Lutto nella pallanuoto, è morta Barbara Bufardeci

Lutto nel mondo della pallanuoto. Si è spenta Barbara Bufardeci, “mamma del Setterosa”.
Dopo una malattia, che nell’ultimo periodo si era sempre più aggravata, la vice presidente del Circolo Canottieri Ortigia e team manager della nazionale femminile è morta nella sua casa di Catania, dove aveva fatto ritorno consapevole del peggioramento delle sue condizioni di salute.
I funerali di Barbara Bufardeci saranno celebrati domani pomeriggio alle 16:00 presso la Chiesa di San Salvatore, a Siracusa.
Profondo il cordoglio dell’Ortigia, che affida ai social il ricordo dell’amatissima vice presidente.
”E’ una domenica di indescrivibile dolore- l’annuncio della società sui social- Ci ha lasciati la vice presidente dell’Ortigia e team manager della Nazionale di pallanuoto femminile. Barbara è stata una donna formidabile, forte instancabile, punto di riferimento per chi è cresciuto nell’Ortigia è ha avuto la fortuna d’incontrarla. Mamma di Andrea Negro, ex atleta dell’Ortigia, ma anche mamma adottiva per tanti atleti, che con lei sotto il suo sguardo e il suo sorriso gentile, sono cresciuti. Per tutti noi Barbara è stata una grande amica, sempre presente, da dirigente, da team manager della nazionale femminile e ultimamente da vice presidente della società.Con lei perdiamo un pezzo di noi, della nostra famiglia, del nostro cuore. A Barbara dedicheremo ogni momento importante per i colori biancoverdi che amato profondamente”.
A quello del Circolo Canottieri Ortigia si affianca il ricordo della Federazione Italiana Nuoto. Un aneddoto, in particolare, per parlare di Barbara Bufardeci, un giorno importante, il 28 luglio scorso,quando il Setterosa è tornato sul podio mondiale battendo l’Australia per la medaglia di bronzo. Subito dopo quella partita la squadra raggiunse Barbara Bufardeci. “Tu lo sapevi, tutti lo sapevano- il racconto- Un lungo abbraccio scioglie la tensione e stringe i cuori. La mamma del Setterosa ci ha lasciati, ciao Brarbara”.




Pellegrinaggio Unitalsi a Siracusa, “Qui nonostante l’assenza di strutture per disabili”

Da oggi al 12 novembre, pellegrinaggio nazionale Unitalsi a Siracusa, al Santuario della Madonna delle Lacrime. Oltre 400 persone tra volontari, accompagnatori e ammalati, provenienti dalla Sicilia, dalla Calabria, dalla Basilicata e dal Molise, vivranno tre giorni di preghiera, guidati dal presidente nazionale Rocco Palese, dall’assistente della Sezione Sicilia Orientale, mons. Vincenzo Murgano e da don Massimo Di Natale, assistente della sottosezione di Siracusa.” Tu si sorto per ricordare alla Chiesa il pianto della Madre” è il tema scelto.
Il pellegrinaggio Unitalsi si apre oggi con una celebrazione in via degli Orti, nel luogo dove 70 anni fa avvenne la miracolosa Lacrimazione della Madonna.
Sabato mattina, invece, il gruppo si sposterà nella Cattedrale di piazza Duomo, in Ortigia. Nel pomeriggio, lo spettacolo musicale “Totus Tuus”- Lacrime d’Amore”, per concludere la serata con la tradizionale processione del Flambeaux lungo i viali del Santuario.
Domenica 12 novembre arriveranno a Siracusa dalle 19 sottosezioni della Sicilia Orientale oltre 1000 persone per partecipare alla giornata conclusiva che avrà il suo momento più importante alle 10,30 al Santuario della Madonna delle Lacrime, con una celebrazione presieduta dall’arcivescovo di Siracusa, Francesco Lomanto.
“Per la nostra associazione, il pellegrinaggio al Santuario della Madonna delle Lacrime è un momento atteso ed importante. In questo 2023, l’Unitalsi compie 120 anni dalla sua fondazione e quello a Siracusa è il pellegrinaggio conclusivo, in attesa dell’udienza con Papa Francesco prevista il 14 dicembre alla Sala Paolo VI”, spiega il presidente Unitalsi, Rocco Palese.
Rimarcato il noto problema: “mancano strutture che possano accogliere centinaia di persone con disabilità”, lamentano da Unitalsi.

