Siracusa. "Lunedì non sia un liberi tutti o gravissime conseguenze": l'appello dell'infettivologo

L’invito è chiarissimo e arriva dall’infettivologo Gaetano Scifo, direttore, oggi in pensione, del reparto di Malattie Infettive dell’ospedale Umberto I di Siracusa. “Il 4 Maggio non è un “liberi tutti”. Interpretarlo in questo modo vuol dire rischiare di ritrovarci in pochi giorni in una situazione di netto peggioramento”. Il noto specialista siracusano spinge ad attenersi pedissequamente alle indicazioni del Comitato Tecnico-Scientifico, senza nessuna fuga in avanti. “Una seconda ondata -entra nel dettaglio- sarebbe peggiore della prima, con conseguenze serie sulla salute e sull’economia, peggiorando ancora di più quanto stiamo già vivendo”. Scifo mette dunque in guardia i cittadini. “Non possiamo pensare che tutto sia finito. I pericoli sono e restano gli stessi. Basta guardare alcune esperienze europee per rendersene conto- dice ancora- Uno dei casi emblematici è quello della Germania, la prima ad aprire e che ora, improvvisamente, compie un passo indietro. Idem la Francia”.  L’infettivologo siracusano si dice “per la prudenza. Sono esterrefatto, invece, da dichiarazioni di politici che il giorno prima invitano a chiudere tutto e il giorno dopo a riaprire tutto”. le cose. Io sono per la prudenza. Sono esterrefatto per come alcuni politici il giorno prima dicono chiudiamo tutto e il giorno dopo, apriamo tutto. Adesso non  è la politica a poter dire cosa fare, sono i tecnici a doverci dire come occorre comportarsi. Salti in avanti  possono portarci nei guai neri”. Scifo parla senza mezzi termini e ricorda che “stiamo affrontando una importantissima pandemia, che segnerà la nostra esistenza. Molto, dal 4 maggio in poi, dipenderà da noi e dai nostri comportamenti. Non dobbiamo lasciarsi andare, ma continuare a stare molto attenti, utilizzando mascherine, rispettando le norme di distanziamento e non facendo valutazioni che non spettano a noi ma, appunto, a chi studia scientificamente cause ed effetti”.




Siracusa. Fase 2, Musumeci "blinda" la Sicilia: "Ripresa graduale dei collegamenti"

Il presidente della Regione, Nello Musumeci chiede di mantenere inalterate le misure legate ai collegamenti da e per la Sicilia. L’isola, per il governatore, deve restare “blindata”, almeno in questa fase. Per questo Musumeci ha chiesto ieri sera al ministro del Trasporti di mantenere inalterate le norme. “Saranno come sempre i dati epidemiologici- ha spiegato il presidente della Regione- a suggerirci quando, nelle prossime settimane, avviare una lenta e graduale riapertura del collegamenti con il resto del mondo. Se oggi l’isola- aggiunge il governatore- può contare sul più basso numero di contagi lo si deve anche alla forte limitazione degli arrivi e alla disciplina del popolo siciliano”.




Siracusa. I ristoranti consegnano le chiavi al sindaco, Italia: "Comprendo il gesto forte"

I ristoratori della città consegnano le chiavi delle loro attività al sindaco. Gesto simbolico, ieri, per rappresentare i timori legati all’emergenza Coronavirus e all’impossibilità di far ripartire le loro attività fino al primo giugno prossimo, come stabilito dal Decreto della Presidenza del Consiglio che fissa il calendario delle ripartenze per le attività economiche italiane. “Comprendo il gesto forte ed efficace degli ristoratori-ha commentato il sindaco, Francesco Italia-
Dietro ogni attività imprenditoriale si nascondono storie e sacrifici  di persone che, rischiando, hanno creduto in un progetto e lo hanno reso realtà a beneficio del tessuto economico di Siracusa con creatività e coraggio.
Ringrazio ciascuno di loro perché con tenacia e fiducia si affidano alle istituzioni per rappresentare le loro richieste. A Siracusa nessuno resta solo”.

https://www.facebook.com/francescoitaliaavantiinsieme/videos/2621819128107668




Siracusa. Alta tensione tra Asp e Cisl: "Avvertimento diretto al segretario dei medici"

