Siracusa. Zes: "Opportunità nei decreti Rilancio e Semplificazioni". Cafeo fa il punto

“Novità nell’ambito delle possibilità offerte dalle Zes”. Le prevedono il Decreto Rilancio e il testo del decreto Semplificazione pubblicato in Gazzetta e da convertire in legge.
Ad entrare nel merito è il segretario della commissione Attività Produttive dell’Ars, Giovanni Cafeo di Italia Viva.
“In particolare, nel decreto Semplificazioni è prevista esplicitamente la possibilità di istituire nelle Zes le Zone Franche Doganali Intercluse – spiega Cafeo – ossia aree esonerate in parte o in tutto dal pagamento di diritti doganali o altri oneri fiscali, al fine di agevolare la possibilità di scambio merci e sviluppo commerciale”.
“Inoltre, il decreto Rilancio ha ufficializzato la possibilità per le imprese che operano nella logistica di accedere ai benefici del Credito d’Imposta – continua il deputato regionale siracusano – in qualsiasi forma declinato e a supporto di qualsiasi incentivo o agevolazione, un segnale importante che getta di fatto i presupposti per un rilancio del settore, a patto che ovviamente da questo momento vengano effettuate le conseguenti e necessarie decisioni da parte della Regione”.
“Quello della logistica e in generale dello sviluppo legato alla portualità è un treno che non possiamo assolutamente permetterci di perdere – prosegue Cafeo – dopo tanti anni di lamentele e proclami oggi abbiamo finalmente la possibilità di rendere la Sicilia un vero e proprio “Hub del Mediterraneo”, come più volte sollecitato anche attraverso eventi e manifestazioni specifiche, rendendo l’Isola non soltanto attrattiva per gli investimenti ma anche strategica dal punto di vista degli scambi commerciali internazionali”.
“Su questi importanti temi – conclude il parlamentare dell’Ars – preannuncio già da adesso un incontro in diretta streaming che si svolgerà venerdì 24 luglio alle 16.30 dalla pagina Facebook Ufficiale del movimento Res, alla presenza dei principali attori del settore della logistica siciliana, i cui dettagli saranno svelati già all’inizio della prossima settimana”.




Siracusa. Covid, negativi i secondi tamponi agli agenti impegnati nello sbarco

Negativi anche gli esiti dei secondi tamponi a cui sono stati sottoposti gli agenti che si sono occupati dello sbarco . Ulteriore motivo di rassicurazione per il Siap, sindacato della polizia. I migranti, arrivati a bordo della Nave Jonio il primo luglio scorso sono poi stati trasferiti nella struttura Mondo Nuovo di Testa dell’Acqua. Positivi al Coronavirus 8 di loro, notizia che ha fatto scattare polemiche, allarme e poi la modifica del protocollo d’intervento. Il presidente della Regione, Nello Musumeci ha disposto che tutte le operazioni dovranno essere effettuate in rada e non dopo lo sbarco.

Soddisfatto il sindacato per l’esito dei nuovi tamponi effettuati. “La preoccupazione era stata evidente- racconta il segretario provinciale Siap, Paolo Mazzarella- traslata in familiari, amici e conoscenti degli operatori ed a più ampio spettro negli abitanti di questa provincia che hanno vissuto il terrore di una nuova ondata di contagi con le conseguenze di quanto già vissuto nei mesi bui del lockdown. Apprendere che i colleghi interessati, sottoposti al secondo tampone rinofaringeo, al termine del periodo di 14 giorni di isolamento fiduciario (leggasi quarantena), sono risultati negativi, ci rasserena e nel contempo ci dà la percezione della grande professionalità messa in campo dagli uomini e dalle donne della Polizia di Stato che, con grande senso del dovere e forti
dell’esperienza acquisita sul campo nel terribile periodo del picco pandemico, svolgono
tutte le attività di servizio previste durante gli sbarchi, e non solo, attuando correttamente
tutti i protocolli anti-contagio ed utilizzando con estrema competenza i previsti D.P.I. (tute,
mascherine FFP2, calzari, visiere, para-schizzi), spesso con grande sofferenza fisica a causa
del clima poco favorevole e per la mancanza di strutture idonee allo svolgimento delle
necessarie operazioni di accoglienza”.




