Post Covid, sostegno alle aziende: le richieste di Confindustria Siracusa in quattro punti

Sono 4 i punti su cui Confindustria Siracusa focalizza l’attenzione in questa fase (quasi) post Covid. Sostiene con forza quattro provvedimenti all’attenzione del Parlamento e del Governo  per sostenere le aziende. Abolizione dello Split payment, intervento con un taglio sulle accise e sull’IVA dei prodotti petroliferi destinandolo agli investimenti nei poli industriali, abbattimento del cuneo fiscale per sostenere l’occupazione, contributo a fondo perduto per le aziende del comparto degli eventi. I quattro dossier sono stati inviati ai parlamentari nazionali della provincia di Siracusa, a Confindustria e alla Delegazione di Bruxelles di Confindustria. Il Governo avrebbe avanzato a Bruxelles la richiesta di proroga dello split payment. Se questa richiesta sarà confermata, molte aziende del settore delle costruzioni e delle costruzioni di impianti industriali continueranno ad accumulare elevatissimi crediti di imposta perchè fatturano in regime di split payment ad aziende quotate inserite nell’indice Ftse Mib della Borsa Italiana (Eni, Saipem, Snam, Enel, Terna etc). L’azione è stata promossa dal Presidente della Sezione imprese metalmeccaniche di Confindustria Siracusa Giovanni Musso e da Ance per le stazioni pubbliche appaltanti. Per ottenere i rimborsi di tali crediti occorre più di un anno. Tale ritardo crea una forte contrazione del cash flow delle imprese che in un periodo come quello che stiamo vivendo crea effetti devastanti per mantenere una equilibrata gestione aziendale. E’ necessario, pertanto, abolire lo split payment consentendo di compensare mensilmente tra IVA a credito e quella a debito fatturata ai clienti. Velocizzare i rimborsi consente di aumentare la liquidità delle imprese senza pagare alcun onere finanziario. Inoltre Confindustria Siracusa propone un Patto tra lo Stato e il settore della raffinazione per garantire da un lato gli investimenti da parte delle aziende (che allo stato attuale non hanno più margini da destinare agli investimenti) e dall’altro l’indotto del settore che oggi impiega circa 130.000 unità. Tale Patto consisterebbe nel destinare una quota % del gettito accise (26 miliardi di euro) e una quota % del gettito IVA (12 miliardi di euro) sui prodotti petroliferi, vincolate secondo i seguenti scopi: perseguire gli obiettivi della transizione energetica e di un modello di sviluppo sostenibile come previsto dal New Green Deal, sostenere gli investimenti da parte delle aziende del settore che stanno subendo gravi danni per lo shock dell’invenduto e dal crollo del fatturato; determinare un effetto leva sull’indotto tale da poter agevolare e sostenere i livelli occupazionali per tutto il 2020 e 2021; assicurare la dotazione finanziaria per le Zone Economiche Speciali; istituire e finanziare Centri di ricerca per lo sviluppo di nuove tecnologie. Gli industriali sono convinti che occorra, “al fine di mantenere gli stessi livelli occupazionali pre-Covid, un sostegno concreto intervenendo sul cuneo fiscale per abbattere il costo del lavoro, attraverso lo sgravio degli oneri previdenziali a carico del datore di lavoro, fino ad un massimo di 500 euro mensili per ciascun dipendente risultante in servizio dalla data del 28 febbraio 2020 per due anni”.

Per la sopravvivenza e per assicurare la ripresa economica del settore turistico-alberghiero e dei servizi connessi, delle imprese che svolgono attività di ristorazione e di organizzazione di eventi, wedding ed agriturismi, infine, l’emendamento proposto da Assoeventi Confindustria e sostenuto dalla Sezione Turismo ed Eventi di Confindustria Siracusa che chiede un contributo a fondo perduto per il 2020 pari al 20% della riduzione del fatturato registrato tra il 1° aprile e il 31 dicembre 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La copertura dei fondi erogati alle imprese verrebbe posta a carico del PON Imprese e Competitività 2014/2020 e dal Fondo di Sviluppo e Coesione per la parte delle risorse assegnate al Turismo.




