Di più era difficile chiedere contro un avversario reduce da dieci risultati utili e lanciato all’inseguimento della Juve Stabia capolista. Il Siracusa cade a Catanzaro, 3-1, in maniera forse più netta di quanto non dica il risultato, che la dice lunga su quanto si dovrà lavorare in sede di mercato per adeguare a dovere una rosa non sufficiente. In pochi si possono salvare dalla trasferta del “Ceravolo” e tra questi certamente l’ultimo arrivato Filippo Tiscione che ha realizzato il gol della bandiera nella ripresa e tenuto vivo un reparto dove Lele Catania non è apparso in giornata.
Avvicendamento tra i pali (Messina al posto di Gomis), quindi Raciti si affida al suo 4-4-2 che inizialmente appare ordinato perché Daffara e Del Col sugli esterni di centrocampo cercano di limitare il gioco di Auteri sui laterali ma il Catanzaro si muove bene anche e soprattutto per vie centrali, tanto più che la prima imbucata, di D’Ursi al 10′ costringe Messina alla disperata uscita per evitare la beffa. Su ribaltamento di fronte anche Lele Catania avrebbe una buona occasione ma la conclusione dell’attaccante azzurro non è sufficientemente angolata seppur costringa Furlan alla deviazione in tuffo. I padroni di casa però stanno bene ed esprimono un gran calcio, anche se il vantaggio che arriva al 18′ nasce da una respinta corta di Messina che su tiro non irresistibile di D’Ursi, smanaccia ma centralmente dove accorre Giannone che di testa fa 1-0. Il Siracusa che presenta Tiscione dal primo minuto appare ancora troppo debole davanti, l’assenza di un attaccante di peso come Vazquez si fa sentire, mentre il Catanzaro dialoga bene e veloce anche se non arriva sempre alla conclusione. Ci prova Fischnaller al 38′ con una conclusione alta, ma un minuto dopo l’attaccante trova il varco giusto (dopo una pregevole combinazione veloce Iuliano-Maita) per fare 2-0 con un tocco di destro dal lato corto dell’area di rigore. Il Siracusa appare stordito, tuttavia al 42′ Tiscione riesce a trovare uno spunto in area calabrese ma a contatto con Signorini cade a terra chiedendo un rigore che l’arbitro non concede. Nella ripresa i due tecnici hanno dato vita ad una completa girandola di sostituzioni anche in vista degli impegni ravvicinati e il match ha perso d’intensità anche perché Fischnaller ha realizzato subito il 3-0 approfittando di un errore di Di Sabatino, chiudendo le ostilità, non riaperte dalla rete di Tiscione scattato sul filo del fuorigioco. Il tour de force di fine anno continua, azzurri adesso attesi dal match interno di Santo Stefano, alle 20,30, contro il Monopoli.