Pallamano Aretusa tra maschile, femminile e giovanili. "Ma abbiamo sempre meno spazi e orari assurdi"
Nella pallamano siracusana che ha ritrovato un po’ più di visibilità e attenzione grazie anche alla stracittadina di sabato scorso nella Serie B maschile, c’è però un espresso malcontento e un grido quasi di disappunto per gli spazi non sufficenti a svolgere allenamenti e gare. La Pallamano Aretusa, oltre che protagonista nel derby di sabato contro l’Albatro, è presente anche nella Serie A2 femminile (brutta prestazione delle ragazze aretusee a Licata e insoddisfatti si sono detti gli allenatori Rosapinta e Signorelli) e con le formazioni giovanili (l’under 15 maschile ha affrontato e battuto per 44-19 i pari età dell’Avola confermando la testa della classifica a punteggio pieno grazie alle prove realizzative di Faraci, del rientrante Bruni e del giovanissimo Yatawarage e le doti organizzative del capitano Santoro), oltre che in tanti altri progetti legati al sociale e alla solidarietà. “Ma non sappiamo ancora per quanto – questo è il grido d’allarme del sodalizio aretuseo presieduto da Placido Villari – perché spazi ne abbiamo sempre meno e con orari assurdi manco fossimo l’ultima società esistente nel panorama sportivo siracusano. I nostri ragazzi, che ogni giorno frequentano la scuola, non possono affrontare allenamenti in orari notturni perché le famiglie si troverebbero in difficoltà. Abbiamo più volte chiesto interlocuzioni e una mano all’amministrazione comunale, ma non siamo stati ascoltati”.