Siracusa. Nuova segnaletica sulla 115 (Cozzo Villa): "Fu scenario di tragici incidenti"

Da qualche giorno hanno fatto la loro comparsa, all’incrocio di traversa Cozzo Villa/via Elorina segnali stradali che indicano la necessità di procedere ad una velocità poco sostenuta. Si tratta di un punto particolarmente pericoloso della strada statale 115, che conduce verso le zone balneari e verso Cassibile, scenario, purtroppo, di numerosi incidenti stradali, anche mortali, come nel caso della coppia di scooteristi che proprio a causa di un violento impatto all’altezza di quell’incrocio, hanno perso la vita. Lunga la battaglia dell’associazione Plemmirio Blu, che con soddisfazione oggi parla, attraverso il presidente, Peppe Culotti, di un buon risultato raggiunto, aumentando la sicurezza del tratto. Frutto di un’interlocuzione lunga e costante con Anas, titolare della strada.
“A seguito delle nostre rimostranze – spiega Culotti- l’Anas ha provveduto, circa un anno fa, a manutenzionare la via Elorina realizzando il nuovo manto stradale.  Adesso si è provveduto ad aumentare la visibilità dell’incrocio attraverso l’istallazione di cartelli luminosi, segnaletica orizzontale e verticale e la posa dei cosiddetti occhi di gatto, ma si tratta soltanto di opere provvisorie, in quanto l’Anas ha dato seguito alla ulteriore richiesta pervenuta da entrambe le associazioni di realizzare un’altra rotatoria in Via Elorina proprio sull’incrocio con Traversa Cozzo Villa.
Entrambe le associazioni, hanno richiesto e ottenuto l’ok alla realizzazione di una terza rotatoria .Il progetto rientra nell’ambito della riqualificazione della statale 115, che coinvolge anche altri territori. “L’associazione Plemmirio Blu e il comitato Traversa Cozzo Villa  hanno portato avanti un’ iniziativa che va a beneficio dell’intera collettività-fa notare l’avvocato siracusano-  dimostrando ancora una volta con i fatti e non con le parole la propria presenza su territorio”.




Siracusa. Caporalato, la Cgil setaccia le campagne e chiede la riapertura del tavolo in prefettura

“L’Isola senza catene” è il tema della grande campagna di mobilitazione della Cgil e della Flai contro il caporalato e lo sfruttamento del lavoro in agricoltura.
“Batteremo le campagne e i luoghi dello sfruttamento palmo a palmo -annuncia la sigla sindacale attraverso il segretario generale Roberto Alosi e quello di categoria, Mimmo Bellinvia- perché sia chiaro che sul territorio non ci sono solo gli sfruttatori con i loro caporali ma anche chi rappresenta e difende i diritti dei lavoratori senza differenza “di razza, religione o colore della pelle”.
Alle istituzioni, però, chiediamo che si passi rapidamente dal buonismo delle intenzioni e delle dichiarazioni alla fase operativa delle azioni concrete. Si riprenda – la sollecitazione della Cgil- il tavolo già aperto qualche tempo fa in Prefettura alla presenza delle associazioni degli imprenditori agricoli, delle forze sindacali, dell’Ispettorato del Lavoro e delle forze dell’ordine e sia dia corso alla Rete Agricola di Qualità, già prevista dalla legge antisfruttamento 199/2016. Uno strumento legislativo fortemente voluto dalle OOSS in grado di arginare con forza il fenomeno del caporalato anche attraverso l’introduzione di un sistema premiante per le imprese virtuose che rispettano i protocolli e che troppo spesso sono vittime di dumping contrattuale. Per questo chiediamo con forza che la Prefettura torni ad essere coordinatrice di tutte le parti interessate e che riapra il tavolo di confronto che si era costituito non appena approvata la legge 199/2016. Solo attraverso questa sinergia tra istituzioni, sindacato, associazioni d’impresa e organi di controllo – la puntualizzazione del sindacato- sarà possibile promuovere la legalità nel lavoro agricolo. Occorre rapidamente concordare insieme meccanismi praticabili di incontro pubblico e trasparente tra domanda e offerta di lavoro in agricoltura, regolando tutti gli aspetti contrattuali più critici: dalla sistemazione più dignitosa dei lavoratori ai mezzi di trasporto ai campi e al rispetto del giusto salario. Solo così sarà possibile stanare e reprimere gli interessi dei caporali e della criminalità”.




