VIDEO. "Così abbiamo riscoperto la scala antica di Santa Panagia": le immagini e il racconto

Il racconto della “riscoperta” di una scala monumentale nella cava di Santa Panagia proprio dal luogo in cui tutto questo  è accaduto. Andrea Bartoli e Daniele Valvo ci mostrano la scala riportata alla luce e ci raccontano come ne hanno notato la presenza e deciso di scoprire fin dove arrivasse.




Allarme rientrato a Buccheri, tamponi molecolari negativi: domani scuole aperte

Allarme rientrato a Buccheri. I tamponi molecolari effettuati sui 7 cittadini risultati positivi al Covid dopo il tampone rapido effettuato ieri, fra cui il sindaco, Alessandro Caiazzo, sono tutti negativi. Domani, dunque, le scuole saranno riaperte. Il primo cittadino aveva disposto la chiusura degli istituti scolastici ieri e fino al 29 gennaio. Essendo, però, arrivato l’esito del tampone molecolare, che consente di tirare un sospiro di sollievo, la necessità di evitare la didattica in presenza viene meno. “Pericolo scampato- commenta Caiazzo- ma l’attenzione va sempre tenuta alta. Ringrazio l’Asp per la celerità e per avermi comunicato immediatamente i dati”. Era stato proprio il sindaco, ieri pomeriggio, ad annunciare la decisione di non aprire le scuole e di essere risultato, con altri sei concittadini, positivo asintomatico. Fortunatamente nessuno dei sette, tre dei quali studenti, in realtà è stato contagiato.




Buccheri. Positivi al Covid il sindaco e altri sei cittadini: scuole chiuse

Scuole chiuse fino al 29 gennaio anche a Buccheri.  Dallo screening effettuato tramite il sistema drive-in,sette cittadini sono risultati positivi al Covid-19. Fra questi anche il sindaco,Alessandro Caiazzo,che ne ha dato notizia su Facebook, preannunciando anche l’ordinanza di chiusura delle scuole. Fra i positivi, tre studenti. Anche da questo dato è scaturita la decisione di predisporre la didattica a distanza. Il sindaco ha rassicurato i suoi concittadini sulle condizioni di salute proprie e degli altri contagiati. “Tanto tuonò- il suo commento- che piovve”.




Siracusa. Le ringhiere di Ortigia sempre più in "sofferenza": una foto riporta l'attenzione sui rischi

Che le condizioni  in cui versano le ringhiere del lungomare di Ortigia siano precarie  non rappresenta una novità per nessuno. In attesa che vengano avviati i lavori di ripristino, però, il tempo e gli agenti atmosferici, accanto all’inesorabile azione erosiva del mare, continuano a peggiorarne lo stato . Una foto di Silvia D-Arrigo ne mette in  evidenza la precarietà. Il ferro, ormai consumato, ma anche le colonnine in cemento, sgretolate, lasciano ipotizzare che non sia  improbabile l’ipotesi che si possa verificare un cedimento, con le conseguenze in termini di sicurezza. Ortigia conosce bene, del resto, il problema dell’ingrottamento.  I muraglioni dell’isolotto, per un tratto, sono stati oggetto in passato di  interventi di consolidamento e messa in sicurezza e altri, per altri tratti, sono da tempo in programma, per un investimento di svariati milioni di euro. L’iter che dovrebbe condurre dalle intenzioni al cantiere, tuttavia, sembra essersi arenato o comunque procedere molto più lentamente rispetto all’erosione.




Siracusa. Una scala monumentale nella cava di Santa Panagia: affascinante "riscoperta" di Bartoli e Valvo

