Operazione antidroga, arrestato un pusher e sequestrati 248 grammi di marijuana

Agenti del Commissariato di Augusta hanno arrestato un uomo di 46 anni nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nello specifico, l’arresto è stato eseguito nel corso di un’operazione di polizia finalizzata al contrasto della vendita di droga nel territorio megarese e scaturisce dall’ attività d’indagine svolta in un complesso di abitazioni, sito in contrada Scardina, dove gli investigatori notavano un via vai, da una delle palazzine, di persone conosciute alle forze di polizia in quanto assuntori di droga.
La presunta attività di spaccio veniva appurata dalla perquisizione domiciliare effettuata dagli agenti i quali rinvenivano, all’interno dell’abitazione del 46enne, 248 grammi di marijuana. L’uomo, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato posto ai domiciliari.




“Siracusa nell’Età Antica: L’ipotesi ricostruttiva”, l’evento promosso dall’Unuci

Si è tenuto venerdì scorso, al circolo ufficiali di Siracusa, l’evento “Siracusa nell’Età Antica: L’ipotesi ricostruttiva”, promosso dall’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia (Unuci) in collaborazione con l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Siracusa. L’iniziativa, ospitata dal Distaccamento Aeronautico di Siracusa, ha visto la partecipazione di numerose autorità civili, religiose e militari tra cui quella del presidente della Corte d’Appello di Catania Dott. Filippo Pennisi, del Prefetto di Siracusa Dott.ssa Raffaela Moscarella e della Vice Marinella Iacolare, del Contrammiraglio Alberto Tarabotto, e del Questore di Siracusa Dott. Roberto Pellicone.
L’evento è stato inaugurato dal Tenente Colonnello Roberto Tabaroni, Comandante del Distaccamento Aeronautico di Siracusa, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra Unuci e Aeronautica Militare. Il sottotenente (cri) Dario Tota, presidente di Unuci Siracusa, ha aperto la manifestazione ringraziando il Prefetto di Siracusa e le autorità presenti e ha introdotto la proiezione del video “Chiedi di Lucia”, un’iniziativa volta a sostenere le donne vittime di violenza. “Siamo da sempre in prima linea – le parole di Tota – per sostenere iniziative che mirano a sensibilizzare la nostra comunità e a offrire supporto alle persone in difficoltà”. Successivamente, il Prefetto di Siracusa ha ricordato l’importanza di contrastare in maniera efficace il fenomeno della violenza sulle donne anche attraverso specifici progetti sul territorio tra cui “Chiedi di Lucia”.
Il presidente dell’Ordine dei Medici, Anselmo Madeddu, ha presentato il proprio documentario sulla presunta origine siracusana dei Bronzi di Riace all’interno di una ricostruzione grafica dell’antica Siracusa, che ha affascinato il pubblico presente. Durante la serata, sono stati consegnati riconoscimenti a diverse personalità, in segno di gratitudine per il loro impegno e contributo alla comunità siracusana tra cui il presidente della Corte d’Appello di Catania Dott. Filippo Pennisi e Nas Sigonella. Tra gli altri premiati, durante la serata, anche medici e ufficiali. Il Comandante Comdinav 4, Contrammiraglio Alberto Tarabotto, ha quindi espresso il proprio apprezzamento per l’assidua presenza e l’impegno di Unuci Siracusa sul territorio, evidenziando i solidi rapporti costruiti nel tempo. Il Capitano di Vascello Filippo La Rosa, ha evidenziato il solido rapporto di collaborazione in ambito sanitario che vi è tra i medici militari americani e quelli italiani. Erano presenti anche delegazioni della Nato, della Capitaneria di Porto, dell’Arcivescovado, della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare, del Corpo Militare CRI e dei Carabinieri e anche il manager dell’Asp Alessandro Caltagirone e i Presidenti Unuci Palermo, Catania e Augusta. “Questo evento – ha concluso Tota – rappresenta non solo un omaggio alla nostra storia e alla nostra cultura, ma anche un’occasione per rafforzare i legami tra le diverse istituzioni che operano sul nostro territorio per contrastare specifici fenomeni come la violenza di genere”.




