Calcio: il Portopalo torna a casa, inaugurato il campo sportivo comunale

Adesso probabilmente si potrà programmare meglio il futuro calcistico. Il Portopalo è tornato a casa, inaugurato il campo sportivo comunale, per una struttura abbandonata da anni e che si è rifatta il look per permettere alla locale squadra che milita nel campionato di Prima categoria, di non girovagare per la provincia alla ricerca di strutture. La squadra di Balduino Ferlisi a due giornate dal termine del girone d’andata (che riprenderà il prossimo 5 gennaio) si trova a metà classifica, in una posizione abbastanza rassicurante e con la prospettiva di poter ancora agganciare il treno play off. Occorrerà continuità di risultati ma anche un dispendio di energie che durante la settimana è notevole visti i continui spostamenti, compreso poi il fine settimana quando si è costretti a recarsi a Pachino per le gare di campionato. Il “Sasà Brancati” sarà ancora il teatro dei match di campionato poiché anche se c’è una nuova struttura comunale, occorrerà effettuare tutte le procedure federali necessarie per l’agibilità in vista di gare ufficiali. Ma al momento un primo passo è stato fatto e sabato pomeriggio dopo la
cerimonia del taglio del nastro che ha visto protagonista il sindaco Gaetano Montoneri, l’assessore regionale allo Sport, Sandro Pappalardo e il deputato dell’Ars, Rossana Cannata, questa nuova struttura (i cui lavori partirono a metà degli anni ’80) è tornata a disposizione della squadra di calcio, in attesa che scatti un nuovo step per adeguare l’impianto a gare federali attraverso l’installazione di torri faro e possibilmente il manto in erba sintetica.




Ippica: l'ultimo convegno dell'anno dice ancora Cannarella. Poker di successi per il jockey

Anticipa i botti di Capodanno il jockey Gabriele Cannarella che, così come accaduto il 26 dicembre all’Ippodromo del Mediterraneo, cala il poker anche nell’ultimo convegno di galoppo dell’anno. Forma strepitosa per la giovane promessa siciliana che, già nella seconda prova in programma, Premio Swing Fire, in sella a Ciumbalicca beffa sul traguardo l’atteso Vale Of Kaos. E’ in totale controllo che, nella prova seguente riservata ai 2 anni, l’allievo vola sul traguardo con Gran Trip. Maiuscola, ma non per screditare le altre, è  poi la performance che confeziona nel la prova sottoclou di galoppo con Velyn Girl, allieva dell’abile Carmelo Bottone, quando Gabriele vince una dura lotta, tutta in bianco e nero, con l’altra grigia Sharming Filly. Offrono spettacolo, quindi, le due giovanissime femmine che concedono a Mitrandir solo la terza moneta riservata dal Premio Tirak. Non è ancora sazio, però, il “piccolo” dei Cannarella che con Madammento è totale padrone della pista nell’ ultima prova in programma. Non chiude certo a mani vuote il 2108 il team Bosco-Gianni-Bossa che, intanto, si assicura la prova principale del convegno. Anche qui arrivo adenilico con Sir Fortress e Special Rush che si staccano in lotta. Testa a testa vibrante tra Federico Bossa e Giuseppe Gentilesca, con quest’ ultimo che alla fine deve chinarsi al “Sir”. Può solo assistere allo spettacolo in prima linea Playful Dude, che si accomoda sul terzo gradino del podio della condizionata che ha impegnato gli anziani sui 1800 metri della pista sabbia. Anche per il buon Bossa le gioie non arrivano da sole, vincente con l’altro “boschiano” Digonient nella prova di apertura e con Alp D’Huez nel Premio Camigliatello, torna a casa con un bottino di 3 successi.




