Siracusa. Caravaggio, fuoco e fiamme tra Sgarbi e Giansiracusa: "Dipinto mai inamovibile"

Termina con un “addio” ma potrebbe non essere l’ultimo capitolo della vicenda che vede contrapposti gli storici dell’arte Vittorio Sgarbi da una parte e Paolo Giansiracusa, dall’altra. Il nodo del contendere resta l‘affaire Caravaggio. Dopo la rinuncia di Sgarbi ad utilizzare il Seppellimento di Santa Lucia per la mostra di Rovereto, a cui Giansiracusa e il gruppo della cosiddetta “resistenza siracusana” si opponevano,le polemiche fra i due non si placano. Se Giansiracusa ha accolto con soddisfazione la rinuncia di Sgarbi, intendendola come una vittoria a tutela del dipinto custodito nella chiesa di Santa Lucia alla Badia e annuncia adesso l’avvio della battaglia, con la costituzione di un apposito comitato, per richiedere l’inamovibilità del bene, Sgarbi esclude categoricamente che tutto questo possa accadere e ritiene che l’intenzione espressa dallo storico dell’arte siracusano sia destinata al fallimento e frutto della mancata conoscenza di fatti e leggi. Durissimo il video diffuso su Facebook. Sgarbi commenta con sarcasmo quella che definisce “la forza di persuasione delle inutili idee di Giansiracusa. Chiede che il dipinto diventi inamovibile- spiega Sgarbi- ma questo non potrà mai accadere. Che il quadro non si muova adesso dipende solo dalla mia volontà- dice ancora – Il ministero competente è quello degli Interni e mai chiuderebbe il bene nei confini di una regione che non ne è proprietaria”. Rivolgendosi a Giansiracusa puntualizza che “l’unica cosa che hai ottenuto è che io, per disprezzo, rinunci. Se io abbandono l’idea, il dipinto rimane nelle vostre inutili mani, vane le tue speranze, incomprensibile rifiutare i danari per rendere un’opera visibile e protetta, nè posso pensare che lui sarà mai  in grado di trovare i fondi per mettere il Caravaggio dove stava, cosa buona e giusta. Magari avrà un giorno una bella teca trasparente in cui nascondersi”. Giansiracusa, a sua volta, non era stato di certo tenero con Vittorio Sgarbi, accostato alla figura di “Cetto La Qualunque”. Clicca per vedere IL VIDEO DI SGARBI

 




Siracusa. Fase 3: le attività che riaprono, Sicilia verso la normalizzazione

Sarà in vigore da domani la nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione, Nello Musumeci, con cui alcune delle attività ancora chiuse potranno ripartire. Un programma, quello stilato, che prevede una serie di passaggi fino al prossimo 23 giugno. “La Sicilia torna sempre più alla normalità- ha detto Musumeci- Da domani potranno essere riavviate numerose attività economiche e sociali”.Frutto dell’andamento dei dati epidemiologici relativi al Covid-19, che nell’isola sono incoraggianti. In particolare, potranno riaprire: sale giochi, sale scommesse e sale bingo; sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, nonché le fiere e i congressi; centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei Livelli essenziali di assistenza che sono erogate nel rispetto della vigente normativa), centri culturali e centri sociali; comprensori sciistici; servizi ristorazione; attività dei servizi alla persona; stabilimenti balneari e spiagge di libero accesso. E ancora: commercio al dettaglio; attività ricettive; commercio al dettaglio su aree pubbliche (mercati e mercatini degli hobbisti); uffici aperti al pubblico; piscine; palestre; manutenzione del verde; musei, archivi e biblioteche; strutture ricettive all’aperto (campeggi); rifugi alpini; attività fisica all’aperto; noleggio veicoli e altre attrezzature; informatori scientifici del farmaco; aree giochi per bambini; circoli culturali e ricreativi; formazione professionale; cinema e spettacoli dal vivo; Parchi tematici e di divertimento; sagre e fiere locali; professioni della montagna (guide alpine e maestri di sci) e guide turistiche.  Riguardo ai servizi per l’infanzia e per l’adolescenza, l’attività sarà consentita a decorrere dal 22 giugno, previo decreto attuativo dell’assessore regionale delle Politiche sociali, d’intesa con quello della Salute, da emanarsi entro domenica 21. Tutte le attività consentite, per prevenire il rischio di contagio, devono svolgersi secondo le modalità disciplinate della Linee guida. Lo svolgimento degli sport di contatto potrà ripartire da sabato 20 giugno, nel rispetto delle disposizioni di prevenzione del contagio previste nell’ultimo decreto del presidente del Consiglio dell’11 giugno, e previo decreto attuativo dell’assessore regionale dello Sport, d’intesa con quello della Salute, da emanarsi entro giovedì prossimo. Restano invariate le disposizioni precedenti in materia di prolungamento dell’orario di apertura e rinuncia al giorno di chiusura, mobilità e trasporti, prevenzione sanitaria.




