Rubati i macchinari esterni dei condizionatori della biblioteca Grottasanta montati a fine luglio

Nella giornata di ieri sono stati rubati i macchinari esterni dei condizionatori della biblioteca Grottasanta. I climatizzatori sono stati fatti montare alcuni giorni fa per una spesa complessiva di circa 3mila euro. Ne dà notizia il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Paolo Cavallaro. “So che l’Amministrazione comunale ha presentato denuncia contro ignoti. Sono profondamente addolorato, sono molto affezionato alla biblioteca Grottasanta, forse perchè l’ho vista nascere quando rivestivo il ruolo consigliere di circoscrizione, forse perchè mi sono da subito immedesimato nelle condizioni disagiate che vivono dipendenti e utenti soprattutto nei giorni di caldo afoso, ma certamente perchè è l’unico luogo baluardo di legalità rimasto in una zona della città che pare accettare immobile la delinquenza diffusa che la opprime.” Cavallaro poi rivolge un appello al sindaco Francesco Italia, “perché risponda duramente a questo gesto facendo installare nuovamente i condizionatori insieme ad un paio di telecamere di videosorveglianza, senza nessuna ritrosia, senza nessuna preoccupazione, perché, costi quel che costi, va affermata la superiorità della legalità sull’illegalità e ignoranza diffusa che infanga quotidianamente in particolare quelle zone della città. In consiglio comunale e in commissione sono pronto a difendere ogni scelta che porti all’affermazione della legalità, comprese eventuali proposte di variazione di bilancio, qualora manchino i fondi necessari. – conclude – Ma rivolgo anche un appello ai cittadini che sanno, a quelli che sono stanchi di essere marchiati come abitanti di zona disagiata, perché si sollevino, reagiscano, trovino il coraggio di denunciare la diffusa delinquenza; sono certo che le Forze dell’Ordine e l’Amministrazione comunale sapranno dare il giusto supporto tutelando chi avrà il coraggio di uscire dal silenzio”.




Il depuratore Ias non può proseguire le attività, Legambiente: “Si tuteli la salute dei cittadini”

Il depuratore Ias non è più autorizzato a proseguire le attività. Con il decreto emesso il 31 luglio, il Gip di Siracusa ha dichiarato di non autorizzare più la prosecuzione delle attività del depuratore consortile Ias, disponendo la “disapplicazione” del decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy del 12 settembre 2023 contenente le misure di bilanciamento tra le esigenze di continuità dell’attività produttiva e la tutela della e dell’ambiente.
“Si tratta di una pronuncia che dà piena applicazione ai principi costituzionali richiamati nella sentenza della Consulta che poco più di un mese fa ha dichiarato illegittima una delle norme “salva Isab” introdotte all’indomani del provvedimento di sequestro per disastro ambientale da parte della magistratura del depuratore consortile Ias di Priolo Gargallo per garantire la continuità produttiva delle raffinerie e degli altri impianti dell’area industriale di Siracusa. – scrive Legambiente Siracusa – Come Legambiente aveva denunciato sin dalla sua entrata in vigore, il decreto interministeriale non bilancia per niente gli interessi delle aziende del polo petrolchimico con le esigenze di tutela della salute e dell’ambiente ma al contrario, prevedendo pesanti deroghe ai limiti di emissione di alcuni inquinanti (Idrocarburi Totali, Fenoli e Solventi Organici Aromatici) e alle loro modalità di campionamento, consente una compressione eccessiva e illegittima del diritto alla salute e all’ambiente in favore del diritto alla libera iniziativa economica privata. Il provvedimento del Gip ha il merito di riportare la vicenda nell’alveo della legalità costituzionale e del rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini.”
Con questo decreto, quindi, le industrie non possono più inviare i reflui al depuratore consortile in deroga alle norme di tutela della salute e dell’ambiente.
“Adesso al governo non rimane che adeguarsi alle precise indicazioni contenute nel decreto del Gip, adottando misure che, all’esito di una seria, approfondita e trasparente attività istruttoria, riconducano davvero l’attività dell’impianto (e delle aziende che se ne servono) entro il termine massimo stabilito di 36 mesi, nell’ambito dei limiti di sostenibilità fissati dalla legge per la tutela della salute e dell’ambiente e che possano essere verificate attraverso un costante monitoraggio da parte degli organi pubblici di controllo, in primo luogo dell’Ispra. Alla Regione, proprietaria dell’impianto e socia di maggioranza attraverso il Consorzio Asi di Ias, il compito di realizzare le opere necessarie ad ottemperare alle prescrizioni dell’AIA e a dare soluzione efficace e definitiva alle questioni ambientali emerse in sede di sequestro. – prosegue Legambiente – In prospettiva, però occorre interrogarsi sul futuro dell’impianto di depurazione, destinato al trattamento esclusivo di reflui civili. Infatti, i principali utenti industriali hanno dichiarato di non volersene servire più, preferendo avvalersi di impianti propri, come ha dichiarato lo scorso 27 giugno il presidente della Regione indicando il percorso di distacco che dovrebbe essere completato entro il 2026 e dichiarando di avere stanziato la somma di 9 milioni di euro per la messa in sicurezza del depuratore consortile. Il 13 giugno il Ministero dell’Ambiente ha approvato l’aggiornamento dell’AIA a Sonatrach prevedendo la realizzazione depuratore reflui di raffineria. Ieri, il comune di Augusta ha rilasciato il permesso a costruire tale impianto che una volta in esercizio tratterà autonomamente i circa 4,6 milioni di mc finora annualmente inviati a Ias. – sottolinea – È indispensabile attrezzarsi al più presto affinché l’impianto Ias possa essere utilizzato per la depurazione dei reflui dei comuni di Priolo, Melilli, Augusta e per il trattamento e il recupero a uso industriale e irriguo del refluo proveniente dal depuratore comunale di Siracusa adottando tutti i necessari interventi di adeguamento tecnico e tutte le iniziative amministrative (come la modifica del Piano d’Ambito dell’ATI Idrico)”, conclude.




