Strada Pachino-Maucini: manifestazione d'interesse per la manutenzione

Pubblicata all’albo pretorio dell’ex Provincia di Siracusa la manifestazione d’interesse relativa alla Strada Regionale n.8 Pachino-Maucini, finanziata nella scorsa Legislatura. Lo comunica Vincenzo Vinciullo. Nel 2015, con un suo emendamento, l’assemblea regionale siciliana impegnò 30 milioni di euro per le strade provinciali, somma poi ridotta a 20 milioni per utilizzarne 10 per il pagamento dei dipendenti, alle prese con la difficile situazione finanziaria dell’ente. La manutenzione straordinaria della Strada Regionale n.8 Pachino-Maucini prevede una spesa di 470 mila euro. I lavori saranno adesso appaltati.Le istanze possono essere presentate fino al 12 giugno. “Finalmente- commenta Vinciullo- è stata ingranata la marcia giusta”.




Siracusa. Turisti in Sicilia: nuove regole per ospiti, strutture ricettive e trasporti

Una serie di regole per l’accesso in Sicilia e la gestione degli arrivi turistici nel corso dell’appena iniziata stagione balneare. Li prevede l’ordinanza firmata ieri dal presidente della Regione Nello Musucmeci e in vigore a partire da domani e per tutta l’estate. Le regole stabilite riguardano chi arriva in Sicilia da turista o comunque non residente e nemmeno domiciliato e riguardano anche chi gestisce strutture ricettive, anche extralberghiera. Le case vacanza, dunque, sono incluse. Obblighi, inoltre, per chi gestisce servizi di trasporto, che sia pubblico o che sia privato. Sanzioni per i trasgressori. Da domani al 30 settembre, dunque, “chiunque faccia ingresso in Sicilia, se non residente o domiciliato nell’Isola dovrà registrarsi sul sito internet siciliasicura.com, compilando integralmente il modulo informatico previsto; dovrà utilizzare la WebApp collegata (o scaricare in forma gratuita sul proprio dispositivo di telefonia mobile, dalle piattaforme AppleStore e Android, l’applicazione
“SiciliaSiCura”, con finalità di contatto con il sistema sanitario regionale ed
eventuale monitoraggio/assistenza del proprio stato di salute”. Ai titolari delle società di gestione dei trasporti e delle strutture ricettive, incluse quelle extralberghiere spetta il compito di promuovere
“il sistema di registrazione. Nello specifico, i vettori del trasporto, pubblico e privato dovranno informare, al momento della prenotazione e dell’emissione dei titoli di viaggio, della necessità di registrazione al sito siciliasicura.com, anche pubblicizzandolo sui propri siti web”.
Le strutture ricettive, al momento del check-in dell’utente, nel caso di ospite non residente o domiciliato nell’Isola, sono onerate di inserire, nei moduli sottoposti alla firma, la dizione che segue: “dichiaro di essermi registrato sul sito web siciliasicura.com ai sensi delle vigenti disposizioni emanate dal Presidente della Regione Siciliana”. Il personale delle strutture ricettive, dedicato ai servizi di
accoglienza, informa in ogni caso tutti gli ospiti della necessità di registrarsi al portale regionale e comunica il numero del call center dedicato. Il Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza della Regione Siciliana è incaricato di coordinare, mediante il numero verde 800.458787, il call center regionale per la necessaria assistenza informativa inerente i contenuti del protocollo
“SiciliaSiCura”. I servizi di contatto sono organizzati in lingua italiana ed in lingua inglese e devono ricomprendere le informazioni di natura sanitaria per i gestori delle attività produttive, nonché quelle per i cittadini che si sono registrati al sito web dedicato.Sarà redatto un report settimanale sugli ingressi nell’isola attraverso il “riscontro informatico del loro monitoraggio”. Per quanto concerne l’aspetto prettamente sanitario, istituite le Uscat, unità sanitarie di continuità assistenziale turistiche.
Si occuperanno dei casi sospetti da Covid-19 di persone non residenti. In Sicilia ci sarà almeno una Uscat per provincia. Sanzioni per i trasgressori. L’ordinanza sarà in vigore da domani e gino al 30 settembre prossimo.




