Insulti, minacce e percosse alla compagna, divieto di avvicinamento a un 27enne

I Carabinieri di Rosolini hanno eseguito la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa a carico di un 27enne.
L’uomo è gravemente indiziato di aver commesso il reato di maltrattamenti in famiglia in danno della convivente 37enne che per circa un anno avrebbe subito insulti, minacce e percosse.
Nonostante la donna non abbia voluto denunciare i fatti, i Carabinieri, a seguito di un intervento effettuato lo scorso marzo presso l’abitazione della coppia, hanno avviato di iniziativa le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Siracusa, che hanno permesso di raccogliere elementi utili all’Autorità giudiziaria per giungere all’emissione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con l’applicazione del braccialetto elettronico.




Giuseppe Antoci al gazebo del gruppo M5S di Siracusa. Appuntamento al Tempio di Apollo

Sabato 6 aprile, alle ore 18, in largo XXV Luglio a Siracusa, appuntamento con il gazebo informativo del Movimento 5 Stelle. Insieme agli attivisti del gruppo territoriale, ci sarà Giuseppe Antoci, simbolo di legalità e di lotta concreta alla mafia, capolista alle Europee proprio per il M5S. Antoci è attualmente presidente onorario della Fondazione Caponnetto ed ex presidente del Parco dei Nebrodi. Con lui anche il parlamentare Filippo Scerra e il deputato regionale Carlo Gilistro, insieme alla referente del gruppo territoriale Siracusa, Cristina Merlino.
“Nei fatti e con le persone, ci schieriamo sempre ed incondizionatamente dalla parte della legalità. La scelta di Antoci capolista nella circoscrizione Isole, come ha ricordato anche Giuseppe Conte, è segno evidente della volontà di portare anche al Parlamento europeo le nostre battaglie nel segno della legalità, contro tutte le mafie”, sottolineano proprio Scerra, Gilistro e Merlino.




Ruspe in via Algeri, abbattute 11 baracche abusive al vaglio la posizione dei “proprietari”

Sono 11 le baracche abusive abbattute in via Algeri, a Siracusa. Manufatti spesso precari, realizzati con materiali di fortuna e costruiti senza alcuna autorizzazione utilizzati per depositare masserizie varie o animali, come ad esempio cani. Due pitbull sono stati affidati ai proprietari, altre tre invece sono stati accompagnati al canile comunale vista l’impossibilità di ospitarli nelle vicine abitazioni.
Tutto il materiale conservato all’interno delle baracche è stato raccolto in due cassoni, messi a disposizione della società per la raccolta dei rifiuti urbani. La posizione di una decina di persone è al vaglio degli investigatori, rischiano una denuncia per invasione di terreni.
Le operazioni di bonifica e pulizia sono ancora in corso, anche questa mattina. Dovrebbero essere completate entro domani. Ieri il massiccio dispiegamento di forze dell’ordine, per seguire le operazioni delle ruspe. In prima linea, la Questura di Siracusa. Pochi giorni addietro, abbattute baracche abusive in via Cannizzo. Si tratta di un’operazione anti degrado urbano su input del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica che si riunisce in Prefettura.




Smantellato fortino della droga, arrestato uomo di 25 anni di Siracusa

Un 25enne è stato arrestato dai Carabinieri di Ortigia, coadiuvati dallo Squadrone eliportato Cacciatori di “Sicilia”, per detenzione illecita di stupefacenti.
Dopo una serie di appostamenti, i militari hanno fatto irruzione e bloccato l’uomo mentre provava a disfarsi dello stupefacente e tentava la fuga uscendo da una porta secondaria, correndo verso i binari adiacenti la ferrovia.
Il blitz e la successiva perquisizione hanno permesso di rinvenire circa 6 grammi tra cocaina e marijuana, suddivisa in dosi, oltre alla somma di 3.904 euro in banconote di vario taglio, ritenuta provento di spaccio.
L’accesso all’abitazione era protetto da una porta in ferro che è stata scardinata con l’ausilio dei Vigili del Fuoco e il perimetro sorvegliato da un sofisticato impianto di videosorveglianza, verosimilmente per rallentare e sfuggire ai controlli delle forze di polizia.
Lo stupefacente è stato sequestrato per i successivi esami di laboratorio e l’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato associato presso il carcere “Cavadonna” di Siracusa, come disposto dall’Autorità giudiziaria.