Evasione fiscale, sequestro per equivalente per oltre 4 milioni: due denunciati

Sequestro preventivo per equivalente per oltre 4 milioni di euro. I Finanzieri della Compagnia di Augusta l’hanno eseguito a carico dell’amministratore di diritto e l’amministratore di fatto di una società cooperativa di Augusta, impegnata nel settore degli impianti di telecomunicazione ed elettronici. Scoperta una presunta evasione fiscale. Il sequestro riguarda  beni mobili e immobili. La società opera nel comprensorio industriale di Priolo/Melilli.

L’attività trae origine da una delega della Procura della Repubblica di Siracusa nei confronti di una società attiva nel settore degli impianti di telecomunicazioni ed elettronici, a conclusione della quale è stato evidenziato l’inserimento nella dichiarazione IVA (anno 2017) di un credito inesistente, ammontante a 3.564.000 euro.

Gli ulteriori approfondimenti, eseguiti anche con l’ausilio delle banche dati in uso al Corpo, hanno poi consentito di rilevare che la società attenzionata aveva acquistato – da una Società Cooperativa con sede nel milanese – crediti IVA per un ammontare di: 1.000.000,00, a fronte di un corrispettivo di € 900.000,00 da pagare in 40 rate;  3.109.000,00 a fronte di un corrispettivo di € 2.798.100,00 da corrispondere in 20 rate.La Società Cooperativa cedente i 2 rilevanti crediti IVA, è fallita in data 30.09.2019.Il GIP del Tribunale di Siracusa, pertanto, su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, ha disposto il sequestro di beni agli indagati a tutela delle ragioni dell’Erario, fino a concorrenza dell’importo di 4.357.727 euro riguardanti anche disponibilità liquide esistenti sui conti correnti bancari intestati alla società e agli indagati, beni immobili e mobili registrati ed intestati agli amministratori di diritto e di fatto.

 

 




Treni festivi: "Pendolari danneggiati, da Catania a Siracusa primo arrivo a mezzogiorno"

“Bene che la ferrovia si metta al servizio del turismo, ma ci sono anche i pendolari, che devono spostarsi ogni giorno per raggiungere i propri posti di lavoro e tornare poi a casa”. L’osservazione è del Comitato Pendolari Siciliani , con in testa Giosuè Maloponte. “Abbiamo preso atto degli investimenti con l’incentivazione dei treni turistici Cefalù Line sulla Punta Raisi-Palermo-Cefalù, e Barocco Line sulla Siracusa-Modica-Ragusa- commenta- ma se da un lato si incrementano le corse per dar modo al turista e al turismo estivo-festivo, dall’altro se diamo un’occhiata ai treni festivi sulla Messina-Palermo, ci rendiamo conto che non vi è alcun treno assicurato nelle fasce orarie lavorative 06.00-09.00”. Per arrivare a Siracusa, uno degli esempi riportati da Maloponte, il treno regionale che parte da Messina e raggiunge Catania, parte alle 6,52 e arriva alle 8,52. Da Catania per Siracusa occorre attendere il primo treno delle 10,45, con arrivo alle 12,01. “Chiaro- fanno notare i pendolari- che chi deve lavorare nei giorni festivi , pur avendo un abbondamento ferroviario, non può utiliizzare il treno perchè le corse non sono garantite”.

Per quanto riguarda i Barocco Line, il turista che si trova a Catania non ha alcuna possibilità di raggiungere Siracusa in treno se non a partire da mezzogiorno e quindi un servizio senza alcun senso per i turisti che si trovano a Catania ma anche per i lavoratori che da Catania vorrebbero raggiungere Siracusa.