Siracusa. Droga e armi clandestine alla Borgata, arrestato 24enne: esame balistico su una doppietta

Cocaina (39 dosi), una doppietta con cartucce inserite e calciolo modificato, munizioni di vario tipo. E’ quanto i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato in un prefabbricato abbandonato della Borgata, ma in realtà in uso ad un giovane di 24 anni. Arrestato Giuseppe Pappalardo, disoccupato con precedenti di polizia. L’intervento è scattato nell’ambito di un servizio finalizzato alla repressione dello spaccio nelle zone più sensibili del capoluogo. Nel prefabbricato, Pappalardo, avrebbe custodito nel dettaglio: 1 fucile da caccia calibro 12 a canne lisce affiancate  (la cosiddetta “doppietta”) con cartucce inserite, perfettamente funzionante, con matricola abrasa e con canne mozzate artigianalmente, a cui era stato modificato anche il calciolo verosimilmente per renderlo più occultabile negli indumenti personali durante i movimenti;  4 cartucce calibro 12 a pallettoni tipiche dei tiri da caccia;  2 cartucce calibro 12 a palla unica ad elica, la cosiddetta palla “slug”, caratterizzata da un notevole livello di precisione e da un’ottima capacità penetrativa. Oltre alla droga, 39 dosi di cocaina, rinvenuti 845 euro in contanti, presunto provento dell’attività di spaccio, un bilancino di precisione e materiale vario utilizzato per il confezionamento dello stupefacente, come buste di cellophane, carta argentata, vari rotoli di plastica.L’uomo è stato condotto nel carcere di Brucoli.  Il fucile sarà inviato presso il Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Messina per l’effettuazione di accertamenti di natura balistica volti a rilevare l’eventuale utilizzo in pregressi eventi criminosi.




Ripartita la Fiera di Santa Lucia: poca gente per l'esordio, misure per garantire la sicurezza

Con la Fiera di Santa Lucia, tutti i mercati di Siracusa hanno ripreso la loro attività. Dopo il lockdown e il progressivo riavvio dell’attività mercatale nel capoluogo, oggi è stata la volta della Fiera della Domenica, in piazza Santa Lucia. Una serie di misure di contenimento imposte dal Comune, con il settore Attività Produttive, guidato dall’assessore Cosimo Burti, sulla scorta di quanto previsto dai protocolli anti-Covid-19. Spazi più ampi per consentire il distanziamento sociale, in alcuni casi, riduzioni imposte. E questa mattina, l’esordio. Poca gente in piazza a curiosare tra le bancarelle, andamento quindi che, dal punto di vista della sicurezza, non ha comportato alcuna difficoltà. Per valutare gli aspetti economici, invece, occorrerà attendere qualche settimana.




Colto da malore, i soccorritori volontari gli salvano la vita: brutta avventura con lieto fine

Un malore improvviso, l’intervento celere per soccorrere il malcapitato e, fortunatamente il lieto fine. Si è verificato questa mattina, intorno alle 9,15. I soccorritori Lentinello dell’Anps e Di Benedetto dell’associazione carabinieri hanno messo in atto le procedure necessarie, partendo dal monitoraggio pressorio, inclusa la misurazione della saturazione. Il vigile urbano in servizio, nel frattempo, aveva allertato il numero unico di emergenza. In diretta telefonica, la comunicazione degli interventi che Lentinello stava mettendo in atto. Grazie a tali manovre non si è reso necessario l’invio di un’ambulanza.




