“Dal buio alla Luce”, suggestive visite alla scoperta della Catacomba di Santa Lucia

Alla scoperta della Catacomba di Santa Lucia attraverso un viaggio al buio, nelle profondità di Siracusa, con una sola torcia a illuminare il percorso. Suggestiva e coinvolgente esperienza quella che, dopo il successo di maggio e giugno, torna ogni sabato di settembre: 7, 14, 21, 28, con inizio alle ore 17.00.
“Dal buio alla Luce” è l’evento organizzato da Kairos in collaborazione con l’Ispettorato per le Catacombe della Sicilia Orientale e l’Ufficio Custodia Catacombe dell’Arcidiocesi di Siracusa.
Dopo il successo delle date di maggio e giugno, subito sold out, torna la visita guidata al buio, solo con l’ausilio di torce, all’interno di uno dei cimiteri cristiani più suggestivi di Siracusa. Accompagnati da una guida esperta sarà possibile scoprire i segreti della catacomba, vivendo un emozionante percorso. Sarà anche l’occasione per scoprire uno dei capolavori più affascinanti di Caravaggio, “Il seppellimento di Santa Lucia”.
I visitatori, accompagnati da una guida esperta, andranno alla scoperta dei luoghi in cui fu sepolta Santa Lucia, la donna della luce per eccellenza, e con l’ausilio delle torce potranno leggere i segni impressi sulla superficie ruvida della pietra.
L’appuntamento è alle ore 16.45 davanti l’ingresso delle catacombe in piazza Santa Lucia a Siracusa. La prenotazione è obbligatoria. Per info e prenotazioni: info@kairos-web.com oppure 0931.64694 / 347.5815794 (dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30).




Rifiuti, “guerra” tra cittadini e operatori ecologici: il caso estremo di Lentini

Il problema esiste ed è diffuso nel territorio. Se per la gestione dei rifiuti in Sicilia si continua a navigare a vista, nelle città numerosi residenti continuano a non accettare, in molti casi, regole e modalità di conferimento. Proliferano le discariche abusive e l’abbandono selvaggio dei rifiuti mostra le sue nefaste conseguenze pressoché ovunque, nei centri urbani come in periferia. L’atmosfera non è affatto serena e nemmeno il rapporto tra cittadini e operatori ecologici lo è. Il clima di collaborazione che sarebbe normale aspettarsi non si è mai venuto a creare e non è raro, al contrario, che si verifichino dispute. Gli operatori ecologici sono spesso costretti a fare i contri con comportamenti errati da parte dei cittadini e molto spesso tutt’altro che in buona fede. Questo si traduce in un super lavoro per i netturbini, che all’ordinario devono spesso aggiungere interventi di bonifica veri e propri, quasi quotidianamente. Lo scenario rimane lontano dal decoro e con condizioni igienico-sanitarie che, soprattutto con le alte temperature estive, lasciano parecchio a desiderare, tanto che il commento più frequente dei turisti in visita in provincia è proprio legato, per gli aspetti negativi riscontrati, a questo ambito. Si arriva a situazioni paradossali, in cui imprenditori decidono di sobbarcarsi gli altissimi costi di bonifica di strade in cui gli enti pubblici non possono intervenire per carenza di fondi. Amara delusione scoprire che dopo 24 ore, qualcuno ha già “provveduto” ad abbandonare nuova immondizia in quegli stessi posti ripuliti. L’astio di molti cittadini nei confronti degli operatori ecologici è tanto incomprensibile quanto innegabile. Lo dimostra, ultimo in ordine di tempo, il caso di Lentini, cittadina in cui, secondo la denuncia del coordinatore del Settore Ambiente della Fp Cgil, Placido Puglisi “puntualmente la squadra degli operatori ecologici locali trova davanti al cantiere una situazione a dir poco intollerabile; si tratta di cumuli di rifiuti che giornalmente vengono abbandonati davanti al cantiere. Nonostante siano state fatte continue segnalazioni alle forze dell’ordine-spiega l’esponente del sindacato- questa situazione non cambia e non se ne conoscono e tantomeno capiscono le ragioni, visto che il servizio di nettezza urbana viene espletato con regolarità”.