Siracusa. La morte di Monjii, Harrabi: "Gli ultimi dimenticati, il business dell'immigrazione funziona cosi"

“Monji aveva 61 anni, era in Italia da 40 anni, aveva lavorato in maniera regolare, versato le tasse. Poi, a causa di una legge troppo rigida, che penalizza i penalizzati, si è improvvisamente ritrovato clandestino. Non aveva raggiunto, nell’anno precedente, gli 8 mila euro di reddito necessari per poter continuare a rimanere in Italia”. Ramzi Harrabi racconta la storia dell’uomo rinvenuto cadavere in una piccola baracca dell’area del Molo. Il suo corpo senza vita è stato trovato da un amico, che da un paio di giorni non lo vedeva alla mensa Caritas. Troppo strano che non ci fosse. Il sospetto che potesse essere accaduto qualcosa di grave era già quasi una certezza, non avendo alternative allo sfamarsi. Dure le parole di Harrabi, adesso in contatto con la famiglia di Monjii, che vorrebbe che il suo corpo potesse tornare in Tunisia, il suo Paese. Non sarà possibile, almeno per il momento, anche a causa dell’emergenza Covid, ma l’ambasciata ha avviato un’interlocuzione con la Procura della Repubblica per comprendere il da farsi. Intanto a Monjii sarà dato l’estremo saluto con rito musulmano. Il suo caso, purtroppo emerso per la tragica fine che l’ha riguardato, è simile a quello di tanti altri immigrati. Ramzi Harrabi lo dice a chiare lettera e non lesina accuse al sistema giuridico italiano e anche alle organizzazioni che si occupano dei migranti. “In Italia-  fa notare Harrabi- se sei regolare, appena perdi il lavoro, perdi anche il diritto di restare . Questa è la situazione di Monjii. E’ diventato invisibile, in un’area in cui dormono altri invisibili come lui, a due passi dal Comando dei Vigili Urbani. Ha finito i suo giorni da solo. Per migranti in Italia intendiamo solo quelli che sbarcano. Degli altri, che versano i contributi allo Stato, ci dimentichiamo. Per loro non c’è nulla, mentre per gli sbarchi, attenzione alle stelle, con un business bel collaudato. A seguire i senzatetto, invece, non c’è interesse economico”. Parole dal senso ben chiaro, che Ramzi Harrabi chiarisce ulteriormente. ” I fondi vengono stanziati  per chi sbarca, per insegnare loro ad esempio la  lingua italiana, per l’inserimento. ma chi ha versato per 30 anni contributi e perde il lavoro, resta solo la clandestinità. Nessuno va ad aiutarli, eccezion fatta, ad esempio a Siracusa, per la Caritas di padre Marco e per la Casa di Sarah e Abramo”. Harrabi cita progetti da centinaia di migliaia di euro. “Di recente, 470 mila euro per la realizzazione di progetti legati all’immigrazione. Compensi d’oro per i manager. E mi sembra un dato che possa parlare da solo. Piangiamo alla Targia, davanti alla Sea Whatch, gridiamo “fateli scendere”. Beh, poi sono scesi. Sapete dove sono? Cosa abbiamo dato loro?”.

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Un riferimento anche al caso Cassibile, con la sua tendopoli oggetto anche di interventi politici a livello nazionale, dopo le proteste dei residenti per una serie di episodi che mettono tensione nella comunità: i braccianti stagionali che si lavano nelle fontanelle della frazione, che urinano per strada e altri comportamenti fortemente contestati e di certo contrari al pubblico decoro. “Non c’è dubbio che non sia una bella immagine- dice Ramzi Harrabi- E’ anche vero che il problema va compreso nella sua interezza. Vivono senza acqua, senza servizi igienici. Trovano l’unica strada possibile, che naturalmente non è quella giusta. Occorre aiutare i cassibilesi ad aiutare i braccianti. Tanti di quei ragazzi sono regolari, sono rifugiati. Hanno diritto ad una casa. E’ con un progetto complessivo che occorre operare. Episodi come quelli segnalati a Cassibile, del resto- conclude Harrabi- si verificavano anche in Belgio, nelle miniere, e a lavarsi nelle fontanelle e ad urinare per strada erano purtroppo i lavoratori italiani”.




