“Il Bosco delle Troiane cresce”, volontari in azione tra soddisfazioni e rammarico

“Il  bosco delle Troiane sta bene e cresce regolarmente”.

Fabio Morreale, presidente di Natura Sicula, racconta con soddisfazione l’esito di un sopralluogo effettuato ieri, insieme ad un gruppo di volontari, sia nella mattinata, sia nel pomeriggio. Non solo un momento di verifica, ma di attività concreta.

“Crescono anche gli alberi non serviti dall’impianto di irrigazione-dice Morreale-  Con trincia e decespugliatori, i volontari stanno completando i lavori di decespugliamento fatti eseguire parzialmente dall’assessorato comunale alla Protezione civile”. Entrando più nel dettaglio degli interventi eseguiti, è stato necessario eseguire anche una prima potatura di allevamento su molti degli 850 alberi.
Impiantato nell’arco di 18 mesi a partire da dicembre 2019, il bosco insiste in viale Scala Greca su terreno comunale ed è stato piantato dai volontari del Comitato Aria Nuova, di cui Natura Sicula fa parte. A carico del Comune sono stati l’impianto di irrigazione e i lavori di decespugliamento, eseguiti
parzialmente per problemi economici. “Per questa iniziativa di utilità sociale, i volontari del Comitato, oltre a donare il proprio tempo libero, hanno affrontato a loro carico le spese dei paletti di castagno- prosegue Morreale- del carburante degli strumenti agricoli, e di alcune lavorazioni del terreno.
La riforestazione in viale Scala Greca è stata realizzata con giovani essenze forestali autoctone donate  dalla ex Azienda forestale di Siracusa. Si tratta di lecci, roverelle, carrubi, bagolari e olivastri, tutte  piante che una volta attecchite e cresciute, creeranno un bosco naturale. La scelta di utilizzare giovani  piante in fitocella è stata determinata da principi forestali ed economici”.

Non mancano le ragioni di rammarico.
“L’opera di forestazione -conclude infatti il presidente di Natura Sicula- doveva essere la prima di una lunga serie: a distanza di due anni e mezzo possiamo dire che è rimasta l’unica malgrado i ripetuti solleciti e suggerimenti del Comitato a poter operare in altre aree (la pista ciclabile, il parco della balza Akradina, il parcheggio via Luigi Spagna tra gli altri luoghi)




Operazione antidroga: marijuana in casa di un 28enne

Detenzione ai fini di spaccio di droga. Un uomo di 28 anni è stato denunciato ieri dagli agenti del commissariato di Lentini. Il giovane, residente a Carlentini, è già noto alla giustizia. Ieri, nell’ambito di servizi mirati al contrasto del consumo e dello spaccio di stupefacenti nelle principali piazze di spaccio della zona, in casa del 28enne i poliziotti hanno rinvenuto 30 grammi di marijuana , un bilancino di precisione e banconote di diverso taglio, presunto provento dell’attività illecita. Rinvenuto anche un foglio con annotata rendicontazione dell’attività di spaccio.




“Bonus nascituri”, domande entro fine anno a Priolo

Supportare le famiglie e incentivare la natalità.