“Astratti Furori siciliani” in scena al Teatro Massimo di Siracusa

(cs) Quali ragioni accomunano il capolavoro di Elio Vittorini e la tradizione catanese dell’Opera dei Pupi? Lo scopriremo con la pièce “Astratti Furori siciliani” riduzione e adattamento per pupi catanesi da “Conversazione in Sicilia” di Elio Vittorini di Alessandro e Fiorenzo Napoli, una messinscena originale dell’opera “contaminata” dagli interventi degli amatissimi eroi paladini. Lo spettacolo della Compagnia Arte Pupi Fratelli Napoli arriva domani 6 settembre alle 21 al Teatro Massimo di Siracusa nell’ambito degli eventi della Settimana Vittoriana in attesa del XXIII Premio Letterario Nazionale Vittorini), la IV edizione di Mediterrartè – Classico Contemporaneo, festival internazionale delle realtà artistiche del Mediterraneo, ideato e organizzato da Artelè. Mediterrartè offre, infatti, proposte innovative e interdisciplinari, creando un progetto culturale unico nel suo genere per approccio e dislocazione geografica e focalizzandosi su artiste e artisti che, ispirandosi alla tradizione classica e alla cultura popolare, rinnovano il linguaggio artistico e riflettono sul significato profondo dello spettacolo dal vivo.
“I personaggi di Conversazione in Sicilia – spiega Alessandro Napoli – palesano una perfetta corrispondenza con molti dei personaggi delle storie dell’Opera dei Pupi e, come loro, aspirano a un ordine del mondo più giusto. Ad esempio, l’arrotino Calogero, il sellaio Ezechiele, il panniere Porfirio e l’oste Colombo, che nel romanzo di Vittorini incarnano quattro diverse modalità di rapportarsi col potere (nella contingenza del 1938 la dittatura fascista e la sua adesione alla guerra civile spagnola), ripropongono tutta intera la dialettica dei rapporti tra il ribelle Rinaldo, il conciliante Orlando, l’ottuso Carlo Magno e il perfido Gano di Magonza”.
“In altre parole – continua Napoli – , sia il romanzo di Vittorini, sia le storie e i personaggi dell’Opera dei Pupi raccontano (ciascuno nel suo specifico linguaggio) – simbolicamente e allegoricamente – una storia che intende riflettere sul mondo offeso e sulla necessità di ristabilirvi ordine e giustizia. Abbiamo voluto far incontrare questi personaggi (forse facendo “cozzare” fra loro i registri linguistici in cui rispettivamente si esprimono…), immaginando che i nostri pupi assistano a una messinscena di Conversazione e intervengano durante lo spettacolo, facendo ciò che faceva il pubblico tradizionale dell’Opira durante la rappresentazione delle storie dei paladini. Orlando, Rinaldo e tutti vedranno in Conversazione la rappresentazione delle loro stesse vicende, commenteranno la messinscena e, al momento opportuno, interverranno direttamente sul palco. A far da medium tra i due mondi ovviamente non poteva che essere Peppininu, la maschera tradizionale dell’Opira catanese. Se questo esperimento teatrale sia stato troppo azzardato o se sia riuscito, giudicherà il pubblico. Noi, da parte nostra, lo abbiamo fatto credendo nelle infinite possibilità espressive dell’Opira catanese”.