Calcio Eccellenza: Palazzolo, buon test con lo Sporting Priolo. Mister Catania: "Stiamo lavorando tanto, adesso 14 finali"

Due reti (Frittitta e Arena nella ripresa) per chiudere questo 2018 con tanti buoni propositi in vista del nuovo anno. Il Palazzolo si ferma dopo il test con lo Sporting Priolo di Promozione ma fra qualche giorno sarà nuovamente in clima campionato poiché sabato 5 gennaio si giocherà a Santa Croce Camerina per la prima giornata di ritorno del girone B di Eccellenza, torneo che vede al momento i gialloverdi inseguire dopo essere stati per diverse settimane in vetta alla classifica. Il tecnico Seby Catania, chiamato a sostituire il dimissionario Gaetano Favara, prosegue nel torchiare i suoi (con il preparatore atletico Peppe Di Mauro) e al termine dell’allenamento congiunto con il Priolo, ha detto: “Sono contento di essere stato chiamato da parte di questa società ben organizzata, dove si può lavorare bene e fare il calcio che piace a me. Finora, abbiamo lavorato tanto e i ragazzi hanno profuso il massimo impegno, da professionisti. Questa sosta ci ha consentito di lavorare in maniera serena e capire quel che volevamo e che servirà per il futuro. Dopo la sosta per il Capodanno, riprenderemo con la preparazione-tipo delle vigilie di campionato. E sabato 5 gennaio andremo a Santa Croce, una squadra forte che in casa ha fatto parecchi punti, per cui dobbiamo prepararci bene. Avremo 14 finali da affrontare una alla volta per ottenere il massimo e raggiungere l’obiettivo fissato. Ci vuole tantissimo lavoro ed umiltà”.




Calcio: Leonzio, ultima dell'anno con la Viterbese. Torrente: "Qualche assenza di troppo, servirà tanta intensità"

La Leonzio chiude il 2018 in casa. Lo farà alle 16,30 contro la Viterbese per la prima del girone di ritorno contro un avversario ancora attardato in classifica poiché dovrà recuperare diversi incontri. Il tecnico bianconero Vincenzo Torrente alla vigilia l’ha presentata così: “Sono stati quindici giorni positivi e la sosta è stata importante; siamo reduci da due ottimi pareggi conditi da prestazioni positive. Adesso vogliamo iniziare bene il girone di ritorno anche se incontreremo una squadra molto fisica e tra le favorite per fare bene anche se partita in ritardo. Loro difendono bene e sono veloci a ripartire in contropiede. A Caserta non è stato facile ma abbiamo reagito bene dopo aver subìto il gol e fino all’ultimo ci abbiamo creduto per cui da questa prestazione ripartiamo per fare ancora meglio. Formazione? E’ già in mente. Purtroppo ci sono delle assenze, ci mancheranno Gomez e Laezza, più Ferrini squalificato. Per cui saremo un po’ in emergenza in difesa e spero di recuperarli all’anno nuovo e con i rientri anche di altri già fuori, la speranza è di poter operare poi delle scelte più ampie. Speriamo di poter recuperare un po’ tutti e poi in sede di mercato faremo anche delle valutazioni perché la società è pronta a migliorare questa squadra. Farò delle valutazioni per quanto riguarda la mia gestione dopo queste tre partite e vedremo il da farsi. Mi aspetto una bella partita dei miei per chiudere bene l’anno e poi programmare altrettanto bene il futuro, certamente noi lavoriamo per ottenere sempre il massimo così come penso si sia visto contro il Catania e la Casertana. Giochiamo in casa ma questo conta relativamente perché l’obiettivo deve essere sempre quello di cercare il massimo sia tra le mura amiche che lontano dal nostro stadio. Servirà però una grande prestazione e tanta intensità, fare un calcio propositivo perché solo così si può pensare di ottenere dei risultati. Occorre migliorare a livello tattico e tecnico ma anche da un punto di vista fisico perché chiedo tantissimo alla mia squadra”.