Una scala monumentale, scolpita nella roccia. Era nascosta dalla fitta vegetazione della cava di Santa Panagia e in gran parte scavata dentro una trincea. A riportarla alla luce sono stati Andrea Bartoli, guida naturalistica e Daniele Valvo. “Una scala che -hanno spiegato-permette di affrontare il dislivello di circa 15 metri del costone Est della cava, con cinque rampe, con diversa inclinazione, una trincea larga un metro e 70 centimetri circa e profonda 4 metri, per almeno 30 scalini. Altri potrebbero essere occultati dal radici e terra”. A rendere invisibile la scala erano rovi, lentisco, ginestra spinosa, che la rendevano anche impraticabile. Era presente nelle mappe del Cavallari in effetti ma nessun altro riferimento è stato rinvenuto a tal proposito. Bartoli e Valvo hanno deciso di ripulire l’area,per renderla visibile e adesso anche fruibile a chi volesse percorrerla. Un’azione compiuta volontariamente, nei ritagli di tempo. Mesi di lavoro.  Adesso si augurano che l’azione avviata possa essere perfezionata dall’amministrazione comunale  e dalla  Soprintendenza ai Beni culturali, ciascuno per le proprie competenze. L’ente Parco Archeologico svolgerà intanto approfondimenti e studi in quell’area.  Oltre alla scala monumentale rivenuta da Bartoli e Valvo, un’altra scala antica, nei pressi della pista ciclabile ,è stata da loro ripulita. Nota ma impraticabile a causa di piante e rovi. Conduce, risalendola, al  viottolo che porta alla Tonnara.




Rocambolesco inseguimento nel cuore della notte, denunciati in due

Rocambolesco inseguimento nella notte a Rosolini. I carabinieri della Compagnia di Noto hanno svolto un servizio che ha comportato dei passaggi spettacolari,fortunatamente senza danni né feriti.

In via Sant’Alessandra, i militari hanno notato un’auto, una Fiat 600 con a bordo due persone. Il veicolo viaggiava con il bagagliaio aperto contenente ciclomotore, parzialmente occultato da un lenzuolo.
Alla richiesta di fermarsi, il conducente ha accelerato la sua corsa, tentando di seminare la  gazzella. Ne è scaturito un pericoloso inseguimento tra le vie cittadine, durante il quale, mentre il conducente della 600 guidava in modo spericolato, il suo passeggero ha slegato il ciclomotore che, svincolato dalla autovettura, subito dopo una curva è rovinato al suolo.
Raggiunta e fermata l’auto, i militari del Radiomobile hanno anche recuperato il ciclomotore, risultato provento di furto perpetrato a Modica  qualche ora prima. Denunciati i due, entrambi di Modica, di 21 e 44 anni. A carico del  conducente, anche numerose sanzioni per le violazioni al Codice della strada e per le normative anti/Covid




Siracusa. Coronavirus, l'analisi dell'infettivologo: "E' saltato il contact tracing"

Resta complesso il quadro all’interno del quale si snoda nel territorio provinciale l’emergenza Covid-19. L’infettivologo, Gaetano Scifo pone in rilievo, in particolar modo su alcuni aspetti . Riguardano soprattutto il contact tracing che sembra essere saltato. In questa ondata, secondo l’ex dirigente di Malattie Infettive, si vede in maniera evidente la situazione critica siciliana, per certi versi peggiore di quanto si verifica in Lombardia. A Siracusa, un salto alla fine di dicembre, con numeri a tre cifre al giorno.

 




L'Antico Mercato di Ortigia torna alle origini: "Ospiterà il settore alimentare"

L’Antico Mercato  di Ortigia tornerà alla sua funzione originaria, ospiterà operatori del settore alimentare e sarà collegato al mercato di via De Benedictis con una serie di azioni. Il Comune si muove in questa direzione, che è la stessa, almeno in parte, suggerita dai ristoratori, con in testa lo chef Giovanni Guarneri. Il progetto è di più ampia portata. Si lavora ad un nuovo piano commerciale per Ortigia, che rivaluti il settore alimentare e quello che un tempo era il mercato dei siracusani e sposti verso la Borgata le attività che, negli anni, sono proliferate in maniera sproporzionata nel centro storico, a partire da quelle del settore Food. Ad esporre, nel dettaglio,  l’idea è l’assessore alle Attività Produttive, Cosimo Burti.

