Controlli straordinari del territorio di Lentini: controllate 74 persone e 56 veicoli

I Carabinieri di Augusta, Siracusa e Noto hanno intensificato i controlli nella zona nord della provincia. Nello specifico, nel comune di Lentini sono state controllate 74 persone e 56 veicoli e sono state contestate violazioni al Codice della Strada per oltre 1500 euro per la mancata revisione periodica dei veicoli e la circolazione senza la copertura assicurativa, oltre a contestazioni amministrative di varia natura che hanno comportato, complessivamente, la sottrazione di 20 punti dalle patenti di guida e il sequestro amministrativo di un veicolo.
Inoltre, sono state controllate 10 persone sottoposte a misure varie e un giovane del luogo è stato segnalato alla Prefettura di Siracusa quale assuntore di stupefacenti, poiché trovato in possesso di modica quantità di hashish e marijuana.




Rosano si dimette da presidente di Noi albergatori: “Sulla tassa di soggiorno promesse non mantenute“

Giuseppe Rosano si dimette da presidente di Noi albergatori Siracusa ma il consiglio direttivo, convocato d’urgenza, rigetta all’unanimità le dimissioni, che erano state così motivate: 
“Mi dimetto per ragioni di ordine etico e morale. Mi dimetto per aver tradito la vostra fiducia. Per non avere adempiuto alla determinazione del consiglio direttivo di Noi albergatori, che mi aveva delegato di presentare ricorso al Consiglio di Stato, avverso la deliberazione del Consiglio comunale in merito alla deliberata applicazione dell’imposta di soggiorno a percentuale a partire dal 1° luglio 2024. Il ricorso era già in mano ai legali, pronto per essere notificato. E io ho desistito a farlo, fidandomi delle rassicurazioni delle massime cariche istituzionali comunali che, invitandomi a recedere, avevano espresso “unanime” proponimento di un immediato riesame per riportare la tassazione a tariffa fissa. Come a voi noto, sindaco e presidente del consiglio comunale hanno disatteso la parola data di mettere all’ordine del giorno, prima della scadenza dei termini per la presentazione del ricorso, la discussione in Aula per il riesame dell’imposta di soggiorno. Di ciò mi sento responsabile e per questo motivo rimetto a voi il mandato di presidente di Noi albergatori”. 
“Dopo un approfondito confronto, i consiglieri dell’associazione hanno osservato che l’amministrazione comunale, con il sindaco in testa, compie tre errori di grande rilevanza, che allontanano la città dai problemi che l’abbrancano da qualche tempo”, si legge nella nota. “Il primo – spiega il consiglio direttivo di Noi albergatori Siracusa – è l’approccio tenuto nei confronti di Noi albergatori e di tutte le strutture ricettive, teso a riportare l’imposta di soggiorno a tariffa fissa, i cui corrispettivi incassati oltretutto servono soltanto a tamponare le falle del bilancio comunale. Secondo: sindaco e non solo hanno (volutamente?) fatto scadere i termini per la presentazione del “ricorso”, contravvenendo alle stesse affermazioni tese a convocare un consiglio comunale per trattare l’ordine del giorno sulla ridiscussione della maldestra e complicata tassazione in applicazione dal 1° luglio. Imposta, pagata in centesimi di euro, ricusata da turisti, tour operator e persino da componenti di maggioranza e minoranza. Terzo: l’attuale governo comunale, nel ganglio della sua unicità, continua a vessare turisti e cittadini con alte tassazioni comunali senza raffronto con le altre città italiane, posizionate in cima ai primi posti nella classifica per la qualità della vita. Mentre la nostra città, confinata in fondo alla graduatoria, riesce a elargire solo pessimi servizi a viaggiatori e cittadinanza. Con codesta spavalderia del potere nelle mani di pochi e con tale approccio conflittuale, nessuna costruttiva interlocuzione di Noi albergatori potrà essere (ri)avviata. E senza la collaborazione dei portatori dell’offerta e del richiamo della domanda turistica, Siracusa sarà fortemente penalizzata nello sviluppo turistico e quindi a scapito dell’economia generata dal settore”.
 “L’unico interesse dei nostri amministratori – continua il consiglio direttivo di Noi albergatori Siracusa – è comminato a incassare le smisurate tasse, destinate a discutibili capitoli di spesa a beneficio di insensate attività, aventi solo scopo propagandistico. Nessun investimento è programmato per migliorare i diritti di cittadini e turisti. Siracusa continuerà a essere piegata dall’accerchiato degrado del territorio, quale la caotica viabilità che fa impazzire automobilisti e pedoni; l’immondizia che sta seppellendo città e periferia; parcheggi da anni insufficienti; incuria delle zone turistiche balneari abbandonate e mal servite dai mezzi pubblici, insufficienti e scarsamente puntuali, pure per le tratte urbane, in ultimo la crescente crisi idrica. Nessuno può più offuscare e tollerare l’immagine di Ortigia ridotta a luna park, dove svetta il frastuono della movida sino a tarda notte.  Di questo passo viene spontaneo chiedere all’attuale amministrazione comunale: quale futuro – ammesso che lo abbia – si prospetta per la nostra città? Volete annegare la città all’anno Zero? Davanti a questi interrogativi e in assenza dei primari servizi alla collettività – conclude il consiglio direttivo di Noi albergatori  – Siracusa perderà competitività e flussi di viaggiatori, rispetto agli altri distretti turistici, emarginando la città sempre più in basso nell’elencazione della qualità di vita. Oscurando di fatto il potenziale archeologico, storico e culturale che Siracusa vanta da millenni, che non deve essere considerato unica fonte di attrattiva della città dichiarata patrimonio dell’Unesco”. 




