Salvo Adorno lascia la segreteria del Pd: nuova tegola sul partito

Salvo Adorno lascia la segreteria provinciale del Partito Democratico.

Se la direzione provinciale di maggio aveva rafforzato la sua posizione alla guida del Pd in provincia ed aveva in qualche modo sancito una sorta di pax interna, da ieri i giochi si riaprono ed in maniera piuttosto turbolenta.

Adorno ha formalizzato le proprie dimissioni, motivandole con ragioni personali. Non sfugge, tuttavia, che la lettera interna contro il sostegno alla candidatura della Chinnici a presidente della Regione, formata anche da Sofia Amoddio, ex parlamentare e moglie di Adorno, abbia rappresentato un boccone amaro, difficile da digerire. Una mossa, quella di Amoddio, che di fatto potrebbe essere stato un passo indietro rispetto alla possibilità di candidarsi alle regionali.

Ardua l’impresa a cui adesso deve dedicarsi Paolo Amenta, chiamato a verificare la convergenza su una nuova segreteria unitaria. Difficile immaginare che la quadra possa essere subito raggiunta, visti i precedenti rapporti tra le diverse “anime” della forza politica e visto l’equilibrio raggiunto a fatica e pur sempre precario.

Per statuto, ci sono adesso 30 giorni di tempo, entro i quali, nella migliore delle ipotesi, dovrebbe essere individuato il nuovo segretario provinciale. Dovrebbe trattarsi di un esponente del Pd che possa contare sulla maggioranza assoluta. L’alternativa, che sembra molto più probabile, è ricorrere alla costituzione di un comitato collegiale che traghetti il partito e gestisca una fase particolarmente delicata come quella che si appresta ad affrontare, con le primarie, le liste delle elezioni regionali da compilare, subito dopo le nazionali e ancor dopo le amministrative del capoluogo. Nove mesi di fuoco, insomma, con delle premesse che a questo punto non lasciano ben sperare.

Le idee potranno essere un pò più chiare la prossima settimana. Un primo incontro tra i “big” provinciali sarebbe in programma per lunedì, quando Amenta potrebbe incontrare Bruno Marziano, Enzo Pupillo, Giovanni Giuca e Marika Cirone Di Marco, che insieme a Sofia Amoddio ha firmato quella dura lettera contro il sostegno a Caterina Chinnici.

 

 




Sbancamento a Costa Saracena: condannato titolare della società, rinvio a giudizio per gli altri imputati

Condannato il titolare della ditta Costa Saracena Srl (che aveva chiesto il rito abbreviato)  per la vicenda relativa agli intervento di scavo e sbancamento effettuati a giugno del 2020 con mezzi meccanici pesanti sul promontorio di Pusta Castelluccio, ad Augusta. Gli altri imputati, tecnici, sono stati, invece, rinviati a giudizio.

L’udienza preliminare si è svolta ieri dinanzi alla Sezione Gup del Tribunale di Siracusa.

A darne notizia è Legambiente Sicilia, che denunciò la presunta irregolarità dei lavori di sbancamento e che adesso è parte civile nel procedimento. “Lavori- sottolinea l’associazione ambientalista- che hanno stravolto profondamente una preziosa area di interesse archeologico, nonché sottoposta a vincolo paesaggistico, per la cui tutela il Piano Paesaggistico degli Ambiti 14 e 17 ricadenti nella provincia di Siracusa prescrive tra l’altro il divieto di “effettuare movimenti di terra che trasformino i caratteri morfologici e paesistici”. A Punta Castelluccio vi è infatti-spiega Legambiente-  un sito archeologico di grande rilevanza che comprende: un insediamento neolitico, un insediamento e necropoli protostorica (X-IX a.C.); un’area di rinvenimento di ceramica greca; i resti di strutture murarie e frammenti fittili di età tardo-imperiale; un’area di rinvenimento di età bizantina.
“Purtroppo-il commento di Legambiente-  questo primo risultato dell’azione penale non restituisce alla collettività il bene deturpato né elimina la selvaggia cementificazione della Costa Saracena perpetrata in questi decenni”s. Legambiente si augura che l’opera di vigilanza delle associazioni e dei cittadini, insieme all’azione della Magistratura, serva da monito e da deterrente verso simili crimini ambientali ed ulteriori cementificazioni. Nelle scorse settimane la ditta “Costa Saracena”, sotto la vigilanza di Capitaneria di Porto e Soprintendenza, ha portato a termine l’intervento di pulitura e di bonifica dell’area. Legambiente chiede, adesso che il procedimento di apposizione del vincolo archeologico sull’area possa essere rapidamente concluso.




