Nascosto in casa di conoscenti per sfuggire all'arresto: rintracciato e condotto in carcere 27enne di Carlentini

Per sottrarsi alla reclusione (deve espiare una pena residua di  un anno, un mese e 27 giorni di reclusione per reati legati alla droga) si era nascosto in un’abitazione messa a disposizione da altri soggetti noti alle forze dell’ordine nel territorio di Francofonte. La polizia del commissariato di Lentini ha individuato Cirino Fichera, 27 anni, residente a Carlentini. Dopo essersi sottratto all’arresto, l’uomo ha fatto perdere le proprie tracce fino a quando, al termine delle indagini di polizia giudiziaria avviate, è stato rintracciato e arrestato. In compagnia di Fichera, un uomo di 32 anni, sorpreso con una modica quantità di droga e per questo segnalato all’autorità amministrativa.




Avola. Renault a fuoco in via Li Gioi: l'incendio è doloso, indaga la polizia

Doloso l’incendio di un’auto, una Renault 4 parcheggiata in via Li Gioi. Sul posto, gli agenti del commissariato di Avola. Dopo le operazioni di spegnimento, evidente la natura del rogo. Avviate le indagini del caso.




Siracusa e la polemica di Piazza d'Armi, Oliviero Toscani su Radio Radicale: "Imbarazzante superficialità"

Il dibattito sul progetto di riqualificazione dell’ex Piazza d’Armi nell’area del Castello Maniace approda su Radio Radicale. L’emittente radiofonica nazionale ha affrontato il tema durante la puntata di ieri di  “Fatto in Italia”, condotto da  Nicolas Ballario e Oliviero Toscani. Ospiti: l’ex soprintendente ai Beni Culturali Beatrice Basile, il sindaco,  Francesco Italia  con lo stesso Oliviero Toscani a dire la sua, in collegamento telefonico. Toni tesi tra il conduttore e Italia sulla presenza o meno del cemento nella struttura in fase di costruzione. Riflettori puntati sulla realizzazione del bar. Italia ha ricordato le caratteristiche della piazza, “che fino ad oggi è stata chiusa e abbandonata, non pulita, buia, in quanto la soprintendenza, che gestisce il Castello Maniace, ha la biglietteria molto prima dell’ingresso, un’area di 5 mila metri quadrati- ha spiegato il primo cittadino-  a cui si puo’ accedere solo pagando il biglietto per il Castello Maniace, nonostante il fronte del castello si veda solo da questa piazza, utilizzata come parcheggio delle auto della Soprintendenza”. Italia ha ricordato l’utilizzo nei mesi di luglio e agosto dell’area da privati per discoteca nel passato.  Ballario ha ricordato i rischi espressi dagli ambientalisti. Basile ha puntualizzato che l’ex piazza d’Armi “fa parte di un complesso che ha il suo fulcro nel castello Maniace, la più bella delle costruzioni Federiciane, restituita con un restauro molto lungo e faticoso al pubblico. L’intera Ortigia è Patrimonio Unesco. In questo contesto – ha detto- il complesso di castello Maniace annovera tutte le strutture militari che dal Medioevo trasformano una residenza federiciana in una fortificazione. La fortezza si è evoluta nel tempo, con un momento di particolare splendore ed eccezionalità tecnica nel ‘500 e nel ‘600 quando Siracusa è punta di diamante della difesa”. L’ex soprintendente ricorda che la piazza d’Armi nasce “nel ‘700 e si struttura nell’800. Piazza vincolata perchè parte della fortificazione. Doveva ancora essere completato nell’ambito dei restauri, ma era parte integrante. Si può aprire al pubblico e prestarsi a forme di utilizzazioni, ma non esattamente a quelle che si stanno profilando. Per Ortigia serve allentare, invece, l’impatto antropico”. Toscani ha sottolineato come sia difficile “decidere a chi credere. C’è qualcosa che viene giudicato secondario, come la qualità dell’architettura, che è invece determinante. Oliviero Toscani parla di “incompetenza di chi è responsabile di una città, a prescindere da maggioranza e opposizione. Non sapere se una cosa ha un valore culturale oppure no. Eppure l’Italia è guardata con invidia proprio perchè abbiamo altissimi valori architettonici”. Il noto fotografo parla di “superficialità”

Per ascoltare la puntata, clicca qui




Avola. Ferisce il compagno con bicchieri di vetro rotti: denunciata 52enne al culmine di una lite

Aggredisce il compagno durante una furibonda lite e arriva a ferirgli il volto con dei bicchieri rotti. E’ accaduto ad Avola. Una donna di 66 anni, di origini polacche è stata denunciata dagli agenti del commissariato di Avola.