La chiesa contesa, finisce in Tribunale la querelle per la chiesa di Gesù e Maria in Ortigia

Sarà il Tribunale di Siracusa a decidere chi ha ragione nella vicenda che vede al centro una chiesa di Ortigia e la sua locazione commerciale. Negli anni scorsi, l’allora rettore aveva stipulato un contratto di affitto per lo svolgimento di alcune attività all’interno della chiesa Gesù e Maria, di via Capodieci. Secondo alcune fonti, l’accordo prevedeva una durata di alcuni mesi. Con l’arrivo del nuovo parroco, si è scoperto che i privati erano ancora “in possesso” dell’immobile e così nel 2022 è partita un’azione bonaria per riottenerne le chiavi. Un tentativo che non ha sortito gli effetti sperati e così, nel 2023, il rettore si è rivolto alla giustizia. La causa è tuttora pendente e sarà discussa nel merito – inclusi anche i canoni di affitto di cui viene lamentato il mancato pagamento – solo nel nuovo anno. “La proprietà ha il dovere di chiedere la tutela dell’immobile, sottoposto a vincolo”, filtra dalla Diocesi. “Allo stato, il possesso della chiesa da parte dei conduttori è del tutto legittimo in forza di un contratto di locazione”, replica l’avvocato Alessandra Furnari per conto degli organizzatori della mostra. “Sarà il tribunale a stabilire la durata, visti i contrasti sul punto tra le parti”, aggiunge.
La chiesa non è in uso, nel senso che non vi si celebra messa ma non è neanche sconsacrata. E su questo aspetto ci sono state recenti polemiche per l’organizzazione all’interno di una mostra di arte contemporanea con lanci e schizzi di vernice.
“Arte? Si può assistere e rabbrividire davanti a performances che hanno l’unico obiettivo di dissacrare e sporcare lo spazio chiesastico”, il giudizio duro dello storico dell’arte Paolo Giansiracusa.

foto: antoniorandazzo.it




“Banda dell’escavatore” in azione a Pedagaggi: preso di mira l’Ufficio Postale

La “banda dell’escavatore” torna in azione, questa volta a Pedagaggi, e come è accaduto a Lentini qualche notte fa, non porta a termine il proprio intento criminale.
I malviventi hanno preso di mira l’Ufficio Postale di Pedagaggi. Con un escavatore, hanno tentato di sfondare l’ingresso della sede, con l’obiettivo di introdursi all’interno e di portare via il denaro contenuto nelle casse. Qualcosa, tuttavia, sarebbe andato storto. Nel tempo a disposizione, i ladri non sarebbero riusciti ad accedere negli uffici e hanno, quindi, preferito dileguarsi prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, facendo perdere le proprie tracce. Sul posto, i carabinieri, a cui sono affidate le indagini. Gli inquirenti starebbero visionando proprio in queste ore le immagini raccolte dagli impianti di videosorveglianza della zona, per ricostruire l’esatta dinamica del tentato furto e per risalire all’identità dei responsabili. Anche nel caso della gioielleria del centro di Lentini presa di mira la settimana scorsa, un problema all’escavatore ha fatto desistere i malviventi, che anche in quel caso hanno scelto di fuggire. Gli episodi di questo genere, che si susseguono con una certa frequenza negli ultimi mesi, stanno determinando un clima di preoccupazione tra i cittadini e , ancora più, tra gli operatori commerciali della zona nord della provincia di Siracusa.




Allarme criminalità a Lentini e Carlentini, CNA Siracusa scrive al Prefetto

CNA Siracusa, anche attraverso Innocenzo Russo, vicepresidente di CNA Sicilia, esprime preoccupazione per i recenti episodi di criminalità che hanno colpito le attività commerciali nei comuni di Lentini e Carlentini. In una lettera indirizzata al Prefetto di Siracusa, Rosanna Magnano e Gianpaolo Miceli, rispettivamente Presidente e Segretario Territoriale di CNA Siracusa, hanno stigmatizzato i ripetuti tentativi di furto con spaccata ai danni delle micro e piccole imprese locali.
“La nostra preoccupazione è grande,” scrivono Magnano e Miceli, “di fronte a spaccate che non solo danneggiano gli esercenti, ma che arrivano addirittura a includere l’uso di mezzi meccanici di grandi dimensioni per distruggere gli ingressi dei negozi. Questi non sono atti di micro-criminalità, ma vere e proprie azioni criminali che minano profondamente la libertà e la sicurezza delle imprese locali.”
CNA Siracusa sottolinea come questi atti di violenza e distruzione non solo creano disagi e difficoltà economiche immediate, ma minacciano anche la vitalità economica a lungo termine dell’area. “Queste attività criminali limitano pesantemente lo stimolo all’autoimpiego, soprattutto per i giovani residenti, rischiando di portare a una desertificazione socio-economica del territorio.”
Magnano e Miceli auspicano un confronto con le autorità per trovare soluzioni concrete a supporto del territorio e delle sue attività economiche. La CNA di Siracusa rimane a disposizione per collaborare con le istituzioni al fine di garantire la sicurezza e la prosperità delle imprese locali.
“Confidiamo in un tempestivo intervento e restiamo disponibili per qualsiasi confronto necessario a supportare le nostre comunità”, concludono.