La musica non cambia da Palermo ad Agrigento poiché si arriva nelle due Città tra le ore 10.30 e le 11.15. Questa la situazione dei treni programmati nei festivi sulle seguenti relazioni: Palermo-Agrigento n. 12 treni giorno;Palermo-Messina n. 9 treni giorno;Messina-Catania n. 9 treni giorno;Catania-Siracusa n. 8 treni giorno;Palermo-Trapani n. 7 treni giorno

La richiesta è quella di rivedere il servizio, che c’è ma è ridotto al minimo,  garantendo anche la domenica e nei giorni festivi la continuità del servizio nelle fasce orarie pendolari (06.00/09.00). All’assessore regionale ai Trasporti, Marco Falcone l’invito a intervenire subito, ottimizzando gli orari dei treni esistenti.




Augusta. Ok al documento di pianificazione dell'Autorità Portuale

Via libera ad Augusta al Documento di pianificazione strategica di sistema (Dpss) dell’Autorità portuale di sistema del mare di Sicilia orientale . Il consiglio comunale delibera anche le relative osservazione. Alla seduta a palazzo San Biagio ha preso parte anche Assoporto, con Marina Noè. “La partecipazione al Consiglio comunale di Augusta per l’approvazione del Dpss dichiara la presidente di Assoporto- si è resa necessaria al fine di chiarire le proprie posizioni sia in ordine al documento di pianificazione strategica di sistema dell’Autorità portuale di sistema del mare di Sicilia orientale che alle osservazioni avanzate dalla giunta con la delibera del 3 luglio scorso”. Noè ha confermato la propria adesione al documento di pianificazione nella consapevolezza che lo stesso “sia la fotografia della situazione attuale sia in termini politici sia infrastrutturali, ma anche un documento previsto dalla vigente normativa e propedeutico alla predisposizione del Piano regolatore portuale”.
Riguardo l’area sottoposta al suggerimento di cambio di destinazione d’uso , Noè ha chiarito che “riguarderà il redigendo Piano regolatore del porto ed è da considerarsi individuata in quella strettamente ricadente nell’area Maxcom e non anche i territori limitrofi”.
Assoporto ha voluto, inoltre, esprimere la propria opinione in merito alle altre osservazioni relative all’allargamento dei limiti territoriali dell’Autorità portuale di sistema evidenziando più precisamente come un errore commesso in sede di costituzione dell’ Autorità di sistema, nell’identificazione del perimetro, possa oggi rappresentare una grande opportunità per la città.
“Non c’è dubbio infatti che, per dare una prospettiva di sviluppo concertata e condivisa con il territorio – ha proseguito Noè- servano i fondi e che questi siano disponibili nelle casse dell’Adps che, ricordiamo, è un Ente creato proprio per sviluppare il territorio di Augusta a cui si è come noto da poco unito il territorio di Catania e di cui probabilmente altri porti della Sicilia orientale entreranno a far parte. E’ come dire che maggiore è il territorio su cui investire ad Augusta maggiori saranno le ricadute finanziari ed economiche per la nostra città.




Siracusa. Gli 80 anni di Voza, Soprintendente emerito. Granata: "Disegnò i parchi storici"