Si fa sempre più rovente il clima nella sanità pubblica siracusana. La bufera legata alla gestione dell’emergenza Coronavirus non accenna a placarsi. Al contrario, il clima sembra infuocarsi sempre più. Le indiscrezioni che circolano negli ambienti vicini agli ospedali del territorio trovano conferma in una nota ufficiale diffusa in tarda mattinata dalla Cisl attraverso le parole del segretario generale Uts Ragusa Siracusa, Vera Carasi. Il confronto con il direttore generale dell’Asp, Salvatore Lucio Ficarra ha raggiunto un momento di fortissima tensione durante un incontro in video conferenza con le parti sociali.  “Quanto accaduto- protesta la rappresentante dell’organizzazione sindacale- denota nervosismo, scarse capacità relazionali, spregio delle norme più elementari di relazioni sindacali e democratiche. Serve serenità di giudizio e di valutazione per gestire la fase 2 di questa emergenza sanitaria. La Cisl agirà in tutte le sedi opportune e competenti per tutelare l’immagine e la dignità della nostra organizzazione e del nostro dirigente.”
“L’avvertimento diretto, lanciato al nostro segretario della Cisl Medici territoriale, Vincenzo Romano – ha detto la Carasi – non possiamo tollerarlo. Ficarra è stato, evidentemente, innervosito dalle continue e puntuali denunce della Cisl siracusana che hanno poi trovato riscontro nei provvedimenti adottati per rimediare. La sanità è un paziente da curare con grande attenzione, con il rispetto che gli è dovuto. Il direttore generale di un’Azienda sanitaria provinciale, deve avere la capacità di assumere responsabilità, confrontarsi e non pensare, esclusivamente, a gettare discredito sugli altri per provare a difendere sé stesso. Le denunce servono a risolvere i problemi, insieme.
Ringraziamo tutte le organizzazioni sindacali, presenti all’incontro, che hanno manifestato solidarietà al nostro dirigente – ha concluso Vera Carasi – Gli iscritti che in queste settimane hanno chiesto solidarietà e vicinanza al sindacato, che continuano a lavorare nei nostri ospedali, meritano il rispetto loro dovuto. Il direttore Ficarra che minaccia querele a destra e manca pensasse a fare fino in fondo il proprio ruolo. Anche difendere l’indifendibile, ad un certo punto, crea soltanto ulteriori danni. La Cisl non si fa imbavagliare da nessun manager pro tempore; i lavoratori continueranno ad averci al loro fianco. Ficarra se ne faccia una ragione.”




Sortino destina un "tesoretto" a famiglie e imprenditori: 115 mila euro per ripartire

Uno stanziamento di circa 115 mila euro. Il Comune di Sortino lo destina alle famiglie in stato di necessità e alle imprese del territorio, per ripartire dopo il lockdown legato all’emergenza pandemia. “Alle famiglie che hanno difficoltà a pagare le bollette- spiega il sindaco, Vincenzo Parlato- abbiamo destinato circa 25 mila euro. Oltre 90 mila euro andranno, invece, agli imprenditori che formano ovviamente il nostro tessuto economico e sociale e hanno bisogno di un aiuto per poter ripartire. Potrà servire per l’approvvigionamento di materie prime, per adeguarsi alle disposizioni di sicurezza, che comportano dei costi. E’ un contributo, per tutti, e, in percentuale, un supporto a chi non ha ricevuto il credito d’imposta per gli affitti. A chi è rimasto aperto come supermercati e macellerie, invece- prosegue il sindaco Parlato-  daremo mascherine e igienizzanti”. I bonus non saranno inferiori ai 500 euro. Con un bando si provvederà a chi , pur avendo la possibilità di proseguire la propria attività, ha registrato un netto calo delle vendite. “Il nostro supporto- prosegue il primo cittadino- vuole rappresentare un’iniezione di fiducia. I danni della pandemia vanno calcolati, non solo nell’immediato ma anche proiettandoli sul medio e lungo termine”. Un secondo passaggio dipenderà, invece, dalle indicazioni che arriveranno dal Governo e dalla Regione. In quest’ultimo caso, a Sortino sono stati destinati 169 mila euro, 50 mila già accreditate. Da verificare, tuttavia, le modalità di spesa. Parlato ricorda come alcuni criteri per l’assegnazione siano a suo parere inopportuni. “Escludere, ad esempio, chi ha avuto il contributo una tantum non è corretto, visto che quella cifra non aiuta di certo nessuno a risollevarsi. Idem per certi criteri legati all’Isee. Argomenti che probabilmente saranno discussi anche insieme agli altri sindaci dell’isola.