Lotta al caporalato: 2 persone denunciate, sanzioni per oltre 4 mila euro

Continuano i controlli dei Carabinieri di Siracusa e del Nucleo Ispettorato del Lavoro nell’ambito del settore agricolo contro il caporalato. Nei giorni scorsi sono state ispezionate 2 aziende tra i comuni di Pachino e Portopalo di Capo Passero e controllati 16 lavoratori, sulle cui posizioni lavorative sono in corso accertamenti.
Gli amministratori delle 2 aziende sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria per le violazioni di norme sulla sicurezza sul lavoro, con prescrizioni rilevate per oltre 4mila euro. I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni su tutto il territorio della provincia.




Serate dance senza autorizzazione e troppe persone a ballare: sanzioni per due locali

Proseguono i controlli della Divisione Pas della Questura. Nel corso delle ultime verifiche, eseguite insieme a personale dell’ARPA, due locali, che si trovano nei pressi delle zone marine dell’Arenella e di Contrada Isola, sono stati trovati non in regola con le vigenti normative poste a presidio della sicurezza nei locali pubblici e di intrattenimento.
Nello specifico, il titolare di un locale all’Arenella, dedito alla somministrazione di alimenti e bevande, è stato denunciato per aver organizzato una serata danzante senza aver osservato le prescrizioni dell’Autorità poste a tutela dell’incolumità dei clienti avventori. Lo stesso locale è stato anche sanzionato amministrativamente per aver organizzato attività musicali e di ballo senza la necessaria licenza.
Un altro titolare di un locale in Contrada Isola, seppure provvisto di licenza per l’organizzazione di una serata da ballo, ha consentito l’ingresso di un numero superiore rispetto alle autorizzazioni possedute e, pertanto, è stato denunciato. Il locale era autorizzato per l’ingresso di 200 persone e, al momento del controllo, il pubblico presente era di 530 persone.