Questo l’obiettivo dell’iniziativa “Bonus Nascituri”,che il Comune di Priolo ripropone anche quest’anno.
Per accedere al contributo economico una tantum, il bebè dovrà essere nato nel periodo tra il 1 gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022.
L’incentivo sarà concesso tenendo conto della situazione economica del nucleo familiare, che non dovrà superare il minimo vitale, e solo se almeno uno dei genitori è residente a Priolo da almeno un anno.
“Questo contributo – commenta l’assessore Diego Giarratana – intende aiutare in maniera concreta quei genitori che con l’arrivo di un figlio devono affrontare ulteriori spese. Ringrazio il sindaco Gianni e il consigliere Patrizia Arangio, che ha proposto l’iniziativa. Grazie all’Amministrazione per le iniziative portate avanti nell’ambito del sociale e per essere sempre intervenuta fattivamente per alleviare i disagi che purtroppo molte famiglie vivono. A queste famiglie voglio ricordare che non sono sole, che possono contare sul sostegno di una politica sociale che è stata attivata sin dall’inizio da questa Amministrazione. Il mio personale impegno è costante, sempre al servizio di questo paese”.
“Si tratta – sottolinea il sindaco Pippo Gianni – di un piccolo ma significativo sostegno per i neo genitori, un segno di attenzione verso le famiglie di Priolo. L’intento è quello di alleviare almeno in parte i bisogni di prima necessità e incentivare il ricambio generazionale nel nostro paese”.
L’avviso e il modulo sono pubblicati sul sito del Comune di Priolo Gargallo.
L’istanza potrà essere presentata entro il 31/12/2022. Le famiglie dei nati il 31/12/2022 potranno presentare istanza entro il 15/1/2023.
Per informazioni, l’ufficio Politiche Sociali rimane a disposizione dei cittadini, al numero 0931 779218, dalle 9:00 alle 12:00 il lunedì, mercoledì e venerdì e dalle 15:30 alle 17:00 il giovedì.




Controlli della Guardia Costiera nella notte, sequestrati cinque tonni rossi

Cinque tonni rossi, trasportati senza documentazione che ne attestasse la tracciabilità. Sono stati rinvenuti nella notte tra il 27 ed il 28 giugno scorsi dagli uomini della Capitaneria di Porto di Augusta a Brucoli. Dopo avere intimato l’Alt ad un furgoncino , agli occupanti è stato chiesto di ispezionare il vano refrigerato. I militari della Guardia Costiera hanno, pertanto, rinvenuto gli esemplari e chiesto il supporto del personale del  Servizio Veterinario dell’A.S.P. di Augusta che, intervenuto, ha effettuato i campionamenti per le successive analisi ad opera dell’Istituto Zooprofilattico di Palermo, per escludere la presenza di tossine.
Gli esemplari di tonno rosso, sottoposti a sequestro, sono poi stati trasportati, dal furgone, scortato da due pattuglie della Guardia Costiera, presso il resort che si trova in quella zona, la cui direzione ha messo a disposizione una capiente cella frigo in attesa di ricevere il rapporto di prova da parte dell’Istituto Zooprofilattico.
Ai trasgressori è stata comminata una sanzione amministrativa pari circa a  2.600 euro.
Una volta giunto l’esito, negativo, degli esami tossicologici, gli esemplari di tonno rosso sono stati donati in beneficenza al Buon Samaritano di Augusta ed al Banco Alimentare di Catania.




Viaggio nei cantieri di Siracusa, documentario della Fillea: “Quasi nessuno rispetta le regole”

“Sulla pelle dei lavoratori” . La Fillea Cgil di Siracusa ha realizzato in questi giorni un documentario, in cui racconta le condizioni di lavoro nei cantieri, con le alte temperature che si registrano e i rischi a cui gli operai sono sottoposti. Un viaggio, attraverso dei piccoli “blitz” che il segretario provinciale Salvo Carnevale ha effettuato, insieme ad altri esponenti del sindacato, per verificare la situazione concreta, a prescindere da quella raccontata o garantita dalle imprese. Il risultato parla di regole rispettate da pochissimi. Le norme prevedono che quanto le temperature superano i limiti consentiti dal  D.lgs 148/2015 le attività di cantiere vengano interrotte. Nel documentario, il risultato delle verifiche condotte.




Temperature troppo elevate: “Lavoratori a rischio”, la Feneal torna a chiedere lo stop nei cantieri