Mare per Tutti 2024: 194 strutture balneari accessibili in tutta la Sicilia

Questa mattina, presso la Capitaneria di Porto di Siracusa (in continuità del progetto “Sicilia e Siracusa Mare per Tutti”, nato nel 2014 nella istituzionale cornice della stessa Capitaneria), è stata presentata la decima edizione dell’iniziativa, al fine di implementare il progetto di realizzare un’ospitalità ancora più accessibile, ecosostenibile ed in sicurezza nell’intero territorio siciliano.
L’evento si è aperto con i saluti da parte del Comandante della Capitaneria di Porto di Siracusa Andrea Santini, Sabrina Zappalà per l’Area Marina Protetta del Plemmirio, Lisa Rubino, Presidente del COPRODIS e del Presidente dell’associazione “Sicilia Turismo Per Tutti”, Bernadette Lo Bianco, che ha illustrato il progetto e moderato l’incontro.
Ospite di eccezione la blogger di turismo accessibile italiano Marta Russo con “I pensieri di Marta “, che ha portato il suo racconto di Testimonial di turismo accessibile italiano. In tutta la Sicilia si contano ben 194 strutture balneari accessibili (87 pubbliche e 107 private), di cui 47 nella provincia di Siracusa (25 pubbliche e 22 private) e 23 nel territorio aretuseo (15 pubbliche e 8 private). Un incremento di circa il 15% rispetto ai dati dell’anno precedente.
Numerosi sono stati gli interventi: l’Assessore ai Servizi Sociali, Politiche per le Inclusioni e Pari Opportunità del Comune di Ragusa Elvira Adamo; l’Assessore alle Frazioni del Comune di Ragusa Andrea Di Stefano; Geom. Nello Veloce per l’Ufficio Tecnico per l’inclusione del Comune di Ragusa; dott.ssa Di Giacomo, Disability Manager del Comune di Ragusa; Stefy Busà, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Avola; il dott. Riccardo Di Salvo, in rappresentanza dell’A.S.P. di Ragusa, che hanno portato tutti un loro contributo di esperienza e di buona pratica che hanno attuato nei loro comuni. L’associazione i Superabili rappresentati dal presidente Giuseppe Cataudella, hanno illustrato un progetto che proporranno ai vari comuni e associazioni di disabilità dal titolo “Formidabili. Nessuno escluso”.