A Siracusa 40 filmmaker a scuola di registi e direttori della fotografia

Quaranta filmmaker provenienti da 21 paesi del mondo sono in questi giorni a Siracusa per CineCampus Terre di Cinema. La Siracusa Film Commission ha messo a disposizione le location storiche e naturalistiche della città che faranno sfondo ai 14 cortometraggi (12 in 35mm e 2 in s16mm) che verranno realizzati dai partecipanti (registi e operatori di macchina) durante i 16 giorni di durata del corso.
I corto saranno presentati in vari festival internazionali con un importante ritorno di immagine per Siracusa. Inoltre, grazie al Comune, sono stati selezionati 16 giovani siracusani che seguono le attività del campus ricevendo alla fine un attestato di partecipazione.
L’edizione 2024 di Terre di Cinema, alla quale hanno aderito studenti da Giappone, Singapore, Iran, Arabia Saudita, Russia, Israele, Stati Uniti, Canada, Messico e da molti paesi europei, si preannuncia come un evento di rilievo, proseguendo nella sua missione di trasmettere alle nuove generazioni di filmmaker (registi e direttori della fotografia) la cultura, i valori e la disciplina del girare in pellicola. L’obiettivo è di preservare e promuovere l’arte e la tecnica della cinematografia o fotografia cinematografica offrendo un’esperienza formativa incentrata sulle sfide uniche e le soddisfazioni della ripresa tradizionale analogica in pellicola 35 e s16mm. La missione non è solo insegnare gli aspetti tecnici ma anche instillare nei partecipanti il ricco patrimonio culturale e l’approccio disciplinato essenziale a questa forma d’arte e di tecnica che è stata per 100 anni sinonimo stesso dell’arte cinematografica.
Terre di Cinema è stato creato sotto l’egida dell’AIC, Autori Italiani Cinematografia (direttori della fotografia) e del prestigioso Centro Sperimentale di Cinematografia. Nel 2021, anche il BVK, Associazione dei Direttori della Fotografia Tedeschi, è diventato un partner fondamentale come IMAGO, la Federazione Europea dei Direttori della Fotografia, che offre il suo patrocinio. L’edizione 2024 è resa possibile grazie al supporto essenziale di un pool di partner tecnici: Kodak Motion Picture Film, che mette a disposizione la pellicola, oltre a: Cooke Optics, Panalight, ARRI, De Sisti Lighting, Nanlite, Nanlux e Augustus Color Lab.
Lavorando a stretto contatto con Vincenzo Condorelli, direttore di Terre di Cinema, e con la Furore Film LLC, la Siracusa Film Commission è stata impegnata per quasi un anno nell’organizzazione del CineCampus. Oltre alle location, l’ufficio comunale si è occupato di tutta la parte logistica e delle collaborazioni con altri enti siracusani: l’Accademia della Fondazione Inda, che sta ospitando i corsi e i cui studenti reciteranno nel cortometraggi; l’Accademia di belle arti “Rosario Gagliardi”; il Distaccamento aereonautico di Siracusa, che ha messo a disposizione la foresteria. Inoltre ha ottenuto le convenzioni per l’alloggio dei filmmaker.
“Il CineCampus – dicono il sindaco Francesco Italia e l’assessore alla Cultura Fabio Granata – è un’occasione di visibilità internazionale per Siracusa e concretizza uno degli obiettivi sui quali l’Amministrazione lavora da anni: promuovere, oltre al patrimonio storico, i talenti e dare loro opportunità. Il corso è un luogo di incontro, di produzione e creazione che mette in contatto culture diverse, genera mescolanze e interazioni fra elementi eterogenei. Fusioni di culture che sono la ricchezza della città sin dalle sue origini e che ha prodotto quella stratificazione unica per cui Siracusa è un luogo dell’anima”.
Quest’anno, inoltre, l’AIC arricchisce le attività del CineCampus con master class di professionisti di fama mondiale come Daniele Massaccesi (Martin Scorsese, Woody Allen, Steven Spielber e Ridley Scott solo per citare alcuni registi con i quali ha collaborato) e Luciano Tovoli (oltre 60 anni di vita nel cinema), sotto la supervisione generale di Vincenzo Condorelli.
Oltre a svariati altri direttori della fotografia, da rilevare la partecipazione del catanese Fabio Policastro, capo elettricista di tutti i recenti film di Paolo Sorrentino, che metterà a disposizione degli studenti la sua expertise sull’illuminazione per guidarli nella padronanza delle complessità tecniche della fotografia cinematografica.
Tra gli ospiti più illustri, Nayla Al Khaja, la prima regista donna degli Emirati Arabi Uniti conosciuta per la sua capacità di affrontare temi complessi e di grande impatto culturale. Nayla Al Khaja, attraverso la proiezione del suo film “Three”, porterà la sua esperienza arricchendo il dialogo su cinema e storytelling a livello globale.




