Siracusa. Giansiracusa sceglie Azione: "Ripartiamo da scuola, sanità e crescita"

La scelta era nell’aria da settimane. Ieri, l’ufficializzazione. Il sindaco di Ferla e Capo di Gabinetto al Comune di Siracusa, Michelangelo Giansiracusa aderisce ad Azione. L’annuncio, attraverso la sua pagina Facebook.
“Dobbiamo ripartire e ridare giusto spazio alle cose che contano-spiega Giansiracusa- Scuola, Sanità, crescita della nazione. Nonostante i numerosi impegni amministrativi di questa quarantena, ho avuto dei momenti in cui riflettere e ho deciso di aderire al movimento fondato da Carlo Calenda e Matteo Richetti, uomini che ho conosciuto personalmente, politici che stimo”. Così il primo cittadino di Ferla ha raccontato la decisione assunta. L’idea di Giansiracusa è che serva “una classe dirigente competente,  che sappia quali siano le vere priorità programmatiche per rilanciare la nostra comunità nazionale.A seguito della mia esperienza diretta in politica, credo fermamente che non ci si inventi amministratori locali, consiglieri regionali, ministri o governatori da un giorno all’altro. Occorrono preparazione, costanza, diligenza, uniti a coraggio e visione”. L’esperienza politica di Giansiracusa prosegue, dunque, al fianco del  Con il sindaco, Francesco Italia, dunque, prosegue l’esperienza politica del presidente dell’Unione Valle degli Iblei, “con la stessa passione e determinazione-conclude il sindaco di Ferla-  che hanno contraddistinto in questi anni la mia Azione politica ed istituzionale”. L’esatta collocazione politica di ciascuno degli ex Pd delinea anche un quadro politico preciso nel capoluogo, spendibile nell’ambito dell’attività amministrativa. In corso, dunque, la conta e la pesatura di ciascuna forza politica, anche nella prospettiva dell’atteso rimpasto di giunta, che dovrà tenere conto delle vecchie e nuove realtà.




Siracusa. Pd, vigilia del congresso provinciale: le donne puntano su Adorno

Le Donne Democratiche sostengono Salvo Adorno nella sua corsa per la segreteria provinciale del Pd . La componente femminile rappresenta il 50 per cento degli iscritti nel territorio. Un dato che emerge dal numero delle tessere, al netto dei cambiamenti derivanti dalla diaspora che ha portato in Azione e in Italia Viva fette del vecchio Partito Democratico. Glenda Raiti, inizialmente indicata come papabile candidata si spende, invece, per la “causa Adorno”. “Dopo un lungo periodo contrassegnato dal vuoto organizzativo-l’appello delle Donne Democratiche-   il Pd ritrova la strada con la celebrazione del suo Congresso e la consultazione dei suoi iscritti e delle sue iscritte. In un sistema politico sempre più caratterizzato dalla mancanza di trasparenza della maggior parte dei soggetti politici, il PD rivela il volto di una forza che ricorrendo alla consultazione dal basso dei suoi aderenti si mette in gioco in un libero pubblico confronto tra candidati, progetti, visioni, alleanze. In un tesseramento, svoltosi con modalità più restrittive e trasparenti rispetto al passato, le iscritte hanno manifestato adesioni e interesse superiori al passato, raggiungendo la significativa percentuale del 50% sull’intero ammontare delle iscrizioni. Di questo significativo risultato, che viene da un percorso di impegno e regole, ogni militante deve ritenersi orgoglioso e garante, facendone uno dei punti di snodo e riconoscibilità del Partito nuovo. A questa scelta valoriale vogliamo aggiungere il peso del nostro impegno congressuale, riconoscendo nella visione politica, culturale, organizzativa del prof. Salvo Adorno la migliore risposta alle urgenze della comunità provinciale”. Raiti evidenzia “la sua lettura delle dinamiche territoriali e delle profonde trasformazioni in atto, il patrimonio delle sue relazioni e della sua credibilità presso i corpi sociali, il tratto gentile e dialogante ne fanno il candidato più idoneo ad avviare la ricostruzione di relazioni interne ed esterne che il Partito richiede. Queste sue caratteristiche ci spingono ad identificarci nella sua proposta e ad invitare iscritti e iscritte a sostenerlo con fiducia, sapendo -concludono le donne del Pd- che saprà farsi interprete dell’armonizzazione tra economia e ambiente, capoluogo e comuni della provincia, tra generi e generazione”.