Siracusa. Costone pericolante all'Arenella: c'è chi abbatte le transenne per passare

L’area è interdetta e lo dice a chiare lettere anche un cartello, eppure in tanti continuano a preferire un passaggio più “comodo”, non ritenendo che il rischio di crollo del costone roccioso (la scala non va pertanto utilizzata) possa rappresentare un problema a fronte della possibilità di arrivare subito e agevolmente sulla spiaggia. C’è addirittura chi arriva ad abbattere  la recinzione, per poter passare nonostante la barriera. Scenari che si ripetono all’Arenella, dove lo scorso anno è stato interdetto l’accesso al piazzale di quello che era il Lido della Polizia. Si trattava e si tratta di un’ordinanza del Dipartimento Ambiente dell’assessorato regionale per  “grave pericolo per l’incolumità pubblica”. La recinzione montata lo scorso anno per sbarrare fisicamente il passaggio e obbligare al rispetto dell’ordinanza è stata adesso ripristinata. Nonostante questo, gli irriducibili del “faccio come voglio” continuano a comportarsi come se nulla fosse.




Siracusa. Cestini portarifiuti in spiaggia usati come cassonetti: multe dell'Ambientale

Abbandonano i rifiuti cercando luoghi isolati o, esattamente al contrario, manifestando disinvoltura anche in presenza di altre persone. Sono gli incalliti abbandonatori di immondizia, a cui si deve la creazione di piccole o grandi discariche. Rischiano sanzioni elevate e alcune di queste stanno per partire, visto che il lavoro dell’Ambientale si sta concentrando su di loro. Fototrappola che non lasciano scampo a questi cittadini, come dimostrano alcune delle foto che li immortalano e al contempo inchiodano alle loro responsabilità. Tra i casi che strappano un sorriso amaro, quello di cui parla l’assessore all’Igiene Urbana, Andrea Buccheri. Mentre il Comune provvede alla pulizia delle spiagge pubbliche e alla pettinatura dell’arenile, con l’impiego anche di trattore e mentre i cestini sono stati posizionati per agevolare i bagnanti e garantire quanta piu’ igiene possibile, nell’ottica Covid e non soltanto, qualche proprietario di villetta ha ben pensato di utilizzare i cestini alla stregua dei vecchi cassonetti stradali dell’indifferenziata, di cui hanno evidentemente nostalgia. Sarcasmo che serve in questo caso a sottolineare quanto sbagliato sia questo comportamento. “L’Ambientale- racconta Buccheri- ha beccato anche persone che, trasferitesi nelle case al mare, gettavano quanto ormai inutilizzabile, dalle teglie alle suppellettili, all’interno di un cestino portarifiuti posizionato a ridosso di un accesso al mare, non di certo per quel tipo di utilizzo”. Altre immagini, invece, parlano di abbandoni su strade poco trafficate come in piena città.




Droga nascosta tra i mobili di casa: arrestato 27enne già ai domiciliari

Continuano i servizi di contrasto ai reati in materia di sostanze stupefacenti condotti dai Carabinieri di Augusta.
I militari dell’Aliquota Operativa del NORM della Compagnia di Augusta hanno tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti il pregiudicato catanese Alfio Coco, 27enne, già sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, poiché nel corso una perquisizione domiciliare è stato trovato in possesso di 40 grammi di cocaina.
Lo stupefacente era abilmente occultato tra la mobilia , insieme a vario materiale idoneo alla sua pesatura, ma le accurate ricerche effettuate dai Carabinieri, ben avvezzi a tal genere di operazioni, sono comunque riuscite a rinvenirlo.
La sostanza rinvenuta è stata sequestrata ed inviata presso il Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti di Sant’Agata Li Battiati (CT) per l’esame quantitativo e qualitativo.
L’uomo, su disposizione del Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica di Siracusa, è stato ricondotto presso la sua abitazione per restarvi ristretto in regime di arresti domiciliari.