Il Soprintendente emerito Giuseppe Voza compie 80 anni. Un compleanno importante che l’assessore alla Cultura, Fabio Granata evidenzia con parole di profonda stima. “Mi sovviene una immagine di Goethe a noi molto Cara: “L’eredità dei Padri devi riconquistarla se vuoi possederla davvero”- dice Granata-  Del nostro Soprintendente emerito potrei raccontare tanti aneddoti visto il tempo che ho avuto l’onore di condividere con lui. Sono sempre stato colpito dalla sua sapiente
capacità di raccontare nel modo più lineare e semplice la storia della nostra Città, raggiungendo le “corde” più profonde di chi ascolta e contribuendo così alla riconquista del senso più profondo delle nostre eredità culturali.A mio parere nessuno racconta “l’antico”meglio di Beppe Voza e questo innegabile dono affianca i suoi enormi meriti di Archeologo illuminato e difensore coraggioso del nostro Patrimonio”. Granata definisce Voza  “un archeologo atipico: la capacità infatti di raccontare in maniera semplice vicende antiche e complesse, senza rifugiarsi nell’autocompiacimento di un linguaggio per addetti ai lavori, è un dono ma anche una scelta precisa volta ad andare oltre certi limiti autoreferenziali di una parte del mondo della ricerca archeologica”. Un’amicizia lunga la loro. A volte anche visioni differenti sulla gestione della cultura nel capoluogo. “Solo a lui è concesso di raccontare Ortigia paragonandola a Manhattan o la Civilizzazione greca d’Occidente come evoluzione rispetto alla madre patria Greca- prosegue Granata- Beppe ama spesso soffermarsi, attraverso riflessioni profonde e ogni volta originali, su quella idea di stratificazione storica e culturale che caratterizza la “cifra”più importante della nostra amata Siracusa dalla sua Fondazione ai nostri giorni”. Voza e i suoi studi nel campo della ricerca archeologica mondiali. “Suoi sono testi fondamentali -ricorda Granata- Sue, intuizioni superbe. E poi la fermezza nella tutela e una innegabile capacità di aprirsi alla modernità senza contaminazioni e senza sopratutto alcun condizionamento possibile da parte di ogni forma di potere: queste le sue doti più nobili ed evidenti.
E io che ho avuto la fortuna e il privilegio di averlo al fianco nella esaltante esperienza di Governo dei beni culturali siciliani ho potuto, prima timidamente e poi in maniera sempre più profonda, stringere con lui una amicizia che rappresenta per me un onore e un vanto”.
Insieme abbiamo reso possibile, grazie a una utilizzazione sapiente dei Fondi Comunitari, un piccolo Rinascimento a Siracusa e in Ortigia, a Noto e Palazzolo, a Pantalica e in tanti altri luoghi tutelati e valorizzati con passione e rigore.
Tantissimi restauri e interventi importanti e decisivi per i riconoscimenti Unesco conseguiti prima nel 2002 e poi nel 2005.

Ricordo Beppe e la sua ferma, e per alcuni incomprensibile, opposizione all’ingresso di Siracusa nel sito seriale candidato alla iscrizione nel registro della W.H.L. UNESCO dei Comuni del Val di Noto nel 2002.

“Fabio, Siracusa è anche altro.
È sopratutto altro”.

Lo ascoltai e ne colsi il ragionamento strategico, nonostante autorevoli esponenti Unesco ci manifestassero la loro perplessità per il rischio che correvamo scegliendo di lasciare fuori Siracusa dal sito “Val di Noto”. Ma dopo questo riconoscimento, ne seguì, miracolosamente per la Sicilia poiché a distanza di meno di due anni, un altro: “Siracusa e la Necropoli di Pantalica”, un
Sito di assoluta rilevanza mondiale inserito nella w.h.l. nel 2005. Nella mia azione di legislatore devo a lui, oltrechè a Pino Grado e Marco Salerno, la intuizione della legge sul Sistema dei Parchi Archeologici. Beppe indicò e “disegno'”i 16 i Parchi storici e ne delineò anche le perimetrazioni quasi 20 anni fa e con un lavoro di pochi mesi, reso possibile dall’avere dedicato all’archeologia e alla ricerca buona parte della sua esistenza.E oggi che il Grande Parco Archeologico di Siracusa muove i primi passi, ho l’onore di dividere con lui il merito di questa impresa di enorme rilievo, costruita contro poteri forti e piccoli interessi meschini”.




