Estorsione, armi e droga: 4 anni e nove mesi ad un uomo di 60 anni

Detenzione illecita di droga, detenzione abusiva di armi, ricettazione in concorso. Sono i reati dei quali un uomo di 60 anni è stato ritenuto colpevole. A suo carico i carabinieri hanno eseguito un provvedimento di esecuzione pene concorrenti emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa. La ricettazione in concorso risale al 2012, commessa a Catania. L’uomo, condannato a 4 anni e nove mesi di reclusione, deve anche corrispondere 20.400 euro di multa. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato associato presso la Casa Circondariale di Cavadonna.




Pronto soccorso, audio sui social: solidarietà dell’Ordine dei Medici alla dottoressa coinvolta

Solidarietà dell’Ordine dei Medici alla dottoressa del Pronto Soccorso di Siracusa individuata come l’autrice delle dichiarazioni contenute in un video ormai virale sui social. Il presidente dell’Ordine, Anselmo Madeddu premette che la collega, “in un contesto lavorativo difficile come quello in cui operano lei e altri colleghi, continua a fare il suo dovere con abnegazione e ai limiti della resistenza psico-fisica. Questi colleghi, divenuti loro malgrado “eroi della quotidianità”, lungi dall’essere colpevolizzati- dice Madeddu- vanno semmai elogiati e ringraziati perché è grazie a loro che in Italia, e non solo a Siracusa, si riesce ancora a mantenere aperti i Pronto Soccorsi. Fino a quando esisterà l’Ordine dei Medici- afferma il presidente – questo tutelerà i colleghi che fanno in pieno il loro dovere e tutelerà primariamente il diritto alla salute dei cittadini”. Alla premessa, Madeddu fa seguire considerazioni che entrano maggiormente nel merito. “Il sindaco, ovviamente, non c’entra nulla-puntualizza- così come non c’entrano nulla neanche la direzione aziendale dell’ASP e l’Assessorato. E, consentiteci, non c’entrano nulla nemmeno i medici di famiglia. Se nei Pronto Soccorsi non si riesce più a fronteggiare la domanda non è colpa dei medici del territorio, ma del fatto che dovrebbero esserci 25 medici e ce ne sono 9. Il problema è ben più ampio ed è nazionale”. Il presidente dei Medici parla, dunque, dei concorsi banditi per reclutare nuovi medici nei Pronto Soccorso, deserti perché “non si trovano medici disposti a lavorare in aree critiche della Sanità”. La prima azione urgente- prosegue Madeddu- è quella di riadeguare immediatamente i numeri chiusi nelle Università e nelle Scuole di Specializzazione alla nuova e reale domanda del territorio. Non è possibile continuare a importare medici da paesi esteri, con le difficoltà di comprensione della lingua, sol perché in Italia non si è corretto questo grave difetto di programmazione dei fabbisogni”.
“Ma ancora più inquietante – continua – è un altro fenomeno: perché oggi nessuno vuole andare a lavorare in un Pronto Soccorso? La risposta è molto semplice. Oggi in Italia i medici dei pronto soccorsi, sottopagati e stremati dai turni massacranti, vengono insultati, aggrediti fisicamente, picchiati e aggrediti anche giudiziariamente con cause temerarie che nel 97% dei casi, dopo dieci anni, terminano con l’accertamento dell’innocenza del medico, ma che nel frattempo gli hanno rubato anni di serenità e spesso di vita. Non c’è dubbio che la gran parte delle aggressioni ai camici bianchi derivano da un evidente disagio dei pazienti, spesso sottoposti a lunghe attese, ed anche alla carenza di informazioni. Ma questi aspetti sono strettamente legati proprio all’altra faccia della medaglia, ovvero l’altrettanto grave disagio del personale medico e infermieristico, ormai stremato dalle croniche carenze di organico. La vera domanda, dunque è: ma chi è disposto oggi in Italia ad andare a lavorare in un posto dove non sai nemmeno se la sera potrai tornare a casa incolume. Di recente una collega di Pisa è stata uccisa sul luogo di lavoro. La verità è che ci vuole più tutela per i camici bianchi, a cominciare dalla legge per la procedibilità d’ufficio nei confronti di chi aggredisce un medico. Ed infine occorre incidere di più sulla cultura e sul senso civico, perché il medico esiste in funzione di curare gli altri e ci si dimentica che in fondo chi aggredisce un medico aggredisce se stesso.
L’appello finale, dunque, è alla Politica: ci si impegni, senza altro indugio, a emanare norme che ridiano nuovamente dignità al lavoro dei medici nei pronto soccorsi e in tutta le aree critiche, prima che il più bel Servizio Sanitario Pubblico del Mondo, come quello italiano, diventi soltanto un lontano ricordo”.