Arci Ragazzi ancora nel mirino dei vandali, Cerro: “Adesso basta, telecamere”

L’associazione Arci Ragazzi 2.0 nuovamente presa di mira.

Il presidente, Luca Cerro esprime tutta la sua stanchezza per l’ennesimo episodio ai danni del centro estivo allestito alla Cittadella dello Sport.

Gli striscioni posti lungo la ringhiera della pineta in cui le attività si svolgono ogni mattina sono nuovamente stati danneggiati, a pochi giorni da un episodio più o meno analogo, a cui era seguito l’immediato riallestimento dell’area.

“Adesso basta! – tuona Cerro- Chiediamo l’installazione delle telecamere di videosorveglianza a tutela della sicurezza di tutti. Ci chiediamo a chi diamo fastidio e perché. Sarà forse- suppone il presidente di Arci Ragazzi 2.0- perché siamo antifascisti, gender inclusivi, antirazzisti?”

 




Percosse e minacce dopo la fine della relazione: divieto di avvicinamento per un 50enne

E’ accusato di maltrattamenti e lesioni personali aggravate perpetrate nei confronti dell’ex convivente.

Per questo, agenti della Squadra Mobile di Siracusa hanno eseguito una misura cautelare di divieto di avvicinamento emessa dal Gip di Siracusa nei confronti di un cinquantenne siracusano.

L’uomo avrebbe picchiato l’ex convivente, una donna originaria del Sudamerica, 38enne, mettendo in atto, dopo la decisione dell’ex fidanzata di interrompere la relazione, condotte persecutorie ai suoi danni, aggravate da pesanti minacce e aggressioni.

Il cinquantenne dovrà mantenere una distanza di almeno 300 metri dalla donna e non comunicare con lei in alcun modo.

 




