Body building, ai nazionali di Verona la coppia Tramontana conquista il bronzo

Giuseppe Manuel Tramontana e la moglie Valeria protagonisti all’unico evento italiano organizzato dalla Wbff: il Fitness & Fashion Spectacular. E terzo posto in Male Fitness Model e Pro Card per l’aretuseo e Top 5 Diva Bikini Model per la moglie. Due successi da custodire gelosamente per i due atleti siracusani di Body building da anni ormai a Milano. 27 anni lui, 33 lei hanno lavorato entrambi sodo, tenendo sotto controllo ogni aspetto e curando ogni dettaglio, sotto la guida ed il supporto del coach Carmelo Lumera (Professionista Wbff, netino d’origine). Al teatro nuovo di Verona si sono presentati atleti di tutto il mondo: corpi statuari e passione per la cultura fisica. Strutture fisiche diverse che i giudici della WBFF (World Beauty Fitness and Fashion) hanno valutato e votato rispettando canoni e criteri ben precisi.




Calcio: Juve Stabia-Siracusa, cresce l'attesa in Campania e campeggiano già gli striscioni di fratellanza

In campo se le daranno di santa ragione per obiettivi opposti di classifica e perché il sano agonismo imporrà questo, fuori però sarà consueta festa perché – come ha sottolineato anche il tecnico azzurro Ezio Raciti in conferenza pre-gara – Juve Stabia-Siracusa non è mai stata una partita banale. Anzi, è stata sempre la Partita, con la p maiuscola da queste parti, al netto di pathos e attese da derby col Catania. Perché quella che andrà in scena domani al Romeo Menti di Castellammare di Stabia sarà una sfida per la quale esistono sentimenti forti tra le due tifoserie, come recitano gli striscioni che puntualmente campeggiano fuori lo stadio, tanto in Campania quanto in Sicilia, ogniqualvolta arriva questo appuntamento. Siracusa e Juve Stabia infatti sono unite dal ricordo di Nicola De Simone, stabiese di nascita ma siracusano d’adozione non foss’altro perché il difensore campano morì in campo con la maglia del Siracusa nel 1979, fatto questo che ha da più di 20 anni a questa parte, creato un gemellaggio fra i più solidi a livello nazionale e che ancora oggi fa parlare di sé. In campo dunque sarà sfida vera, ma le tifoserie fra grigliate, abbracci e sbandieramenti vari prima della partita, se la godranno tutta come avviene adesso puntualmente da tre anni consecutivi a questa parte e come è sempre stato da metà anni ’80 in poi.




Siracusa domani a Castellammare. Raciti: “Non è mai una sfida come le altre”

Siracusa a Castellammare domani per l’ultima dell’anno contro la Juve Stabia, prima gara del girone di ritorno. Mai una sfida banale come ha ricordato mister Ezio Raciti alla vigilia: “È una festa per i tifosi per questo antico gemellaggio in ricordo di Nicola De Simone e troveremo la capolista, dunque non sarà mai una sfida come le altre. Dobbiamo affrontarla al massimo con la serenità che abbiamo acquisito ma adesso oltre a questa dobbiamo aggiungere qualità, organizzazione e anima. Solo così potremo pensare di portare via punti contro un avversario simile. Firmare per un pareggio? Sarebbe un grande risultato ma a me interessa anche la crescita complessiva della squadra. Vedremo se riuscire a recuperare Del Col e Franco ma non voglio parlare di chi potrebbe essere disponibile o meno per non dare alibi ad alcuno. Metteremo in campo le nostre armi e il nostro materiale umano, abbiamo visto qualcosa anche sui pareggi interni loro contro Casertana e Catania ma alla fine sarà importante contrapporre le nostre armi”.