Troppo caldo, climatizzatori in tilt: resta chiuso l’Ufficio Tributi di via San Sebastiano

Restano chiusi anche oggi, per via di un guasto agli impianti di climatizzazione, gli uffici del settore Tributi di Siracusa. Le altissime temperature di questi giorni hanno mandato in tilt, venerdì scorso, i climatizzatori della sede, rendendo praticamente insostenibile tanto il lavoro dei dipendenti quanto la permanenza degli utenti all’interno dei locali che ospitano gli sportelli. Nonostante la previsione lasciasse intuire tempi più brevi per la riparazione del guasto, dopo il fine settimana, gli operai della ditta di manutenzione non hanno concluso l’intervento, che prosegue, pertanto, nella giornata di oggi. Da qui, l’esigenza, comunicata dal dirigente Carmelo Lorefice, di rinviare l’apertura al pubblico degli uffici. I lavori di riparazione dovrebbero essere completati entro oggi, così da poter riaprire la sede domani mattina, salvo imprevisti. “Ci scusiamo per il disagio- spiega il dirigente del settore Tributi- ma non possiamo mettere a repentaglio la salute dei contribuenti che, recandosi presso gli sportelli di via San Sebastiano, potrebbero accusare malori a causa dell’ondata di calore che sta investendo la nostra zona. Dobbiamo salvaguardare operatori e cittadini. Per questa ragione gli uffici resteranno chiusi al pubblico anche oggi”. Sono, invece, regolarmente aperti, gli sportelli Tari di Cassibile e Belvedere.




Accordo Carabinieri-Confindustria: militari a scuola di inglese, consegna degli attestati

Si è concluso il periodo di formazione di 20 carabinieri, che hanno seguito un percorso di apprendimento della lingua inglese, a seguito di uno specifico protocollo d’intesa, stipulato con Confindustria e le aziende Isab e Sonatrach lo scorso aprile. L’accordo prevedeva 40 ore di lezione per ciascuno dei militari individuati dal comando provinciale dei carabinieri, nell’ottica di migliorare l’accoglienza turistica nel territorio. Domani, Mercoledì 26 luglio, alle 9:00 nel giardino della sede di “The Academy of English”, in via San Marziano, a Siracusa, si terrà una breve cerimonia di consegna degli attestati ai Carabinieri che hanno partecipato con successo all’iniziativa.
Saranno presenti Gian Piero Reale Presidente di Confindustria Siracusa, Rosario Pistorio, AD di Sonatrach Raffineria Italiana, Giancarlo Metastasio di Isab, il Colonnello Gabriele Barecchia, comandante dei carabinieri in provincia.
La premessa dell’iniziativa, esplicitata nel protocollo d’intesa stipulato lo scorso aprile, partiva dall’idea che “Confindustria e le Aziende ad essa associate partecipano al processo di sviluppo della società italiana capace di promuovere la crescita economica, sociale, civile e culturale del Paese”. I carabinieri avevano l’esigenza di formare parte del proprio personale alla conoscenza della lingua inglese al fine di fornire assistenza e protezione ai numerosi turisti stranieri che in tutti i mesi dell’anno frequentano numerosi le località turistiche della provincia.




Tamponamento in autostrada: lunghe code in direzione Melilli

Lunghe code in autostrada da questa mattina, all’altezza dello svincolo di Melilli. A causarlo, un incidente stradale tra due veicoli. Nulla di grave, un tamponamento senza feriti. Le operazioni di gestione del sinistro, tuttavia, hanno comportato una serie di disagi di cui gli automobilisti in transito hanno fatto le spesse per ore. Sul posto, oltre ai mezzi di soccorso stradale, gli uomini della Polizia Stradale, inviati dalla sezione di Catania. La situazione dovrebbe tornare alla normalità non appena le operazioni post incidente saranno ultimate.