Premio Stampa Teatro a Giuseppe Sartori, l’Edipo Re di Carsen

È Giuseppe Sartori il vincitore della diciannovesima edizione del Premio Stampa Teatro, riconoscimento assegnato dai critici delle testate giornalistiche nazionali e regionali accreditati.
Il premio, organizzato da Assostampa Siracusa, è stato consegnato ieri sera al termine della penultima replica dell’Edipo Re di Robert Carsen.
Sartori, che il 6 e 9 luglio sarà in scena nelle Coefore ed Eumenidi e nell’Orestea di Davide Livermore, è stato premiato dal segretario provinciale di Assostampa, Prospero Dente.
L’attore trevigiano, al suo secondo anno consecutivo a Siracusa, è stato scelto dai critici per il senso filologico della sua recitazione. “Ha dato tutto sé stesso al personaggio – si legge nella motivazione – mettendosi al servizio delle parole della tragedia e del suo autore.”
«Sono grato a Carsen per questa opportunità che mi ha dato – ha detto subito dopo aver ricevuto la targa che porta il suo nome – È stato capace di mettere insieme un gruppo di novanta persone. E poi tutti gli altri che, dietro le quinte, hanno reso possibile tutto questo.»
«Uno spettacolo che ha avuto il coraggio del silenzio, – ha commentato il sovrintendente dell’Inda, Antonio Calbi – ma anche il coraggio dell’ascolto e della purezza del teatro.»
Davanti ad oltre quattromila persone, anche la consegna della quinta edizione del Premio Stampa Teatro-Artisti di Sicilia. Il riconoscimento è andato a Dario Battaglia, secondo messaggero nell’Edipo Re.
«Questo premio lo dedico agli allievi dell’Inda – ha detto, emozionatissimo – Io stesso provengo da questa scuola e in questa occasione ho avuto il privilegio di recitare con alcuni miei maestri, come Graziano Piazza (Tiresia), Elena Polic Greco (Corifea) e Massimo Cimaglia (primo messaggero). Un grazie a Robert Carsen per questa meraviglia che ha messo in piedi.»
L’Assostampa siracusana ha poi voluto concedere una menzione speciale a tutte le maestranze della Fondazione Inda.
Sul palco, per ricevere il riconoscimento, una piccola delegazione delle 150 persone che hanno lavorato per la 57 ͣ edizione degli spettacoli classici.
Marco Branciamore, coordinatore degli allestimenti, Marcella Salvo, responsabile sartoria, Vincenzo Quadarella, coordinatore audio e video, e Aldo Caldarella, responsabile sala trucco e parrucco, hanno ricevuto il premio dalle mani di Maddalena Crippa, splendida Giocasta nell’opera di Sofocle.
«Un piccolo segnale di gratitudine nei confronti di queste donne e questi uomini – ha detto Prospero Dente – Il loro lavoro consente di rinnovare questa magia ogni sera. Una menzione nata in un mezzogiorno di giugno quando, con temperature altissime, li abbiamo visti lavorare per allestire le scene della tragedia in programma la sera.»
Anche quest’anno ai vincitori sono state consegnate le perle di mandorla by Alfio Neri in edizione speciale per l’evento.




Polo petrolchimico, il pessimismo degli industriali: “Passi forse tardivi”

Nessun ottimismo sul futuro del polo petrolchimico siracusano. La preoccupazione degli industriali resta forte, nonostante le azioni condotte dalla deputazione per scongiurare il rischio di chiusura dello stabilimento Isab.

Parla a chiare lettere il presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona. Se da un lato esprime apprezzamento per “l’impegno profuso dai parlamentari siracusani”, dall’altro evidenzia “i troppi nodi mai responsabilmente affrontati in questi anni e che oggi tutti insieme incombono”.

Secondo Bivona “può risultare infatti tardiva l’ipotesi di una convocazione del Ministero delle Attività Produttive insieme, per la prima volta, ai Ministeri della Transizione Ecologica e dell’Economia e Finanze per ammortizzare gli effetti dell’embargo del petrolio russo in vigore dal 5 Dicembre. Un’eventuale sostituzione del petrolio russo impone come, qualsiasi transazione commerciale, per acquisti di diverse centinaia di milioni di euro, tempi lunghi certamente superiori ad un mese: solo una decisa accelerazione da parte del Governo potrebbe dare un senso a questa nuova norma”.

Il presidente di Confindustria Siracusa ricorda, insieme a tutto questo, le vecchie e nuove emergenze che “affliggono le grandi imprese del polo. Da anni chiediamo un confronto con il Governo per “accompagnare” le imprese sul tema della transizione energetica che impone profonde conversioni dei cicli produttivi entro il 2030. Non abbiamo ad oggi avuto sulla questione alcuna interlocuzione formale con il Governo, nonostante le forze sociali, in difesa dei lavoratori , abbiano in più occasioni condiviso e denunciato lo stato di emergenza fino ad ipotizzare mobilitazioni ed azioni di sensibilizzazione similari”.