Servizio idrico a Siracusa, la coalizione democratica e progressista accende i riflettori sulla gestione

La coalizione democratica e progressista accende i riflettori sulla questione idrica e sulla sua gestione in questi anni. Questa mattina Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Avs – Sinistra Italiana e Europa Verde, Sinistra futura, Lealtà e condivisione hanno tenuto una conferenza stampa.
“Con la giornata di oggi intendiamo mettere le basi di un percorso di analisi e di proposta volto ad affrontare e ad analizzare l’intera gestione di una risorsa, che in questa provincia è copiosa ma mal gestita. La coalizione diffida da comunicati in cui si individua come unica soluzione quella di limitare l’utilizzo dell’acqua o di usarla con parsimonia. Non è infatti il cittadino ad essere responsabile della salvaguardia della risorsa e, prima di individuare il nemico nello spreco individuale, bisogna accertarsi che tutte le Istituzioni abbiano fatto la loro parte. La città registra da decenni problemi di qualità e quantità di acqua, problemi a cui nessuno ha posto rimedio. – scrivono in una nota – Sebbene alcune fossero previste dal cronoprogramma delle opere sottoscritto dal Gestore, infatti, in molte zone del Plemmirio e della città mancano ancora le condotte fognarie, in Via delle Muse a Fontane Bianche manca ancora la condotta idrica da Cassibile. Negli ultimi giorni, inoltre, sono stati registrati disservizi nella fornitura idrica nelle zone di Cassibile, Fontane Bianche e Belvedere, ma da anni interi quartieri subiscono – a volte per giornate intere – interruzioni, che – specie in estate – determinano disagi importanti”.
In merito alla dispersione idrica, la coalizione democratica e progressista sottolinea: “uno dei pochi primati che vanta la nostra città è d’altronde quello della dispersione idrica: la nostra rete è infatti un “colabrodo” capace di disperdere il 64,5% dell’acqua immessa che presenta in alcuni casi tubature in amianto, sulle quali non si è fatta abbastanza chiarezza. Cionondimeno anche l’acqua “potabile” disponibile per gli utenti è tanto cara quanto scadente, a causa dell’altissimo livello di salinità che la caratterizza, determinato dalla posizione geografica della falda da cui prelevano i pozzi. Alla fine del suo ciclo di depurazione il refluo, dopo essere passato da Canalicchio, viene riversato nel Porto Grande senza trovare alcun utilizzo irriguo per fini agricoli e industriali, rendendo le acque del suddetto porto spesso eutrofizzate. I Comuni, invece, pur avendo disperatamente bisogno di ingenti investimenti, non hanno fino ad ora partecipato ai bandi nazionali per ridurre le dispersioni di acqua e migliorare la qualità del servizio erogato ai cittadini. Nessuno dei comuni della provincia ha, infatti, potuto partecipare al bando del Ministro del Sud che metteva a disposizione 313 milioni di euro finanziati dal programma europeo React-EU né è riuscito a intercettare le risorse messe a bando nell’ambito del PNRR per il ciclo integrato delle acque e per la realizzazione di fognature e depuratori (600 milioni di euro) e per intervenire sulle reti idriche colabrodo (900 milioni di euro). – continuano – Una delle soluzioni percorribili, prima di pensare allo scavo di nuovi pozzi, come da progetto