Siracusa. Riapre domani la Cittadella dello Sport: ecco le regole da seguire

Riapre la Cittadella dello Sport e, con la Fase 2, si torna anche in acqua, nella piscina olimpionica. Il Circolo Canottieri Ortigia sta predisponendo quanto occorre per garantire la sicurezza e ridurre il rischio di contagio . La struttura sarà aperta dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 20.00. Sarà consentito l’ingresso soltanto a soci e tesserati e solo su prenotazione. Necessario, per accedere, sottoporsi alla misurazione della temperatura. Per il primo ingresso, inoltre, servirà un’autocertificazione con cui si garantisce di non essere sottoposto a quarantena e di non essere positivo al Covid-19.  L’accesso, soltanto dall’ingresso principale di via Paolo Caldarella, è consentito al massimo 15 minuti prima dell’inizio dell’allenamento. Non è possibile utilizzare gli spogliatoi. Ci si può, tuttavia, cambiare ed asciugare a bordo vasca. Le regole vengono fissate dalla direzione e saranno esposte. Ogni atleta dovrà avere la propria strumentazione, mentre non sarà possibile utilizzare quella in dotazione alla struttura. Le panchine per l’attesa del proprio turno saranno distanziate tra loro. In acqua, distanza minima obbligatoria di 2,7 metri tra un atleta e l’altro. L’uscita dall’acqua sarà regolata dall’allenatore. Chiuse le docce. Disponibili solo i servizi igienici sanificati. Uscita, sempre contingentata, dall’ingresso laterale.




Siracusa. Spettacolare inseguimento in Ortigia: tre volanti bloccano due uomini in fuga

Rocambolesco inseguimento nella tarda mattinata in Ortigia. Diverse le volanti impiegate dopo che uno scooter, con a bordo due giovani, non ha rispettato l'”alt” intimato dagli agenti che stavano svolgendo un’attività di controllo del territorio, anche volta alle verifiche sul rispetto delle norme anti contagio del Coronavirus. Diverse le volanti che si sono messi all’inseguimento dei due. Dal Ponte Umbertino, dove si trovava il posto di controllo, la corsa degli scooteristi si è conclusa al vicino mercato di via De Benedictis. Preoccupazione tra gli avventori e i commercianti . Controllo in corso da parte degli agenti di polizia.




Siracusa. Covid, il Lions Club Siracusa Host dona fondi alle parrocchie

Iniziative di solidarietà per il territorio e per i medici che hanno operato a Milano. Le ha messe in campo il  Lions club Siracusa Host . Obiettivo primario: supportare le esigenze di prima necessità che si sono accentuate a seguito della pandemia da coronavirus. Il Club guidato da Riccardo Lo Monaco con la collaborazione del Consiglio Direttivo, dai primi giorni dell’emergenza sanitaria, per rispondere all’esigenza di alloggi per medici ed infermieri chiamati ad operare negli ospedali del capoluogo lombardo, soci del Lions Club Siracusa Host hanno messo a disposizione gratuitamente ben undici appartamenti a Milano.
A Siracusa, con la crisi economica che ha incrementato le difficoltà di larghe fasce della società, il Lions Club Siracusa Host ha donato alla mensa dei poveri di Via Nome di Gesù in Ortigia, gestita dalla Comunità di San Martino di Tours e alla Parrocchia Sacra Famiglia di Siracusa dei buoni acquisto di generi alimentari per l’ammontare di tremila e cinquecento euro.
Il Consiglio Direttivo ha anche deliberato di destinare il 40% delle quote sociali versate dai soci ad uno specifico fondo che provvederà mensilmente a supportare le parrocchie cittadine per la spesa solidale alle famiglie bisognose.
“Abbiamo rafforzato uno degli scopi fondamentali del nostro service: essere presenti nel territorio ed essere a servizio della comunità – ha commentato Riccardo Lo Monaco – il momento richiede passione ed attenzione straordinaria e noi ci siamo”.




Siracusa. Buoni spesa, si passa alla seconda tranche: "Incertezze sui fondi regionali"