“Temperature elevate, grosso rischio lavorare nei cantieri specie nelle ore più calde”. Anche la Feneal Uil alza la voce a tutela dei lavoratori la cui salute in questo periodo è a  rischio, vista l’esposizione nei cantieri con temperature particolarmente alte. “Anche quest’anno la Regione Puglia, tra l’altro, ha emesso l’ordinanza di divieto a svolgere attività esposte al sole dalle 12 – sottolinea il segretario Feneal Uil, Saveria Corallo – Inoltre, tramite il Comitato CocoPro dell’Inail, si sta cercando di creare una task force per sensibilizzare il problema e monitorare il tutto tramite i vari enti preposti, l’Inps e lo Spresal, oltre la Prefettura. Ribadiamo che le aziende hanno la possibilità di appoggiarsi agli ammortizzatori sociali, quindi il sospendere periodicamente l’attività a causa delle elevate temperature non deve essere visto per loro come un costo ma invece come uno strumento per salvaguardare la salute dei lavoratori e compensare la parte economica tramite appunto la cassa integrazione. Noi ad ogni modo, stiamo monitorando sempre la situazione, area per area ma ovviamente non basta se non verrà imposto alle aziende di sospendere le attività con queste temperature eccessive, nelle ore più calde della giornata”.
Un anno fa più o meno di questi tempi, lo stesso grido d’allarme, con il coinvolgimento anche dell’Asp che ebbe modo di far sentire la propria voce, proprio come le organizzazioni sindacali: “Ma tutto ciò non basta, purtroppo, e l’auspicio è quello che si dimostri massima sensibilità e non si pensi al profitto in primis, senza tenere conto che oggi sui cantieri si muore anche e soprattutto per condizioni non idonee riguardo il clima, oltre un livello di sicurezza per il quale non si fa mai abbastanza e ne abbiamo avuto contezza fino a ieri con l’ennesima morte sul lavoro in provincia di Catania”.




Pagamenti con Pos, sanzioni per i commercianti che non li consentono

Sanzioni per commercianti e professionisti che non consentono ai propri clienti il pagamento tramite Pos. Scattano da oggi ed è il Codacons a ricordarlo. Si tratta di un tema su cui l’associazione a tutela dei consumatori concentra da anni le proprie attenzioni e la propria attività, da quando, nel 2014, ha avviato una battaglia per rendere efficaci le norme sull’obbligo del Pos per gli esercenti.

Il 30 giugno 2022, così come da Decreto legge 36 del 30 aprile 2022 del Consiglio dei ministri (Ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza PNRR), entreranno in vigore con 6 mesi di anticipo le disposizioni che, in caso di mancata accettazione da parte di esercizi commerciali, imprese e professionisti dei pagamenti con bancomat e carte di credito, prevedono una sanzione amministrativa di 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento – spiega il Codacons – Ad esempio, in caso di rifiuto di un pagamento di 100 euro tramite il Pos, il commerciante andrebbe incontro ad una sanzione da 34 euro (30 euro di ammenda fissa e 4 euro per quella variabile).

Saranno interessati dalla novità numerose figure professionali: artigiani come falegnami, fabbri e idraulici, ecc.; ristoratori e baristi; negozianti e ambulanti; notai, avvocati, ingegneri, geometri, commercialisti, medici, consulenti del lavoro, dentisti e professionisti in genere-

Francesco Tanasi, Segretario Nazionale ricorda che “Si tratta di una battaglia storica del Codacons che da ben 8 anni chiedeva a Governo e Parlamento di prevedere sanzioni per quei negozianti che impediscono ai propri clienti di pagare con carte e bancomat. Già a partire dal 2014, grazie al decreto legge numero 179/2012 del Governo Monti, era stato introdotto in Italia l’obbligo per negozianti e professionisti di accettare i pagamenti con Pos, misura poi confermata ed estesa a partire dall’1 luglio 2020 dal decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio (n. 124/2019). Nessuna delle due norme, tuttavia, aveva introdotto sanzioni per gli esercenti che rifiutavano pagamenti con carte e bancomat. Questo ha portato ad una situazione paradossale in cui ancora oggi numerosi negozianti in tutta Italia, pur possedendo il Pos, impediscono ai clienti di pagare con moneta elettronica, consapevoli che non andranno incontro ad alcuna multa”.

Tuttavia – lancia oggi l’allarme il Codacons – la norma che prevede la sanzione a partire dal prossimo 30 giugno potrebbe essere aggirata ricorrendo ad alcuni “escamotage”.