Siracusa. Ubriaco distrugge bicchieri in un bar e si impossessa di un coltello: denunciato

Danneggiamento e porto illegale di coltello. Denunciato per questo un uomo di 61 anni, di origini tedesche, già noto alle forze di polizia.
Nella serata di ieri, gli uomini del Commissariato di Augusta sono intervenuti nei pressi di un bar di via Roma dove, poco prima, l’uomo, in palese stato di ubriachezza, dopo aver rotto alcuni bicchieri all’interno del locale, il 61enne si era impossessato di un coltello da cucina, allontanandosi subito dopo. Gli agenti l’hanno rintracciato poco dopo, disarmato e denunciato.




Il Caravaggio resta a Siracusa: "Ora la battaglia per la sua musealizzazione"

Chiuso l’argomento prestito del Caravaggio a Rovereto, se ne apre un secondo. “Una brutta incidentale la vicenda della richiesta del Seppellimento di Santa Lucia. Ce ne dobbiamo subito dimenticare, io per primo che sono stato offeso. Ma io sono accademico da 40 anni e non posso certamente scendere a certi livelli. Mi confronto con gli uomini di scienza, con chi è personalità dello spettacolo, no”. A dirlo è lo storico dell’arte, Paolo Giansiracusa che cosi’ commenta la rinuncia di Vittorio Sgarbi all’utilizzo dell’opera per la mostra di Rovereto.  Le accuse non sono mancate. “Probabilmente ci vorranno più di dieci anni per tornare a parlare di restauro, teca- ammetta Giansiracusa- le istituzioni sono assenti. Tutti si nascondono dietro le carte, si mettono dietro una scrivania e si affacciano alla finestra a vedere cosa succede”. Per Giansiracusa, che era a capo della “resistenza siracusana”- la sua era la prima delle firme raccolte per non concedere in prestito l’opera, adesso deve partire il vero percorso perchè ci si occupi davvero del futuro di quell’opera, che è stata dipinta- lo evidenzia ancora- per la chiesa di Santa Lucia al Sepolcro. “Mettiamo insieme tutte le teste che devono ragionare su questo- spiega- Con un gruppo di esperti abbiamo deciso di costituire l’associazione Amici del Caravaggio- Vorremo far rispettare uno scadenziario. Tra i passi da compiere, la musealizzazione del dipinto e di altre opere altrettanto importanti, cedendole a chi le custodisce. Deve essere poi dichiarato inamovibile con un decreto del Ministero dei Beni Culturali, visto che il bene appartiene attualmente allo Stato”. Le parole di Vittorio Sgarbi all’indirizzo di Giansiracusa sono forti. In un video, pubblicato sui social, ne parla come di un bugiardo, a cui adesso lancia la sfida di recuperare i fondi necessari per acquistare la teca e fare quanto occorre per garantire la tutela dell’opera. Per ascoltare le parole di Sgarbi, clicca qui

 




Siracusa. Rischio usura, l'allarme di Confcommercio mentre istituzioni e imprese tentano di fare muro

La possibile “ripartenza”, con maggiore vigore, del racket del pizzo e dell’usura in provincia di Siracusa preoccupa Confcommercio, intanto le istituzioni tentano di fare muro contro ogni tentativo di sopraffazione del tessuto economico locale. Gli episodi criminali che si sono susseguiti nelle ultime settimane, nel capoluogo e non solo, con atti chiaramente intimidatori, bombe carte, anche solo piazzate, senza essere accese, incendi di autovetture, anche di esponenti politici locali, non creano di certo un clima rasserenante, soprattutto in un periodo in cui la crisi attanaglia il commercio e tutti i settori dell’economia, dopo il lockdown dovuto alla pandemia da Coronavirus. Confcommercio parla chiaro e parla di una drammatica mancanza di liquidità e della drastica riduzione dei consumi. Una preoccupazione dunque forte. I dati dell’indagine condotta da Confcommercio con Format Research parlano di negozi, bar, pizzerie e ristoranti come delle attività maggiormente indebolite. La strada da intraprendere, per il direttore Elio Piscitello, è quella che ostacola il concreto rischio usura, che può attecchire in un contesto economico difficile come quello che si è venuto a creare. A rischio ci sarebbe la sopravvivenza del 60 per cento delle imprese. La burocrazia rappresenta un ulteriore ostacolo per gli imprenditori, ma la criminalità, per l’11 per cento di chi ha un’attività, è un pericolo concreto. Insufficienti, per l’associazione dei commercianti, le iniziative del Governo, anche a causa della lentezza registrata. E proprio del futuro del territorio in termini di sicurezza da garantire alle imprese e ai cittadini si è discusso ieri, nel corso di un incontro voluto dalla prefettura con i rappresentanti delle istituzioni e con le associazioni di categorie e antiracket. Il vertice si è svolto all’Urban Center. Un modo, ha spiegato il sindaco, Francesco Italia, “per ribadire la presenza e l’azione forte dello Stato contro ogni forma di illegalità a sostegno dei siracusani onesti. La fiducia nelle nostre istituzioni- prosegue il primo cittadino- è indispensabile per sconfiggere ogni tentativo di sopraffazione in una città che non merita intimidazioni, ma supporto e coraggio per ripartire”