Quasi completata la prima fase di distribuzione dei buoni spesa ai cittadini che sono risultati aventi diritto, il Comune si prepara alla distribuzione delle ulteriori risorse che fanno parte dei fondi nazionali assegnati al capoluogo. Ad annunciarlo è l’assessore alle Politiche Sociali, Alessandra Furnari. “Gli uffici stanno verificando le situazioni dei singoli nuclei, stabilendo delle priorità da seguire per stabilire importi e modalità di attribuzione degli ulteriori fondi. I 100 euro dei buoni spesa distribuiti durante la prima fase erano, come più volte detto, un acconto. La scelta di procedere in questo modo- spiega l’assessore Furnari- è dipeso dall’altissimo numero di domande presentate e pertanto dalla nostra volontà di non lasciare fuori nessuno. Parliamo di 4600 famiglie che possono essere composte da un unico componente, fino ad arrivare anche a 10 persone”. La seconda tranche arriverà ai nuclei più numerosi, probabilmente partendo da un minimo di tre componenti. I numeri certi dovrebbero emergere oggi. Per quanto riguarda invece i  fondi promessi dalla Regione, restano al momento diverse incertezze. “Sembra ci siano grosse difficoltà per la gestione di questi fondi-prosegue l’esponente della giunta Italia-  in quanto la procedura stabilita, al momento, renderebbe buona parte dei fondi assolutamente inutilizzabili. Ci vuole dunque cautela nella promessa di poter distribuire queste risorse. L’avviso è una cosa, la fase concreta è un’altra. Non vogliamo creare aspettative che possono poi essere deluse. In ogni caso- aggiunge Furnari-  occorre intanto completare l’utilizzo dei fondi nazionali, perchè una delle richieste del bando della Regione è che ogni soggetto dichiari quanto ha ottenuto per l’emergenza in termini di aiuti, dunque tenendo conto anche dei fondi nazionali, includendo i buoni spesa”. Si attendono ulteriori passaggi da parte del governo regionale. “La misura non esiste ancora-ribadisce l’assessore alle Politiche Sociali- e abbiamo già ricevuto numerose richieste di informazioni a cui non possiamo rispondere, essendo al momento soltanto proclami e annunci”. Sembra certo che occorrerà presentare una nuova domanda, nel momento in cui questo sarà comunicato. “Ci sarà un avviso e il Comune ne darà diffusione attraverso tutti i canali disponibili e le assistenti sociali che rispondono ai numeri di telefono istituiti. Le procedure fissate dalla Regione sono un po’ più complesse rispetto ai fondi nazionali-puntualizza Alessandra Furnari-  Dovremo trovare il modo di stabilire modalità di presentazione che siano quanto più semplice possibile, fermo restando il rispetto di quanto previsto dalla Regione”.




Siracusa. Solidarietà in farmacia: nasce l'iniziativa "Mascherina sospesa"

“Mascherina sospesa”. E’ l’iniziativa  de “I balconi di Grottasanta”, che coinvolge sei farmacie della città e tre parafarmacie. Si tratta di un’attività di solidarietà, sulla falsariga di quanto avviene per i caffè o per il pane. Acquistare, cioè, una mascherina e lasciarla a disposizione di chi non può permetterselo. Aderiscono le farmacie: Del Viale in via Grottasanta, Del Viale in viale dei Comuni, Del Viale (di via Sofio Ferrero), Tisia, Lupo di viale Teocrito, Riggio (via Bartolomeo Cannizzo), Parafarmacia Gioia (via Sant’Orsola) e le parafarmacie di via Randone e di via Monsignor Carabelli. “L’idea è molto semplice-spiegano gli organizzatori-  basta recarsi in uno dei punti vendita che hanno aderito ed acquistare una o più mascherine che bisognerà lasciare nella farmacia o parafarmacia. Il farmacista donerà le protezioni messe in “sospeso” (pagate ma non ritirate) a chiunque si recherà nel punto vendita chiedendo una mascherina che non potrà comperare. Con meno di un euro si potrà garantire un po’ di protezione in più a chi non può permettersela. Basta pensare che più mascherine ci saranno in città più la lotta al virus sarà efficace”.




Cassibile. Rinvenuta doppietta avvolta in una felpa: inviata ai Ris

Doppietta calibro 16 con matricola abrasa avvolta in una felpa. I carabinieri della stazione di Cassibile hanno rinvenuto l’arma abbandonata (o nascosta), marca Acier Cockerill, mentre svolgevano un servizio di controllo del territorio. I militari sono stati attirati dal  riflesso della luce solare .
Il fucile, dopo essere stato messo in sicurezza  è stato sottoposto a sequestro e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per tentare di risalire alla sua provenienza. L’arma sarà inviata ai Ris di Messina per accertamenti tesi a ripristinarne la matricola e a rilevare impronte digitali o profili biologici utili a identificare chi l’abbia maneggiata e a comprendere se, come possibile, sia oggetto di furto.
L’ipotesi dei Carabinieri è che il detentore se ne sia liberato in fretta, forse perché ha incrociato una delle numerose pattuglie che quotidianamente passano al setaccio il territorio.