in atto presentato dal Comune di Siracusa nell’ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027 del Ministero per il Sud per circa 20 milioni di euro, potrebbe essere quella dell’utilizzo delle acque superficiali provenienti per caduta dall’Alta Valle dell’Anapo (Fiume Anapo e affluenti Calcinara e Bottigliera), che discenderebbero tramite la rete di distribuzione, già realizzata su finanziamento della Cassa per il Mezzogiorno ma mai entrata in funzione. Una soluzione già prevista nell’attuale Contratto del Servizio Idrico della città di Siracusa nonché tra gli investimenti del Piano d’Ambito territoriale per i Comuni della Provincia di Siracusa approvato nel 2021.
Quest’anno l’overshooting day è stato tre giorni fa e deve ricordarci che l’emergenza climatica è alle porte e non è più possibile tergiversare. La salvaguardia della risorsa idrica è destinata ad essere una delle questioni centrali dei prossimi anni e su questo la coalizione intende focalizzare l’attenzione e l’impegno di tutta la classe dirigente locale, a partire dall’Amministrazioni comunale di Siracusa, il Sindaco, presidente dell’ATI, tutti i Sindaci dei comuni della provincia che ne fanno parte, al Consorzio di Bonifica 10 di Siracusa, il Genio Civile, l’Autorità di Bacino. – concludono – Infine, dinanzi a dichiarazioni spesso incoerenti e lacunose dell’Amministrazione comunale, riteniamo fondamentale lanciare “un’operazione trasparenza” e chiedere a Comune e Siam di rendere noti a tutti quali fossero i progetti annunciati lo scorso anno per 49 milioni di euro di fondi pubblici e quali interventi nell’ambito di quei progetti siano stati concretamente realizzati per migliorare lo stato della rete e del servizio idrico. Un’operazione trasparenza che deve partire proprio dal Contratto di Servizio stipulato tra SIAM e Comune di Siracusa: verificando quali e quanti progetti esecutivi previsti siano stati effettivamente realizzati, quali e quanti kit antispreco siano stati posizionati negli uffici pubblici, quali e quante campagne informative siano stati messe in campo, quali e quante azioni siano state portate avanti nelle scuole e in città, quali e quanti sportelli siano stati aperti. Le forze della coalizione democratica e progressista chiedono un confronto a tutti coloro che condividono la necessità di azioni concrete mirate alla riduzione della pressione sulla falda, al miglioramento della qualità dell’acqua distribuita, alla riduzione delle perdite, al riuso dei reflui depurati e all’abbattimento degli sprechi, garantendo che non mancherà impegno e controllo in tutti i luoghi istituzionali e non per garantire che la gestione dell’acqua torni ad essere una priorità”.




Stanco di stare ai domiciliari esce per fare un giro in centro, arrestato

Un 53enne è stato arrestato dai Carabinieri di Belvedere per evasione. L’uomo, che dallo scorso gennaio stava scontando una condanna in detenzione domiciliare per evasione, è risultato assente al controllo dei Carabinieri che lo hanno rintracciato qualche ora dopo, mentre rincasava a bordo della sua autovettura, incurante del suo stato detentivo.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato nuovamente sottoposto ai domiciliari nella sua abitazione, come disposto dall’Autorità giudiziaria.