Bonus fieno della Regione, si aggiungono altri 7 centri di distribuzione per gli allevatori

(cs) Sette nuovi centri operativi da oggi preposti alla distribuzione del fieno agli allevatori siciliani che hanno diritto al bonus introdotto dalla Regione. È stato aggiornato l’elenco dei punti di distribuzione sul territorio che da dieci passano così a diciassette per meglio rispondere alle esigenze dei beneficiari e accelerare le operazioni di approvvigionamento. La misura, finanziata con 20 milioni di euro, è stata voluta dal governatore Renato Schifani per limitare i danni dovuti alla siccità.
Il nuovo elenco completo, approvato dal commissario delegato per l’emergenza idrica in Agricoltura e zootecnia, Dario Cartabellotta, comprende: una struttura nell’Ennese, il Centro di meccanizzazione agricola Esa di Agira; tre nella provincia di Siracusa, Agrifiera a Noto e l’area autoporto dell’Asi a Melilli, a cui si aggiunge adesso l’area protezione civile di Palazzolo Acreide; e ancora due punti di distribuzione nel Nisseno, al Centro di meccanizzazione Esa di Serradifalco si affianca il Ccr di Mussomeli (solo per mezzi fino a 150 quintali).
Le strutture individuate per la provincia di Ragusa sono cinque: la zona industriale del capoluogo, Foro Boario a Modica, fiera Emaia a Vittoria, il mercato ortofrutticolo di Roccazzo a Chiaramonte Gulfi e il mercato agricolo di Donnalucata a Scicli. Nel Catanese sono tre i centri aperti: a quello dell’area di protezione civile di via Cristoforo Colombo a Caltagirone se ne aggiungono altri due, ovvero il centro nella zona artigianale di Santa Maria di Licodia e, ancora, quello nella frazione di Vizzini Scalo in prossimità della Sp 38 I a Vizzini.
Il nuovo elenco include anche tre centri in provincia di Trapani: quello nel piazzale antistante il Palazzetto dello sport di contrada Strasatti a Marsala, quello nel piazzale Area Artigianale di contrada Dagala a Poggioreale e il piazzale area parcheggio antistante Baglio Cofano a Custonaci.
La quantità di foraggio da distribuire agli allevatori dipende dall’intensità del danno subito sui territori in base alle precipitazioni rilevate dal Servizio informativo agrometeorologico siciliano. Gli elenchi con i beneficiari sono stati pubblicati nella sezione del portale istituzionale della Regione Siciliana dedicata all’assessorato dell’Agricoltura. Le operazioni di consegna avvengono obbligatoriamente alla presenza di un dipendente dell’ispettorato provinciale dell’Agricoltura.




Siccità, dalla Regione 15 milioni per interventi in agricoltura

(cs) La Regione Siciliana finanzierà con 15 milioni di euro interventi in conto capitale volti a fronteggiare gli effetti della crisi idrica sul settore agricolo. Si tratta di fondi stanziati con la manovra finanziaria approvata agli inizi di luglio dall’Ars.
Oggi la Commissione Attività produttive di Palazzo dei Normanni, alla presenza dell’assessore all’Agricoltura Salvatore Barbagallo, ha dato parere favorevole all’avviso pubblico firmato dal dirigente generale del dipartimento Dario Cartabellotta che stabilisce le modalità di attuazione della norma. Le risorse saranno destinate, all’ 80% alle istanze degli imprenditori agricoli, anche in forma associata, e al 20% ai Comuni.
«È un aiuto concreto ad agricoltori ed enti locali siciliani – dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – in un momento di grave difficoltà per la persistente siccità. Ma la ratio del provvedimento va oltre, creando i presupposti affinché in futuro non si arrivi più a questo punto. Per questo il mio governo oltre a lavorare pancia a terra per contenere l’emergenza, sta mettendo a punto le misure più idonee per farci trovare pronti in occasione di nuovi eventi estremi. I pozzi e gli impianti di raccolta e di accumulo di acqua che saranno finanziati, serviranno infatti anche per eventuali future crisi alle quali dovremo far fronte, visto l’ormai conclamato cambiamento climatico».
Possono essere finanziati gli interventi di captazione, raccolta e stoccaggio delle acque per uso agricolo e zootecnico; di costruzione di nuove vasche e serbatori per la raccolta l’acqua; di realizzazione di nuovi pozzi o per il miglioramento di quelli esistenti. Sono finanziabili anche nuovi impianti di mini-desalinizzazione.
Sarà possibile coprire, in ossequio ai regolamenti dell’Unione europea, l’80% degli interventi realizzati dagli agricoltori e il 100% di quelli degli enti pubblici. Le domande potranno essere presentate esclusivamente con pec all’indirizzo dipartimento.agricoltura@certmail.regione.sicilia.it