Pachino. Seconda Guerra Mondiale, 75 anni dallo sbarco alleato nel Sud Est siciliano: cerimonia a "Funnu i varchi"

Una celebrazione per ricordare lo Sbarco alleato nel sudest siciliano, durante la Seconda guerra mondiale. Si festeggerà domani il 75esimo anniversario dell’Operation Husky, ovvero dello sbarco delle Forze alleate in Sicilia durante il Secondo conflitto mondiale. Così come accaduto nel 2013, per il 70esimo anniversario, la città si prepara ad accogliere una rappresentanza di militari canadesi, americani, inglesi e italiani, e una delegazione canadese guidata da Steve Gregory, che ha avviato già da diversi anni un percorso di sensibilizzazione per onorare e ricordare tutti coloro che hanno combattuto e sono morti in Sicilia nel 1943. «Un momento significativo della storia italiana e mondiale – ha dichiarato il sindaco, Roberto Bruno – che non possiamo non ricordare, per onorare chi ha perso la vita per donarci una Italia migliore. Lo stretto legame tra il sudest siciliano e il Canada per Pachino è doppio, poiché proprio nel secondo dopoguerra molti nostri concittadini pachinesi sono emigrati in Canada, dando vita ad una grande e importante comunità a cui siamo legati da un rapporto di affetto».

La cerimonia inizierà alle 9 in contrada Concerie, nella scogliera di “Funnu i varchi”, esattamente dove sbarcarono gli alleati nel luglio del 1943. È prevista una marcia per 9 chilometri fino al centro urbano di Pachino, attraverso le strade Concerie, Maucini, Scivolaneve e poi via Pascoli e corso Costa. Nella piazza del primo istituto comprensivo “Silvio Pellico” ci sarà una sosta e poi il corteo, con l’accompagnamento della banda musicale “Vincenzo Rizza”, arriverà sino in piazza Vittorio Emanuele in cui alle 11 è prevista la seconda parte della cerimonia commemorativa. Alle 12 sarà reso omaggio al monumento “Operation Husky 2013” nella sede del palazzo municipale in via Cavour.




Fenicotteri rosa alle Saline di Priolo: quasi 700 esemplari e tanti pulcini che prendono il volo

Non più uno ma due siti di nidificazione del fenicottero in provincia di Siracusa. La Lipu è particolarmente soddisfatta quest’anno. Da marzo in poi, come sempre, il pantano delle Saline di Priolo ha iniziato a colorarsi di rosa con quasi 700 esemplari. E’ la quarta stagione riproduttiva consecutiva, con numeri che diventano sempre più importanti. Lo zoccolo duro sono  una serie di adulti, marcati attraverso un anello, che dal 2015 ad oggi, nel periodo primaverile, hanno sempre fatto ritorno nella piccola oasi gestita dalla Lipu. A questi, quasi come un passa parola, si aggiungono sempre nuovi esemplari, provenienti da tutto il bacino del Mediterraneo che rendono, sempre più importante la colonia nidificante di Saline di Priolo.
In anticipo rispetto gli anni precedenti hanno iniziato a occupare le isole, a fare prove per il nido, inseguimenti amorosi, ma più volte sono stati disturbati e costretti a rallentare il tutto a causa della forte musica proveniente dalla spiaggia adiacente e da un drone.
Ma, nonostante questi disturbi, finalmente a metà aprile, depongono il primo uovo. Rispetto agli anni precedenti la colonia è aumentata ulteriormente: 403 coppie.
Ancora una volta, dichiara Fabio Cilea, Direttore della RNO Saline di Priolo, il Fenicottero ha dimostrato che l’Ente Gestore ha lavorato nella giusta direzione nell’ambito della conservazione della natura. “I successi naturalistici-aggiunge- e il sempre maggior numero di persone che varca il cancello della riserva per visitare questa “oasi fra le ciminiere” ci indica che, la strada intrapresa è quella giusta”. Visitatori in aumento. Dai 12.000 ingressi del 2017 si è passati ai 14.000 del 2018.

I pulcini sono raccolti nella nursery. Chi visita adesso  la riserva  può trovare i “flamingo babies” intenti a prendere lezioni di corsa e di volo oppure a rinfrescarsi immersi nell’acqua. Quest’anno i pulcini hanno due baby sitter particolari: 2 fenicotteri nati l’anno scorso a Saline di Priolo (E:FDA e E:FJP).
Bene anche a Vendicari, secondo sito di nidificazione per il Fenicottero in Sicilia. .
Avere più siti permette alla specie, di avere maggiori chance di sopravvivenza e un maggior successo riproduttivo.