Bivona parla, infine, del “provvedimento della magistratura sulla zona industriale”, riferendosi alla vicenda Ias, che “ha aggravato la preoccupazione di tutta la comunità siracusana”.
L’auspicio di Confindustria è quello che “le istituzioni ed il Governo siano in grado di definire rapidamente un percorso definito, che possa venire incontro alla disponibilità delle aziende e non mortificarne il senso di responsabilità che hanno in questi anni dimostrato, a cominciare dall’emergenza pandemica “




RFI investe sulla stazione di Siracusa: 15 milioni per la riqualificazione

La stazione ferroviaria di Siracusa riqualificata attraverso un  progetto di RFI (Gruppo FS Italiane), con la partecipazione del Comune e a valere sui fondi del PNRR, in un collegamento ideale con alcuni punti di interesse storico e archeologico. Il progetto è stato illustrato  durante il convegno “Rivoluzione verde e transizione ecologica” nella sessione dedicata agli interventi architettonici, alla quale è intervenuto anche il sindaco, Francesco Italia.
Il progetto, che ha completato la fase dello studio di fattibilità tecnico-economica, verte su una profonda riqualificazione della stazione ferroviaria, preservando però l’aspetto storico dell’edificio, e la riorganizzazione degli spazi interni ed esterni così da collegarli al tessuto della città. L’investimento complessivo sarà di 15 milioni a carico di RFI e con una partecipazione del Comune alle spese per il rifacimento del piazzale della Stazione. L’obiettivo è di completare le opere entro il 2026, come previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
L’intervento prevede il recupero architettonico e funzionale dell’edificio storico, in particolare dell’atrio, degli spazi d’attesa e transito, della biglietteria e dei servizi ai viaggiatori. Nell’area interna, oltre al rifacimento dei sottopassaggi, saranno realizzati un nuovo piazzale, che si collegherà con corso Gelone, e un percorso pedonale verde dal quale si potrà arrivare in via Brenta e, dunque, a piazza della Repubblica e a piazza Adda con la possibilità di sfruttare i parcheggi della zona. All’esterno sono previsti stalli per bus, rastrelliere e parcheggi per auto e biciclette private e per l’uso condiviso dei mezzi.
«Finalmente – commenta il sindaco, Francesco Italia – avremo una stazione ferroviaria moderna ma perfettamente inserita, anche per caratteristiche architettoniche, nel centro storico e collegata alle vicine aree urbane. Sarà un importate tassello del percorso di riqualificazione dell’area iniziato in via Crispi, proseguito in viale Ermocrate e che presto ci vedrà impegnati nella zona compresa tra corso Umberto e piazzale Marconi. Grazie alla sinergia tra RFI e Comune, l’area della stazione ferroviaria cesserà di essere marginale e negletta per diventare la porta di accesso al centro storico e per collegarsi, attraverso piazza Adda, al vicino Parco archeologico».
Tutti gli interventi sono orientati a conseguire obiettivi di sostenibilità ambientale ed efficientamento energetico, attraverso l’adozione di best practices internazionali per la valutazione delle performance energetiche e ambientali dell’edificio, e più in generale del territorio. Il progetto è stato pensato per realizzare un’infrastruttura capace di ridurre della metà i consumi idrici, dotata di materiali a bassa emissione nell’ambiente, in grado di abbattere i consumi energetici (compreso il ricorso a un’illuminazione interamente e led) e di inserirsi in un percorso di transizione verso un’economia circolare.

 




Investita da un pirata della strada, Maria Grazia Cavarra: “Questa città mi fa paura”

Investita da un ragazzino alla guida di uno scooter mentre attraversava la strada. Un adolescente, che è fuggito via, facendo perdere le proprie tracce mentre Maria Grazia Cavarra, ex assessore comunale allo Sport ed imprenditrice, rovinava sull’asfalto.

Amarezza nel suo racconto, non tanto per le conseguenze della caduta, perché per fortuna ha avuto la prontezza di pararsi la testa con le mani. Un volo di un paio di metri che avrebbe potuto comportare lesioni ben più serie.