Nuovo anno scolastico, via alla raccolta solidale di cancelleria e libri per i meno abbienti

Con l’avvio del nuovo anno scolastico, torna l’iniziativa di solidarietà in cui ogni anno l’associazione Astrea in memoria di Stefano Biondo si impegnata, a sostegno delle famiglie meno fortunate della città. “La presidente, Rossana La Monica lancia un appello, con l’obiettivo di promuovere una serie di iniziative solidali. Si comincia con la consueta raccolta di materiale scolastico e cancelleria ma l’appello è anche rivolto a quanti volessero unirsi come volontari per dedicare del tempo al doposcuola solidale. L’associazione si prepara anche ad altre iniziative. “Mi appello- dichiara La Monica – alla generosità di tutte e tutti coloro che hanno scelto in questi anni di sostenere Astrea ma anche a chi ancora non ci conosce, aiutateci a non far mancare oggetti e beni di prima necessità alle tante famiglie italiane e straniere che fanno ormai parte integrante della variegata comunità sostenuta dalla nostra associazione”.




Non solo traffico, tutti i “guai” di viale Paolo Orsi

L’ingresso sud di Siracusa chiede nuove attenzioni. Non bastano le recenti modifiche viarie, con la sperimentazione di nuove rotatorie integrate, a far sparire d’un colpo i problemi del traffico. Anzi, la sensazione è che le ultime novità abbiano “appesantito” il flusso veicolare che attraversa viale Paolo Orsi in entrata ed in uscita dalla città. Arteria vitale, ha cambiato volto nei primi anni duemila durante la sindacatura Bufardeci. Pensato come elegante viale con due corsie per senso di marcia, marciapiedi ed elegante parapetto oggi sembra essersi ridotto ad uno stradone percorribile in una sola corsia per senso di marcia a causa di sosta selvaggia e restringimenti legati allo spartitraffico prima ed al sistema di ingresso e uscita dalle rotatorie adesso.
Gli automobilisti lamentano rallentamenti costanti, code e attese. Curiosità, ieri mattina anche il sindaco di Floridia, Marco Carianni, è rimasto bloccato nell’imbuto sud per quaranta minuti circa. “Ho mandato un messaggio al mio collega sindaco Francesco Italia…”, liquida con un sorriso e una battuta.
Questa andamento lento su viale Paolo Orsi ha permesso di focalizzare da vicino, allora, i problemi di quella strada. Anzitutto, le condizioni del manto stradale. Avvallamenti, crepe ed evidenti segni di usura sono facilmente visibili ad occhio nudo. Al momento, il rifacimento di quello che una volta era l’elegante viale di accesso a Siracusa, da sud, non è nell’elenco delle cose da fare. “Lo inseriremo nel prossimo programma di riqualificazione stradale”, spiegano dalla Mobilità, settore comunale a cui va comunque riconosciuto di avere sin qui dato vita ad un piano di posa di nuovo asfalto nelle vie cittadine non indifferente rispetto al passato.
Altra questione è quella relativa alle ringhiere che delimitano i marciapiedi: alcuni pezzi sono letteralmente saltati via a causa di alcuni incidenti stradali. I tecnici comunali qui spiegano che sono state attivate le pratiche assicurative per la sostituzione, essendo stati coinvolti veicoli privati che hanno causato il danno. Viene però da notare che gli incidenti in questione risalgono a due, tre anni addietro. La sensazione, in punta di piedi, è che si possa fare qualcosa di meglio, almeno su questo fronte.
I cittadini guardano, i turisti passano. Tutti insieme incolonnati su viale Paolo Orsi.