Siracusa. Servizi aggiuntivi del Comune, Util Service: "Niente servizi blindati"

“Non è il momento delle polemiche ma della ripartenza. Ognuno rispetti il proprio ruolo”. UtilService interviene con queste parole sulla vicenda legata ai servizi aggiuntivi del Comune,con mansioni differenti, svolge con Ideal Service. Proprio dai lavoratori di quest’ultima, ieri, era emerso malcontento per quella che veniva ritenuta un’interpretazione poco trasparente della distribuzione dei ruoli nei diversi uffici comunali che, come da determina, necessitano del supporto delle cooperative del consorzio Ciclat. Util Service non ci sta. Non intende passare per chi tende ad usurpare ruoli altrui. “Da oltre un mese-la posizione ufficiale di Util Service-  si susseguono polemiche, proclami, interventi molte volte sconclusionati, sulla proroga tecnica per mesi tre concessa dall’Amministrazione Comunale di Siracusa all’Ati Ciclat Util Service .
I lavoratori della nostra società, ad oggi, non hanno fatto alcun intervento né minacciato alcuno, nonostante il taglio effettuato dall’Amministrazione Comunale abbia interessato principalmente uno dei servizi che da “indispensabile” per la cittadinanza e per i turisti (il servizio dei bus navetta nel periodo estivo e nel periodo natalizio ha visto un impegno giornaliero di oltre 12 ore per ciascun autista) è diventato un servizio costoso ed antieconomico. Su questo invitiamo tutti coloro che hanno espresso un’opinione più o meno condivisibile ad informarsi sui costi e sui ricavi, leggendo gli atti pubblici”. Non nasconde il proprio rammarico la Util Service nemmeno quando si chiede se per il Comune occorra portare avanti “solo servizi lucrativi”. “Altro discorso -ulteriore passaggio- da chiarire a proposito di dichiarazioni secondo cui un autista si è presentato in un ufficio pubblico per un servizio assegnato da CICLAT a personale della UTIL SERVICE è un’Ati orizzontaleLE e quindi non esistono servizi blindati in capo ad una delle due società ma ognuna ha a disposizione personale qualificato che può svolgere tutti i servizi elencati nel capitolato d’appalto iniziale e che possono essere sintetizzati: supporto agli uffici comunali, front-office, portierato, servizi cimiteriali, facchinaggio, manutenzione.  Nel primo step è stato assegnato alla nostra cooperativa, su un monte ore complessivo di 1846, un totale di 528 ore da distribuire tra i nostri dipendenti:

2 unità con il servizio di usciere al Vermexio per un totale di 50 ore settimanali, 1 unità come usciere alla Ragioneria per un totale di 25 ore, 1 unità per usciere mercato ortofrutticolo con 25 ore, 1 unità alle politiche sociali per 30 ore, 2 unità per il settore igiene e sanità pubblica per un totale di 60 ore, 4 unità ai servizi cimiteriali per un totale di 101 ore, 5 unità per manutenzione e facchinaggio palchi con un totale di 176 ore e 2 unità come servizio di affissione e deaffissione per un totale di 72 ore. In questo abbiamo già dimostrato la nostra disponibilità ad accettare una quota inferiore a quella che ci spetta per legge e che è pari al 35% del monte ore complessivo”. Per quanto riguarda le 300 ore aggiuntive, confermato che si attenda ancora il via ufficiale. “Nulla di scandaloso nell’impiego di un ex autista diplomato in una scuola pubblica statale e con conoscenze informatiche in un ufficio.
Da sempre, da alcune interviste ascoltate-il commento della Util Service-  abbiamo appreso che qualcuno è convinto che esistano lavoratori di serie A, di serie B e di serie C. Speriamo che questo qualcuno sia smentito da tutti coloro che credono nel lavoro onesto, più o meno umile”.Infine un auspicio. “Speriamo -conlcude la società- che determinati individui che remano contro vengano messi in un angolino e che tutti insieme “lavoratori, sindacati, amministratori pubblici” riescano a trovare una quadra per cui non uno dei 94 lavoratori impegnati nella commessa, in questo particolare momento di crisi eccezionale ed in considerazione dei provvedimenti assunti dal Governo Centrale sulla salvaguardia dei posti di lavoro, (come asserito dalle organizzazioni sindacali locali “non si può licenziare” ) perda la dignità di lavoratore”.




Siracusa. Congresso Pd: arriva il segretario regionale Barbagallo, incontro nel salone del Santuario

Sono ore cruciali per il futuro del Pd in provincia. Oggi e domani, le votazioni per l’elezione dei nuovi vertici e degli organismi della forza politica, che deve colmare una vacatio organizzativa, anche alla luce delle scelte che ex esponenti del Partito Democratico hanno compiuto negli scorsi mesi e negli ultimi giorni, aderendo a Italia Viva e ad Azione. Scelte di campo che peseranno sugli esiti del congresso provinciale. Oggi pomeriggio sarà in città il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo. Sarà la sua prima uscita ufficiale da segretario regionale in provincia. Incontrerà iscritti e simpatizzanti alle 17 nel salone del Santuario della Madonna delle Lacrime.




Siracusa. Verde Pubblico, i lavoratori dell'appalto 1 davanti all'Ufficio Ambiente: "Pronti allo sciopero"i"

Protestano per il mancato pagamento della mensilità  di febbraio e del tfr dovuto dalla fuoriuscita società cooperativa Sis. I lavoratori dell’appalto di manutenzione del verde pubblico, lotto A, stazionano davanti all’Ufficio Ambiente, in via Brenta e chiedono un intervento risolutivo. Ieri, la Filcams Cgil ha espresso tutto il proprio rammarico per un confronto duro con il Comune di Siracusa. “L’appalto del verde pubblico lottoA che ricordiamo essere affidato al Consorzio Cns- spiega  Alessandro Vasquez, segretario di categoria-  che a sua volta lo affidò alla Sis, ha visto quest’ultima fuoriuscire causa il proprio stato di insolvenza ed i lavoratori destinati ad una nuova cooperativa la coopservice di Palermo. L’azienda è uscita ai primi di Marzo e fin da subito ci siamo adoperati per chiedere l’intervento in surroga da parte del Comune in qualità di obbligato in solido come ente appaltante- afferma ancora – Il Comune , ha dapprima accolto la nostra istanza e sollecitato il consorzio Cns a fornire le buste paga dei lavoratori per sostituirsi nel pagamento, così come previsto dal codice civile e dal decreto legislativo sul codice degli appalti del 2016 ed una volta ottenute adesso sta negando il pagamento per delle immotivate giustificazioni che non trovano nessun fondamento giuridico. Abbiamo ottenuto le buste paga solamente dopo aver diffidato il Comune all’anac che abbiamo interessato a seguito delle numerose richieste che venivano trascurate dall’Assessorato di pertinenza e dei suoi responsabili e dirigenti. Non è possibile che si debba elemosinare un diritto. Da oggi daremo vita allo stato di agitazione di questi infaticabili lavoratori e ci diciamo fin da subito pronti allo sciopero”