“Freme la vita – I sogni di Goffredo Mameli” di Francesco Randazzo al Teatro Massimo di Siracusa

(cs) “Freme la vita- I sogni di Goffredo Mameli” (Graphofeel), è il titolo dell’ultimo libro di Francesco Randazzo che verrà presentato dalla giornalista Monica Cartia domani alle 18 al Teatro Massimo di Siracusa. All’incontro interverranno l’assessore alla Cultura Fabio Granata, il direttore del Teatro Massimo Orazio Torrisi e la libraia Marilia Di Giovanni. Ad impreziosire l’incontro il reading dell’attore Attilio Ierna che si alternerà alla conversazione con l’autore. La biografia di Mameli, patriota e scrittore, viene romanzata senza mettere da parte l’entusiasmo e la gioia di vivere che lo caratterizzarono. Figura di spicco del Risorgimento, ebbe una grande influenza nella cultura del suo tempo oltre ad essere l’autore del testo dell’inno d’Italia che fu musicato da Michele Novaro. Francesco Randazzo riporta alla luce attraverso fonti storiche una figura che forse ancora non molti conoscono. Vissuto tra genova, Milano e Roma, fu amico di Giuseppe Garibaldi e Giuseppe Mazzini, amato dalle donne e venerato dagli amici. L’incontro sarà un modo per conoscerlo meglio e per raccontare un periodo storico importante che porto all’Unità d’Italia.
Francesco Randazzo si è laureato in Regia nel 1991 all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma. Lavora in Italia e all’estero come regista e autore per importanti teatri e festival. È fondatore della Compagnia degli Ostinati – Officina Teatro, della quale è stato direttore artistico. Ha pubblicato testi teatrali, poesie, racconti e due romanzi; ha ottenuto numerosi premi di drammaturgia e letteratura nazionali e internazionali. Suoi testi teatrali sono stati tradotti in spagnolo, ceco, francese e inglese e rappresentati in Canada, Usa, Croazia, Slovenia, Belgio, Spagna, Francia, Cile. Per Graphofeel ha pubblicato I duellanti di Algeri (2019) e Il vero amore è una quiete accesa (2021).




Associazione a delinquere, quattro condanne per complessivi 35 anni di reclusione

Complessivamente oltre 35 anni di reclusione. Dovranno scontarli due 40enni, un 43enne e un 33enne, riconosciuti colpevoli di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, commessi nel 2015 a Siracusa.
Gli uomini sono stati arrestati dai Carabinieri di Siracusa in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catania.
Nello specifico, 5 anni, due mesi e 3 giorni di reclusione è stata la pena minore, che è stata inflitta a un 40enne, mentre 7 anni e 2 mesi è la condanna per il 33enne.
Il 43enne è stato condannato a 12 anni, 10 mesi e 20 giorni di reclusione, mentre l’altro 40enne a 10 anni di reclusione e 40mila euro di multa. Per questi ultimi è stata riconosciuta l’aggravante del metodo mafioso.
Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati associati alla Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, come disposto dall’Autorità giudiziaria




Detenzione di stupefacenti e furto di energia elettrica, denunciato 35enne

Un 35enne è stato denunciato dai Carabinieri di Villasmundo per essere gravemente indiziato di detenzione abusiva di stupefacenti e furto aggravato di energia elettrica.
Nello specifico, a seguito di perquisizione personale e domiciliare, i militari hanno rinvenuto 8 grammi di cocaina e 28 di marijuana detenuti, rispettivamente, nell’astuccio di un portaocchiali e in un contenitore in plastica occultati all’interno di una sacca nel vano scale.
Inoltre, con l’ausilio di personale dell’Enel, è stata accertata la manomissione del contatore elettrico dell’abitazione che registrava consumi inferiori rispetto a quelli reali.