Atletica: "passerella" di fine anno per Selene, Milone e Diana

Festa di fine anno per l’atletica siracusana con Milone, Selene e Diana. Una passerella per atleti, dirigenti e addetti ai lavori al termine di una stagione ricca di soddisfazioni. Tra i premiati anche il collega Lorenzo Magrì (1° premio memorial Giorgio Roccasalva) per la cassa di risonanza data ad una disciplina che da anni regala importanti soddisfazioni ai colori aretusei. E anche il 2018 non è stato da meno visto che riconoscimenti sono andati alle eccellenze rappresentate da Samuele Licata (400 ostacoli) detentore del titolo italiano juniores e da Matteo Melluzzo (100 e 200 piani) vincitore ai campionati italiani studenteschi e vice-campione italiano Allievi. Entrambi sono oramai stabilmente nel giro della nazionale giovanile italiana di atletica e dunque giovani di grande prospettiva come sottolineato dai tecnici Gianni Melluzzo e Massimo Bianca così come dai presidenti delle tre società Maurizio Roccasalva (Milone), Rita Franzò (Selene) e Luisa Madella (Diana). Fra gli altri premiati anche Carmela Miceli (vincitrice nel salto in alto Master), quindi passerella per tanti altri campioni che nel corso dell’anno si sono distinti fra Assoluti, Giovanili e Promozionali. “Ma non è finita qui – sottolineano le tre società – perché oltre ad essere gli unici a fare tutte queste attività a 360 gradi, dal prossimo anno verranno inseriti due nuovi settori: quello su Strada-Trial e il Nordic walking che è un’attività prettamente nordica per cui saremo gli unici del sud-Italia a portare per la prima volta questa disciplina dalle nostre parti”.

Nella foto Gianni Melluzzo, Rita Franzò, Matteo Melluzzo, Lorenzo Magrì, Samuele Licata, Maurizio Roccasalva, Luisa Madella e Massimo Bianca




Sit-in dei sindacati e lettera al prefetto: “Pensionati come bancomat, rivedere la legge di bilancio”

i sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil scendono in piazza in tutta Italia per protestare contro la decisione del Governo nazionale di tagliare la rivalutazione delle pensioni. Lo hanno fatto poco fa anche a Siracusa, in piazza Archimede davanti alla prefettura poiché subito dopo i segretari provinciali hanno consegnato una lettera al nuovo prefetto Pizzi.

”La norma contenuta nella Legge di Bilancio prevede infatti la revisione del sistema di indicizzazione degli assegni a partire da quelli da 1.500 euro riducendone così il potere d’acquisto. Il governo – dichiarano i segretari provinciali di Spi, Fnp e Uilp – usa i pensionati italiani come un bancomat. È una decisione scellerata e insopportabile perché ancora una volta si mettono le mani nelle tasche di chi ha lavorato duramente per una vita, facendo pagare loro il conto della manovra economica”.

“Da qui la decisione di presentare una nota al prefetto in cui sia possibile fare maggiore pressione verso i Governi regionali e nazionali affinché si tuteli la categoria anche perché qualche settimana fa fu lo stesso presidente del Consiglio Giuseppe Conte ad aver assicurato le segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil dopo aver ricevuto un pacchetto di proposte di intervento a sostegno dello sviluppo, degli investimenti, dell’occupazione, del sistema di welfare pubblico, del sistema previdenziale e del sistema educativo nazionale”.

Questa nostra proposta in previsione del Bilancio 2019, però, non è stata presa in considerazione – hanno aggiunto i tre segretari – e nel caso del sistema di rivalutazione delle pensioni, previsto dal primo gennaio, non è stata data attuazione nemmeno alle intese già sottoscritte nel 2016 e nel 2017 con i Governi di Centrosinistra, per il ripristino del sistema di rivalutazione delle pensioni sulla base della Legge 388 del 2000. Siamo quindi all’ennesima dimostrazione di un Governo che non ha alcuna attenzione verso gli onesti, privilegiando sempre gli inadempienti e gli evasori. Anzi agli onesti viene ancora una volta tolto ciò che è stato versato e si chiede loro di continuare a versare il dovuto. Un Governo che, insomma, continua ad andare avanti per la propria strada non tenendo conto di nulla. I pensionati, lo ricordiamo, non si sono mai sottratti alla solidarietà, alla necessità di acquisire una pensione contributiva di garanzia per i giovani ma di tutto questo non vi è traccia nella legge di bilancio 2019, così come mancano le misure di sostegno per la non autosufficienza e risorse adeguate di finanziamento al Servizio Sanitario nazionale. Riteniamo, in definitiva inaccettabile questo metodo del Governo che mette le mani nelle tasche dei pensionati, andando ad alimentare le schiere dei nuovi poveri, riducendo la rivalutazione per tre anni, dal 2019 al 2021, delle pensioni di importo superiore a 1.540 euro mensili lordi. Per tutte queste ragioni – concludono i segretari – riteniamo la manovra sbagliata che non fa altro che essere ostativa alla crescita, allo sviluppo, negando così al Paese e in particolare al Mezzogiorno una prospettiva di sviluppo e di rilancio. Chiediamo dunque che sia aperto un confronto, a partire dalle proposte di Cgil, Cisl e Uil, su rivalutazione delle pensioni, separazione della spesa previdenziale da quella assistenziale, sanità, non autosufficienza, previdenza e fisco per i lavoratori e i pensionati, tutte proposte che sono state disattese dalla Legge di Bilancio”.