Già ai domiciliari per spaccio, sorpreso con 50 grammi di droga nascosta in una statua: arrestato

Un 35enne è stato arrestato dai Carabinieri di Siracusa per essere gravemente indiziato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo, già agli arresti domiciliari per violazione della normativa sugli stupefacenti, è stato sottoposto a perquisizione domiciliare a seguito della quale i militari hanno rinvenuto circa 50 grammi tra cocaina, crack e hashish suddivisa in dosi ed occultata all’interno di una statua in gesso posta all’ingresso dell’abitazione.
Lo stupefacente è stato sequestrato per i successivi esami di laboratorio. Il 35enne, dopo le formalità di rito, è stato posto ai domiciliari nella sua abitazione, come disposto dall’Autorità giudiziaria che, dopo la convalida, ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere.




Tentativo di furto sventato in un bar tabacchi di Lentini: la Polizia mette in fuga i ladri

Continuano i controlli straordinari del territorio di Lentini. Gli agenti, nell’ambito del servizio di controllo espletato nelle ore notturne, hanno sventato un furto ai danni di un bar tabacchi in Via Riccardo da Lentini. Ignoti muniti di arnesi per scassinare, dopo aver rimosso gli apparecchi automatici che distribuiscono tabacchi, hanno tentato di impadronirsi degli stessi per prelevare il denaro contenuto all’interno.
L’arrivo della Volante ha allarmato i ladri che si sono dileguati, abbandonando sul posto la refurtiva, riconsegnata al legittimo proprietario.




Rubati i macchinari esterni dei condizionatori della biblioteca Grottasanta montati a fine luglio

Nella giornata di ieri sono stati rubati i macchinari esterni dei condizionatori della biblioteca Grottasanta. I climatizzatori sono stati fatti montare alcuni giorni fa per una spesa complessiva di circa 3mila euro. Ne dà notizia il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Paolo Cavallaro. “So che l’Amministrazione comunale ha presentato denuncia contro ignoti. Sono profondamente addolorato, sono molto affezionato alla biblioteca Grottasanta, forse perchè l’ho vista nascere quando rivestivo il ruolo consigliere di circoscrizione, forse perchè mi sono da subito immedesimato nelle condizioni disagiate che vivono dipendenti e utenti soprattutto nei giorni di caldo afoso, ma certamente perchè è l’unico luogo baluardo di legalità rimasto in una zona della città che pare accettare immobile la delinquenza diffusa che la opprime.” Cavallaro poi rivolge un appello al sindaco Francesco Italia, “perché risponda duramente a questo gesto facendo installare nuovamente i condizionatori insieme ad un paio di telecamere di videosorveglianza, senza nessuna ritrosia, senza nessuna preoccupazione, perché, costi quel che costi, va affermata la superiorità della legalità sull’illegalità e ignoranza diffusa che infanga quotidianamente in particolare quelle zone della città. In consiglio comunale e in commissione sono pronto a difendere ogni scelta che porti all’affermazione della legalità, comprese eventuali proposte di variazione di bilancio, qualora manchino i fondi necessari. – conclude – Ma rivolgo anche un appello ai cittadini che sanno, a quelli che sono stanchi di essere marchiati come abitanti di zona disagiata, perché si sollevino, reagiscano, trovino il coraggio di denunciare la diffusa delinquenza; sono certo che le Forze dell’Ordine e l’Amministrazione comunale sapranno dare il giusto supporto tutelando chi avrà il coraggio di uscire dal silenzio”.