Siracusa. Caritas: quintuplicato il numero di chi è ricorso all'assistenza

Quintuplicato il numero dei beneficiari dei servizi di assistenza della Caritas Diocesana di Siracusa  nel periodo di emergenza per il coronavirus. Il dato è stato fornito dal direttore della Caritas diocesana, don Marco Tarascio. Prima dell’emergenza i beneficiari erano circa 2500, arrivati al 4 maggio a oltre 14 mila per un totale di 3.541 famiglie. La Caritas ha speso oltre 100 mila euro tra beni materiali, farmaci, contributi al reddito, bollette e sostegno per esigenze abitative. Distribuiti quasi 100 mila chili di derrate alimentari, sotto forma di pacchi viveri e di pasti grazie alle due mense, a 14.164 persone: “Numeri impressionanti, se pensiamo che prima dell’emergenza Coronavirus le persone prese in carico da Caritas nell’ambito dei servizi dedicati erano 2.505 con un allarmante incremento del +563 per cento – ha detto don Marco -. La concretezza della Carità l’abbiamo chiamata. La Caritas diocesana di Siracusa si è trovata dinanzi alla necessità di reinventare il modo di fare ed essere Carità in favore degli ultimi, delle fasce deboli, dei soggetti vulnerabili, dei vecchi e nuovi poveri: l’esponenziale aumento del numero di famiglie e persone in condizione di bisogno e fragilità aggravate da questo evento epocale, ci ha indotto a profondere il massimo sforzo possibile grazie ai 70 volontari.
Abbiamo attivato 4 linee telefoniche cellulari dedicate attraverso cui gli operatori hanno garantito supporto per richieste legate a problematiche di vario genere e sostegno psicologico/relazionale. E’ stato istituito un modulo online mediante cui è stato possibile trasmettere delle richieste d’aiuto per bisogni specifici. Hanno avuto luogo molteplici iniziative finalizzate alla donazione di beni materiali e di offerte in denaro (199, per quasi 35 mila euro), che sono andate ad aggiungersi alle donazioni provenienti da diverse realtà afferenti al mondo ecclesiale e del terzo settore“.




Melilli verso la Fase 3: "Non solo città industriale, cambiamo volto e obiettivi"

Melilli si prepara ad una ripartenza cambiando parzialmente volto, con quella che il sindaco, Giuseppe Carta definisce un'”etichetta nuova”. Voglia di cambiamento, quindi, nel comune industriale, che vuole smettere di essere soltanto questo. “Vogliamo far diventare questa città una vetrina di primo piano- spiega Carta- Portare la gente a Melilli è la nostra determinazinoe, farne conoscere le bellezze. Noi non siamo soltanto una città industriale- prosegue il primo cittadino – abbiamo, al contrario, un’offerta culturale importante. La ripartenza sarà diversa da quella del Dopoguerra, che portò quì il più grande insediamento petrolchimico. La nostra sarà una ripartenza culturale, artistica, spettacolistica e di rispetto dell’ambiente”. Tracciate, quindi, le linee guida dell’amministrazione comunale. L’ambizione ha alla base il concetto di eco-sostenibilità. Certamente la crisi legata alla pandemia si fa sentire, anche in un comune ricco come Melilli. “Le casse del Comune adesso registrano difficoltà- spiega Carta- Nessuno sta pagando, nemmeno le grandi industrie, che stanno usufruendo di quanto a disposizione per posticipare il momento dei versamenti. Questo approccio, prevediamo, durerà tanto, perchè le aziende sfrutteranno certamente fino alla fine la possibilità di non pagare. Noi , dal canto nostro, ci rimbocchiamo le maniche e continuiamo a pensare alla prevenzione del contagio, che non dimentichiamo ma , al contrario , teniamo in alta considerazione”. Questo è il giorno della “cunsarbata” a Melilli, che chiude la sentita festa di San Sebastiano. Quest’anno, i fedeli potranno seguirla in diretta “on line”. Parteciperà, insieme al parroco, soltanto il primo cittadino. “La devozione è stata espressa in altro modo quest’anno- dice il sindaco-ovviamente con tanto dispiacere da parte di tutti noi. I melillesi sono molto legati al nostro Patrono. Non essere presenti, anche fisicamente, rappresenta un enorme sacrificio. Ma siamo anche molto responsabili e lo abbiamo chiaramente manifestato in queste settimane di restrizioni”. Il sindaco è pronto a convocare, intanto, un tavolo tecnico, già in settimana. Servirà per preparare Melilli alla Fase 3, prevista dal 18 maggio in poi. “Scriverò anche alle aziende della zona industriale – spiega- per conoscere le loro intenzioni , i progetti, le attività a cui intendono dare seguito. Cercheremo così idi comprendere quali dovranno essere le migliori strategie da attuare”.