foto archivio




Uffici al posto della palestra della scuola, “no” delle famiglie di Cassibile

“Usare gli spazi della palestra della scuola per uffici di segreteria e direzione dell’istituto comprensivo significa ridurre quelli per le attività fisiche, ricreative e di socializzazione dei bambini”.
Della protesta si fa portavoce il consigliere comunale Paolo Romano di Fratelli d’Italia.
“Le famiglie- commenta Romano- sono particolarmente allarmate per le conseguenze che questa soluzione comporterebbe per i bambini, considerando che la mancanza di spazi aggregativi e sociali potrebbe influenzare negativamente il benessere e lo sviluppo sociale dei bambini frequentanti le scuole materne.
Al fine di garantire un ambiente educativo idoneo e di preservare il benessere dei nostri giovani cittadini-prosegue il consigliere di minoranza- si propone di esplorare alternative che non penalizzino i bambini e le attività scolastiche. In particolare, sarebbe opportuno considerare l’utilizzo di altri plessi già disponibili nel territorio comunale per ospitare gli uffici di segreteria e direzione dell’Istituto Comprensivo, senza compromettere le attività didattiche e ludiche delle scuole materne”.
Al sindaco, Francesco Italia, Romano chiede “di valutare attentamente l’impatto di questa decisione sulle attività educative e di considerare alternative che non vadano a scapito del benessere e della crescita dei bambini e di spiegare in maniera dettagliata, attraverso opportuna comunicazione per la trasparenza, i motivi che hanno condotto a simile decisione. Opportuno – conclude- coinvolgere la comunità nella ricerca di soluzioni condivise che siano soddisfacenti per tutti “.
Foto: repertorio, uno dei plessi scolastici di Cassibile




Pallanuoto. Dopo il derby con il Telimar, Ortigia pronta alla sfida di Trieste

(cs) Calendario impegnativo per l’Ortigia che, dopo il derby casalingo contro il Telimar, è già in partenza per Trieste, dove la attende un’altra partita molto difficile. Domani pomeriggio, alle ore 15.30, presso il polo natatorio “Bruno Bianchi” di Trieste, i biancoverdi scenderanno in acqua contro la formazione di coach Bettini, attualmente seconda in classifica insieme al Savona, a meno tre punti dalla capolista Recco e con tre di vantaggio sul Brescia e quattro sull’Ortigia, quinta. Una trasferta su un campo in cui storicamente la squadra di Piccardo fa fatica, anche se nell’ultima visita, in occasione della gara di Euro Cup, circa venti giorni fa, i biancoverdi sono riusciti ad espugnarlo con una vittoria di misura. Domani, però, si tratterà di campionato, il contesto è diverso e anche il modo in cui l’Ortigia arriva a questo match. La squadra di Piccardo, dopo la pesante sconfitta contro il Primorac, ha fornito buoni segnali di ripresa contro il Telimar, soprattutto in fase difensiva. Contro i palermitani è mancata un po’ la gestione di certi momenti della partita, soprattutto in fase offensiva, ma la prestazione è stata positiva e il risultato di parità è il frutto di un match, che nel complesso, è stato molto equilibrato. L’Ortigia dovrà ripartire dall’atteggiamento e dall’approccio della gara contro il Telimar, per sperare di tornare da Trieste con un risultato positivo e magari sfatare anche in campionato il tabù della “Bruno Bianchi”. Il match sarà trasmesso, in chiaro, sul canale Vimeo della Pallanuoto Trieste (vimeo.com/pallanuototrieste).