Cgil, Cisl e Uil: “Tante vertenze aperte, pronti alla mobilitazione generale”

Cgil, Cisl e Uil hanno aperto il “libro” del 2018 volgendo uno sguardo al 2019, nella consueta conferenza stampa di fine anno svoltasi alla Cgil con i tre segretari provinciali Roberto Alosi, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò.
“Solidarietà ai centri del catanese quale introduzione doverosa (oltre all’evento luttuoso che ha caratterizzato il mondo dello sport con la morte di un tifoso a Milano) – hanno esordito i segretari – perché il nostro territorio insiste su una fascia sismica e ci sono emergenze di rischio idrogeologico e di risanamento ambientale a cui far fronte. Dunque occorre richiamare la coesione territoriale perché qui si è stati abbandonati dalle istituzioni. E c’è dunque esigenza di investimenti, anche perché in questo 2018 ci saremmo aspettati un cambiamento che non c’è stato. Ci sono tassi di disoccupazione al 23% e quello giovanile supera il 50 (preso in considerazione anche un servizio sul Sole 24 Ore di poco tempo fa su qualità della vita e occupazione appunto, ndr). Da qui sono andati via 12mila giovani, il 70% dei quali laureati. Noi qui abbiamo il problema dell’immigrazione ma anche dell’emigrazione dei nostri giovani e ciò si riflette in maniera negativa perché qui non c’è più un ricambio generazionale in qualsiasi settore”.
“C’è un elenco molto lungo delle vertenze aperte nel 2018 e che ci porteremo nel 2019 – hanno aggiunto Alosi, Sanzaro e Munafò – Basti pensare ai lavoratori dell’ex Provincia, gli Enti locali visto che nei vari Comuni ci si avvia al pre-dissesto finanziario, poi in fatto di assistenza socio-sanitaria siamo in deficit e non si riesce a mantenere i servizi minimi, così come la questione appalto rifiuti. E non ci dimentichiamo l’attenzione rivolta all’area industriale, con tutte le conseguenze negative che ciò comporta in termini di sicurezza e ambiente. C’è un problema di infrastrutture e programmazione seria (la metafora dell’interruzione della Cassaro-Ferla ne è stata un’emblema, ndr). Per questi motivi abbiamo avviato dei tavoli con Confindustria e la Prefettura per fare ancora più squadra”.
“Ci avviamo dunque a una grande mobilitazione unitaria entro la fine del mese di gennaio – questa la chiosa finale – affinché la nostra voce possa essere ancora più forte contro i governi regionali e nazionali profondamente assenti, perché occorre riportare al centro il tema del lavoro”.




Calcio Eccellenza: dopo Urruty e Urchiza ecco Amaya. Il Rosolini sempre più argentino

Rosolini sempre più argentino. La compagine aretusea di Eccellenza, che lotta per la salvezza dopo un girone di andata trascorso con qualche difficoltà (ma impreziosito dal pari interno con il Palazzolo nella penultima giornata) dopo Tomas Urruty e Facundo Urchiza, ha ufficializzato Federico Martìn Amaya, attaccante ventisettenne molto mobile, forte di testa che calcia indistintamente con entrambi i piedi. Una carriera intera trascorsa tra i campi della Federal B e la Federal A (la nostra serie D) con un apparizione in Primera B nel Defensores de Belgrano. Prima ancora Central Norte, Alumni, Sol de América. Nelle ultime due stagioni, Amaya ha dato il meglio di sé con le maglie del Pacifico e dell’Huracàn La Heras, club da cui è stato prelevato dai granata. Il ragazzo, arrivato a Rosolini il giorno di Santo Stefano, si allena da quattro giorni agli ordini di Orazio Trombatore e le pratiche per il tesseramento sono state già avviate. La firma sul contratto è arrivata, adesso si attende solo il transfer dall’Afa (Federazione argentina). La società spera di poter avere a disposizione il giocatore sin dalla ripresa del campionato, il 5 gennaio in trasferta contro la San Pio.