Acqua a Pachino, il Consorzio Granelli: "Si alla cessione degli impianti, ma il Comune ci paghi le spese"

“Troviamo tardiva l’iniziativa del Comune di Pachino di potere attingere l’acqua del Consorzio Granelli  attraverso una presunta ordinanza di requisizione per approvvigionare  le contrade balneari. Già sette mesi fa avevamo manifestato all’amministrazione comunale la nostra volontà di cedere gli impianti del Consorzio e  tutt’oggi  ci dichiariamo disponibili a collaborare, ma solo per non creare disagi ai villeggianti delle tre zone interessate”.
Ad affermarlo è presidente del Consorzio Granelli, Luigi Gennuso. “Sia chiaro che non siamo noi i responsabili per la mancanza d’acqua a Granelli, Costa dell’Ambra e Ciappa – dice il presidente – in questi mesi abbiamo fatto l’impossibile per approvvigionare il territorio, ma non c’è stata la volontà politica da parte dell’amministrazione comunale. Tuttavia – aggiunge Luigi Gennuso – siamo disponibilissimi a cedere gli impianti idrici del Consorzio e non vogliamo assolutamente speculare sulla cessione. Chiediamo soltanto il pagamento delle spese sostenute per le attrezzature e per la rete idrica  e non un centesimo in più. Se il Comune di Pachino ha la volontà, si possono incontrare da subito  gli avvocati delle parti per stilare il contratto. Da parte del Consorzio c’è apertura totale”.




Pachino. Omicidio Forestieri, 12 anni a Enrico Di Maiuta: sparò da un'auto alcuni colpi di fucile

Dovrà scontare 12 anni di reclusione per omicidio e tentato omicidio in concorso. La polizia di Pachino ha eseguito un ordine di carcerazione nei confronti di Enrico Di Maiuta, avolese di 26 anni. I fatti risalgono al 28 marzo 2015 a Portopalo. Si tratta dell’omicidio di Paolo Forestieri, contro cui furono esplosi alcuni colpi di fucile partiti da una Toyota Yaris, a bordo della quale, insieme ad altre persone, viaggiava Di Maiuta. Nell’attentato rimase lievemente ferita anche la vittima di Forestieri. Le indagini vennero subito indirizzate verso alcuni giovani di Pachino che erano entrati in contrasto con un gruppo delle case popolari di via Cappellini e via Mascagni. Di Maiuta si trovava già ai domiciliari. E’ stato condotto in carcere dove sconterà la sua pena.




"Cercasi personale: ragazza o gay", l'annuncio di un lido di Marzamemi scatena la polemica dell'estate

Non si placano le polemiche dopo l’annuncio pubblicato dal lido Baiamuri di Marzamemi, con cui il proprietario rende nota la ricerca di personale, con tanto di singolare specifica. “Si cerca personale camerieri/e ragazza o gay di bella presenza per accoglienza”. Una selezione, insomma, rivolta esclusivamente alle giovani donne e agli omosessuali, con l’evidente esclusione di uomini omosessuali. Un’iniziativa intorno alla quale si è sollevato un polverone.. Il proprietario del locale avrebbe spiegato le ragioni della propria scelta, motivandola con la convinzione che gli omosessuali siamo “molto meglio”, perchè si pongono gentilmente e perchè “sono i padroni del mondo”, con un estro che gli uomini non hanno. Parole che, anzichè sedare gli animi, ha ulteriormente messo legna sul fuoco. A indignarsi è stato per primo il presidente di Arcigay Siracusa, Armando Caravini, che parla di “una discriminazione al contrario” e di una “scritta che poteva anche essere evitata. Bastava dire di bella presenza, educati e gentili, come possono essere i ragazzi eterosessuali come quelli omosessuali”. In realtà, il sospetto, è che si sia trattato piuttosto di un’operazione di marketing, per attirare nel locale pubblico clienti Lgbt, fiutando un’ondata significativa in tal senso nella zona sud della provincia.

 




Siracusa. Autoerotismo davanti a tre bimbe: resta in carcere il 33enne arrestato dalla polizia

Resta in carcere il 33enne, bagnino, accusato di essersi masturbato davanti a tre bambine, all’interno di un esercizio commerciale di distribuzione automatica di snack e bevande. L’uomo, dopo due giorni di indagini, è stato arrestato dai poliziotti delle Volanti. A inchiodare l’uomo sono state le immagini che lo immortalano. Il gip del tribunale di Siracusa, Carmen Scapellato, ha convalidato l’arresto. L’uomo, durante l’udienza, alla presenza del pm Davide Lucignani, non ha saputo fornire alcuna spiegazione sul proprio gesto. Per questo, la conferma della misura cautelare in carcere. Secondo quanto ricostruito, il 33enne, notata l’assenza del proprietario dell’esercizio commerciale, avrebbe notato la presenza delle tre bimbe. Stavano giocando. A più riprese, davanti a loro, si sarebbe masturbato, arrivando anche a macchiare la maglia di una delle bimbe con il suo liquido seminale.