Body building, ai nazionali di Verona la coppia Tramontana conquista il bronzo

Giuseppe Manuel Tramontana e la moglie Valeria protagonisti all’unico evento italiano organizzato dalla Wbff: il Fitness & Fashion Spectacular. E terzo posto in Male Fitness Model e Pro Card per l’aretuseo e Top 5 Diva Bikini Model per la moglie. Due successi da custodire gelosamente per i due atleti siracusani di Body building da anni ormai a Milano. 27 anni lui, 33 lei hanno lavorato entrambi sodo, tenendo sotto controllo ogni aspetto e curando ogni dettaglio, sotto la guida ed il supporto del coach Carmelo Lumera (Professionista Wbff, netino d’origine). Al teatro nuovo di Verona si sono presentati atleti di tutto il mondo: corpi statuari e passione per la cultura fisica. Strutture fisiche diverse che i giudici della WBFF (World Beauty Fitness and Fashion) hanno valutato e votato rispettando canoni e criteri ben precisi.




Calcio: Juve Stabia-Siracusa, cresce l'attesa in Campania e campeggiano già gli striscioni di fratellanza

In campo se le daranno di santa ragione per obiettivi opposti di classifica e perché il sano agonismo imporrà questo, fuori però sarà consueta festa perché – come ha sottolineato anche il tecnico azzurro Ezio Raciti in conferenza pre-gara – Juve Stabia-Siracusa non è mai stata una partita banale. Anzi, è stata sempre la Partita, con la p maiuscola da queste parti, al netto di pathos e attese da derby col Catania. Perché quella che andrà in scena domani al Romeo Menti di Castellammare di Stabia sarà una sfida per la quale esistono sentimenti forti tra le due tifoserie, come recitano gli striscioni che puntualmente campeggiano fuori lo stadio, tanto in Campania quanto in Sicilia, ogniqualvolta arriva questo appuntamento. Siracusa e Juve Stabia infatti sono unite dal ricordo di Nicola De Simone, stabiese di nascita ma siracusano d’adozione non foss’altro perché il difensore campano morì in campo con la maglia del Siracusa nel 1979, fatto questo che ha da più di 20 anni a questa parte, creato un gemellaggio fra i più solidi a livello nazionale e che ancora oggi fa parlare di sé. In campo dunque sarà sfida vera, ma le tifoserie fra grigliate, abbracci e sbandieramenti vari prima della partita, se la godranno tutta come avviene adesso puntualmente da tre anni consecutivi a questa parte e come è sempre stato da metà anni ’80 in poi.




Siracusa domani a Castellammare. Raciti: “Non è mai una sfida come le altre”

Siracusa a Castellammare domani per l’ultima dell’anno contro la Juve Stabia, prima gara del girone di ritorno. Mai una sfida banale come ha ricordato mister Ezio Raciti alla vigilia: “È una festa per i tifosi per questo antico gemellaggio in ricordo di Nicola De Simone e troveremo la capolista, dunque non sarà mai una sfida come le altre. Dobbiamo affrontarla al massimo con la serenità che abbiamo acquisito ma adesso oltre a questa dobbiamo aggiungere qualità, organizzazione e anima. Solo così potremo pensare di portare via punti contro un avversario simile. Firmare per un pareggio? Sarebbe un grande risultato ma a me interessa anche la crescita complessiva della squadra. Vedremo se riuscire a recuperare Del Col e Franco ma non voglio parlare di chi potrebbe essere disponibile o meno per non dare alibi ad alcuno. Metteremo in campo le nostre armi e il nostro materiale umano, abbiamo visto qualcosa anche sui pareggi interni loro contro Casertana e Catania ma alla fine sarà importante contrapporre le nostre armi”.