Svariati i nodi da sciogliere. L’amministrazione comunale spingerà chi intende fare attività di somministrazione a spostarsi in zone diverse da Ortigia, con agevolazioni che possano dunque rendere più conveniente tale tipo di investimento. Il proliferare di attività di somministrazione di cibo, non sempre ristoranti veri e propri, ha creato un sovraccarico, con una riduzione del volume di affari per molti. “Vogliamo creare un meccanismo di zonizzazione -spiega l’assessore alle Attività Produttive- che nei meandri dei regolamenti in realtà esiste già”. Occorre rientrare nell’ambito di quanto previsto dalla direttiva Bolkestein, che semplifica le procedure amministrative. Burti annuncia l’intenzione di rivalutare il settore alimentare in Ortigia. I ristoratori, del resto, chiedono dei “paletti” alla Bolkestein per l’isolotto.  

L’Antico Mercato potrebbe, quindi, ospitare prodotti di produttori locali, anche con il trasformato e la possibilità, magari, di poter parcheggiare gratuitamente per il tempo necessario a fare la spesa. Un pensiero, quello lanciato dai ristoratori, che l’amministrazione comunale vede positivamente. “Del resto- fa notare l’assessore Burti- fin dal mio insediamento, nel 2019, ho messo mano alla riorganizzazione del commercio, poco tenuto in considerazione negli anni passati, e della ristorazione. Ci siamo resi conto- aggiunge- anche che l’insediamento dei nuovi sistemi di vendita on line hanno  messo in crisi il mercato. Il periodo del Covid-19, inoltre, impone purtroppo ulteriormente un reset generale. Se pensiamo al mercato ittico, metteremo insieme tutti gli operatori coinvolti, accorciando la filiera. Il mercato ortofrutticolo sarà ristrutturato e migliorato in termini di efficienza energetica. Il mercato di via De Benedictis ha la fortuna di avere, in prossimità, l’area del piazzale delle Poste, con una tariffa inferiore rispetto al Talete. Una porzione di quella grande area non è soggetta a pagamento della sosta. Ottima, quindi, l’idea di agevolare gli acquirenti, ma di fatto il problema del mercato non è la questione parcheggi ma la difficile convivenza di troppi operatori con lo stesso prodotto rispetto all’utenza. Il progetto è riportare alla sua vecchia funziona il mercato storico al chiuso. Via del Mercato sarà ripavimentazione, una sorta di agorà per gli eventi, con uno scenario meraviglioso che è il Tempio di Apollo. L’amministrazione comunale ovviamente ha delle difficoltà. Serve un supporto progettuale dall’esterno. Occorre delegare perchè le risorse interne nono sono sufficienti. Inevitabilmente il risultato giustificherà un costo. Se delegare a terzi si traduce in una completezza di risultati per la città, intercettando magari finanziamenti europei, sono più che convinto- conclude- che sia piu’ che giustificabile e utile una consulenza esterna rispetto a sforzi immensi che rallentano altro”.




Siracusa. Vertenza Bpis, sindacati: "Impegni non rispettati, ora basta!"

Fim, Fiom e Uilm manifestano preoccupazione per il futuro dei 100 lavoratori della
BPIS che vivono in questi giorni momenti di incertezza bloccati tra l’impossibilità di
lavorare, – perché l’azienda è fallita -, l’impossibilità di percepire indennità di
disoccupazione – perché non sono licenziati – e l’esito di un’incerta vertenza per la loro
ricollocazione presso l’azienda che si è aggiudicato l’appalto di manutenzione presso lo
stabilimento Sonatrach.
“Gli impegni assunti- si legge in una nota congiunta-  in questi mesi dalla COEMI – azienda subentrante nel contratto manutenzione Sonatrach – al fine di limitare il pesante impatto sociale e garantire i livelli occupazionali, si sono arenati di fronte alla mancata volontà aziendale di
discutere con le organizzazioni sindacali- prosegue il  documento-  le modalità di ricollocamento del personale, con un sostanziale rifiuto di entrare nel merito sul numero di lavoratori da ricollocare e sul trattamento economico da applicare. Questa pregiudiziale, ribadita dalla COEMI nell’ultimo incontro consumato in Confindustria il 18 gennaio- si legge ancora – lascia presagire un risvolto negativo ed inaccettabile di questa complicata vertenza, per lavoratori che non pretendono altro che rientrare al più presto al lavoro in un sito, quello della Sonatrach, che li ha visti attivi con il loro
impegno e competenza negli ultimi 20/30 anni, intenzionati a difendere con responsabilità, dignità ma determinazione, il diritto al lavoro e il futuro delle proprie famiglie”. I sindacati annunciano di non essere “più disponibili ad accettare la spregiudicatezza di aziende che cercano di forzare irresponsabilmente la crisi e l’emergenza sanitaria per azzerare il sistema di regole che fino ad oggi ha consentito la tenuta sociale del territorio. Un sistema industriale che ha sempre rifiutato l’applicazione della “clausola sociale” condannando i lavoratori ad una condizione di precarietà fatta di diritti negati e competizione a ribasso, e che, complice la crisi, prova a ridurre il perimetro valoriale del Contratto Nazionale e di una contrattazione territoriale che ha rappresentato per circa 50 anni fattore di riconoscimento economico della professionalità e competenza espressa
della manodopera del Petrolchimico di Priolo”. La richiesta è quella di avere “risposte concrete”.