Siracusa. Servizi aggiuntivi, il Comune rivede l'organizzazione: attesa per la nuova determina

E’ attesa per le prossime ore la determina con cui l’amministrazione comunale dovrebbe rivedere quanto inizialmente stabilito a proposito dei servizi aggiuntivi, resi dagli ex Ideal Service ed Util Service. I tagli stabiliti hanno determinato, nelle scorse settimane, proteste, l’occupazione dei locali dell’Ufficio Tributi, disagi con la riapertura degli sportelli al pubblico, una serie di confronti con i sindacati. Al momento, nessuna soluzione definitiva. Emergono, tuttavia, delle prospettive. I cambiamenti potrebbero riguardare anche il monte orario. Il quadro potrebbe essere il seguente: i servizi resi al settore Tributi il Comune con  300 ore, in parte spalmate sul settore Anagrafe. Rimarrebbero i tagli per il servizio degli uscieri di palazzo Vermezio, per gli operatori di protezione civile e per il settore Igiene Urbana. Il tutto si tradurrebbe nella cassa integrazione per alcuni uscieri, per due operatori dell’ufficio commercio e per un’unità del Protocollo. Con questa prospettiva, si farebbero salvi i settori ritenuti più importanti. Non è escluso, tuttavia, che i sindacati possano proseguire con il loro pressing, per allargare la platea a tutela dell’occupazione e delle retribuzioni. La battaglia potrebbe essere concentrata, dunque, sulle 10 ore che verrebbero a mancare agli uscieri. Al Vermexio, secondo l’idea che l’amministrazione avrebbe elaborato, dovrebbero bastare due unità. Per le cerimonie, tuttavia, verrebbe a mancare personale. Le certezze, ad ogni modo, arriveranno solo quando il dirigente Brex firmerà la relativa determina, già attesa per ieri.




Siracusa. Forum mensile all'Urban Center? Fratelli d'Italia dice "si"

Piace a Fratelli d’Italia l’idea lanciata da Oltre, il movimento che si riferisce all’assessore Fabio Granata, secondo cui sarebbe opportuno creare, in città, un forum con assemblea mensile. Un modo per non interrompere il confronto con i cittadini, soprattutto vista la mancanza di un consiglio comunale nel capoluogo. Paolo Cavallaro si dichiara d’accordo e annuncia l’intenzione di aderire all’iniziativa. “Vogliamo ribadire l’importanza di un luogo di confronto dove i cittadini possano, manifestando attivamente idee e proposte per la città, intervenire sui temi di attualità – spiega- ma allo stesso tempo esercitare un ruolo di controllo e di impulso all’amministrazione attiva. Certo, non sarà la stessa cosa del consiglio comunale, ma non vogliamo ritornare sulla questione scioglimento, frutto di inesperienza e improvvisazione, su cui ovviamente non abbiamo alcuna responsabilità”. Lungi dall’essere semplicemente una mano tesa, però, quella di Fratelli d’Italia resta una posizione critica nei confronti dell’amministrazione Italia, che “appare, anche per effetto di tale scioglimento, stanca e inadeguata a risolvere i tanti problemi della nostra città: dai rifiuti ai trasporti, dalla viabilità al verde pubblico, carente di un progetto complessivo di rilancio urbanistico della città e di valorizzazione delle periferie sempre più abbandonate a sé stesse”. L’assemblea mensile che Granata immagina di svolgere all’Urban Center sembra  a Cavallaro un’opportunità per  “consentire all’opposizione politica  di esprimere il proprio pensiero in forma dialogica e non attraverso il freddo scambio di comunicati stampa-  unico strumento attualmente  per far sentire la propria voce. E alle associazioni e alle categorie di potere esprimere le proprie idee e le proprie richieste”.