Siracusa. Stop alle processioni in onore dei Santi: decreto dell'Arcivescovo

Niente processioni in occasione delle feste in onore dei Santi. In tutto il territorio dell’Arcidiocesi di Siracusa, sospese le manifestazioni esterne, per ogni ricorrenza o iniziativa pastorale. E’ quanto ha disposto l’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, che ha firmato un decreto che resterà in vigore fino a nuove disposizioni. La decisione è stata assunta a seguito della normativa emanata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri con la quale sono state date prescrizioni per il contenimento dell’epidemia da Covid-19. “Nel rispetto delle prescrizioni date – il testo del decreto dell’Arcivescovo- queste ricorrenze così care alle devozione del nostro popolo siano vissute nella preghiera offrendo adeguate occasioni di catechesi con una particolare attenzione ad una rinnovata testimonianza della carità specie i nei riguardi di chi sta vivendo situazioni di particolare difficoltà economica” . Le processioni registrano sempre una larga partecipazione di devoti. Per questa ragione- puntualizza ulteriormente Monsignor Pappalardo- il loro svolgimento non permette l’osservanza del divieto di assembramento e dell’obbligo del distanziamento sociale prescritto dalle norme“.




Siracusa. Nuova segnaletica all'Arenella: "Mai tanta attenzione in 40 anni"

Segnaletica orizzontale e verticale, nuova di zecca, all’Arenella. Operai al lavoro per il rifacimento delle strisce che segnalano gli stop, per la sostituzione dei cartelli ormai rovinati e poco visibile, per l’apposizione degli specchi in prossimità di punti potenzialmente pericolosi. Una piccola rivoluzione, che ha lasciato piacevolmente sorpresi i residenti e i proprietari di seconde abitazioni. Una soddisfazione evidente, espressa, a nome della contrada marina, da Sandro Caia, presidente del Comitato Pro Arenella, che da anni conduce battaglie per migliorare i servizi e la qualità della vita nella zona, una volta balneare, oggi vero e proprio quartiere in cui , estate e inverno, molti siracusani hanno deciso di vivere. “Non ricordo -commenta Caia- in 40 anni un intervento di questo tipo. La messa in sicurezza delle strade è fondamentale . Un risultato ottenuto  grazie alla collaborazione tra il raggruppamento Siracusa Sud- che mette insieme associazioni e comitati delle contrade marine- e amministrazione comunale. Stiamo così riuscendo ad alzare  il livello di sicurezza . Un inizio importante, dopo anni di attesa”. In effetti, in programma, il settore Mobilità e Trasporti, guidato dall’assessore Maura Fontana, avrebbe una serie di ulteriori interventi. “Il lavoro svolto- spiega l’assessore alla Mobilità- e’ frutto di una costruttiva collaborazione con le associazioni che pazientemente e in modo collaborativo hanno segnalato le diverse criticità. Abbiamo stilato una serie di interventi che interessano le contrade marine. I progetti non si limitano alla segnaletica. Contiamo infatti  di rivedere anche la viabilita’,  sulla base delle competenze degli uffici e dell’esperienza dei residenti”.




Siracusa. Servizio Vaccinazioni al palo: lunghe liste d'attesa e poco personale

“Anche il servizio di vaccinazioni obbligatorie dell’Asp è rimasto al palo in questi mesi di emergenza Coronavirus”. Sul tema interviene l’ex vice presidente del consiglio comunale, Michele Mangiafico, che denuncia “notevoli disagi a numerose famiglie”. Le interlocuzioni con il direttore sanitario, Anselmo Madeddu e il  direttore del dipartimento di prevenzione, Ugo Mazzilli avrebbero fatto emergere un quadro di affanno all’interno dell’azienda sanitaria provinciale. Tra i principali problemi, la carenza di organico. “Tema che – racconta Mangiafico- sarà presto oggetto di discussione in direzione sanitaria. A Siracusa, inoltre, esiste  un solo centro di prenotazione, con liste  d’attesa lunghissime. Sulle possibili soluzioni l’Asp sta cominciando a ragionare, ma senza ancora tempi e modalità certi”. L’azienda sanitaria dovrebbe fornire le prime indicazioni in settimana.




Siracusa. Marijuana nascosta tra i palazzi: nuovi sequestri della polizia

Ancora sequestri di droga a Siracusa. I controlli disposti dal Questore e pianificati dalla Squadra Mobile e dalle Volanti hanno condotto ieri al rinvenimento di stupefacenti nella zona di via Italia 103 e di via Algeri.
Gli agenti sono entrati in azione al termine di indagini condotte nei giorni precedenti, facendo irruzione in alcune pertinenze condominiali e rinvenendo delle dosi di droga pari a 8 grammi di marijuana.
Inoltre, un giovane di 19 anni è stato segnalato per uso personale di sostanze stupefacenti. Quest’ultimo è stato notato dagli Agenti in Via Italia 103 dopo aver acquistato dello stupefacente.