Tenta un furto in villa alla Fanusa nel pomeriggio, messo in fuga da sorveglianza privata

Sventato furto in villetta di contrada Fanusa, nella zona sud di Siracusa. Nel primo pomeriggio, un ladro solitario si è intrufolato all’interno di un’abituazione nel momento in cui non vi era nessuno all’interno. Ha scavalcato il muro di cinta per poi riuscire ad accedere all’interno, dopo alcuni tentativi di forzare porte e finestre.
A metterlo in fuga, il tempestivo intervento della sorveglianza privata, la Giaguaro Service, avvisata dai proprietari che hanno notato in remoto l’uomo all’interno dell’abitazione. L’auto arrivata sul posto in pochi minuti ed il trambusto all’esterno ha messo in allerta l’uomo, che si è dato alla fuga dal retro senza riuscire a portare a compimento il suo piano.
Cinque giorni fa, sempre alla Fanusa, tre uomini incappucciati e con il volto travisato, hanno fatto irruzione all’interno di un’altra villetta. In una decina di minuti hanno fatto razzia di tutto quello di valore che hanno trovato in casa. Anche in quel caso, sono stati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza senza che questo dettaglio li allarmasse più di tanto.




Teschio umano a Pantalica, il rinvenimento di Colnaghi durante un’escursione

Un cranio, verosimilmente umano tra i resti della Necropoli di Pantalica. E’ stato rinvenuto durante un’escursione nella valle dell’Anapo, dal giovane ambientalista Sebastian Colnaghi, assiduo escursionista e conoscitore della zona. Mi  sono imbattuto-racconta Colnaghi-  in un teschio umano lungo un sentiero non convenzionale che risaliva il monte, sopra il fiume Anapo. È probabile che il cranio risalga al periodo compreso tra il XIII e il VII secolo a.C. e che fosse originariamente custodito in una tomba prima di essere profanata dai tombaroli”.  Patrimonio dell’UNESCO, la Necropoli di Pantalica è uno dei più grandi siti archeologici rupestri d’Europa con migliaia di tombe risalenti al XII secolo a.C.. Questo sito riveste un’importanza straordinaria per la testimonianza della civiltà sicula antica attraverso le sue tombe scavate nella roccia e il paesaggio circostante. Offre un’opportunità unica per lo studio e la comprensione della storia e della cultura della regione.Si ipotizza che si tratti di un cranio di probabile epoca remota – dichiara la dottoressa Laura Pizzo (Scienze dei Beni Culturali) – originariamente conservato all’interno di una struttura tombale e successivamente esposto alle condizioni sfavorevoli dell’ambiente esterno. Tale ipotesi è supportata dalle limitate tracce di tessuto spugnoso ancora presenti su alcune parti del reperto osseo”. Allertati i Carabinieri della stazione di Sortino, i militari hanno sequestrato il cranio e avviato un’indagine per determinare il periodo della sua origine e l’identità del suo proprietario. Le prime analisi suggeriscono che non si tratti di un cranio di epoca recente, ma saranno le analisi al carbonio-14 a confermare la sua antichità.




Controlli del territorio di Pachino: 4 sanzioni amministrative e 2 mezzi sequestrati

Numerosi posti di controllo a Pachino con l’obiettivo di aumentare la sicurezza percepita tra i cittadini. Nello specifico, nella giornata di ieri, gli agenti del Commissariato di Pachino, con il personale del Reparto Prevenzione Crimine della Sicilia Orientale della Polizia di Stato, hanno effettuato un controllo del territorio nel centro della città per continuare l’opera di contrasto alle illegalità e per aumentare la sicurezza percepita tra i cittadini di quel centro.
L’attività ha consentito di identificare 90 persone e di controllare 33 veicoli. Sono stati elevate quattro sanzioni amministrative e sequestrati due mezzi.
Nel corso del servizio sono state controllate cinque persone sottoposte a limitazioni della libertà personale.