Tragico naufragio di migranti a sud-est di Siracusa: due morti e un disperso

Il bilancio dell’ultimo naufragio, avvenuto a circa 17 miglia a Sud-Est di Siracusa, è di due morti, 31 superstiti e un disperso. A soccorrere i migranti, che erano a bordo di un’imbarcazione in balia del mare è stata una motovedetta classe 300 della Guardia Costiera con l’ausilio del mezzo aereo “Manta”.
Nella tarda serata di ieri, infatti, la Guardia Costiera è intervenuta a seguito di una richiesta di soccorso da parte di una persona che comunicava di trovarsi, insieme ad altri migranti di nazionalità siriana, egiziana e bengalese, a bordo di un’imbarcazione. Nelle operazioni di ricerca e soccorso, per ragioni in corso di accertamento, gli occupanti del barcone sono finiti in acqua durante l’avvicinamento della motovedetta. Nello specifico, le 34 persone sono state recuperate a bordo della motovedetta e trasferite nel porto di Siracusa. Tra le persone soccorse, una è deceduta all’arrivo in banchina, mentre una seconda dopo essere giunta in ospedale.
Sono al momento in corso le ricerche in mare del disperso che risultava a bordo dell’imbarcazione, poi affondata, mediante l’impiego di mezzi navali e aerei sotto il coordinamento della Guardia Costiera di Catania.




Si libera del braccialetto elettronico ed evade dai domiciliari, arrestato

Un 20enne avolese è stato arrestato dai Carabinieri di Siracusa per evasione. L’uomo, già agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico dallo scorso maggio per violazione della normativa sugli stupefacenti, dopo essersi liberato del dispositivo elettronico è uscito ed è stato rintracciato dai militari nei pressi della sua abitazione.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, come disposto dall’Autorità giudiziaria.




Giornata di fuoco nel siracusano: fiamme tra Noto e Rosolini

Giornata di gran lavoro per i Vigili del Fuoco di Siracusa, con diversi interventi a causa di incendi. Un altro rogo è divampato nel pomeriggio nel siracusano. Nel territorio tra Noto e Rosolini , infatti, le fiamme hanno creato non pochi problemi. Sul posto l’intervento dei Vigili del Fuoco, del Corpo Forestale, della Protezione Civile e dei Carabinieri per spengere il fuoco.
“Prestiamo molta attenzione in queste giornate calde a preservare il nostro territorio. – ha scritto sui canali social il deputato regionale di Forza Italia Riccardo Gennuso – Usiamo ogni accortezza perché la ripresa di un territorio devastato è lunga e a volte irrimediabile e molto pericolosa”.
A nulla purtroppo sembrano servire le ordinanze di protezione civile emanate per contenere e prevenire il rischio incendi. Oggi, peraltro, altra giornata segnata da allerta rossa per rischio incendi e ondate di calore.




VIDEO. Due grossi incendi a Priolo: richiesto intervento aereo

Due grossi incendi stanno interessando la zona di Priolo Gargallo. Il primo si sta espandendo all’interno di un vallone in contrada Spatinelli, il secondo si sta sviluppando sui monti in contrada Biggemi. Le fiamme sembrerebbero essere divampate da sterpaglie e macchia mediterranea. Sul posto due squadre dei Vigili del Fuoco e tre della Protezione Civile di Priolo Gargallo per domare i grossi roghi. Richiesto intervento D.O.S. (Direttore delle Operazioni di Spegnimento) per dirigere le operazioni di spegnimento delle forze a terra e dei mezzi aerei.




Incidente sulla Catania-Siracusa, quattro veicoli coinvolti

Incidente tra quattro veicoli, verso l’ora pranzo, all’interno della galleria San Fratello sull’autostrada Catania-Siracusa. Il tamponamento sarebbe stato causato dalla code dovute alla presenza di un cantiere. Per gli occupanti dei mezzi si registrano ferite lievi. Nella zona si sono registrati rallentamenti, redendo necessario l’intervento della Polizia Stradale per la gestione della viabilità.




Video G7 Agricoltura, il caso: l’autore chiede il risarcimento dei danni

Caso mediatico scoppiato a poco più di un mese dall’importante manifestazione che vedrà Siracusa protagonista dal 21 al 29 settembre: il G7 Agricoltura e Pesca. Un breve video di comunicazione istituzionale sarebbe apparso e pochi giorni dopo rimosso sulle reti Rai, sul sito delle Amministrazioni locali, sul portale del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare. Le immagini sarebbero state eliminate perché “non adeguate a sponsorizzare”. Infatti, secondo quanto scrive il Corriere della Sera, Gabriele Vinci, autore del video promozionale per l’evento, avrebbe diffidato il Ministero per aver indebitamente pubblicato e modificato il video, arrivando così a una possibile violazione del diritto d’autore con successiva richiesta di risarcimento dei danni. Il Ministero sottolinea come l’utilizzo sia stato autorizzato dal Comune di Siracusa.
Il video è ora presente solo sui canali social del sindaco Francesco Italia.