Cabina elettrica a fuoco a Melilli, incendio in contrada Bondifè: “Nessun danno grave”

Incendio ieri sera in contrada Bondifè, nel territorio di Melilli, nei pressi del centro commerciale e di un circolo sportivo, poco distante dalla statua di San Sebastiano. A fuoco, una cabina elettrica. Immediate le operazioni di soccorso,affidate ai Vigili del Fuoco e alla Protezione Civile. Il rogo è stato domato in circa mezz’ora. Il sindaco, Giuseppe Carta entra più nel dettaglio. “Quando siamo stati affidati del rogo divampato – racconta- sono immediatamente partite le procedure per mettere al riparo i cittadini. In quell’area, oltre alle attività, ci sono anche case sparse. L’incendio è stato prima circoscritto e poi spento, in tempi celeri, quelli dettati da una situazione che, in questo periodo, è del resto di particolare allerta”. Nessuna conseguenza sull’erogazione di energia elettrica nel territorio comunale. “Ci sono da giorni alti e bassi- spiega il primo cittadino- Problemi intermittenti ma situazione sotto controllo”.




La Traviata al Teatro Greco anche in Lis: Coro Lirico Siciliano in scena il 5 Agosto

La Traviata di Giuseppe Verdi per la prima volta dal vivo a Siracusa anche in Lis, la lingua dei segni.
Il prossimo 5 Agosto, al Teatro Greco, sarà abbattuta una barriera importante,che riguarda le persone con disabilità uditiva. Una vera e propria rivoluzione nel campo dell’opera lirica, la definiscono gli organizzatori, “ma soprattutto una rivoluzione culturale e sociale, che consentirà alle persone sorde di poter godere dello spettacolo per eccellenza, la summa di tutte le arti, l’opera”.
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Per la prima volta dal vivo, le persone sorde potranno gratuitamente ascoltare un caposaldo del melodramma italiano attraverso un progetto che nasce dalla collaborazione tra il Coro Lirico Siciliano, ideatore e produttore del Festival Lirico dei Teatri di Pietra, e l’Associazione “Sicilia, turismo per Tutti” di Siracusa, nella persona di Bernadette Lo Bianco.
Il progetto coinvolge l’Ente Nazionale per la Protezione e l’Assistenza dei Sordi, sezione provinciale di Siracusa, che fornirà gli operatori che interpreteranno nella lingua dei segni le struggenti passioni e le immortali melodie dell’opera lirica più rappresentata al mondo, La Traviata, di Giuseppe Verdi.
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Dopo il debutto a Siracusa, La Traviata, che quest’anno sarà presentata in una forma concertistica che prevede l’impiego di effetti luci e la partecipazione del Balletto Flamenco di Murcia, sarà replicata in agosto il 12 al Teatro Greco di Tindari, il 13 al Castello di Monasterace e il 24 al Teatro Antico di Taormina.




Agevolazioni a fondo perduto per le imprese: convenzione Assoconfidi-Crias

Convenzione tra Assoconfidi Sicilia e CRIAS per la presentazione delle istanze connesse alla legge 949/52, norma che prevede agevolazioni a fondo perduto e in conto interessi per le imprese che acquistano macchinari, attrezzature, impianti, immobili e ristrutturazioni e perfino scorte di magazzino a fronte di linee di credito e/o leasing. Dal 31 luglio è possibile presentare le istanze attraverso la piattaforma dedicata ed i confidi, tra i soggetti autorizzati ad assistere le aziende. Soddisfazione viene espressa dal presidente di Assoconfidi Sicilia, Gianpaolo Miceli. L’associazione include la quasi totalità dei consorzi di garanzia fidi siciliani. “Si tratta -commenta Miceli- di un aiuto cruciale per le aziende, una misura che abbiamo già sperimentato in passato e che si contraddistingue per semplicità e rapidità. È l’occasione per supportare un mondo strategico per l’economia della nostra Regione composto da 72.500 operatori, erogando credito buono anche grazie al sostegno e l’assistenza dei Confidi. Plauso al Governo regionale, all’assessore alle attività produttive Tamajo, allo staff del suo dipartimento, alla direzione della Crias ed alle associazioni datoriali artigiane – conclude il presidente Miceli – per questo importante risultato che mette a disposizione una prima dotazione di 38milioni che, ne siamo certi, verrà implementata all’occorrenza.”




