Vende una consolle on line e sparisce: denunciato 41enne

Truffa on line ai danni di un giovane di Noto. Il 24enne si è rivolto agli agenti del commissariato, raccontando di aver acquistato, attraverso un sito di vendite sul web, una consolle, versando 265 euro su carta postepay indicata dal venditore. Dopo alcuni giorni, trascorsi senza ricevere la merce comprata, il giovane avrebbe tentato di contattare il venditore, tuttavia irreperibile. La polizia è risalita all’intestatario del conto corrente e, pertanto, del presunto truffatore, un 41enne di Taranto. Raggiunto dalla Polizia del posto, su delega del Commissariato di Noto, è stato denunciato per truffa.

Foto: repertorio

 




Gemellaggio Siracusa-Corinto: incontri, convegni e una mostra

Riparte il gemellaggio tra Siracusa e Corinto. Da venerdì 1 luglio a domenica 3 saranno a Siracusa il sindaco della città greca, accademici e artisti di Corinto, Atene e Cipro saranno tra i protagonisti di una serie di incontri, conferenza stampa, convegni internazionali e di una mostra d’arte contemporanea.
Gli eventi si inseriscono, in armonia con la visione generale portata avanti dall’assessorato alla Cultura e dell’amministrazione comunale, nei rapporti privilegiati che Siracusa in questi anni ha avuto con la Grecia e che affondano le radici nella storia e nella cultura. Nella recente candidatura a Capitale Italiana di Cultura 2024 la città ha avuto tra i più ferventi sostenitori proprio i sindaci di Corinto, Eleusi ed Epidauro.
Nel prossimo fine settimana, Francesco Italia e Fabio Granata riceveranno Nanopulos Vassilis, sindaco di Corinto, città fondatrice di Siracusa e con la stessa gemellata fin dal 2007, che sarà accompagnato da un’autorevolissima delegazione guidata da Teodoro Anghelopulos, della Fondazione Michael Cacoyannis di Atene.
La mattina del 2 luglio, a Palazzo Vermexio, i due sindaci incontreranno la stampa alla presenza di una delegazione del Comitato cittadino Siracusa 2024 e della delegazione di Corinto. Italia e Vassilis alle 18,30 inaugureranno a Palazzo Vermexio il convegno internazionale “Limitrofi: solo lo spazio ricorda”, con relatori greci, ciprioti e italiani per una giornata di studi con presenze di rilievo nazionale e internazionale.
Alle 21, al Convento del Ritiro, si inaugurerà una mostra di arte contemporanea «di due straordinari artisti che con raffinata efficacia “raccontano” il rapporto tra radici e modernità» attraverso gli strumenti onirici e simbolici dell’arte.
«Sarà la “decadente” e bellissima cappella del Convento del Ritiro – prosegue l’assessore Granata – la cornice del prezioso evento che arricchirà la straordinaria stagione culturale siracusana. Le pitture del greco-cipriota Vassilis Vassiliades dialogheranno con le opere scultoree di Stefania Pennacchio: un viaggio alla ricerca della bellezza e dello spazio». L’appuntamento siracusano diventerà allo stesso tempo un vernissage per le già programmate tappe di Atene e Nicosia.
Domenica 3 luglio sono previsti incontri della delegazione di Corinto con il direttore del Parco archeologico, con i vertici della Fondazione Inda e con operatori turistici e alberghieri siracusani.
«Un fine settimana all’insegna delle più antiche radici greche della nostra Città d’Acqua e di Luce – commenta Fabio Granata – in cui cercheremo di dare contenuti precisi al gemellaggio con la città che ha fondato Siracusa attraverso comuni progetti teatrali, culturali e studenteschi».
La due giorni sarà l’occasione per rilanciare il gemellaggio tra le due città programmando eventi artistici, mostre, laboratori, seminari, convegni e pubblicazioni di diffusione e sviluppo dell’educazione artistica e tra il mondo scolastico e universitario dei due centri. Per il monitoraggio delle attività comuni , si valuterà l’istituzione di un ristrettissimo “Comitato Siracusa Corinto”.

Foto: nella foto, uno scorcio di Corinto




Rifiuti, il duro affondo di Garozzo: “Città senza guida e aumento Tari del 30%”