Cocaina per un valore di 50 mila euro in auto: 26enne arrestato in autostrada

Oltre 350 grammi di cocaina, che avrebbero fruttato circa 50 mila euro. La Squadra Mobile e gli agenti del commissariato di Avola li hanno rinvenuti nell’auto su cui viaggiava Fausto Caruso, 26 anni, già noto alla giustizia. E’ stato arrestato per detenzione di cocaina, in flagranza di reato. Ieri pomeriggio , alle 18,30, i poliziotti stavano effettuando attività di controllo del territorio quando hanno notato un’auto che, uscita dall’autostrada, all’altezza dello svincolo di Avola, non appena ha incrociato la volante si è diretta verso la A18. I poliziotti, notata la scena, hanno inseguito l’utilitaria, bloccandola nell’arteria autostradale. Sopraggiunte altre pattuglie del Commissariato e della Squadra Mobile, è stato effettuato il controllo del giovane automobilista e del veicolo. A seguito di perquisizione, sono stati rinvenuti due involucri, contenenti circa 355 grammi di cocaina, nascosti nelle parti intime e nella caviglia del giovane.

Il quantitativo di droga avrebbe potuto fruttare oltre 50.000 euro di guadagni illeciti, qualora fosse stata venduta al dettaglio. Il giovane è stato posto ai domiciliari e sanzionato per la violazione delle misure per il contenimento del Coronavirus.




Siracusa. 1 Maggio, la Cgil dona buoni spesa alle famiglie e derrate ai migranti di Cassibile

Un Primo Maggio anomalo ma che diventa occasione per dare un segnale concreto ai lavoratori. La Cgil di Siracusa ha deciso di improntarlo sulla solidarietà. Lo annuncia questa mattina il segretario provinciale, Roberto Alosi, che parla di un “Primo Maggio all’insegna della solidarietà concreta in favore di lavoratori, famiglie, disoccupati, pensionati e immigrati in grave crisi alimentare. Perché la festa del lavoro e dei lavoratori al tempo del Coronavirus è anche questo”.Il sindacato si è fatto promotore di una raccolta fondi per le famiglie siracusane che si trovano in difficoltà, attraverso buoni spesa e riguarderà anche i migranti della baraccopoli di Cassibile. In questo caso la Flai Cgil ha organizzato una consegna diretta delle derrate alimentari ai migranti, dalle 17 alle 19 sul Sagrato della Chiesa del Marchese di Cassibile.  “Un’emergenza, quest’ultima- fa notare Alosi-  sociale e di sicurezza sanitaria, di solidarietà umana e di lotta alle nuove forme di schiavitù che scuote le coscienze di tutti noi e che impone un atto di grande responsabilità civile che rischia di dissolversi inghiottito dalla traumatica crisi sociale e sanitaria in atto. Oltre 300 lavoratori stranieri stagionali, bloccati nella tendopoli di Cassibile, che non possono recarsi nei campi e nelle serre perché o irregolari o privi di un contratto di lavoro, anche se in possesso del permesso di soggiorno, vivono in una situazione di grandissima emergenza sanitaria e di limite al sostentamento individuale e che privano, peraltro, l’agricoltura della manodopera assolutamente necessaria per la raccolta dei prodotti che raggiungono poi le nostre tavole. Una intollerabile situazione di sfruttamento che offende la dignità di tutti i nostri braccianti agricoli e che impone immediate regolarizzazioni dei migranti attraverso l’applicazione rigorosa e controllata di contratti di lavoro regolari”. Alla donazione prenderanno parte i segretari generali della Cgil e della Flai Sicilia.




Siracusa. Bonificata la discarica attigua al Liceo Gargallo di via Monti

Completati i lavori di bonifica dell’area adiacente il Liceo Classico Gargallo di Siracusa, in via Luigi Monti, sottoposta a sequestro preventivo per la presenza di rifiuti abbandonati, erbacce, sfalci di vegetazione, rifiuti inerti e ingombranti. I lavori relativi allo sfalcio sono stati eseguiti dalla società partecipata del Libero Consorzio Comunale, Siracusa Risorse, mentre per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti inerti e ingombranti e delle erbacce, il Libero Consorzio si è avvalso della collaborazione del comune di Siracusa.
Dell’avvenuta bonifica ne dà comunicazione il Commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, Domenico Percolla, che ringrazia il Comune di Siracusa per la collaborazione, Siracusa Risorse e il personale del Libero Consorzio che si è prodigato affinché l’intervento si concludesse positivamente e in tempi brevi.
Nel frattempo Siracusa Risorse prosegue la sua attività di sfalcio lungo le strade provinciali. La società partecipata sta operando sulle provinciali N. 10 (Cassaro-Ferla-Bucheri), N. 45 (Cassaro-Montegrosso), N. 34 (Noto-Calabernardo), N. 35 (Traversa Zupparda) e N. 67 (Lentini-Val Savoia).