 




Avola. Caso Carmen Grande: oggi le dimissioni, "si" al piano di assistenza domiciliare

Individuata una soluzione per il caso della giovane Carmen Grande, ricoverata all’ospedale Di Maria di Avola dallo scorso gennaio, nonostante la subentrata guarigione, un mese dopo. Una vicenda che ha scatenato una serie di polemiche, scaturite dalle proteste dei familiari. L’Asp , che nei mesi passati non era stata nelle condizioni di  avviare un piano di assistenza individuale a domicilio, avrebbe adesso superato le difficoltà organizzative. Un provvedimento del direttore del Distretto sanitario di Noto Giuseppe Consiglio dispone, pertanto, l’affidamento dell’incarico assistenziale ad una cooperativa specializzata che ha già preso contatti operativi con il direttore del reparto di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale di Avola. Oggi sarà avviata la procedura di dimissione dal reparto con l’organizzazione della assistenza domiciliare per il trasferimento protetto della giovane, nei prossimi giorni, con la presa in carico a domicilio.
La vicenda è approdata nelle scorse settimane anche alla Presidenza della Repubblica, con una lettera scritta dai familiari della giovane,affinchè le si potesse garantire l’assistenza domiciliare prevista e che l’Asp non riusciva a garantire. Carmen Grande , 41 anni, è affetta da una paralisi cerebrale infantile, conseguenza della sua nascita prematura. E’ stata trasportata all’ospedale Di Maria di Avola  il 23 gennaio scorso per una grave insufficienza respiratoria. Da quel momento, una serie di passaggi, legati all’aggravamento dei suo quadro clinico. Poi la guarigione, completa, a febbraio. Per il suo rientro a casa, l’intoppo legato all’assistenza domiciliare di personale infermieristico h24 previsto ma che l’Asp non era in grado di garantire. Adesso, la soluzione.




Siracusa. Pd verso il rinnovo dei vertici: una poltrona per due per la segreteria provinciale

Giovanni Giuca e Salvo Adorno. Sono due i candidati alla segreteria provinciale del Pd. Le elezioni si svolgeranno domenica 21 giugno e, a Siracusa, anche sabato, dalle 9 alle 20. Impegnati i 18 circoli del territorio. Ad esprimere la loro preferenza saranno chiamati 1.179 iscritti ( 481 nel capoluogo). Da eleggere tutti gli organismi: i Segretari e i Direttivi di Circolo e il Segretario e l’Assemblea provinciale, come deciso nei giorni scorsi dalla Commissione Provinciale per il Congresso presieduta da Marilena Miceli. Misure anti Covid per le votazioni.
I responsabili dei Circoli, con la supervisione dei Garanti dei Congressi, garantiranno un distanziamento di almeno 2 metri alla presenza degli igienizzanti, evitando assembramenti e contingentando gli ingressi per le votazioni degli iscritti che dovranno presentarsi muniti di mascherina. Si resterà nel seggio solo il tempo necessario del voto non essendo previste presentazioni o dibattiti, salvo che la sala non offra gli spazi di garanzia previsti dalle misure di prevenzione. Le candidature per le Segreterie dei Circoli e le relative liste per il Direttivo ed esse collegate, possono essere presentate al Garante e alla Presidenza dei singoli Congressi, anche all’inizio dei lavori congressuali previsti per la domenica. Per quanto riguarda la Segreteria provinciale,  sono 2 i Collegi nei quali si vota . Adorno e Giuca rappresentano le due “anime” del partito, dopo la scissione e le scelte di quanti hanno aderito a Italia Viva e ad Azione.