G7 Agricoltura: “Siracusa non è pronta, sporca e impreparata”, l’accusa di Scimonelli

“Siracusa non è pronta al G7 e quest’impreparazione rischia di compromettere l’immagine della città agli occhi del mondo”.
Parole dure quelle del consigliere comunale Ivan Scimonelli di “Insieme”, secondo cui sono ancora diverse le criticità che emergono “e che richiedono un immediato intervento dell’amministrazione comunale per garantire che l’evento si svolga in modo dignitoso e sicuro”. L’esponente di opposizione cita in particolare alcuni punti su cui ritiene indispensabile agire. Prima di tutto la pulizia e lo spazzamento stradale della città, che versa a suo dire “in condizioni pietose, con rifiuti accumulati in numerosi quartieri, con una gestione inadeguata dello spazzamento, inaccettabile per una città che si appresta ad accogliere un evento internazionale di tale portata”. Poi Scimonelli passa al punto relativo al Decoro Urbano: “aree verdi non curate, mura e monumenti imbrattati, cestini portarifiuti divelti, percolato e una generale mancanza di manutenzione degli spazi pubblici”. Il consigliere parla anche dei “numerosi dehors abusivi che continuano ad occupare i marciapiedi del centro storico ostacolando il passaggio e creando disordine”. Si sposta poi sul tema della sosta selvaggia, che definisce “problema cronico a Siracusa, che contribuisce ad incrementare il caos urbano e compromette la sicurezza stradale”. Mette in rilievo la presenza di topi e scarafaggi nel centro storico, come “segnale allarmante della mancanza di igiene e di un servizio di derattizzazione e disinfestazione inefficace”. Per Scimonelli la viabilità cittadina versa in condizioni che “rendono difficoltoso lo spostamento per i cittadini, fra strade dissestate e segnaletica inadeguata,con una gestione del traffico poco efficiente. Strade chiuse, scavi, tracce e tombini lasciati aperti e cantieri mal gestiti stanno creando ulteriori problemi alla già complessa situazione della viabilità e della sicurezza stradale. La mancanza di coordinamento e supervisione da parte degli uffici tecnici è un segno di grave inefficienza amministrativa e politica”. Il consigliere comunale auspica che il sindaco Francesco Italia e la sua giunta adottino in queste ore misure concrete per far si che il G7 sia davvero un’opportunità unica per Siracusa. A 13 giorni dal suo inizio, tuttavia- conclude Scimonelli- ancora una volta viene a mancare la più volte invocata programmazione amministrativa”.




Mobilità inclusiva alle Paralimpiadi: l’invenzione di un ingegnere siracusano conquista Parigi

