Un quarto delle cooperative aderenti a Confcooperative nel territorio vantano sugli enti locali un credito che si aggira attorno al milione 600 mila euro, oltre ai 2 milioni di cui è debitrice l’ ex Provincia Regionale. Una situazione che mette in ginocchio il settore.
Si tratta di numeri che, insieme a tanti altri dati, rendono evidente il fallimento del sistema del Welfare, con conseguenze particolarmente pesanti in provincia di Siracusa.
Da questa evidenza e dall’esigenza di individuare una soluzione radicale è scaturito, nei mesi scorsi, l’iter avviato da Confcooperative Siracusa e condiviso dall’intera Alleanza delle Cooperative, dall’Anci, l’associazione dei comuni siciliani, dalle famiglie, alle prese con servizi a singhiozzo o comunque non garantiti, dai sindacati, .viste le conseguenze particolarmente pesanti in termini occupazionali per il lavoratori del settore.
Dopo una serie di interlocuzioni, il percorso condurrà il 25 Ottobre prossimo, a partire dalle 10,00, nella sede della Cisl di via Arsenale alla stesura di un documento unico.
“L’obiettivo-spiega il presidente di Confcooperative Siracusa, Enzo Rindinella- è creare un coordinamento tra le organizzazioni sindacali e le centrali cooperative per arrivare ad un nuovo Patto per il Welfare, in grado di rispondere efficacemente alle istanze e ai bisogni della comunità e in grado di non lasciare indietro le tante cooperative sociali che sul territorio sono il vero motore della sussidiarietà.
È necessario riorganizzare la spesa sociale favorendo un modello non alternativo o esclusivo (o tutto pubblico, o tutto privato), ma al contrario inclusivo e complementare, in cui le diverse esperienze e idee promesse da aziende, cooperative si integrino in una politica di welfare locale”.Entrando nel dettaglio, “attraverso un bilancio allargato delle politiche di welfare territoriale/distrettuale si potrà dar vita a una solida e diffusa rete di protezione dei diritti sociali in grado di incidere su tutte le politiche di sviluppo locale.
Quello che chiediamo è un modello di programmazione integrata, come previsto dalle linee guida delle politiche sociali citate dalla Giunta Regionale. Per cui chiediamo di applicare un metodo . Costruire e co programmare insieme.
Un modello che richiede un impegno costante da parte dei diversi attori sociali, pubblici e privati, al fine di agire secondo un modello integrato e sinergico in grado di utilizzare in modo efficace ed efficiente le diverse opportunità di finanziamento riguardanti il settore”.
All’appuntamento del 25 Ottobre prenderanno parte i deputati regionali siracusani, i sindaci dei comuni de territorio, oltre ai rappresentanti delle cooperative sociali, dei sindacati e di tutti i soggetti che,ciascuno con il proprio ruolo, hanno competenze in materia di Welfare.