Noto. "Troppe bottiglie di vetro abbandonate nelle vie della movida" : il sindaco ne vieta la vendita

Vietata a Noto la vendita per asporto di bevande contenute in bottiglie di vetro. Lo prevede un’ordinanza firmata dal sindaco, Corrado Bonfanti. E’ vietata anche la somministrazione delle bevande in contenitori di vetro. L’ordinanza riguarda i titolari di esercizi pubblici come bar, ristoranti, pub, gelaterie, pasticcerie e attività artigianali.”In questi ultimi giorni – spiega il sindaco Bonfanti – ho ricevuto troppe segnalazioni di bottiglie di vetro abbandonate nelle vie della “nostra” movida, divenendo potenziali pericoli e strumenti idonei a minacciare o addirittura offendere. Così ho ritenuto opportuno estendere a tutto il territorio le precedenti ordinanze sulla vendita e sulla somministrazione delle bevande in contenitori di vetro, augurandomi che presto si capisca quanto sia importante rispettare la propria città”.




Siracusa. Baraccopoli di Cassibile: "A rischio l'ordine pubblico, situazione fuori controllo"

Non sembra avere sortito alcun effetto di rassicurazione il vertice in prefettura con l’assessore regionale Scavone e il “Progetto Cassibile” per una migliore integrazione tra i braccianti stagionali della baraccopoli e i residenti del quartiere. Il circolo Implatini di Fratelli d’Italia, al contrario, parla oggi di una situazione ormai fuori controllo e di seri problemi di ordine pubblico. “Riceviamo ogni giorno corpose segnalazioni e lamentele da parte di cittadini. E’ necessaria un’attenzione particolare per evitare l’aggravarsi della situazione, visti gli ultimi e gravi episodi che si sono verificati: furti e rapine a danni di imprenditori e cittadini, atti osceni in luogo pubblico, molestie. Ormai da mesi la presenza della baraccopoli abusiva posta a sud di Cassibile, dove oltre 500 extracomunitari vivono in condizioni disumane e con gravi disagi igienico-sanitari, ha causato nella cittadinanza tutta, un sentimento diffidenza nei confronti delle istituzioni”. Il circolo di Fratelli d’Italia parla poi di un territorio, quello di Cassibile, “ripudiato da tempo, lasciato in balia di singole iniziative” . Al prefetto, Giusi Scaduto è rivolta la richiesta di convocare il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica con l’obiettivo di individuare concrete soluzioni.
“Le nostre preoccupazioni -spiega Paolo Romano- sono legittimate da tensioni che percepiamo nel paese e non vorremo che si trasformassero in episodi spiacevoli.Confidiamo nel senso di responsabilità di chi rappresenta le istituzioni”.




Siracusa. Ragazzino picchia anziano per strada: chiedeva alla madre di spostare l'auto

Colpisce con un pugno in un occhio un anziano che chiedeva che si spostasse un’auto che gli impediva di uscire da un parcheggio riservato ai disabili. Responsabile del grave gesto, un ragazzino di 14 anni, infastidito dalla richiesta rivolta alla madre. Intervento degli agenti di polizia per sedare gli animi. E’ accaduto in via Monteforte. Gli agenti evidenziano come, peraltro, di fronte ad un gesto del genere, la donna abbia comunque difeso il figlio. L’intervento in via Monteforte rientrava nell’ambito di un servizio di controlli a tappeto, con una particolare attenzione focalizzata sui quartieri ritenuti maggiormente a rischio.  Ieri, gli uomini della Squadra Mobile e del Reparto Prevenzione Crimine hanno controllato mezzi e persone nella zona della Mazzarrona, riscontrando una diffusa mancanza di rispetto delle più elementari norme che regolano il Codice della Strada.
“Nel più totale sfregio di ogni norma-raccontano le forze dell’ordine-  e mettendo a repentaglio la propria sicurezza oltre che quella di tutti gli altri automobilisti, quattro minorenni si trovavano a bordo dello stesso ciclomotore e sono stati pertanto fermati dai poliziotti che, al controllo, si sono resi conto che i giovani, oltre ad essere tutti senza casco, erano privi della patente di guida e della copertura assicurativa del mezzo e, pertanto, li hanno sanzionati.
Tale atteggiamento dà una immagine profondamente negativa della nostra città e pertanto i controlli di polizia saranno incrementati al fine di evitare tali comportamenti che evidenziano una cattiva educazione stradale.