Siracusa. La "rivolta" di Cassibile, Simona Cascio (Arci): "Troppo odio per un episodio innocuo"

“Un clima velenoso assolutamente ingiustificabile”. Simona Cascio (presidente Arci Siracusa) interviene con queste parole su quanto accaduto ieri a Cassibile, dopo l’episodio che ha visto protagonista un giovane immigrato della baraccopoli alle porte della frazione che, nudo, ha passeggiato per via Nazionale scatenando l’ira dei residenti. “Circondare il campo, inveire contro i lavoratori accampati, incitare all’odio- tuona Cascio- è conseguenza di un clima velenoso”. Simona Cascio ripercorre la vicenda e focalizza l’attenzione su alcuni aspetti. “Lo stato abitativo dei lavoratori di Cassibile- ricorda-  è un problema politico che non nasce oggi e che denunciamo da anni, si ripete ogni anno e senza mai soluzioni strutturali. Il problema parte dall’incapacità di chi ci governa, a tutti i livelli, di risolvere strutturalmente questa enorme discriminazione. I ragazzi che abitano lì infatti sono lavoratori, vivono in condizioni poco sopportabili, hanno storie complicate e sono oggetti di un odio e di una rabbia che non meritano”. La presidente di Arci parla di caporalato e di padroni locali, che “sfruttano la manodopera senza nessuna garanzia o tutela lavorativa e lucrano alle loro spalle. Hanno lavorato anche durante l’emergenza sanitaria, quando il mondo era fermo, affinché il cibo continuasse ad arrivare sulle nostre tavole, rappresentano un pezzo importantissimo della nostra economia e della comunità multietnica di Cassibile”.
Non è sull’episodio, nè sulla storia del ragazzo che se ne è reso responsabile che Cascio intende soffermarsi. “Quello che è successo oggi-osserva la presidente dell’associazione-  la rabbia che abbiamo visto, mette in luce un problema di cui tutte e tutti noi eravamo consapevoli. Non ci interessa parlare dell’episodio di stamattina, della storia di questo ragazzo o di quanto avvenuto, perché questo non può giustificare in alcun modo una reazione e una strumentalizzazione come quella avvenuta oggi. Circondare il campo, inveire contro i lavoratori accampati, incitare all’odio per un episodio assolutamente innocuo è la conseguenza di un clima velenoso e assolutamente ingiustificabile, oltre che frutto di una narrazione tossica di chi vuole trasformare loro nel nemico e capro espiatorio della grande crisi che stiamo vivendo.
Ormai è chiaro: non si può più temporeggiare-conclude Simona Cascio-
Da troppo tempo sarebbero infatti disponibili i container ad uso abitativo ma, bloccati a causa di lungaggini burocratiche incomprensibili, e rimangono fermi e inutilizzabili.L’episodio di oggi mette davanti agli occhi di tutti un problema enorme ma risolvibile, basterebbe avere il coraggio e la volontà politica di farlo”.




Siracusa. "Villini nel degrado, estendere a quest'area l'intervento dei forestali"

Ancora una tappa nel “tour” di Fratelli d’Italia tra i luoghi della città che necessitano di maggiori attenzioni. Dopo piazza Santa Lucia e il parcheggio Talete, è stata la volta del Foro Siracusano, i Villini. Intento del mini sit-in, “evidenziare le carenze manutentive e la sporcizia e proporre, con spirito costruttivo, percorsi di miglioramento. Non funzionante – è stato rilevato- l’impianto di illuminazione dei vialetti, e piena di erbacce è l’area monumentale delle colonne del Foro Siracusano.È un’area storica importante-fa notare Paolo Cavallaro, presidente del circolo territoriale Aretusa di Fratelli d’Italia-  anticamente era l’agorà della città e in epoca romana il foro, ma manca una targa illustrativa.Andrebbe valorizzata come luogo di incontro dei cittadini e attrezzata per eventi culturali all’aperto. È necessario- la richiesta-  un servizio di custodia che aiuti a preservare tutta l’area da atti di vandalismo ma innanzitutto l’immediato ripristino dell’impianto di illuminazione dei vialetti e la bonifica dell’area circostante le colonne”. Una sollecitazione viene rivolta anche all’Assessore regionale all’Agricoltura, il siracusano Edy Bandiera ed è quella di “estendere a tale area l’Intervento del Corpo forestale, con l’auspicio che, risolta l’emergenza, la pulizia delle aree archeologiche diventi attività ordinaria e programmata prima dell’arrivo dei flussi turistici estivi”.