Siracusa. Meno denunce e furti, invariato il numero delle rapine: il bilancio annuale dei carabinieri

Diminuiscono i reati denunciati ai carabinieri: a 9940 a 9080, con un decremento del 9 per cento in provincia di Siracusa (il 68 per cento dei reati denunciati alle forze dell’ordine). Sono i numeri del bilancio dell’attività svolta nel corso dell’ultimo anno, sciorinati durante le celebrazioni , questa mattina al comando provinciale, del 206esimo anniversario della fondazione dell’Arma. Il numero di reati scoperti è stato pari al 30 per cento di quelli per cui i carabinieri hanno proceduto, come nell’anno precedente. Invariato il numero di rapine, 63. Particolarmente positivo il dato inerente ai furti denunciati, passati da un totale di 4.503 a 4.012 (-11%), nonostante le preoccupazioni inerenti al possibile incremento di furti che si sarebbe potuto scoprire a conclusione del lockdown.
Dall’inizio dell’anno (periodo gennaio – maggio 2020), le persone denunciate a piede libero dai Carabinieri aretusei per reati di vario genere sono state 1.908, con un incremento del 28,4% rispetto all’omologo periodo precedente, mentre il numero degli arresti, nonostante le difficoltà riscontrate nel lockdown, è comunque stato notevole: 223 in totale (con un calo di appena il 10% rispetto ai primi cinque mesi del 2019), di cui 129 in flagranza e 94 su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’attività antidroga ha ancora una volta dato risultati importanti, consentendo il sequestro di complessivi kg. 42 di stupefacenti di vario genere e l’arresto di 113 soggetti, consentendo, altresì, di individuare 448 soggetti dediti all’assunzione di droghe (+25% rispetto ai 359 del periodo in comparazione), per lo più giovani, segnalati alle Prefetture di residenza.
Il contrasto ai reati in materia di violenza di genere, con particolare riguardo ai maltrattamenti in famiglia ed agli atti persecutori (stalking), dopo l’adozione del Codice rosso e le discendenti disposizioni della Procura della Repubblica di Siracusa, ha visto un consolidamento dell’attività operativa che si è concretizzata, negli ultimi 12 mesi, nell’arresto di 14 soggetti e nel deferimento in stato di libertà di altri 12 resisi responsabili di odiose condotte in danno di fasce deboli.

Tra le attività di polizia giudiziaria piu’ rilevanti. A luglio del 2019, rapina con sequestro di persona sventata,  presso l’ufficio postale di Belvedere, con un uomo armato di pistola che, per sfuggire all’arresto, prendeva in ostaggio alcuni dipendenti e clienti; l’operazione, dopo estenuante trattativa, si concludeva, senza alcun ferito, con l’arresto del rapinatore ed il recupero dell’intero provento del reato, pari a circa 13.000 euro.