Atletica: "passerella" di fine anno per Selene, Milone e Diana

Festa di fine anno per l’atletica siracusana con Milone, Selene e Diana. Una passerella per atleti, dirigenti e addetti ai lavori al termine di una stagione ricca di soddisfazioni. Tra i premiati anche il collega Lorenzo Magrì (1° premio memorial Giorgio Roccasalva) per la cassa di risonanza data ad una disciplina che da anni regala importanti soddisfazioni ai colori aretusei. E anche il 2018 non è stato da meno visto che riconoscimenti sono andati alle eccellenze rappresentate da Samuele Licata (400 ostacoli) detentore del titolo italiano juniores e da Matteo Melluzzo (100 e 200 piani) vincitore ai campionati italiani studenteschi e vice-campione italiano Allievi. Entrambi sono oramai stabilmente nel giro della nazionale giovanile italiana di atletica e dunque giovani di grande prospettiva come sottolineato dai tecnici Gianni Melluzzo e Massimo Bianca così come dai presidenti delle tre società Maurizio Roccasalva (Milone), Rita Franzò (Selene) e Luisa Madella (Diana). Fra gli altri premiati anche Carmela Miceli (vincitrice nel salto in alto Master), quindi passerella per tanti altri campioni che nel corso dell’anno si sono distinti fra Assoluti, Giovanili e Promozionali. “Ma non è finita qui – sottolineano le tre società – perché oltre ad essere gli unici a fare tutte queste attività a 360 gradi, dal prossimo anno verranno inseriti due nuovi settori: quello su Strada-Trial e il Nordic walking che è un’attività prettamente nordica per cui saremo gli unici del sud-Italia a portare per la prima volta questa disciplina dalle nostre parti”.

Nella foto Gianni Melluzzo, Rita Franzò, Matteo Melluzzo, Lorenzo Magrì, Samuele Licata, Maurizio Roccasalva, Luisa Madella e Massimo Bianca




Sit-in dei sindacati e lettera al prefetto: “Pensionati come bancomat, rivedere la legge di bilancio”

i sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil scendono in piazza in tutta Italia per protestare contro la decisione del Governo nazionale di tagliare la rivalutazione delle pensioni. Lo hanno fatto poco fa anche a Siracusa, in piazza Archimede davanti alla prefettura poiché subito dopo i segretari provinciali hanno consegnato una lettera al nuovo prefetto Pizzi.

”La norma contenuta nella Legge di Bilancio prevede infatti la revisione del sistema di indicizzazione degli assegni a partire da quelli da 1.500 euro riducendone così il potere d’acquisto. Il governo – dichiarano i segretari provinciali di Spi, Fnp e Uilp – usa i pensionati italiani come un bancomat. È una decisione scellerata e insopportabile perché ancora una volta si mettono le mani nelle tasche di chi ha lavorato duramente per una vita, facendo pagare loro il conto della manovra economica”.

“Da qui la decisione di presentare una nota al prefetto in cui sia possibile fare maggiore pressione verso i Governi regionali e nazionali affinché si tuteli la categoria anche perché qualche settimana fa fu lo stesso presidente del Consiglio Giuseppe Conte ad aver assicurato le segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil dopo aver ricevuto un pacchetto di proposte di intervento a sostegno dello sviluppo, degli investimenti, dell’occupazione, del sistema di welfare pubblico, del sistema previdenziale e del sistema educativo nazionale”.