Foto: repertorio




Siracusa. Custodia della Carrozza del Senato "vendesi", Granata: "Non è parte del Gargallo"

“I locali interessati alla dismissione  fanno parte del complesso monumentale di San Filippo Neri, mai utilizzati per le attività scolastiche del Liceo Gargallo”. L’assessore alla Cultura, Fabio Granata smentisce quanto sostenuto da Siracusa Protagonista, secondo cui il Comune avrebbe intenzione di vendere una parte dello storico palazzo che ha ospitato il liceo. Dopo un sopralluogo, Granata ricorda che “si trattava di semplici magazzini, poi sede della Croce Rossa e infine deposito della Carrozza del Senato. Da anni sono stati dati in concessione onerosa a un laboratorio scenografico e teatrale”.
Prosegue Granata: “Ho avuto l’incartamento completo e ho fatto una ispezione sui locali che confermo non aver mai fatto parte del Gargallo. Nessun collegamento né con le classi né con parti comuni del liceo, che si trova su un altro livello del medesimo complesso monumentale”.
“Mi viene difficile – aggiunge l’assessore alla Cultura – commentare la tesi sostenuta dall’onorevole Vinciullo che si tratti di locali ‘che dovevano servire per le apparecchiature antincendio nel progetto di restauro dell’edificio scolastico’. Quale progetto? Quello che ha devastato la sede storica del Gargallo con interventi bloccati e conseguente sequestro dell’edificio grazie a un mio esposto al Nucleo tutela archeologica dei Carabinieri? Lo stesso ‘progetto’ mai vigilato né dalla Amministrazione di cui Vinciullo faceva parte né dalla Provincia, mentre si faceva allegramente scempio del Gargallo? Questa Amministrazione, Francesco Italia e il sottoscritto in testa, ha ristrutturato e riaperto, dopo oltre 15 anni, il piano terra e i cortili del Gargallo e sta lavorando al suo completo recupero, proprio per andare oltre certi ‘progetti’ devastanti e vergognosi”.
Conclude l’assessore Granata: “Una cosa è certa: sostenere che quei locali di Via Veneto abbiano fatto parte del Gargallo è falso e nessuno può sostenerlo se non attraverso contorsioni mentali o elucubrazioni su ‘future utilizzazioni’ relative a progetti che sono stati bloccati dai Carabinieri e dalla Procura, progetti sui quali non si è mai colpevolmente vigilato.
“La verità è che la dismissione interessa una piccolissima parte del medesimo complesso monumentale di San Filippo Neri ma che non ha mai fatto parte funzionale del liceo Gargallo, in nessuna epoca”.

I locali dell’ex custodia della Carrozza del Senato fanno parte del piano di alienazione degli immobili di palazzo Vermexio. Nel 2019 si era anche parlato di vendita all’asta, con tanto di data già fissata.




Siracusa. "Il Comune vende un pezzo di Gargallo, lo dice il Piano Ortigia" : Vinciullo smentisce Granata

“Nel piano particolareggiato di Ortigia, secondo i criteri stabiliti dal prof. Pagnano, la custodia della Carrozza del Senato fa parte dell’unità edilizia 17, quella del Liceo Gargallo (ex Convento dei Padri Filippini”, non dell’unità 3, che è invece San Filippo Nero, confinante”.