L’episodio si è verificato in via Augusta. “Dalla mia sinistra proveniva un’auto che si è fermata per farmi attraversare, idem dall’altro lato, con un altro veicolo che si è fermato. A quel punto è sbucato fuori uno scooter a velocità sostenuta. Mi è arrivato addosso, senza frenare, non mi aveva vista, sbalzandomi di qualche metro. E’ caduto anche lui. Si è rialzato, si è avvicinato e mi ha detto: “Mi scusi, non l’ho proprio vista”. Io, spaventata, non riuscivo in quel momento a parlare. Si è creata una folla intorno a me, sono stata soccorsa. Nella confusione, ha pensato bene di dileguarsi”

Poi Maria Grazia Cavarra prosegue.

“Per fortuna, nel cadere, sono riuscita a pararmi la testa con le mani, grazie al mio angelo custode che in quel momento era evidentemente presente…Mi sono ammaccata tutta ma non rotta. Trasportata in ambulanza in ospedale ho rilasciato le dichiarazioni del caso.
Il ragazzo di circa 16 anni, scooter nero, casco nero, occhiali, con pantaloncini e maglietta nera smanicata, sarà ricercato nelle immagini delle telecamere della zona che dovrebbero essere esaminate dalla polizia. È stato l’ennesimo caso di pirateria stradale. Avrà avuto paura delle conseguenze e questa non è di certo una giustificazione”.

Le considerazioni che ne derivano sono piene di dispiacere, delusione, forse anche disillusione.
“Vivo in una città che ormai mi fa paura- commenta Maria Grazia Cavarra- dove si va in tre sullo scooter e senza casco. Dove lo stop al rosso del semaforo è solo per i bacchettoni come me, si circola senza assicurazione, senza patente, si scorrazza a velocità assurde in pieno traffico e se rispetti i limiti ti suonano dietro, e bene che ti vada ti insultano e ti mandano a fanculo.
Su 100 automobilisti che vedo transitare, 98 sono con il cellulare in mano.
I cosiddetti “posti di blocco”, sempre negli stessi posti, quindi facili da eludere, non fanno più paura a chi circola violando ogni norma”.

Ed infine una speranza, che ha tutto il sapore di una sollecitazione, di un appello vero e proprio.
“Vorrei vedere -conclude – una presa di posizione dell’amministrazione, che chieda l’intervento urgente di tutte le forze dell’ordine, con personale che circoli a piedi, in moto, in borghese o in alta uniforme, che faccia sentire la propria presenza e dia sicurezza, protezione ai cittadini”.

 




Differenziata, i dubbi del M5S: “Come sono stati spesi i soldi per la formazione?”

Informazione insufficiente sulla gestione dei rifiuti a Siracusa, nonostante le ingenti somme previste per questo tipo di attività.

E’ il punto di vista che sembra emergere da una presa di posizione del Movimento 5 Stelle, che chiede che “fine abbia fatto la somma prevista per tutte quelle attività che avrebbero permesso ai cittadini di ricevere informazioni puntuali sulla raccolta differenziata e in cosa è stato investito il tesoretto di 1,4 milioni di euro che – secondo l’appalto – doveva essere utilizzato per educare, formare e sensibilizzare i siracusani verso una differenziata sempre più di qualità”.

Il M5S ricorda che “l’allegato tecnico al servizio di gestione dei rifiuti urbani elenca una serie di iniziative destinate a “scatenare grande impatto emotivo” per diffondere una capillare conoscenza sulla “corretta separazione dei rifiuti” con “campagne di richiamo e stimolo”. Campagne di comunicazione – si legge – che andavano di volta in volta rafforzata in base all’andamento della raccolta.
Nella relazione tecnica Tekra, che fa parte del materiale di gara per l’aggiudicazione del servizio, si parla di “campagna informativa chiara, trasparente e coinvolgente, al fine di migliorare la collaborazione e l’apporto che i cittadini e le utenze commerciali possono dare ad un corretto conferimento dei rifiuti”. Le ultime settimane -ritiene il Movimento 5 Stelle- confermano però che il Comune di Siracusa non si è minimamente curato di assicurarsi che i suoi cittadini venissero adeguatamente e costantemente preparati. Sono stati lasciati impreparati di fronte alla differenziata e, a distanza di anni, sempre più a corto di informazioni. Era inevitabile che ad un certo punto emergesse l’impreparazione delle famiglie, specie davanti alle difficoltà crescenti del servizio”.