Ruba escavatore e camion per trasportarlo: bloccato in autostrada

Dopo aver rubato un escavatore, lo avrebbero caricato sul cassone di un camion Iveco, a sua volta rubato in un cantiere dell’autostrada Catania- Palermo. Non è andata bene ai presunti responsabili del furto, uno dei quali- alla guida- è stato denunciato dalla Polizia Stradale.
Il furto era stato messo a segno all’interno del piazzale dell’azienda proprietaria
nel ragusano, dove l’escavatore si trovava parcheggiato e dove i ladri si erano
furtivamente introdotti per mettere a segno il loro intento. Dopo il furto i malviventi si erano immessi sull’autostrada A/18 dal vicino svincolo di Ispica/Pozzallo con direzione Siracusa.
Il convoglio è stato, però, intercettato, nei pressi dello svincolo di Cassibile, da una
pattuglia della Polizia Stradale i cui componenti, non senza difficoltà, sono riusciti a
bloccarne la fuga. Il conducente, infatti, non ottemperando all’alt intimato, avrebbe accelerato, effettuando continui e repentini cambi di corsia con taglio netto
delle traiettorie per non farsi raggiungere e superare dalla pattuglia sino a quando, vistosi braccato, ha abbandonato il posto di guida, mentre il mezzo pesante era
ancora in movimento, per poi darsi alla fuga a piedi in direzione della scarpata adiacente.
Il fuggitivo, nel tentativo di dileguarsi , ha lasciato sul posto i telefoni cellulari
che, prontamente recuperati dagli operatori, hanno consentito, dopo opportune indagini, di individuare con assoluta certezza la sua identità per poterlo denunciare alla Procura
della Repubblica per “furto, ricettazione, violenza/minacce e resistenza a Pubblico
Ufficiale.
Terminati gli accertamenti di rito i veicoli rinvenuti – su indicazione dell’autorità
giudiziaria – sono stati riconsegnati ai legittimi proprietari che ne avevano denunciato il furto. Sono in corso indagini finalizzate all’individuazione degli altri complici che avrebbero fatto da staffetta al complesso veicolare in fuga.




Grande caldo, il sindacato: “Vanno tutelati anche i lavoratori dell’Igiene Ambientale”

Un documento il cui tema è quello dei rischi legati allo stress termico originato dalle alte temperature. Il segretario provinciale della Fp Cgil, Jose Sudano ed il coordinatore del comparto Igiene Ambientale, Placido Puglisi hanno scritto alle aziende operanti nel settore: Tekra, Dusty, Tekra, Progitec, Super eco, Puccia, Impregico, AG ambiente, Impianti di compostaggio e rifiuti speciali, Cisma ambiente, Paradivi servizi, Rem. Alle aziende, i rappresentanti del sindacato ricordano che “non risultano essere state date vere disposizioni di prevenzione e protezione del rischio rappresentato dal lavorare in ambienti con temperature elevate, il tutto malgrado anche la nota del Dipartimento della Protezione Civile di Roma Capitale”. La Fp Cgil mette in evidenza il “rischio rappresentato dallo stress termico correlato al lavoro manuale in ambienti severi caldi può avere conseguenze anche gravi sulla salute delle lavoratrici e dei lavoratori”.
La richiesta è quella di prendere atto di quanto previsto dall’Inail nel documento Ambienti severi caldi-Prevenzione e protezione e nel dettaglio di “articolare i turni di lavoro in maniera tale da evitare di lavorare all’aperto nelle fasce orarie 12.00-16.00 e comunque nelle fasce orarie in cui le radiazioni solari UV sono più intense e la temperatura è più elevata (A tal fine suggeriamo di modificare gli orari di lavoro sfruttando i turni seminotte, notte e le prime ore del mattino per tutte le lavorazioni ad esclusione dei servizi di pulizia dei mercati; dare disposizioni affinché chi opera all’esterno con temperature superiori ai 30°C effettui, in luoghi freschi e ombreggiati, le pause come raccomandate dall’Inail.
Fondamentale, inoltre, che in ambienti “severi caldi” si verifichi che nelle vicinanze dei luoghi in cui operano i lavoratori, ci siano fonti di acqua potabile diretta.
Il sindacato chiarisce che “in assenza di modifiche dell’articolazione del lavoro, a tutela della incolumità, nella fascia oraria dalle 12.00 alle 16.00 e per tutta la durata delle temperature critiche, che secondo le previsioni nei prossimi 10 giorni supereranno I 35°C, se le operazioni da svolgere li dovessero esporre a rischio i lavoratori, questi non opereranno e resteranno in luoghi ombreggiati; in casi di situazione non sopportabile rientreranno nella sede di zona per provvedere a idratazione e lavaggi con acqua fredda e corrente”. In assenza di un riscontro urgente- conclude il documento- trascorse 24 ore infruttuosamente dalla comunicazione, si chiederà una verifica da parte dei Servizi Pre.Sa.L, Prevenzione Salute Lavoro alle Asp competenti.