Alla vigilia, mister Stefano Piccardo sottolinea la difficoltà della trasferta, allontanando il ricordo della vittoria ottenuta a Trieste il mese scorso: “Una partita di campionato è diversa da una di Euro Cup, sono due contesti differenti. Andiamo in una piscina tradizionalmente ostica per noi, visto che in campionato non ricordo nostre buone prestazioni a Trieste. Veniamo da una partita contro il Primorac, in cui non abbiamo giocato bene, e poi da quella contro il Telimar, rispetto alla quale sono contento di come la squadra ha giocato. A Trieste troveremo una formazione che, nelle prime sei partite, ha perso una sola volta, ha quattro punti di vantaggio in classifica su di noi e notoriamente in casa perde molto di rado”.

Su cosa manchi all’Ortigia per riuscire a imporre con più sicurezza la sua forza, il tecnico biancoverde è molto chiaro: “Ci manca l’amalgama, ci manca giocare partite insieme e vivere certi momenti di difficoltà che si hanno in tutte le stagioni. Però io sono contento della risposta che la squadra ha dato dopo la sconfitta contro il Primorac, perché mercoledì, contro il Telimar, i ragazzi hanno giocato bene, malgrado alcuni errori in fase offensiva. Sappiamo di dover continuare a migliorare attraverso il lavoro quotidiano e la comprensione degli errori commessi, analizzando le situazioni in cui potevamo fare meglio e cercando di crescere giorno dopo giorno. Non conosco altri modi per elevare la qualità del gruppo che peraltro è stato rivoluzionato rispetto allo scorso anno. Inoltre, bisogna tener presente che mercoledì abbiamo pareggiato in casa contro un’ottima squadra, quindi non è che abbiamo buttato via la prestazione. I ragazzi hanno giocato e prodotto tanto”.

Alla vigilia, parla anche Sebastiano Di Luciano, attaccante dell’Ortigia, che elogia il Trieste, ma ribadisce quello che è l’obiettivo dei biancoverdi: “Affrontiamo il Trieste con il massimo rispetto e la consapevolezza che è una delle prime quattro forze del campionato, una squadra completa, con una rosa lunga e tanti giocatori di qualità. Ci sono individualità che spiccano, ma la loro forza è il gioco collettivo, sono una formazione ben organizzata e in più possono contare sul fattore campo, che sanno sfruttare molto bene. Andiamo lì con il massimo rispetto, ma sapendo anche che possiamo fare bene e giocarcela fino alla fine, come avvenuto in Euro Cup”.

Di Luciano, inoltre, ritorna sul derby, quindi esprime ottimismo per il futuro: “La prestazione difensiva è stata buona, ma gestendo meglio alcune situazioni potevamo portare a casa la vittoria. In attacco, però, abbiamo sprecato molte occasioni. Merito però anche del Telimar che ha fatto un’ottima gara. È stata una bella partita, combattuta e, secondo me, alla fine, il pareggio è stato giusto. Ciò detto, pian piano noi dobbiamo riacquistare fiducia nei nostri mezzi e giocare come sappiamo, coscienti di quello che dobbiamo fare in ogni fase di gioco. Presto i risultati arriveranno. Forse in questi anni, portare a casa i tre punti era diventata un’abitudine, ma non si può sempre vincere e momenti così possono capitare, ci sta. Sono certo che torneremo a prenderci i tre punti”.




Ubriaca alla guida in via Savoia, donna di 43enne denunciata. Sequestrata l’auto

Guidava in stato di ebbrezza alcolica.
Una donna di 43 anni è stata peer questo denunciata dagli agenti delle Volanti.
I poliziotti, intervenuti in via Savoia, hanno notato che la donna effettuava, conducendo il suo veicolo, manovre pericolose per la sicurezza dei pedoni e degli altri utenti della strada. Bloccata, la donna sin da subito è apparsa in stato di alterazione alcolica. Sul posto è stato richiesto anche l’intervento della Polizia Municipale, che ha operato un controllo alcoltest.
Gli accertamenti hanno dato riscontro positivo e la quarantatreenne è stata denunciata per guida in stato di ebbrezza. L’autovettura sulla quale viaggiava veniva sequestrata e affidata in giudiziale custodia.