Siracusa. Monjii e i migranti dimenticati, accuse alle associazioni

Un fiore per Monjii e un video per far vedere dove viveva, cosa sognava, prima della tragica fine dei suoi giorni. Ramzi Harrabi ha raggiunto la piccola baracca che faceva da casa all’uomo, tunisino ormai senza fissa dimora, ma che per decenni aveva lavorato regolarmente in Italia, pagando le tasse e versando i contributi. All’invito a deporre un fiore per ricordarlo hanno risposto in pochi. Non servono due mani per contarli. Un’occasione per lanciare un monito a quanti, pur occupandosi di immigrazione, non si occupano poi degli immigrati intesi come singole persone, non come business. Questo il concetto che Ramzi Harrabi esprime anche utilizzando le immagini girate attraverso il vetro della catapecchia in cui viveva il 61enne rinvenuto cadavere proprio all’interno. La sua “casa” è posta sotto sequestro. Attraverso la finestrella, tuttavia, è possibile notare quelli che Harrabi definisce “i sogni di Monjii”. Un “gratta e vinci”, ad esempio, forse sintomatico dell’ultima spiaggia che l’uomo sperava di poter raggiungere dopo che la sua vita era praticamente andata in frantumi. “Dove sono le associazioni che speculano sui migranti? – la domanda che Harrabi diffonde attraverso il suo video- Non c’erano rappresentanti delle associazioni, in effetti, all’appuntamento per ricordare lo sfortunato tunisino. “Facile dimenticare, facile anche però ricordarsi soltanto degli aspetti dell’immigrazione che concedono business fiorenti- l’accusa di Ramzi Harrabi. A deporre un fiore anche Clara Venuto, ex componente della Commissione Territoriale per il Riconoscimento dello stato di Rifugiato. Un modo per scuotere le coscienze o per far comunque presente la situazione. “Ci sono immigrati di serie A e di serie B- ammette Clara Venuto- E’ davvero triste vedere come chi ha pagato le tasse e ha rispettato la legge per tanti anni, sia poi stato lasciato a vivere in queste condizioni, in questa baracca”. “Siamo da soli- tuona l’amico di Monjii, anche lui immigrato, che lo incontrava ogni giorno alla mensa Caritas- Per noi non c’è niente”. Poi usa un’espressione siracusana: “Siamo persi”.Harrabi rincara poi la dose . “Per alcune organizzazioni i migranti sono come le lumache- Se non c’è nulla da succhiare, non ti vedono”. Ai migranti suggerisce di fare attenzione ai “veri colonialisti, cioè coloro i quali vivono grazie alla nostra causa ma non fanno altre che riempirsi le tasche, mantenere il proprio bacino elettorale e costruire curricula. Quelli- conclude- che sembrano amici, sono invece i primi a farci la guerra”.

 

 




Cagnetta legata a una catena e lasciata tra gli escrementi: salvata dai carabinieri

Guaiva disperata, circondata dai suoi escrementi, legata ad una catena arrugginita che non le consentiva di muoversi. In queste condizioni di carabinieri della stazione di Augusta hanno rinvenuto una cagnolina, all’interno di un’abitazione di via San Giuseppe. I militari erano stati allertati da alcuni cittadini che si erano accori dei lamenti della cagnolina. Fatiscente l’abitazione. Con l’ausilio del servizio veterinario dell’ASP di Siracusa – Distretto Augusta-Lentini, i Carabinieri hanno potuto liberare l’animale affidandolo al personale di un canile per le cure e l’assistenza necessarie. Il proprietario, successivamente rintracciato, è stato denunciato per abbandono di animali e per la cagnolina, che fino ad oggi ha vissuto in costrizione, adesso si prospetta l’adozione.




Siracusa. Escalation di criminalità: "E' la loro ripartenza post Covid: occorre denunciare"

Un’escalation di episodi criminali, anche piuttosto violenti, si sono susseguiti nelle ultime settimane a Siracusa e in provincia. Un dato che preoccupa e probabilmente non senza motivo. Di questo è convinta anche l’associazione antiracket, guidata nel territorio da Paolo Caligiore, che tenta di dare una lettura degli episodi che si sono verificati nel capoluogo: bombe carta, esplosioni, possibili avvertimenti ad attività commerciaIi, l’ultima in ordine di tempo una macelleria di viale Santa Panagia. Saranno le indagini avviate dalle forze dell’ordine a fare luce sui singoli episodi, ma Caligiore non esclude che possa trattarsi di un’attività di ripartenza anche della mafia, parzialmente bloccata, come tutto il resto, dal periodo di lockdown, quando i negozi sono stati chiusi e il pizzo può non essere stato riscosso. “Potrebbe trattarsi di un modo per dare un segnale a tutti, attraverso uno- spiega Caligiore- Come dire “non avete pagato, adesso pagate”. Gli incendi ai danni di autovetture potrebbero invece essere scollegati da quest’ambito. L’attenzione dell’antiracket nel territorio è puntata, insomma, principalmente sul versante dell’estorsione. In tanti continuano a pagare il pizzo, nonostante negli ultimi anni siano aumentate le denunce e i “no” a questo tipo di violenza, che non è soltanto economica”. Caligiore lo dice con chiarezza: “E’ una questione anche morale- prosegue- Un essere vittime delle decisioni della malavita, senza battere ciglio. Oggi chiedono 100 e domani possono chiederne 200, negando la libertà agli imprenditori che, per portare avanti la loro attività, vanno incontro a seri sacrifici, maggiormente nella contingenza attuale. La crisi ce la porteremo ancora dietro per un po’, non è un mistero per nessuno. E agli enormi sforzi si aggiungeranno queste violenze”. La strada per difendersi da tutto questo, fa presente l’esponente dell’antiracket, resta una: la denuncia. “Chi denuncia non resta solo- assicura- ci siamo noi, ci sono le forze dell’ordine, la magistratura, le leggi che consentono di ottenere adeguati risarcimenti. Quello che serve è solo uno scatto di orgoglio e di moralità”.