 




Siracusa. Nuova caserma dei vigili del fuoco, lavori fermi: sit-in per riaprire il cantiere

“Ancora fermi i lavori di costruzione della nuova caserma dei vigili del fuoco”. Sit-in di protesta, domani mattina, davanti al cantiere . I rappresentanti dei movimenti Siracusa Protagonista e Prima Siracusa si sono dati appuntamento per le 9. Un modo per sollecitare la ripresa delle attività di realizzazione della nuova sede della caserma dei pompieri, vicenda che ha subito una serie di intricati passaggi prima di arrivare all’avvio dei lavori, adesso nuovamente fermi.




Siracusa. "Bimbi disabili, Comune distratto" : duro j'accuse dello psichiatra Sciuto

“L’amministrazione comunale non fornisce risposte, soprattutto alle famiglie con disabili minori”. E’ dura l’accusa che l’ex difensore dei Diritti dei Bambini. Franco Sciuto muove al Comune, trovando la condivisione di genitori e rappresentanti di associazioni locali. “Da anni lamento, e negli anni in cui sono stato Difensore dei diritti dei bambini del comune di Siracusa ho denunciato-spiega lo psichiatra siracusano-  che nella nostra città non esiste una politica dell’ infanzia. Non esiste nei fatti, né nella visione culturale che dovrebbe orientare la programmazione”. La ragione del rammarico espresso risiede soprattutto nell’analisi del post lockdown. “Per il periodo difficile che hanno vissuto le famiglie e i bambini -tuona lo specialista – una delle cose importanti doveva essere la capacità di programmare il periodo estivo, notoriamente molto complicato nelle famiglie ed in particolare per quelle con bambini con bisogni speciali. Neanche quest’ anno ciò è stato fatto! Lasciando sole le famiglie e i bambini, in particolare quelli in situazione di fragilità. Tutto viene lasciato al volontariato, cosa bella e importante ma al quale non può essere chiesto di sostituirsi ai compiti delle istituzioni”.

Sciuto riconosce come “cosa buona” il fatto che “gli assessori ascoltino chi si occupa di bambini”. Il problema, tuttavia, commenta lo psichiatra, è che “il compito degli assessori è dare risposte. Questa amministrazione comunale dimostra l’ incapacità di farlo! Lascia situazioni veramente complesse, soprattutto quelle dei bambini con disabilità, già gravemente danneggiati dalla chiusura delle scuole in situazioni a volte drammatiche. Tutto ciò è una gravissima colpa, per gli assessori al ramo e per il sindaco”.  L’ex Difensore dei Diritti dei Bambini non ritiene che tutto possa essere ricondotto ad un problema di bilancio, perchè “un’amministrazione trova sempre i soldi x le cose in cui crede. I bambini sono invisibili e non votano! Considero tutto ciò una vergogna x la nostra città. I genitori – la sollecitazione finale- e  le associazioni dovrebbero farsi sentire molto di più e denunciare il dramma di tante famiglie”.




Siracusa. Ideal Service- Util Service, caos sulle mansioni : nuova protesta all'orizzonte