Cure Palliative, incontro nella sede di C.I.A.O Onlus con gli Amici dell’Hospice

Un incontro per sensibilizzare i cittadini sul diritto alle Cure Palliative.
Domenica 12 novembre, alle 17, l’Associazione Amici dell’Hospice Siracusa e C.I.A.O. Onlus organizzano una conversazione introdotta da Tania Piccione e moderata da Giusy Di Gangi in cui dialogheranno lo scrittore e formatore Gianfranco Damico e il dott. Giovanni Moruzzi, responsabile dell’Hospice Kairós di Siracusa.

Nella semplicità del gesto del soldato Martino, che divide il proprio mantello con un mendicante infreddolito incontrato per strada, è racchiuso il senso profondo del prendersi cura dell’altro.
La generosa condivisione del pallium rappresenta, ancora oggi, il simbolo delle Cure Palliative, la cui Giornata Nazionale ricorre proprio l’11 novembre, data tradizionalmente dedicata a San Martino.

Si calcola che, in Italia, solo una persona malata su quattro accede alle Cure Palliative.
La Giornata Nazionale delle Cure Palliative si propone, quindi, di informare cittadini e istituzioni sull’importanza del modello assistenziale delle Cure Palliative. Come spiega Giusy Di Gangi, psicologa e Presidente dell’Associazione Amici dell’Hospice Siracusa, «per noi professionisti, operatori e volontari nelle Cure Palliative la data dell’11 novembre ha un significato profondo ed è un appuntamento irrinunciabile perché ci consente di sollevare il velo sul tema del diritto a non soffrire grazie a un moderno multidisciplinare moderno, personalizzato, incentrato sulla persona malata e sui suoi bisogni non solo clinici, ma anche psicologici, sociali ed esistenziali».

L’incontro è aperto al pubblico e si svolgerà presso la sede di CIAO Onlus, in Via Necropoli Grotticelle 17/f, alle ore 17. Si inserisce nel solco dell’iniziativa “Il filo dei diritti”, promossa in tutta Italia dalla Federazione Cure Palliative, con l’obiettivo di sostenere e diffondere il diritto a non soffrire, ad avere, anche nella malattia, la migliore qualità di vita possibile e al rispetto della dignità della persona malata.




Teatro dei Ragazzi, l’Inganno di Angelica sabato al Teatro Comunale

Prenderà il via sabato 11 novembre alle 18,30 con L’inganno di Angelica della storica compagnia dei pupari siracusani Vaccaro-Mauceri la nuova stagione dedicata ai ragazzi al Teatro Massimo Città di Siracusa.
Il Teatro della Città ha sempre creduto nel fine educativo del teatro e per questo da sempre dedica degli spazi ai giovani all’interno delle proprie proposte teatrali. Il Teatro Ragazzi si accosta così alla stagione teatrale 2023 2024 e al cartellone di nuovo teatro e propone una rassegna di cinque spettacoli con il fine di avvicinare al palcoscenico le nuove generazioni. Dopo il debutto di sabato, continuerà sabato 18 novembre con Il re Leone con la regia di Giuseppe Spicuglia e la compagnia Il Cuore di Argante; sabato 25 novembre sarà la volta di Robin Hood nell’adattamento teatrale del regista Dario Francesco Castro; sabato 23 dicembre la Compagnia Arte Pupi dei fratelli Napoli ci avvicinerà alle festività del Natale con Natività. L’ultimo spettacolo sarà La pupa di pezza di e con Aurora Miriam Scala e con Maria Chiara Pellitteri e si svolgerà il 13 gennaio. Tutti gli spettacoli inizieranno alle 18.
Il primo spettacolo L’inganno di Angelica, ci conduce nel mondo fiabesco dei pupi siciliani, della tradizione e dei cunti antichi. La storia narra di come Argalia, figlio di Galafrone lotti contro un gigante di pietra per impossessarsi di una spada incantata e un anello magico per irrompere con l’inganno alla corte di Carlo Magno. Angelica, che sarà la vera manipolatrice, si presenta alla corte di Carlo Magno scortata da due giganti e invita i cavalieri presenti a misurarsi con il cavaliere che la scorta, di nome Uberto dal Leone. Premio della sfida sarà la stessa donna che offrirà se stessa al campione. Uberto, altri non è che Argalia, fratello di Angelica. I due, certi della loro vittoria, intendono imprigionare i paladini per muovere guerra a Carlo Magno. Il mago Malagigi, insospettito dalla strana sfida, raggiunge il suo antro magico e interroga gli spiriti infernali; venuto a conoscenza dell’inganno di Angelica decide di ucciderla. Giunto alla tenda degli impostori, incanta tutti e rapito dalla bellezza della fanciulla tenta di baciarla; Angelica per virtù di un anello magico é immune agli incantesimi del mago ed assieme al fratello lo cattura ed, evocando gli spiriti infernali con il libretto del mago, ordina di codurre Malagigi nelle prigioni del Catai. Al pietron di Merlino, luogo scelto per la sfida, arriva il primo sorteggiato, Astolfo, che disarcionato dalla spada magica di Argalia, viene fatto prigioniero e condotto nella loro tenda. Sopraggiunge il secondo, Ferraù di Spagna, che non soddisfatto della tenzone sfida nuovamente Uberto. In soccorso di Argalia arrivano i giganti di Angelica che uno ad uno trovano la morte ma l’ultimo stordisce Ferraù che si risveglierà e sfiderà nuovamente Argalia. I due imbroglioni vedendo persa ogni speranza di vittoria fuggono nella foresta. Ferraù, accecato dalla rabbia, li insegue giurando vendetta.




