La quarta sconfitta in cinque incontri, i fischi del pubblico e la richiesta del cambio in panchina manifestata dai presenti in tribuna. Non è un buon momento per il Siracusa che cade contro il Rende in casa esattamente come nove mesi fa, sempre in serale. Eppure in avvio dei due tempi era stato il Siracusa a costruire e divertire, poi il black-out.
Si parte fortissimo: dopo 180 secondi Rizzo riprova la magia da centrocampo vista in Coppa Italia contro la Reggina, ma stavolta la parabola del fantasista azzurro colpisce entrambi i legni con la palla che rotola alle spalle di Savelloni ma non varca la linea. Il Siracusa è aggressivo e costruisce altre due occasioni nei primi 10 minuti, su calci piazzati, con i colpi di testa di Diop e Di Sabatino che si spengono sul fondo. Ma il Rende non sta a guardare e all’11 pareggia il conto dei legni con Viteritti, l’esterno destro lasciato troppo solo nell’occasione che coglie la traversa da pochi passi. I calabresi prendono coraggio e al 22’ passano, con un’azione nata sempre dall’esterno destro biancorosso che trova in area Rossini per il tocco vincente ravvicinato. Il Siracusa sembra in bambola e stordito, il Rende avrebbe l’occasione per raddoppiare in contropiede con Laaribi ma in chiusura di frazione gli azzurri hanno un sussulto che li conduce al pareggio: Rizzo calibra una bella punizione in mezzo all’area, c’è un batti e ribatti che favorisce Ott Vale, il quale di destro batte Savelloni da pochi passi. Come nella prima frazione il Siracusa parte forte in avvio: Diop ci prova dalla distanza e subito dopo lo imita Ott Vale che costringe Savelloni alla deviazione in angolo. Dalla bandierina Rizzo trova Di Sabatino che di testa impegna ancora l’estremo difensore e sul successivo angolo e la respinta corta della difesa calabrese, Tuninetti non trova lo specchio. Ma come nella prima frazione, poi, il Siracusa è protagonista di un calo di concentrazione, gli errori in difesa fioccano fino a quando, con uno scambio veloce, Viteritti non trova il varco giusto per trovare l’1-2. Il Siracusa ricade nella confusione e nello scoramento, Vivacqua ha per due volte il colpo del ko, Pagana getta nella mischia gli esperti Turati e Palermo per dare uno scossone alla squadra ma il Siracusa non costruirà più nulla se non mischie confusionarie e nulla più.