Sembra tutt’altro che sbloccata la vicenda Ideal Service – Util Service, che si occupano dei servizi aggiuntivi del Comune di Siracusa. Se è vero che una determina è stata firmata e che prevede 300 ore da svolgere, con i dipendenti delle due cooperative, agli uffici Tributi, Anagrafe e Stato Civile, con il reintegro totale dei servizi di Front Office Tari, Imu e Pubblicità, la distribuzione del personale starebbe subendo dei passaggi che i lavoratori giudicano poco chiari e trasparenti. Dipendenti Util Service, infatti, si sarebbero presentati questa mattina in uffici affidati a Ideal Service, sostenendo di dover svolgere lì la propria, nuova, mansione. In realtà la determina sarebbe anche bloccata. Il Comune avrebbe, infatti, chiesto all’Util Service il Durc, documento di regolarità contributiva. Anche in questo caso si tratterebbe di un passaggio inatteso, essendo il consorzio Ciclat a capo del gruppo ed avendo fornito il Durc in sede di affidamento del servizio. La distribuzione delle ore prevede, in teoria, 279 ore spalmate su Tributi, Anagrafe e Stato Civile, Tari, Imu e Pubblicità, di competenza Ideal Service. Le restanti 11 ore andrebbero alla manutenzione, affidata all’Util Service. Eppure questa mattina lavoratori di quest’ultima si sarebbero presentati all’Ufficio Politiche Sociali, per occuparsi di pratiche relative a minori, nonostante si tratti, nello specifico, di un autista. All’Igiene Urbana si sarebbe invece presentato un autista, al posto di una dipendente di terzo livello dell’Ufficio Tributi. Insomma, nuove tensioni, che si traducono in problemi fra dipendenti. Ci sarebbero anche altre presunte “anomalie” da chiarire. Un approfondimento è stato condotto in mattinata con la dirigente Caligiore. In realtà il Comune avrebbe solo assegnato il monte orario ai diversi servizi. Il problema sarebbe, quindi, da risolvere tra le due cooperative. Non è escluso che questo possa scaturire in tensioni tra i lavoratori. Nel caso in cui non dovessero emergere notizie rassicuranti, da lunedì potrebbe ripartire la protesta, che nelle scorse settimane ha anche condotto all’occupazione dei locali dell’Ufficio Tributi di via De Caprio.




Pallanuoto. Rotondo lascia l'Ortigia: ceduto in prestito alla Nuoto Catania

cessione in prestito annuale del difensore Raffaele Rotondo alla Nuoto Catania. Il giocatore lascia quindi il club di via Caldarella per approdare alla corte di mister Dato.

Raffaele è cresciuto con l’Ortigia, con la quale ha esordito da professionista, diventando negli anni un punto di forza della formazione biancoverde che negli ultimi tre anni ha conquistato traguardi che hanno fatto la storia del club. Una bandiera che oggi lascia la sua squadra di sempre per andare in prestito a Catania e aiutare, con la sua esperienza e il suo talento, il club etneo a risalire nella massima serie.

Queste le parole con le quali Raffaele Rotondo saluta l’Ortigia: “Per me sarà un anno di cambiamento, ma sono felice di accettare questa nuova sfida per la mia carriera. Scendo di categoria ma vado a sposare il progetto di una società ambiziosa. Certo, m spiace lasciare l’Ortigia dove sono nato, cresciuto, vivendo tanti momenti belli e dando tanto a questa squadra e a questa società, ma accetto con tanta felicità questa avventura in A2, dove potrò giocare di più e lottare per risalire in A1. La Nuoto Catania vuole conquistare la promozione sul campo e sono felice di condividere questo progetto. Cercherò di dare il mio contributo tecnico e di esperienza per centrare l’obiettivo”.

“Ringrazio tutti i tifosi biancoverdi che hanno sostenuto con grande passione me e l’Ortigia in questi anni. Spero che continueranno a sostenere sempre di più l’Ortigia, perché sta facendo cose importanti. L’unico rimpianto è non aver potuto giocare la finale di Euro Cup, però c’è ancora tempo sia per me che per l’Ortigia per riuscirci un giorno”.

Dopo Giorgio La Rosa (tornato a fine prestito proprio alla Nuoto Catania), dunque, un altro dei protagonisti della scorsa stagione lascia Siracusa. La società augura a Raffaele il meglio, nella certezza che, con le sue qualità tecniche e umane, potrà vivere un’altra stagione da protagonista e aiutare la sua nuova squadra a centrare l’obiettivo.