Badanti scomparsi a Siracusa, richiesta di archiviazione. Le famiglie: "Tornate a cercare i loro corpi"

Nuova richiesta di archiviazione per il caso dei due badanti campani scomparsi a Siracusa sei anni fa. Da allora nessuna traccia di Alessandro Sabatino e Luigi Cerreto. Un uomo è indagato con l’ipotesi di duplice omicidio e occultamento di cadavere. Si tratta del figlio dell’anziano di cui i due, di 43 e 23 anni, si occupavano dopo avere risposto ad un annuncio di lavoro. Una vicenda intricata, di cui si è in pià occasioni occupata anche la trasmissione Rai “Chi l’ha visto?”. I corpi dei due uomini non sono mai stati rinvenuti. I famigliari, attraverso i loro legali, chiedono che le indagini vengano riaperti, che si ricominci con le ricerche dei loro cadaveri, tornando a Tivoli, dove l’anziano viveva, e scandagliando le campagne. In realtà questo è già accaduto, all’epoca, senza esito. Una prima richiesta d’archiviazione c’era già stata. Eventualità a cui le famiglie di Sabatino e Cerreto si erano opposte, ottenendo la possibilità di proseguire. L’idea dei familiari è che i due possano essere stati assassinati perchè testimoni di maltrattamenti ai danni dell’anziano da parte del figlio. Dal loro licenziamento in poi, dei due uomini non si è più saputo nulla e non avrebbero mai lasciato Siracusa. Contestualmente l’anziano fu condotto dal figlio in una casa di riposo. Tanti aspetti restano ancora oggi poco chiari, anche se i legali delle famiglie sembrano avere una precisa idea di come i fatti possano essersi svolti. Sono convinti che i rapporti tra gli uomini e il figlio dell’anziano di cui si prendevano cura si fossero fatti particolarmente tesi, proprio per via dei presunti maltrattamenti notati. Ci sarebbero state delle liti, di cui alcuni vicini di casa si sarebbero accorti. Questo potrebbe essere stato, sempre secondo i legali dei familiari, alla base di quanto accaduto. Occorrerà adesso attendere la decisione del giudice.




Furto in abitazione con scasso: in carcere 45enne siracusano

Ordine di carcerazione per Pasqualino Cappuccio, 45 anni, con precedenti di polizia. La notifica del provvedimento, da parte dei carabinieri secondo quanto disposto dalla Corte di Appello di Catania.L’uomo è ritenuto responsabile del reato di furto in abitazione con scasso in concorso commesso a Siracusa a maggio del 2008. E’ stato condotto nel carcere di Brucoli.




Siracusa. Auto contro bici in viale Epipoli: incidente con feriti

Incidente in viale Epipoli. Ancora frammentarie le notizie, secondo cui a causa dell’impatto sarebbe stato necessario l’intervento dei sanitari del 118. Ci sarebbero, infatti, dei feriti. Coinvolti due mezzi, un’auto e una bicicletta. L’impatto si sarebbe verificato a ridosso dell’incrocio con via Carlo Forlanini. L’auto, un’utilitaria Renault, sarebbe finita sullo spartitraffico, probabilmente nel tentativo di evitare di impattare contro la bici. Sul posto, la polizia municipale per i rilievi del caso.L’esatta dinamica è in fase di ricostruzione. In ospedale il ciclista, un uomo di 51 anni.

Notizia in aggiornamento