Le disposizioni, infatti, escludono l’obbligo di pagamento con il Pos in caso di oggettiva impossibilità tecnica: il commerciante che dichiara di avere il Pos fuori uso (per un guasto tecnico o quando il terminale non ha linea) non è passibile di sanzione. Non solo. Per essere in regola con la nuova norma, esercenti e professionisti potrebbero limitarsi ad accettare anche un unico circuito e una sola tipologia di carta di debito (per esempio il bancomat) e una sola di credito, restringendo così il diritto degli utenti a pagare con Pos.

La norma, poi, rischia di essere difficilmente praticabile, dal momento che un numero elevato di segnalazioni contro i commercianti disubbidienti potrebbe mettere in crisi le autorità preposte ad eseguire controlli ed elevare sanzioni.

“Senza contare che una multa da 30 euro per chi non si adegua alle disposizioni sul Pos rischia di determinare una situazione paradossale per cui il procedimento sanzionatorio nei confronti dell’esercente scorretto avrebbe un costo superiore al valore della sanzione, con un evidente danno le casse erariali” – conclude il Segretario Nazionale Codacons, Francesco Tanasi..

 




Saldi estivi, al via da domani: “All’insegna dell’incertezza per il caro prezzi”

L’ottimismo non regna sovrano alla vigilia del via ai saldi estivi in Sicilia. Da domani, prezzi scontati nei negozi dell’isola e dunque in quelli della provincia d Siracusa. Non mancano, tuttavia, le preoccupazioni per via del caro-bollette e dell’ emergenza prezzi, che potrebbero smorzare gli entusiasmi degli acquirenti e limitare il numero di acquisti rispetto alle speranze dei commercianti. A fare previsioni poco rosee è il Codacons, sulla base dei sentori raccolti e delle analisi condotte.

“Le vendite durante il periodo di sconti rimarranno al di sotto dei valori pre-Covid, con una spesa media a famiglia che si attesterà attorno ai 140 euro – spiega il Codacons – Cresce il numero di cittadini intenzionati ad approfittare dei saldi (circa il 50% dei siciliani) ma la situazione economica caratterizzata dai forti rincari dell’energia, inflazione alle stelle e carburanti in continua salita influirà sulle scelte dei consumatori, portandoli ad una maggiore prudenza negli acquisti e a contenere il budget da dedicare ai saldi.

Tuttavia – analizza il Codacons – il ritorno dei turisti stranieri nelle città siciliane darà un aiuto non indifferente al commercio; le percentuali di sconto applicate dai commercianti, inoltre, saranno da subito altissime, così da attirare clienti nei negozi.

Le vendite rimarranno al di sotto dei valori pre-Covid e non saranno sufficienti a recuperare il gap con il passato”.

Non può mancare il decalogo per mettere in guardia i consumatori da possibili fregature:

1 Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono cambiare. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Se il cambio non è possibile, ad es. perché il prodotto è finito, avete diritto alla restituzione dei soldi (non ad un buono). Avete due mesi di tempo, non 7 o 8 giorni, per denunciare il difetto.

2 Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce “Saldo” deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei più svariati articoli. È improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori.

3. Girate. Nei giorni che precedono i saldi andate nei negozi a cercare quello che vi interessa, segnandovi il prezzo; potrete così verificare l’effettività dello sconto praticato ed andrete a colpo sicuro, evitando inutili code. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi. Eviterete di mangiarvi le mani. A volte basta qualche giro in più per evitare l’acquisto sbagliato o per trovare prezzi più bassi.

4 Consigli per gli acquisti. Cercate di avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: sarete meno influenzabili dal negoziante e correrete meno il rischio di tornare a casa colmi di cose, magari anche a buon prezzo, ma delle quali non avevate alcun bisogno e che non userete mai. Valutate la bontà dell’articolo guardando l’etichetta che descrive la composizione del capo d’abbigliamento (le fibre naturali ad esempio costano di più delle sintetiche). Pagare un prezzo alto non significa comprare un prodotto di qualità. Diffidate dei marchi molto simili a quelli noti.

5. Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi (si gonfia il prezzo vecchio così da aumentare la percentuale di sconto ed invogliare maggiormente all’acquisto). Un commerciante, salvo nell’Alta moda, non può avere, infatti, ricarichi così alti e dovrebbe vendere sottocosto.

6 Servitevi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistate merce della quale conoscete già il prezzo o la qualità in modo da poter valutare liberamente e autonomamente la convenienza dell’acquisto.

7 Negozi e vetrine. Non acquistate nei negozi che non espongono il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato. Il prezzo deve essere inoltre esposto in modo chiaro e ben leggibile. Controllate che fra la merce in saldo non ce ne sia di nuova a prezzo pieno. La merce in saldo deve essere separata in modo chiaro dalla “nuova”. Diffidate delle vetrine coperte da manifesti che non vi consentono di vedere la merce.

8 Prova dei capi: non c’è l’obbligo. È rimesso alla discrezionalità del negoziante. Il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.

9 Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l’adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.

10 Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura rivolgetevi alle associazioni a tutela dei consumatori oppure chiamate i vigili urbani.

 




Frode informatica, 34enne in carcere: violava le regole dell’affidamento ai servizi sociali

L’obbligo a cui era sottoposto prevedeva che rimanesse in casa dalle 3:00 alle 8:00 di mattina. Questo per via della misura di affidamento in prova ai servizi sociali decisa per lui. Eppure, un 34enne di Rosolini, è stato più volte sorpreso dai carabinieri fuori, violando la misura. Per questo è stato deciso l’aggravamento. L’uomo è stato arrestato. Stava scontando pene alternative per frode informatica ed altri reati. L’autorità giudiziaria di Siracusa ha disposto l’arresto. I carabinieri lo hanno condotto nel carcere di Cavadonna.




Vicenda Ias: “l’Associazione Consumatori e Cittadini persona offesa”

L’Associazione Consumatori e Cittadini Italiani si costituisce come persona offesa nell’ambito nel procedimento della Procura della Repubblica che ha condotto al sequestro penale del depuratore consortile Ias. L’atto è stato depositato nei giorni scorsi.

Un passaggio che la presidente nazionale dell’associazione, Antonella Vinella definisce doveroso da parte di un “ente rappresentativo di interessi diffusi e collettivi dei cittadini”.

“La tutela della salute e dell’ambiente – afferma l’avvocato Giancarlo Giuliano dello Sportello di Assistenza Legale di ACCI Siracusa – coinvolge direttamente l’intera comunità, toccando direttamente le situazioni giuridiche e la stessa qualità della vita dei cittadini e dei consumatori. La vicenda di IAS Spa, con il contestato disastro ambientale, e’ una questione cruciale per la salvaguardia della legalità e della incolumità pubblica perché, i miasmi, le emissioni odorigene e la gestione dei reflui industriali sono tematiche che riguardano direttamente i consumatori e cittadini dell’area industriale, da Siracusa a Priolo, a Melilli, ad Augusta, oltre ai lavoratori del polo e a tutti i frequentatori diretti delle zone”.

“Il danno ambientale e’ un fenomeno diffusivo, quasi endemico – afferma l’avvocato Marco Miano, dello Sportello di Assistenza Legale di ACCI Siracusa – poiché nessuno di noi può escludere di aver mai frequentato le zone più impattate dalla questione ambientale di IAS spa. L’intera comunità civica della provincia di Siracusa e’ colpita dal pregiudizio ambientale contestato e per questo abbiamo inteso intervenire a tutela di tutti i consumatori e cittadini siracusani”.

“Desideriamo – affermano i due legali- manifestare pieno apprezzamento e solidarietà alla Procura della Repubblica di Siracusa per l’ottimo lavoro d’indagine compiuto. Vogliamo chiarezza e certezze, poiché con il progresso tecnologico e delle metodologie di produzione e trattamento industriale non si possono fare sconti a nessuno, soprattutto se si tocca la salute collettiva come bene della vita”.

L’Associazione Consumatori e Cittadini Italiani ha attivato uno sportello informativo per orientare i cittadini interessati (0931 1666362 o tramite email: acci.siracusa@gmail.com)