Questa nostra proposta in previsione del Bilancio 2019, però, non è stata presa in considerazione – hanno aggiunto i tre segretari – e nel caso del sistema di rivalutazione delle pensioni, previsto dal primo gennaio, non è stata data attuazione nemmeno alle intese già sottoscritte nel 2016 e nel 2017 con i Governi di Centrosinistra, per il ripristino del sistema di rivalutazione delle pensioni sulla base della Legge 388 del 2000. Siamo quindi all’ennesima dimostrazione di un Governo che non ha alcuna attenzione verso gli onesti, privilegiando sempre gli inadempienti e gli evasori. Anzi agli onesti viene ancora una volta tolto ciò che è stato versato e si chiede loro di continuare a versare il dovuto. Un Governo che, insomma, continua ad andare avanti per la propria strada non tenendo conto di nulla. I pensionati, lo ricordiamo, non si sono mai sottratti alla solidarietà, alla necessità di acquisire una pensione contributiva di garanzia per i giovani ma di tutto questo non vi è traccia nella legge di bilancio 2019, così come mancano le misure di sostegno per la non autosufficienza e risorse adeguate di finanziamento al Servizio Sanitario nazionale. Riteniamo, in definitiva inaccettabile questo metodo del Governo che mette le mani nelle tasche dei pensionati, andando ad alimentare le schiere dei nuovi poveri, riducendo la rivalutazione per tre anni, dal 2019 al 2021, delle pensioni di importo superiore a 1.540 euro mensili lordi. Per tutte queste ragioni – concludono i segretari – riteniamo la manovra sbagliata che non fa altro che essere ostativa alla crescita, allo sviluppo, negando così al Paese e in particolare al Mezzogiorno una prospettiva di sviluppo e di rilancio. Chiediamo dunque che sia aperto un confronto, a partire dalle proposte di Cgil, Cisl e Uil, su rivalutazione delle pensioni, separazione della spesa previdenziale da quella assistenziale, sanità, non autosufficienza, previdenza e fisco per i lavoratori e i pensionati, tutte proposte che sono state disattese dalla Legge di Bilancio”.




Cgil, Cisl e Uil: “Tante vertenze aperte, pronti alla mobilitazione generale”

Cgil, Cisl e Uil hanno aperto il “libro” del 2018 volgendo uno sguardo al 2019, nella consueta conferenza stampa di fine anno svoltasi alla Cgil con i tre segretari provinciali Roberto Alosi, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò.
“Solidarietà ai centri del catanese quale introduzione doverosa (oltre all’evento luttuoso che ha caratterizzato il mondo dello sport con la morte di un tifoso a Milano) – hanno esordito i segretari – perché il nostro territorio insiste su una fascia sismica e ci sono emergenze di rischio idrogeologico e di risanamento ambientale a cui far fronte. Dunque occorre richiamare la coesione territoriale perché qui si è stati abbandonati dalle istituzioni. E c’è dunque esigenza di investimenti, anche perché in questo 2018 ci saremmo aspettati un cambiamento che non c’è stato. Ci sono tassi di disoccupazione al 23% e quello giovanile supera il 50 (preso in considerazione anche un servizio sul Sole 24 Ore di poco tempo fa su qualità della vita e occupazione appunto, ndr). Da qui sono andati via 12mila giovani, il 70% dei quali laureati. Noi qui abbiamo il problema dell’immigrazione ma anche dell’emigrazione dei nostri giovani e ciò si riflette in maniera negativa perché qui non c’è più un ricambio generazionale in qualsiasi settore”.
“C’è un elenco molto lungo delle vertenze aperte nel 2018 e che ci porteremo nel 2019 – hanno aggiunto Alosi, Sanzaro e Munafò – Basti pensare ai lavoratori dell’ex Provincia, gli Enti locali visto che nei vari Comuni ci si avvia al pre-dissesto finanziario, poi in fatto di assistenza socio-sanitaria siamo in deficit e non si riesce a mantenere i servizi minimi, così come la questione appalto rifiuti. E non ci dimentichiamo l’attenzione rivolta all’area industriale, con tutte le conseguenze negative che ciò comporta in termini di sicurezza e ambiente. C’è un problema di infrastrutture e programmazione seria (la metafora dell’interruzione della Cassaro-Ferla ne è stata un’emblema, ndr). Per questi motivi abbiamo avviato dei tavoli con Confindustria e la Prefettura per fare ancora più squadra”.
“Ci avviamo dunque a una grande mobilitazione unitaria entro la fine del mese di gennaio – questa la chiosa finale – affinché la nostra voce possa essere ancora più forte contro i governi regionali e nazionali profondamente assenti, perché occorre riportare al centro il tema del lavoro”.