L’arresto di 4 persone a Catania, lo scorso due maggio,  mentre, a bordo di due autovetture in una via cittadina di Siracusa, in orario notturno, stavano dando corso ad uno scambio di sostanza stupefacente:sequestrato, diviso in due confezioni, 1,1 kg. di marijuana nonché  400euro in contanti;
La Compagnia di Noto a giugno dello scorso anno ha arrestato due giovani, accusati di un efferato omicidio commesso 4 giorni prima ad Avola; poi l’operazione Bugs Bunny, con 5 arresti per spaccio di droga. A Pachino, il mese scorso, sette arresti, sempre per spaccio di stupefacenti, con l’operazione  TA-TA.; l’arresto di ieri, per un caso di lupara bianca del 2015, a Pachino. • il 16 settembre 2019, unitamente alla Compagnia Carabinieri Aeronautica Militare di Sigonella, a conclusione dell’indagine denominata Black Gold, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Siracusa, su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, il Nucleo Operativo e Radiomobile di Augusta e la Stazione di Lentini hanno sottoposto all’obbligo di dimora 7 persone responsabili dei reati di associazione per delinquere, furto aggravato, ricettazione, inquinamento ambientale e distruzione o sabotaggio di opere militari, per aver sottratto in più occasioni carburante dall’oleodotto servente il locale aeroporto militare per un quantitativo pari a circa 212.000 litri di carburante, del valore orientativo di
€ 170.000,00, causando danni all’amministrazione militare quantificati in € 800.000,00.
L’aliquota Carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura di Siracusa, il 6 febbraio 2020, ha concluso l’operazione convenzionalmente denominata Povero Ippocrate, che ha fatto emergere il diffuso malaffare esistente da tempo nel campo sanitario da parte di alcuni soggetti coinvolti nelle procedure di concessione delle pensioni di invalidità, conclusasi con l’arresto di 2 persone (la responsabile di un patronato abusivo ed un medico), l’esecuzione di 2 misure cautelari di obbligo di dimora e di 5 misure interdittive professionali a carico di altrettanti medici, per un numero complessivo di denunciati 71 a piede libero e beni sequestrati del valore totale di circa € 600.000,00. Molteplici i reati contestati a vario titolo agli indagati: corruzione aggravata, abuso d’ufficio, falso materiale ed ideologico, sostituzione di persona, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Il Nucleo Investigativo del Reparto Operativo, nel mese di febbraio 2020, ha dato corso all’operazione Barrakan, con cui sono stati sequestrati ai fini di confisca, su disposizione del Tribunale etneo, Sezione Misure di Prevenzione, susseguente a proposta della D.D.A. di Catania, nr. 2 società, conti correnti, nonché circa 410 tra camion, rimorchi ed autoveicoli, tutti beni riconducibili a soggetti legati al clan mafioso Nardo, per un ammontare di € 50.000.000,00 (cinquanta milioni), colpendo duramente la mafia dei trasporti su gomma degli agrumi.

Sulle strade, sanzioni per 3,5 milioni di euro a utenti indisciplinati con oltre 2700 verbali per violazioni al Codice della Strada.




Siracusa. Orti sociali in diverse zone della città: oggi sei nuove consegne

Sei nuovi orti urbani consegnati ai legittimi assegnatari. L’assessore alle Attività produttive Cosimo Burti ha consegnato sei degli ultimi lotti degli orti sociali ai cittadini  che avevano partecipato a suo tempo ad un bando di gara ,risultando in possesso dei requisiti richiesti. Il progetto ha riguardato una zona di viale Scala Greca, ma nei programmi dell’amministrazione comunale ci sarebbe la realizzazione di analoghe aree anche in altre zone del capoluogo.
“Gli orti sociali- dichiara l’assessore Burti- oltre a rappresentare un aiuto alla gestione alimentare delle famiglie assegnatarie hanno fatto si che l’area sia diventata una piccola comunità in cui condividere tempo libero e la passione comune per la natura. Rimangono ancora pochi lotti prima di concludere questo progetto che nelle intenzioni dell’Amministrazione sarà esteso anche ad altre aree cittadine che in questo modo saranno valorizzate”.
I lotti di questo primo progetto, quasi un centinaio, hanno ciascuno uno spazio di 70 metri quadrati: per averlo assegnato si è pagato un contributo di 120 euro, serviti a preparare il terreno alla coltivazione. Gli assegnatari potranno rinnovare la concessione degli spazi ogni due anni, se non si sono persi i requisiti indispensabili al loro mantenimento.