Il depuratore Ias non può proseguire le attività, Legambiente: “Si tuteli la salute dei cittadini”

Il depuratore Ias non è più autorizzato a proseguire le attività. Con il decreto emesso il 31 luglio, il Gip di Siracusa ha dichiarato di non autorizzare più la prosecuzione delle attività del depuratore consortile Ias, disponendo la “disapplicazione” del decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy del 12 settembre 2023 contenente le misure di bilanciamento tra le esigenze di continuità dell’attività produttiva e la tutela della e dell’ambiente.
“Si tratta di una pronuncia che dà piena applicazione ai principi costituzionali richiamati nella sentenza della Consulta che poco più di un mese fa ha dichiarato illegittima una delle norme “salva Isab” introdotte all’indomani del provvedimento di sequestro per disastro ambientale da parte della magistratura del depuratore consortile Ias di Priolo Gargallo per garantire la continuità produttiva delle raffinerie e degli altri impianti dell’area industriale di Siracusa. – scrive Legambiente Siracusa – Come Legambiente aveva denunciato sin dalla sua entrata in vigore, il decreto interministeriale non bilancia per niente gli interessi delle aziende del polo petrolchimico con le esigenze di tutela della salute e dell’ambiente ma al contrario, prevedendo pesanti deroghe ai limiti di emissione di alcuni inquinanti (Idrocarburi Totali, Fenoli e Solventi Organici Aromatici) e alle loro modalità di campionamento, consente una compressione eccessiva e illegittima del diritto alla salute e all’ambiente in favore del diritto alla libera iniziativa economica privata. Il provvedimento del Gip ha il merito di riportare la vicenda nell’alveo della legalità costituzionale e del rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini.”
Con questo decreto, quindi, le industrie non possono più inviare i reflui al depuratore consortile in deroga alle norme di tutela della salute e dell’ambiente.
“Adesso al governo non rimane che adeguarsi alle precise indicazioni contenute nel decreto del Gip, adottando misure che, all’esito di una seria, approfondita e trasparente attività istruttoria, riconducano davvero l’attività dell’impianto (e delle aziende che se ne servono) entro il termine massimo stabilito di 36 mesi, nell’ambito dei limiti di sostenibilità fissati dalla legge per la tutela della salute e dell’ambiente e che possano essere verificate attraverso un costante monitoraggio da parte degli organi pubblici di controllo, in primo luogo dell’Ispra. Alla Regione, proprietaria dell’impianto e socia di maggioranza attraverso il Consorzio Asi di Ias, il compito di realizzare le opere necessarie ad ottemperare alle prescrizioni dell’AIA e a dare soluzione efficace e definitiva alle questioni ambientali emerse in sede di sequestro. – prosegue Legambiente – In prospettiva, però occorre interrogarsi sul futuro dell’impianto di depurazione, destinato al trattamento esclusivo di reflui civili. Infatti, i principali utenti industriali hanno dichiarato di non volersene servire più, preferendo avvalersi di impianti propri, come ha dichiarato lo scorso 27 giugno il presidente della Regione indicando il percorso di distacco che dovrebbe essere completato entro il 2026 e dichiarando di avere stanziato la somma di 9 milioni di euro per la messa in sicurezza del depuratore consortile. Il 13 giugno il Ministero dell’Ambiente ha approvato l’aggiornamento dell’AIA a Sonatrach prevedendo la realizzazione depuratore reflui di raffineria. Ieri, il comune di Augusta ha rilasciato il permesso a costruire tale impianto che una volta in esercizio tratterà autonomamente i circa 4,6 milioni di mc finora annualmente inviati a Ias. – sottolinea – È indispensabile attrezzarsi al più presto affinché l’impianto Ias possa essere utilizzato per la depurazione dei reflui dei comuni di Priolo, Melilli, Augusta e per il trattamento e il recupero a uso industriale e irriguo del refluo proveniente dal depuratore comunale di Siracusa adottando tutti i necessari interventi di adeguamento tecnico e tutte le iniziative amministrative (come la modifica del Piano d’Ambito dell’ATI Idrico)”, conclude.