Hashish e marijuana sotto il sedile dell’auto, arrestato 20enne

Detenzione ai fini di spaccio di droga.
Per questo i carabinieri di Noto hanno arrestato un giovane di 20 anni.
A seguito di perquisizione personale e veicolare, i militari hanno rinvenuto, infatti, circa 80 grammi di hashish e marijuana, occultati sotto il sedile dell’autovettura.
La ricerca, estesa anche all’abitazione dell’uomo, ha permesso di rinvenire materiale per il confezionamento e per la pesatura della droga.
Lo stupefacente è stato sequestrato per i successivi esami di laboratorio, mentre l’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato messo a disposizione dell’Autorità giudiziaria.




Fanale guasto all’imboccatura del Porto Piccolo. Scimonelli,”Serio pericolo”

“Una grave mancanza all’imboccatura del Porto Piccolo di Siracusa”.
La segnala il capogruppo di Insieme al consiglio comunale, Ivan Scimonelli.
“Un fanale rosso spento, segnalato dai pescatori, che rappresenta una grossa lacuna in tema di sicurezza, proprio all’ingresso del porto, dove tutti i giorni e tutte le notti entrano ed escono svariate imbarcazioni, di ogni genere”.
Si chiamano luci di atterraggio, di colore rosso e verde, e servono per evidenziare, una volta allineate, l’imbocco del porto e la rotta da seguire per entrare con le barche in totale sicurezza.
“Non possiamo andare avanti così – denuncia il capogruppo di Insieme – tra un rimpallo di competenza tra Capitaneria di Porto e Uffici Tecnici del Comune di Siracusa il fanale è ormai spento dal 22 settembre. Ho inviato svariate segnalazioni agli uffici tecnici ma al momento non si sono concretizzate. Rivolgo,pertanto, l’ennesimo appello agli uffici competenti affinché risolvano il guasto”.




Fuori da casa nonostante i domiciliari, due denunce a Siracusa

Evasione dagli arresti domiciliare. Con quest’accusa è stato denunciato un uomo di 30 anni, originario del Marocco, che non era in casa durante un controllo effettuato dagli agenti delle Volanti della Questura di Siracusa. La polizia era impegnata proprio nell’attività di verifica del rispetto di quanto disposto per persone destinatarie di limitazioni della libertà personale.
Stessa misura è stata adottata nei confronti di un giovane di 28 anni, sorpreso nella notte dagli agenti agli ordini della dirigente Giulia Guarino in Largo Luciano Russo. L’uomo era sottoposto agli arresti domiciliari per reati relativi agli stupefacenti ed aveva danneggiato il braccialetto elettronico, cercando di allontanarsi così da casa senza essere intercettato.
Bloccato l’uomo, gli agenti l’hanno denunciato in stato di libertà e condotto presso la sua abitazione sottoponendolo nuovamente ai domiciliari.