Calcio a 5: il giudice sportivo dà ragione all'Assoporto Melilli. Ecco la qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia

Un match deciso dal Giudice sportivo. Come previsto è arrivata la sanzione e l’Assoporto Melilli è entrata di diritto nella Final Eight nazionale di Coppa Italia. Il concentramento siciliano, terminato con la finale tra Futsal Regalbuto e Assoporto, era infatti stato sospeso sul 3-2 al 34’21”, ma è stato omologato con lo 0-6 a favore della squadra di Bosco. Questa la motivazione del giudice sportivo: “L’incontro è stato definitivamente sospeso a seguito della condotta gravemente offensiva e minacciosa posta in essere dai sostenitori della società ospitante nei confronti degli arbitri e dei calciatori della squadra avversaria. ll secondo arbitro precisa inoltre che veniva attinto più volte da sputi e che in una circostanza gli veniva lanciata contro una tromba di plastica. Alcuni sostenitori nel corso della gara, si posizionavano dietro la panchina della società ospitata, da dove rivolgevano continue ingiurie e minacce ai calciatori avversari, sputando contro di loro. Al 14’21” del secondo tempo, a seguito della realizzazione di una rete da parte della squadra ospitante, alcuni dei suddetti sostenitori, sporgendosi dalle transenne in segno di esultanza colpivano con violenti pugni la copertura in plexiglass della panchina della squadra ospitata. Si provocava il ferimento del calciatore Failla Giuseppe. Il direttore di gara decretava la sospensione definitiva dell’incontro”. Assoporto Melilli dunque qualificata con Cus Molise e Italpol, Aosta, Imolese Kaos e Città di Massa (all’appello mancano ancora due formazioni che verranno fuori dai confronti del 15 e 16 gennaio prossimi fra Real San Giuseppe-Futsal Fuorigrotta e Traforo Spadafora-Be Board Ruvo).




La Syrako scende in campo con i piccoli del minirugby. A Marsala tutti protagonisti nel "MilleMete"

In attesa di poter recuperare l’ultima sfida della prima parte di stagione contro l’Amatori Catania (che potrebbe regalare la qualificazione alla seconda fase del torneo di Serie C regionale), la Syrako è stata protagonista in questi giorni con i piccoli del mini rugby. E così al “MilleMete” di Marsala è andato in scena un altro concentramento regionale che uno dei dirigenti, Gianni Saraceno, ha organizzato per dare la possibilità a questi giovani di vivere il rugby così come lo si intende per i più grandi: fair play, rispetto, terzo tempo e voglia di stare insieme al di là dell’aspetto agonistico che regala sempre qualche emozione e adrenalina in più. Con questo spirito, la Syrako è stata dunque protagonista a Marsala con le sue Under 10, Under 8, Under 6 ma anche tutti i genitori al seguito, compresi i giovani delle Under 14 e Under 12. Un unicum che ha un solo nome: Syrako rugby, un sodalizio che a Siracusa è oramai diventato una istituzione da 30 anni a questa parte.




Siracusa calcio: cesta di solidarietà e ricavato alla Caritas del Pantheon. Turati: “Momenti toccanti”

Siracusa calcio e solidarietà. Ancora una iniziativa dopo quella recente che aveva visto protagonisti alcuni calciatori azzurri in visita al reparto di Pediatria dell’ospedale Umberto I. Questa sera invece è toccato a capitan Marco Turati consegnare una busta a padre Paolo Mangiagli, contenente il ricavato di una raccolta per la vincita di una cesta con doni e gadget (e la maglia dello stesso capitano azzurro) offerta da uno dei partner della società, che il parroco della chiesa del Pantheon utilizzerà per i bisognosi della Caritas. “Ricavato che servirà a soddisfare le circa 32 persone della struttura caritaria – ha detto padre Mangiagli – ed è bello poter coinvolgere la squadra principale della mia città di cui faccio il tifo da sempre e che seguo costantemente allo stadio De Simone. Chissà che a Castellammare domenica non possa uscire fuori un risultato a sorpresa…”. Tra battute e sorrisi nell’attività commerciale diventata partner del Siracusa e dove è avvenuta la consegna della cesta ad Andrea Moschella (presenti anche i coniugi Salvo Catinello e Simona Visicale con la figlia Virginia tutti nella foto), il capitano Turati ha poi aggiunto: “Essere presenti ad eventi di questo tipo non può che farci piacere perché la solidarietà è sempre una bella cosa e ogni qualvolta possiamo essere testimoni lo facciamo veramente con grande cuore e piacere. Che ben vengano altre iniziative come queste”.