Poi un ulteriore motivo di protesta.
“Mai visti -prosegue il M5S- gli annunciati spot video in motion grafica; non pervenuta la campagna di monitoraggio dei conferimenti domiciliari per promuovere la qualità, “intervenendo sugli irriducibili con controlli mirati contestuali alla raccolta”; punti informativi mobili; reclutamento di ecovolontari; campagne di richiamo e stimolo per la partecipazione alla raccolta differenziata da parte della popolazione; campagne di monitoraggio del compostaggio domestico con Monicomp; informazioni multilingue verso i turisti. Eppure il Comune di Siracusa insiste nel colpevolizzare il cittadino per le microdiscariche in città, quando invece lo ha da sempre lasciato privo di ogni formazione e supporto, pure previsti (e pagati)”.

Riguardo alle multe ai condomini con carrellati in strada, infine, il Movimento 5 Stelle, dopo aver evidenziato che per anni sono stati tollerati, parla di provvedimento “tardivo ma giusto se accompagnato da una seria azione di contrasto all’evasione”.




“Il Bosco delle Troiane cresce”, volontari in azione tra soddisfazioni e rammarico

“Il  bosco delle Troiane sta bene e cresce regolarmente”.

Fabio Morreale, presidente di Natura Sicula, racconta con soddisfazione l’esito di un sopralluogo effettuato ieri, insieme ad un gruppo di volontari, sia nella mattinata, sia nel pomeriggio. Non solo un momento di verifica, ma di attività concreta.

“Crescono anche gli alberi non serviti dall’impianto di irrigazione-dice Morreale-  Con trincia e decespugliatori, i volontari stanno completando i lavori di decespugliamento fatti eseguire parzialmente dall’assessorato comunale alla Protezione civile”. Entrando più nel dettaglio degli interventi eseguiti, è stato necessario eseguire anche una prima potatura di allevamento su molti degli 850 alberi.
Impiantato nell’arco di 18 mesi a partire da dicembre 2019, il bosco insiste in viale Scala Greca su terreno comunale ed è stato piantato dai volontari del Comitato Aria Nuova, di cui Natura Sicula fa parte. A carico del Comune sono stati l’impianto di irrigazione e i lavori di decespugliamento, eseguiti
parzialmente per problemi economici. “Per questa iniziativa di utilità sociale, i volontari del Comitato, oltre a donare il proprio tempo libero, hanno affrontato a loro carico le spese dei paletti di castagno- prosegue Morreale- del carburante degli strumenti agricoli, e di alcune lavorazioni del terreno.
La riforestazione in viale Scala Greca è stata realizzata con giovani essenze forestali autoctone donate  dalla ex Azienda forestale di Siracusa. Si tratta di lecci, roverelle, carrubi, bagolari e olivastri, tutte  piante che una volta attecchite e cresciute, creeranno un bosco naturale. La scelta di utilizzare giovani  piante in fitocella è stata determinata da principi forestali ed economici”.

Non mancano le ragioni di rammarico.
“L’opera di forestazione -conclude infatti il presidente di Natura Sicula- doveva essere la prima di una lunga serie: a distanza di due anni e mezzo possiamo dire che è rimasta l’unica malgrado i ripetuti solleciti e suggerimenti del Comitato a poter operare in altre aree (la pista ciclabile, il parco della balza Akradina, il parcheggio via Luigi Spagna tra gli altri luoghi)