Siracusa. Gasolio in mare, procedure antinquinamento nel Porto Piccolo

Procedura antinquinamento nelle acque del Porto Piccolo. E’ stata necessaria per via della presenza di gasolio in mare. La Sala Operativa della Guardia Costiera, una volta ricevuta la segnalazione, ha inviato le squadre sul posto. Al via, quindi, le procedure antinquinamento e l’impiego dei dispositivi previsti per “contenere effetti pregiudizievoli all’ambiente marino”. Il gasolio si trovava nella zona portuale di Riva Forte Gallo. Forte e persistente l’odore tipico. Avviata l’attività ispettiva, essendo sera e mancando, pertanto la luce naturale, inizialmente solo le molestie olfattive erano percepibili. E’ seguito un sopralluogo dell’area segnalata, da cui risultava la presenza di un’iridescenza sulla superficie dell’acqua dell’estensione di circa 40 mq, riconducibile, per odore, ad idrocarburi.
Al fine di circoscrivere l’inquinamento e contenere gli effetti pregiudizievoli per l’ambiente marino, si attivava l’intervento immediato della locale ditta concessionaria del servizio antinquinamento che, con l’utilizzo di un mezzo nautico, posizionava panne assorbenti in mare, a contenimento dello sversamento esistente, procedendo alla rimozione del prodotto inquinante.
Dopo qualche ora , terminate le operazioni di bonifica e ripristino dello stato dei luoghi. Non è stato possibile, nell’immediatezza, risalire alle cause dell’inquinamento e sono in corso verifiche ed accertamenti in merito all’individuazione dei fatti e dei responsabili della condotta illecita.

 




Siracusa. Prevenzione incendi, accertamenti del Comune sulla pulizia dei terreni

Una squadra per verificare il rischio incendi dei terreni comunali ma anche per quelli privati. E’ composta da tre tecnici, con la supervisione dell’assessore alla Protezione Civile, Giusy Genovesi e del collega che guida il settore Igiene Urbana, Andrea Buccheri. L’ordinanza che riguarda la prevenzione degli incendi estivi , firmata dal sindaco Francesco Italia, quest’anno contiene anche degli aspetti legati alla pandemia da Covid-19. Nei prossimi giorni partiranno gli interventi di pulizia per gli appezzamenti del Comune, secondo le priorità che i sopralluoghi in corso stanno facendo emergere. Un lavoro svolto anche lo scorso anno, con interventi su 45 mila metri quadrati di terreni comunali. “Gli accertamenti in corso- spiega l’assessore Genovesi- riguardano innanzitutto i siti con alto rischio incendio, soprattutto quelli che si trovano a ridosso di abitazioni”. In tarda mattinata, riunione operativa sul tema, gli assessori Genovesi e Buccheri, i tre dipendenti comunali individuati per le verifiche sul territorio, il dirigente della Protezione Civile, Pietro Faccio faranno in punto della situazione. L’obiettivo è far partire nei prossimi giorni le operazioni di pulizia dei terreni “che mostrano segni di particolare pericolo per la presenza di sterpaglia”. Numerose le segnalazioni dei cittadini in proposito. A questo riguardo, l’assessore Genovesi preannuncia una novità. “Intendo far inserire- spiega- nel sito del Comune una modulistica digitale che i cittadini potranno utilizzare per le segnalazioni. Un modo per avere un sistema ordinato e preciso. I controlli riguarderanno, intanto, anche le proprietà private che non sono in linea con quanto previsto dalle normative per la prevenzione degli incendi. Sanzioni per chi non ottempera. Tra le violazioni che possono essere contestate, quella all’articolo 19 del Codice della Strada, con le sanzioni che ne conseguono. “E’ obbligatorio evitare che dai giardini privati, ad esempio- spiega Genovesi- le fronde sporgano su strade e marciapiedi”. Tema altrettanto importante, quello degli incendi che vengono appiccati anche all’interno delle proprietà private per smaltire in questo modo gli sfalci. Tanti ne vengono segnalati in queste settimane nelle contrade marine. “Chi nota incendi, anche piccole lingue-continua l’assessore alla Protezione Civile- lo segnali al numero unico d’emergenza. Si tratta di un passo importante, che abbiamo inserito all’interno dell’ordinanza, quest’anno ancora più ricca di segnalazioni e riferimenti utili.  L’accensione di fuochi non autorizzati è vietata. Si incorre anche in questo caso in sanzioni e si mette a repentaglio la sicurezza”.