

Associazione a delinquere, emissione di fatture per operazioni inesistenti (FOI), dichiarazione dei redditi infedele e fraudolenta mediante l’utilizzo di FOI nonché indebita compensazione di crediti fiscali inesistenti. Sono questi i reati contestati dalla Guardia di Finanza a seguito di un’operazione a contrasto di un diffuso sistema di somministrazione fraudolenta di manodopera e di frode fiscale. Dalle prime ore di questa mattina, oltre 120 finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, stanno eseguendo, nelle province di Catania, Caltanissetta, Messina, Siracusa, Ragusa, Trapani, Cosenza, Vibo Valentia, Napoli, Roma, Viterbo e Varese, con il supporto degli omologhi Comandi Provinciali nonché del I Gruppo etneo, un’ordinanza, concernente complessivamente 29 indagati, con cui il G.I.P. presso il Tribunale etneo, su richiesta della Procura della Repubblica di Catania, ha disposto l’applicazione di misure cautelari personali nei confronti di 15 persone (2 in carcere, 4 agli arresti domiciliari e 9 destinatari di interdittiva) e reali, finalizzate al sequestro di 28 società nonché di beni e disponibilità finanziarie per oltre 8,2 milioni di euro.