Accordo tra Regione e sanità privata per abbattere le liste d’attesa

(cs) Quindici milioni di euro per il supporto che il sistema sanitario privato convenzionato darà all’abbattimento delle liste d’attesa, specialmente per i trapianti di midollo osseo e cornea e gli interventi di chirurgia oncologica in Sicilia, nonché per altre prestazioni di ricovero.
È uno dei punti dell’accordo tra la Regione e le associazioni dell’ospedalità privata per l’erogazione dei finanziamenti regionali per le prestazioni di ricovero in strutture accreditate e contrattualizzate, per il 2024. L’intesa firmata oggi prevede lo stanziamento complessivo di oltre 515,8 milioni di euro.
A sottoscrivere il documento, stamattina a Palazzo d’Orléans, il presidente Renato Schifani, l’assessore alla Salute, Giovanna Volo, assistiti dal dirigente generale del dipartimento della Pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, e i presidenti regionali di Acop, Carmelo Tropea, di Aiop, Barbara Cittadini, e di Aris, Domenico Arena.
«Con questo accordo – ha detto il presidente Schifani – investiamo risorse importanti per abbattere le liste d’attesa nelle aree critiche, a cominciare dalle aree di emergenza e gli interventi di chirurgia oncologica e dai trapianti di midollo e di cornea. Un campo, questo, nel quale la Sicilia sta compiendo progressi importanti, che intendiamo rendere strutturali. Abbiamo avviato un programma sull’edilizia ospedaliera per rendere la sanità siciliana fortemente competitiva, con l’obiettivo di tutelare il bene primario della salute dei cittadini. A tal fine, il sistema privato convenzionato di qualità è una risorsa con professionalità e strutture di eccellenza che concorre con il sistema pubblico a rendere le prestazioni accessibili agli assistiti della comunità isolana».
«Sono soddisfatta perché con questa intesa – ha aggiunto l’assessore Volo – la sanità privata convenzionata viene incontro al settore pubblico nel soddisfacimento del bisogno dei siciliani legato, soprattutto, all’emergenza-urgenza. La Sicilia era l’unica Regione che non aveva ancora formalizzato questa collaborazione. Con l’impegno di questo governo per l’ampliamento della rete territoriale di assistenza e gli investimenti sull’edilizia ospedaliera, daremo la possibilità a tutti i siciliani di trovare risposta ai loro bisogni di salute e di porre fine ai viaggi della speranza»
L’accordo prevede inoltre risorse per 18 milioni di euro per prestazioni di alta complessità volte a contrastare la mobilità sanitaria verso altre regioni. L’intesa punta anche a migliorare l’assistenza dei pazienti che ricorrono ai pronto soccorso del sistema pubblico, con la possibilità di trasferirli, con il loro consenso, in una struttura privata. A tal fine, le Aziende sanitarie, accertata l’obiettiva necessità di ricorrere a soggetti privati contrattualizzati, potranno bandire una manifestazione di interesse pubblico alla quale potranno aderire gli operatori privati convenzionati e contrattualizzati per ridurre il carico di lavoro e il sovraffollamento dei pronto soccorso degli ospedali pubblici, garantendo al contempo tempestività e appropriatezza dei necessari trattamenti sanitari.




Un’ambulanza per tre comuni, la FSI-USAE: “Territori scoperti, rivalutare le scelte con urgenza”

Anche quest’anno, come accaduto nel 2023, riemerge la problematica questione del collocamento dell’ambulanza nel periodo turistico, dal 1° agosto al 31 ottobre, presso il comune di Portopalo. Il Segretario Territoriale FSI-USAE di Siracusa e Coordinatore Regionale Sicilia Sanità Privata FSI-USAE, Renzo Spada, non ci sta a questa situazione.
Una momentanea soluzione è stata comunicata dall’Asp di Siracusa nei giorni scorsi, la quale prevede la presenza sul territorio di Portopalo di un’ambulanza del 118, autorizzata dall’assessorato alla salute, disponendo una turnazione a settimane alterni con i messi delle postazioni di Buscemi e Buccheri.
“L’Asp proclama la presenza di un’ambulanza medicalizzata a Portopalo, il che non rispecchia la reale situazione attuale in cui c’è già carenza di medici nelle postazioni permanenti. Inoltre, da considerare anche l’enorme disagio che viene creato ai dipendenti in servizio presso tali postazioni, che vengono dislocati a Portopalo con l’ambulanza per andare a svolgere il turno di lavoro e che devono così percorrere tra i 70 e 140 km, mentre per il normale sevizio percorrerebbero solo massimo 30 km.”
“Non si comprende come ad un anno esatto si ripresenti lo stesso problema dello scorso anno e come non si sia trovata una soluzione a tale criticità, investendo ad esempio in mezzi e risorse umane nel collocamento di dipendenti e ambulanze appositamente dedicate alla copertura del territorio e che invece si sia cercata per l’ennesima volta una soluzione tappa buchi  che crea disagi considerevoli sia alla popolazione dei paesi montani che si trovano cosi privi di servizio di emergenza sia ai dipendenti che devono sostenere lunghe percorrenze e costi moltiplicati per trovarsi sul posto di lavoro”, sottolinea la Segreteria Territoriale FSI-USAE Siracusa.
“Si ritiene di dover rivalutare il tutto con urgenza per la tutela dei dipendenti e dei cittadini. Chiediamo pubblicamente l’ impegno del presidente SEUS e delle  Assessore Regionale  alla salute Sicilia, sua Eccellenza il Prefetto e le parti coinvolti ed un incontro Ufficiale viste le notevoli apparizioni pubbliche da Slogan che lo stesso Presidente SEUS si impegna a Presenziate lodando i Dipendenti per l’ impegno costante ma a tutto ciò devono seguire i fatti e non gli slogan”.