La sua idea è risultata vincente, tanto da diventare la grande novità delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi di Parigi 2024 e tanto da fare di lui il personaggio di un fumetto. Un ingegnere siracusano si è così guadagnato la ribalta nell’inclusive Mobility Park di Parigi, grazie ad un’invenzione. Si chiama progetto Yosh-e.
Simone Scarfì è un advaced mobility manager, lavora per Toyota Motor Europe. Con il suo team ha ideato, progettato e realizzato un monopattino che si aggancia alla sedia a rotelle, convertendola in una soluzione di mobilità elettrica per gli atleti e per le persone con ridotta autonomia di movimento.
“Con dei colleghi abbiamo discusso di quanto fosse ingiusto-racconta Scarfì- che persone che possono muoversi liberamente e agilmente abbiano tanti sistemi di mobilità mentre chi ha una mobilità ridotta ne ha così pochi. È possibile dare loro un’opportunità in più? Non sarebbe bello poter dare ad entrambi la stessa esperienza? Pochi mesi dopo, Toyota Motor Europe ha lanciato un concorso interno, chiamato ‘Your Voice for Innovation’ finalizzato a trovare idee innovative di mobilità da utilizzare durante i giochi olimpici e paralimpici di Parigi 2024; abbiamo colto l’opportunità di presentare la nostra idea per normalizzare l’esperienza di mobilità attraverso quattro pilastri: uno strumento facile da agganciare alla sedia a rotelle, facile da guidare, non solo funzionale ma anche “bello come una moto” e, per ultimo, che potesse essere facilmente utilizzato anche in sharing”.
Scarfì continua: “Volevamo che il nome non facesse riferimento alla fatica…Abbiamo pensato a Yoshi, che in giapponese è come dire let’s go. Con un gioco di traslitterazione abbiamo sostituito la “i” con la “e” di electric”.
Così è nata la possibilità di sfilare alla cerimonia di apertura senza fatica, godendosi allo stesso modo la cerimonia di chiusura. Molti atleti porta bandiera hanno sfilato in questo modo.
Yosh-e è così facile da gestire che per guidarlo non servono neppure le mani: accelera e frena con una semplice rotazione dello sterzo.
E adesso si pensa ad una versione super sportiva, in collaborazione con Toyota Gazoo Racing Europe. “Il modello-spiega Scarfì- raggiunge i 45 Km/h e un’accelerazione da brivido…e tanta fibra di carbonio.A volte mi chiedono perché faccio tutto questo. Il mondo è pieno di ingiustizie contro le quali non abbiamo nessun potere e non possiamo fare nulla: questa è l’unica opportunità concreta che ho di fare del bene. Da tre anni parlo con persone dalla mobilità ridotta, studio con i medici e quando si conoscono le loro difficoltà, le sfide e gli ostacoli che quotidianamente devono affrontare, allora si capisce davvero -conclude l’ingegnere siracusano- perché questa libertà di movimento è davvero così importante”.




Riunione alle Latomie dei Cappuccini, Boscarino: “Migliorare la gestione degli eventi culturali”

La seconda commissione del Comune di Siracusa questa mattina si è riunita alle Latomie dei Cappuccini. Su ordine del giorno del consigliere comunale Paolo Cavallaro e invito dell’assessore Fabio Granata, presente insieme con il dirigente del settore, dottor Cascio, il presidente Gianni Boscarino ha convocato l’organo consiliare in un sito di straordinario interesse culturale della città. L’obiettivo era quello di verificare lo stato dei luoghi per un’eventuale manutenzione ordinaria e straordinaria e per procedere ad una migliore gestione degli eventi culturali. Presenti i consiglieri Romano, Marino, Zappulla, Cavallaro, Imbrò, Rabbito e Barbone.
“Il sito – ha detto Boscarino – può contare su due teatri all’aperto rispettivamente di 250 e 200 posti circa. Studieremo con l’assessore Fabio Granata un bando per una gestione condivisa e innovativa delle Latomie dei Cappuccini, preservando il suo aspetto di grande parco urbano”. Il sito rimane aperto solo la domenica e nel mese di settembre l’ingresso sarà gratuito nella fascia oraria 16-20. “Lo scenario è spettacolare – ha concluso Boscarino – e per questo motivo le Latomie meritano una maggiore attenzione e cura da parte dell’Amministrazione comunale di Siracusa”.




Si libera del braccialetto elettronico e si rende irreperibile: 31enne finisce in carcere

Un pregiudicato di 31 anni è stato arrestato dai Carabinieri di Floridia, in esecuzione di un provvedimento di aggravamento della misura cautelare emesso dal Tribunale di Siracusa.
L’uomo, già sottoposto all’allontanamento dalla casa familiare e al divieto di avvicinamento ai suoi genitori per maltrattamenti in famiglia, con l’applicazione del braccialetto elettronico, si è liberato del dispositivo e ha fatto perdere le sue tracce.
I militari hanno prontamente segnalato la violazione all’Autorità giudiziaria che ha emesso il provvedimento a seguito del quale il 31enne è stato nel frattempo rintracciato e condotto presso il carcere “Cavadonna” di Siracusa.