Noto. Estorsione: ordinanze di custodia cautelare per 4

Al termine di un’articolata attività investigativa, coordinata dal Procuratore Aggiunto della Repubblica  Fabio Scavone e diretta dal Sostituto, Gaetano Bono, Agenti del Commissariato di Noto, diretti dal Commissariato Vice Questore Aggiunto Dr Paolo Arena, hanno dato esecuzione a un’ordinanza cautelare, emesse dal GIP del Tribunale di Siracusa, Scapellato, nei confronti di quattro persone, due di custodia in carcere e due di arresti domiciliari, con braccialetto elettronico: Manenti Simone di 39 anni, Rizza Corrado di 44 anni, Latino Davide di 33 anni e Restuccia Maria di 31 anni.
All’indomani dell’acquisizione di una notitia criminis di estorsione è stato avviato un servizio tecnico di intercettazione per corroborare e rafforzare il già grave quadro indiziario a disposizione degli investigatori, e sono state scoperti: bonifici bancari sul conto corrente intestato a Restuccia Maria detta “Ramona”, un assegno emesso in favore del noto pregiudicato ed assuntore di stupefacenti Rizza Corrado, detto “Currarino”, prelievi di contante, effettuati col bancomat, che la vittima era stata costretta a consegnare a Rizza, per un importo complessivo di 11.320 euro e numerosissimi screenshots di conversazioni via social intrattenute con Restuccia e altro pregiudicato ed assuntore di stupefacenti, Manenti Simone, nonché sms vocali di Whatsapp.
Pertanto, emergevano ulteriori elementi di responsabilità nei riguardi di Latino Davide, convivente della Restuccia che determina Rizza ed Manenti a estorcere denaro ad un uomo, giacché Rizza ha contratto, verosimilmente con la coppia Restuccia/Latino, considerevoli debiti per droga. Dunque, dopo l’incipit della condotta estorsiva da parte di Rizza Corrado, sostenuta dalla forza intimidatrice derivante dalla sua caratura criminale, dall’attività investigativa si è potuto accertare che il trio Restuccia- Latino- Manenti, ha seguitato in pretese di denaro nei confronti di un uomo, individuato da Rizza quale ignaro garante dei pagamenti. Gli stessi, verosimilmente creditori di  Corrado Rizza, per i debiti da costui accumulati per l’acquisto di stupefacente, decidevano di procedere personalmente al “recupero” delle somme dovute, cominciando a vessare ed indebolire psicologicamente la persona offesa con numerosa messaggistica via social e chiamate telefoniche. Rizza sparisce improvvisamente dopo aver acquisito cospicue somme di denaro dalla vittima. Dopo costanti ricerche e minacce, perpetrate da Latino e da Restuccia, una volta individuato, Rizza subisce una severa lezione sia da parte di Latino che da Manenti  Simone che lo aggredisce fisicamente in pieno centro storico in data 6 maggio, poco prima di prendere parte all’appuntamento con la vittima nel corso del quale viene tratto in arresto in flagranza da parte della squadra di polizia giudiziaria del Commissariato di Noto, dopo la consegna delle banconote. Non appena Latino apprende della notizia dell’arresto di Manenti, intima alla convivente Restuccia di cancellare tutti i messaggi e distruggere la scheda telefonica. “……cancella tutte cose e butta pure il telefono…stai capendo? butta lì tutte cose e spezza pure la scheda!…”). La lapidaria quanto laconica conversazione, sancisce la fine dei giochi: l’arresto di Manenti mette a nudo tutto il gruppo composto da persone coinvolte a pieno titolo in tutta la vicenda. I gravi indizi di colpevolezza raccolti hanno consentito al GIP di Siracusa, al fine di escludere il pericolo di reiterazione delle condotte delittuose, di emettere un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Rizza (condotto presso la casa circondariale di Ragusa) e di Manenti (già ristretto nel carcere di Ragusa a seguito dell’arresto in flagranza del 6 maggio) ed degli arresti domiciliari, col presidio del braccialetto elettronico, nei confronti dei conviventi Restuccia e Latino.




Sequestrata attività ricettiva di Augusta: non segnalava alla questura gli ospiti

Niente comunicazioni all’autorità giudiziaria delle persone alloggiate entro le 24 ore successive all’arrivo: sequestrata in via preventiva struttura ricettiva. Gli agenti del commissariato di Augusta hanno eseguito quanto disposto da un decreto emesso dal G.I.P. di Siracusa, nei confronti di B.S. di 71 anni.
Tale sequestro è stato disposto a seguito di mirate verifiche finalizzate alla prevenzione ed emersione di attività sommerse. Gli investigatori  hanno accertato che la titolare della struttura ricettiva ometteva le obbligatorie comunicazioni alla questura, come invece disposto dalle normative vigenti. La struttura non aveva nemmeno rinnovato il certificato di abilitazione per il portale Alloggiati Web, dal 2017. La donna è stata denunciata.