Siracusa. Ferie forzate per la dirigente di Epidemiologia: "Il mio errore, aver dato l'anima"

La direttrice del servizio di Epidemiologia, Lia Contrino in ferie forzate. Lo ha stabilito il direttore generale dell’Asp, Salvatore Lucio Ficarra, che ieri ha notificato la comunicazione alla dirigente. Dal 4 maggio e per gli 83 giorni di ferie non maturate, rimarrà a casa, senza poter usufruire di altro tipo di percorso per smaltire le 83 giornate. Un provvedimento dal sapore amaro per Lia Contrino, per il lavoro svolto in questi anni, con risorse umane insufficienti. “Ho sempre dato l’anima senza protestare- spiega la dirigente – ho lavorato 14 ore al giorno continuative, non ho mai guardato domeniche, festivi, e nemmeno mansioni, che ho svolto anche in sostituzione delle risorse che non avevo. Magari altri si prenderanno il merito di quello che ero riuscita a mettere in ordine”. Il riferimento sembra rivolto alla richiesta di nomina, da parte dell’Asp all’assessorato, del medico veterinario Ireneo Sferrazza, di Enna, chiamato in supporto del direttore del dipartimento di Siracusa. Contrino si dichiara meravigliata della decisione della direzione generale. “A mia disposizione -spiega- ho solo un medico e dobbiamo occuparci delle persone risultate positive al covid19, di chi è  in isolamento fiduciario, avendo a che fare con il ben noto problema dei tamponi. Ho inviato relazioni ai sindaci, al prefetto e a tutte le istituzioni che dovevano essere a conoscenza della situazione covid. Adesso che sono arrivati i reagenti e altri laboratori sono disponibili, la situazione sta migliorando e io vengo messa ingiustamente da parti. Al mio posto, un veterinario. Non lo conosco e sono certa che sarà un bravo professionista. Sono, però, molto amareggiata per tutto questo”.




Covid-19, l'infettivologo: "Pazzia prendere per buoni i dati su Siracusa, aspettiamo i tamponi"