L’ex deputato regionale Vincenzo Vinciullo non accetta la spiegazione fornita dall’assessore Fabio Granata dopo un sopralluogo nei locali posti in vendita dal Comune. Un aspetto tecnico a cui fa seguire delle precisazioni che riguardano, invece, la storia degli interventi all’ex liceo classico Gargallo ma anche del percorso politico dei due.

“Quei locali sono  parte fondante del Liceo Classico Gargallo, in quanto trattasi del piano terra, dal momento che, fra l’altro, il soffitto di detto immobile coincide con il pavimento del Liceo Classico e le mura di detto immobile sorreggono il primo piano del Liceo”-dice Vinciullo- Continuo ad assumermi, senza paura alcuna, la responsabilità politica dei lavori che sono stati realizzati all’interno del Liceo Classico Gargallo, unici lavori veri dal 1950 in poi, perché quelli realizzati da questa Amministrazione Comunale sono stati solo lavori di tinteggiatura, cioè manutenzione ordinaria sui lavori, di manutenzione straordinaria, eseguiti sotto la mia direzione politica.
Ricordo perfettamente che, quando da Assessore alla Protezione Civile della città di Siracusa, fui costretto ad intervenire in seguito ad un sopralluogo fatto dalla Protezione Civile, i soffitti erano fatiscenti, i pavimenti “ballavano” in maniera evidente, i ragazzi e i docenti, insieme al personale non docente, rischiavano la vita tutti i giorni, tant’è vero che è stato necessario trasferire con la massima urgenza, ad anno scolastico in corso, gli studenti presso altro istituto. Granata, all’epoca vicesindaco dell’amministrazione Bufardeci, ha vigilato  sui lavori del Gargallo, pertanto mi sembra puerile questo suo tentativo di scaricare sull’Amministrazione Comunale di Centro-Destra, di cui lui faceva parte, la responsabilità di non aver mai vigilato sui lavori che egli, oggi, definisce devastanti e di cui inspiegabilmente si autoaccusa”.

Vinciullo non ritiene ci sia stata alcuna devastazione, “ma solo lavori eseguiti nel rispetto delle disposizioni, delle indicazioni, degli ordini che l’Amministrazione Comunale ha subito da parte di:
Sovrintendenza di Siracusa, Genio Civile di Siracusa, Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, Provveditorato agli Studi di Siracusa, Ufficio Scolastico regionale, Dipartimento regionale Protezione Civile, Assessorato all’Urbanistica del Comune di Siracusa, Ufficio del Centro Storico di Siracusa, Assessorato alla Pubblica Istruzione della ex Provincia regionale di Siracusa, U.O.B. 19 del Dipartimento della Protezione Civile, Dirigente 10° Settore della ex Provincia regionale di Siracusa, Servizio Beni A.P.N.N.U. della Sovrintendenza di Siracusa, Servizio Beni Archeologici della Sovrintendenza di Siracusa, Servizio Ricostruzione del Comune di Siracusa, progettisti dei lavori per l’ottenimento del C.P.I. nominati dalla Provincia, Preside del Liceo Classico Gargallo, desiderata del Presidente del Consiglio di Istituto del Liceo Classico”
Quanto ai lavori, ha proseguito Vinciullo, “sono stati eseguiti così come da progetto approvato, tant’è vero che i collaudi tecnico ed amministrativo hanno confermato la perfetta e regolare esecuzione dei lavori”.
Quanto al sequestro, ha continuato Vinciullo, “mi pare sia stato rimosso, se l’on. Granata entra all’interno del Liceo Classico”.
Sulla denuncia: “se non si trasformano in atti giudiziari, restano tali.
Solo alla conclusione delle indagini e della eventuale condanna possiamo dire se e chi ha eseguito lavori non rispettosi delle indicazioni del progetto approvato, fino ad allora solo sospetti, ma chi amministra una città deve dare risposte concrete, non può fondare il suo agire sul sospetto”.