Noto. In servizio 4 nuovi istruttori di vigilanza: supporto alla polizia municipale

Entrano in sevizio oggi i 4 nuovi istruttori di vigilanza assunti dal Comune di Noto a tempo determinato per incrementare i controlli in città e nelle contrade. Ad annunciarlo il sindaco, Corrado Bonfanti, che nei giorni scorsi ha incontrato, con la dirigente del primo settore,  Giuseppina Ferlisi, il Comandante della Polizia Municipale, Corrado Mazzara ed al suo vice , Corrado D’Amico, i 4 nuovi istruttori di vigilanza che potenzieranno il personale in servizio al comando di piazza Stazione. Saranno impiegati fino al 30 settembre.L’assunzione è stata effettuata a seguito di un bando pubblicato durante la pandemia. Il sindaco Bonfanti aveva precedentemente firmato un’ ordinanza con cui prevedeva di aumentare il numero di Vigili Urbani presenti sul territorio in un periodo importante e impegnativo come l’estate caratterizzata dalle misure anti-Covid-19. “Sono donne e uomini di valore – commenta il sindaco Bonfanti – che hanno già dimostrato determinazione, professionalità e spirito di squadra. Sono certo che faranno bene. Nell’era in cui dovrebbero esserci più poliziotti che civili, faremo sentire la nostra presenza con controlli mirati e puntuali”




Siracusa. La barca affonda, restano tra gli scogli: salvati dalla Guardia Costiera

Paura ieri per tre bagnanti che avevano scelto di trascorrere la domenica in barca, nelle acque della Marchesa. Si trovavano in prossimità della Pineta del Gelsomineto quando, nel primo pomeriggio, uno di loro, tutti catanesi, ha richiesto l’aiuto della sala operativa della Guardia Costiera di Siracusa.Il loro natante a remi era affondato e gli occupanti erano rimasti su uno scoglio distante dalla costa alcune centinaia di metri. Sul posto, una motovedetta che, insieme al personale militare intervenuto via terra, ha raggiunto i malcapitati. Nonostante le condizioni di mare sfavorevoli e il vento abbastanza sostenuto, i tre avevano trovato rifugio tra le rocce. Dopo avere distribuito i giubbotti di salvataggio i tre naufraghi sono stati tratti in salvo. Fortunatamente erano tutti illesi. Sono stati condotti al Porto Grande di Siracusa dove, nel frattempo, li avevano raggiunto i propri familiari, preoccupati per l’accaduto.




Impianti fotovoltaici a Francofonte: "Così uccidete l'agrumicoltura"

“L’agrumicoltura è morta, il Tarocco è diventato un affare per pochi, il lavoro dei braccianti non è più una ricchezza e si pensa a realizzare mega impianti fotovoltaici”. Duro affondo del movimento politico “Mille papaveri rossi”, che punta l’indice contro la pubblicazione di due avvisi che riguardano la costruzione di impianti fotovoltaici, uno dei quali  in contrada Passaneto. Un aspetto che rende perplessi i componenti della forza politica, che fa notare come nel perimetro dell’area indicata ricadano zone di interesse archeologico e boschivo. “Sfumata la costruzione del termovalorizzatore di proprietà della Solgesta, proprio a Francofonte in contrada San Biagio-racconta il movimento.  ora ci provano due aziende disponibili a costruire due enormi impianti di fotovoltaico, la fattezza dei quali deturpa l’ambiente circostante, provoca una violenza “non gratuita” al territorio e non tiene conto delle caratteristiche dei terreni sui quali verranno costruiti, arrecando un danno notevole mediante la depauperizzazione delle peculiarità di quei territori”. Definizione significativa quella utilizzata: “nuovo assalto alla diligenza per mano dei privati, che ricaveranno enormi profitti che non produrranno, però, alcun beneficio al bene pubblico, nè al lavoro negli agrumeti e nè tantomeno per i pascoli. Nessuna notizia, secondo la denuncia, nemmeno del promesso abbattimento dei csti di energia elettrica che sarebbero derivati dall’entrata in funzione dell’impianto eolico di Contrada San Leo, stando a quanto raccontano i componenti de I mille papaveri rossi. La richiesta è quella di un immediato cambio di passo.