“Non saranno numeri pazzi ma è una pazzia prenderli per buoni”. L’infettivologo Gaetano Scifo torna sui dati che riguardano l’epidemia Covid-19. Dopo avere sostenuto che i numeri non reggono rispetto a quella che può essere la concreta incidenza del virus in provincia di Siracusa, l’ex primario di Malattie Infettive dell’ospedale Umberto I ribadisce una serie di aspetti sostenuti anche durante un’intervista su FMITALIA e poi contestati dal direttore sanitario dell’Asp, l’epidemiologo Anselmo Madeddu. Scifo fa ulteriori considerazioni per motivare la sua convinzione.  “L’ Epidemia Covid-19 in Sicilia è stata meno grave che nel resto del paese e il tasso di crescita dei contagi nelle ultime settimane è in netto calo ( 1,7% ) -premette- Le previsioni sono positive, ma l’andamento dei contagi continua a dipendere dai comportamenti e nessuno è in grado di dire quando avremo esattamente contagi 0 . L’infezione in Sicilia è stata impegnativa nel centro ( Enna ) e nella zona orientale con Catania e Messina molto colpite e Siracusa coinvolta in modo non banale .  Sono interessato alla valutazione dell’infezione Covid-19 nella provincia di Siracusa quale membro sanitario del Comitato Comunale della Protezione Civile ( nel quale sono stato cooptato insieme al Dott. Angelo Giudice dal Sindaco di Siracusa Francesco Italia ) . Non sono un epidemiologo ma solo un medico pratico con solide basi cliniche e soprattutto l’esperienza di 21 anni di primario ( di Medicina Interna e Malattie Infettive ) nel territorio siracusano” . Per Scifo è macroscopica l’antinomia dei dati.  “Siracusa risulterebbe al contempo la provincia con piu’ guarigioni e con piu’ morti . Analizzando i dati , infatti , si rileva che in Sicilia le guarigioni sono 731 su 3085 casi ( il 23,7 % di tutti casi ) mentre a Siracusa le guarigioni sono 86 su 221 casi ( il 38,9 % ), percentuale superiore anche a quella media italiana 33,4 % ;  in Sicilia le morti sono 228 su 3085 casi ( Case Fatality Rate o Letalità 7,46 % ) , mentre a Siracusa i morti sono 24 su 221 casi ( Letalità 10,9 % )” . L’infettivologo entra ancora più nel tecnico e riconosce che “ragionare in termini di Letalità ( numero di morti rilevati tra gli ammalati Covid ) non ha la stessa valenza scientifica del ragionare su tassi di mortalità standardizzata , ma nel corso di una epidemia è molto piu’ facile calcolare il tasso di letalità che quello di mortalità standardizzata .
La mortalità standardizzata, serve per confronti tra regioni o nazioni e richiede un’ analisi , fatta da chi raccoglie i dati ( ancora indisponibili almeno per me ), di stratificazione per sesso ed età espressa in decadi e la indicazione di una popolazione di controllo che va sempre precisata quando si presentano i dati . L’ epidemiologo Anselmo Madeddu avrà questi dati ma non li ha presentati e pertanto continueremo a parlare di letalità che a Siracusa non è inficiata dalla reale circolazione del virus, in quanto il numero degli asintomatici è enormemente inferiore rispetto alla Lombardia e al Nord. Nonostante spulciando i dati si osservi che la provincia di Palermo , con una popolazione tre volte superiore a quella di Siracusa, ha solo 28 decessi rispetto ai 24 di Siracusa , ritengo che l’eccesso di letalità a Siracusa non sia veritiero , a meno che l’analisi futura dimostri che l’infezione Covid-19 ha falcidiato una popolazione piu’ anziana e compromessa di pazienti a rischio .
Lo stesso ragionamento vale per l’eccesso di guarigioni . Sono numeri da valutare “ cum juicio “ senza farsi prendere da facili entusiasmi , perché una media regionale di guariti del 23,7% rispetto a quella nazionale del 33,4% probabilmente significa solo che l’infezione in Sicilia è arrivata dopo e i pazienti infettati dopo stanno guarendo dopo. Pertanto il 38,9 % delle guarigioni a Siracusa è un dato del tutto anomalo” .
Scifo ribadisce la convinzione che in provincia possono esserci verosimilmente 330 casi, “perché ho notato una macroanomalia nel rapporto tra pazienti infetti a domicilio e ospedalizzati : a Siracusa il rapporto è 1:1, nel resto della Sicilia il rapporto è superiore a 3 : 1.
L’ epidemiologo Madeddu ci ha spiegato che l’alto numero di pazienti ospedalizzati rispetto a quelli in trattamento domiciliare è frutto di una strategia . Io penso che sia solo conseguenza di cifre temporaneamente non attendibili.  D’altra parte la buona gestione sanitaria di cui Madeddu è maestro , sconsiglia di ospedalizzare pazienti oligo- o asintomatici trattabili a domicilio e di metterli a contatto con pazienti gravi e complessi , aumentando il carico di lavoro di operatori sanitari già pesantemente impegnati . Io sono convinto che anche a Siracusa il rapporto tra pazienti infetti a domicilio e ospedalizzati sia di 3:1 e pertanto credo che ci siano al proprio domicilio altri 110-120 pazienti Covid , di cui molti gà guariti o in via di guarigione, non ancora classificati solo perché non hanno avuto dopo settimane il risultato del tampone . Questi pazienti emergeranno man mano che arriveranno i tamponi e già ieri si sono viste le prime avvisaglie ( dieci nuove infezioni con ricoveri in lieve calo ) .
Molti ieri sono andati in crisi ascoltando le parole del DG che in conferenza stampa ha dichiarato 4000 tamponi effettuati a Siracusa . Io non ho avuto dubbi perché ho consultato il sito ASP ed ho letto la cifra 5708 tamponi cioè un numero magicamente sovrapponibile anche nei decimali, in rapporto alla popolazione, a quello siciliano ( 1,37 ) .  A me interessa , però , avere risposta secca a questo quesito : abbiamo i risultati dei 5708 tamponi dichiarati sul sito ? Quel numero è veritiero solo se abbiamo il risultato dei tamponi dichiarati , altrimenti è una finzione”.