Evade dai domiciliari per andare in un parco acquatico, arrestato

Un 31enne, già ai domiciliari, è stato arrestato dai Carabinieri di Acireale per detenzione di sostanze stupefacenti. Nelle ultime settimane, infatti, si notava un anomalo via vai di persone nella palazzina di edilizia popolare situata nei pressi di Corso Savoia, al centro del paese, dove l’uomo era ristretto agli arresti domiciliari in un appartamento al secondo piano. Dopo un’attività di osservazione, i Carabinieri hanno deciso di intervenire. Entrati nello stabile suddivisi in due squadre, i militari hanno raggiunto l’abitazione dell’uomo che, avendo intuito che non si trattava di un controllo per accertare la soltanto la sua presenza in casa, essendo in regime di arresti domiciliari, ha cominciato a essere nervoso. Il motivo del suo atteggiamento è stato svelato quando gli investigatori hanno trovato, nascosto sotto un accappatoio appeso nel bagno, un sacchetto di plastica contenente un pezzo da circa 80 grammi di cocaina, e un bilancino di precisione perfettamente funzionante.
Nella sua camera da letto, poi, il 31enne aveva nascosto 1.600,00 euro in contanti, ritenuti i guadagni dell’attività di spaccio. Droga e denaro sono stati sequestrati mentre lui, posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato collocato sempre ai domiciliari, con udienza “direttissima” per il giorno seguente. Tuttavia, quando i Carabinieri, l’indomani, sono andati a prenderlo per portarlo in tribunale, il giovane era evaso.
I militari del Nucleo Operativo di Acireale si sono messi, quindi, subito sulle sue tracce. Le attività d’indagine svolte hanno portato gli investigatori dell’Arma fino a Melilli, in provincia di Siracusa, presso un parco acquatico della zona. Raggiunto il posto, i Carabinieri hanno subito visionato le immagini di videosorveglianza per comprendere dove fosse, e hanno accertato che l’evaso stava prendendo il sole su un lettino. Cinturata, quindi, la zona, in modo da bloccare ogni possibile via di fuga, i Carabinieri sono intervenuti catturandolo.
Questa volta, l’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato portato in carcere a Catania.




Arte o sacrilegio? Polemiche per la mostra in chiesa: “dissacrante”, “no è tutto legittimo”

Alcune foto finite sui social hanno sollevato un coro di polemiche sulla mostra Goditela, in corso di svolgimento presso la chiesa di Gesù e Maria di via Capodieci, nel cuore di Ortigia, il centro storico di Siracusa. Di fronte ad immagini che raccontano di schizzi di vernice sulle pareti della chiesa e lanci di colore da un soppalco, è lo storico dell’arte Paolo Giansiracusa ad interrogarsi. “Arte? Si può assistere e rabbrividire davanti a performances che hanno l’unico obiettivo di dissacrare e sporcare lo spazio chiesastico. La trovata artistica (che gode degli auspici del comune) consiste nel lancio di lattine di colore da un’altezza di sette metri. Vi lascio immaginare dove arrivano gli schizzi di questa pioggia prodigiosa”. Una nota critica conclusa dall’invito a restituire la chiesa alla parrocchia di San Martino.
L’edificio non è sconsacrato, confermano dalla Diocesi di Siracusa. Ma è stato comunque concesso in locazione commerciale agli organizzatori della mostra. “Allo stato, il possesso della chiesa da parte dei conduttori è del tutto legittimo in forza di un contratto di locazione”, spiega l’avvocato Alessandra Furnari per conto degli organizzatori. “Sarà il tribunale a stabilire la durata, visti i contrasti sul punto tra le parti”.
Dalla Diocesi, però, filtra una versione diversa. L’immobile sarebbe stato concesso in locazione temporanea in occasione di un evento diversi anni fà e non in locazione agli organizzatori della mostra. Non sarebbe stato più restituito e neanche sarebbero stati mai riconosciuti i canoni di locazione. Per questo, dal 2022 il rettore sta cercando di riottenerne bonariamente il possesso ma è stato costretto, nel 2023, ad agire giudizialmente. La causa è tuttora pendente. “La proprietà ha il dovere di chiedere la tutela dell’immobile, sottoposto a vincolo”, filtra dalla Diocesi. Insomma, la vicenda sarebbe ben diversa.

le foto pubblicate sui social:

Quanto alle polemiche sul senso artistico dell’appuntamento, Lorena D’Ercole – che firma le opere – spiega che la mostra “è un invito a vivere pienamente ogni istante e ad abbracciare la complessità della nostra esistenza”.