Siracusa. Zona Rossa e attività vietate, potenziati i controlli: chiarimenti della Questura

Controlli potenziati in provincia di Siracusa. Come disposto dal Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, la Polizia, i Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia Municipale effettuano un’attività rafforzata di verifica del rispetto delle norme anti-Covid, che fino al 31 gennaio 2021 sono quelle previste per la “Zona Rossa”.
Un aspetto, quest’ultimo, che il Capo di Gabinetto della Questura, Ferdinando Buceti, ha voluto  sottolineare questa mattina in diretta su FMITALIA, anche per chiarire alcuni aspetti relativi a recenti vicende di cronaca.
Da diversi giorni si è passati ad una linea più rigida, con le sanzioni che fioccano nel caso in cui si riscontrino violazioni evidenti delle disposizioni anti-contagio, che si tratti di privati cittadini o che si tratti di attività.
Buceti puntualizza che i siracusani hanno in molte occasioni “un grande senso civico”. Certo, “la trasgressione alle regole – osserva- è un fenomeno che chiaramente esiste, forse è per certi versi anche fisiologico. Ed emerge maggiormente tra i giovanissimi, che non si rendono conto dell’importanza di proteggere quanto di più caro abbiamo: la salute. Quando la curva epidemiologica è salita, anche l’attenzione delle forze dell’ordine è aumentata. Siamo una squadra che lavora per tutelare il territorio. Le regole vanno rispettate – puntualizza il Capo di Gabinetto della Questura- proprio per preservare la salute di ciascuno”.
Per quanto riguarda la possibilità o meno di effettuare attività fisica nel territorio provinciale e in Sicilia, dove vige fino al 31 gennaio prossimo la Zona Rossa, Buceti ricorda che “il dettato normativo del Dpcm del 14 Gennaio 2021, all’articolo 1 comma 10 lettera f concede la possibilità di espletare attività sportiva all’aperto, purchè ci sia la distanza di sicurezza, si indossino i dispositivi di protezione ma è riferito alle aree contrassegnate dal colore arancione. Nel caso della Sicilia, da domenica 17 Gennaio, la colorazione è rossa. Viene, dunque, applicato un altro articolo: il 3 comma 4, lettera d, che sospende le attività di questo genere, anche se sono all’aperto. Abbastanza chiaro il legislatore in questo caso”, prosegue Buceti che chiarisce così anche la vicenda legata alla palestra di Epipoli.
“Semplicemente, non si può fare. Non possono farlo gli avventori, non possono farlo i titolari. Ci rendiamo conto che gli interventi legislativi che si susseguono possono ingenerare confusione ma purtroppo la legge non ammette ignoranza. Siamo a disposizione, dunque, per qualsiasi chiarimento i cittadini desiderino ottenere per evitare di incappare in violazioni”.
Le infrazioni più ricorrenti, e che sono quotidianamente sanzionate da 400 a 3000 euro, riguardano il mancato uso della mascherina, gli assembramenti su pubblica via e il consumo di bevande o alimenti all’interno o nelle immediate vicinanza di bar e chioschi.