“Un fallimento acclarato e totale sulla gestione dei rifiuti”. L’ex sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo boccia in toto le scelte compiute dall’amministrazione comunale di Siracusa e dal sindaco, Francesco Italia.
Garozzo parla fuori dai denti. “A Siracusa -la sua premessa – sui rifiuti l’amministrazione comunale ha perso la bussola. Anacronistico, ingiusto e fastidiosissimo aumentare del 7% le bollette dei cittadini siracusani, soprattutto alla luce dei disagi e delle condizioni igienico sanitarie in cui versa la città. Il nuovo capitolato d’appalto-ricorda Garozzo- doveva prevedere la riduzione del costo tari e non l’aumento, negli anni della mia amministrazione oltre a tagliare per ben due volte il costo tari nell’anno 2016 l’8% e nell’anno 2018 il 15%, avevamo anche creato il sistema di pesatura dei rifiuti per fare ulteriormente risparmiare in siracusani, oggi assistiamo alla chiusura di ccr , i centri comunali di raccolta, e disagi diffusi anche su quel fronte”.
L’ex sindaco è critico nei confronti di Italia che, appena insediato, “ha immediatamente ripristinato i vecchi valori della tari quindi aumentandone il costo del 23%. Oggi -prosegue Garozzo- apprendiamo che qual costo lieviterà di un ulteriore 7%, vuol dire 30 per cento in più da quando c’è Italia. Follia”.
Le politiche disattente il menefreghismo diffuso porta a questo, anche la raccolta differenziata sia ben lontana dalle percentuali previste, ma c’è chi si accontenta di divulgare video del “lancio del sacchetto di spazzatura” per tentare di accaparrarsi simpatie che oggi appaiono sempre più tiepide e lontane”. Chiaro il riferimento ad un post che il sindaco ha pubblicato sulla sua pagina Facebook.
“La verità -conclude Garozzo- è che ha perso il controllo su tutto, la città è senza guida e l’anarchia regna sovrana. Con l’aggravante che gli viene particolarmente facile, senza la presenza del consiglio comunale, continuare a vessare senza il minimo rossore i cittadini siracusani”.




In due mesi sette furti e una rapina, arrestati tre giovani: agivano in banda e singolarmente

In due mesi avrebbero messo a segno sette furti, una rapina e un indebito utilizzo di carta di credito rubata ad una donna.

La Squadra Mobile ha dato esecuzione all’Ordinanza di Custodia Cautelare con cui il Gip del Tribunale di Siracusa  ha disposto nei confronti di tre giovani siracusani, due di ventisette ed uno di trentuno anni, rispettivamente la custodia cautelare in carcere, gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e la misura cautelare dell’obbligo di dimora con l’ulteriore prescrizione dell’obbligo di permanenza domiciliare notturna.
I tre giovani, che talvolta operavano in gruppo, altre singolarmente, da marzo a maggio scorsi, secondo il quadro indiziario ad oggi raccolto, avevano messo a segno ben sette episodi di furto, una rapina ed anche un indebito utilizzo di carta di credito derubata ad una anziana donna.
Le vittime privilegiate dal terzetto andavano dai grandi supermercati sino ad un’anziana depredata con destrezza di ogni avere mentre usciva dal supermercato. In un’occasione è stato addirittura rubato un furgone SDA.
L’attività investigativa ha tratto origine dalla segnalazione di alcuni episodi analoghi perpetrati, nell’arco di pochi giorni, ai danni di alcuni commercianti.
Acquisita la notizia di reato, sono partite le indagini della Squadra Mobile di Siracusa, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, che hanno consentito di individuare i tre, che sarebbero arrivati a perpetrare fino a due reati nella stessa giornata.
La complessa ed articolata indagine, esperita anche grazie alla minuziosa attività di accertamento tecnico effettuato sui filmati estrapolati dai sistemi di video sorveglianza presenti nei pressi dei luoghi nei quali sono stati consumati i vari eventi, ha permesso agli investigatori di identificare i tre soggetti.
Proprio a seguito di tale attività è emerso che uno dei tre, spregiudicato ed incurante della misura in atto alla quale era sottoposto, evadeva sistematicamente dagli arresti domiciliari a cui era sottoposto per  un altro furto, per andare a rubare. A lui è stato contestato anche il reato di evasione.




Costa del Sole: “Ancora impossibile raggiungere la spiaggia, si pensa solo agli yacht”

“Ancora estremamente difficoltoso raggiungere Costa del Sole, una delle poche spiagge di libero accesso”. La protesta è di Pierluigi Chimirri dell’Udc, che ricorda come tra qualche giorni inizierà il mese di luglio senza che si intraveda una soluzione per il punto di balneazione dell’Arenella.

La domanda che Chimirri pone contiene un suggerimento. “Ma la nostra amministrazione -dice- non potrebbe prendere il solenne impegno di ripristinare la discesa al 75% come già accaduto, e con risultati eccellenti  per la sistemazione delle buche stradali? O forse il nostro primo cittadino ritiene che la gran parte dei siracusani che frequentano tale incantevole parte del litorale siracusano, abbiano la possibilità di attraccare con i loro mega yacht?

A Italia., l’esponente dell’Udc suggerisce di dedicarsi anche ai piccoli accorgimenti, “che poi vanno ad incidere sulle annuali classifiche (impietose per la nostra città) della vivibilità anche in termini di servizi”




Petrolchimico, Recano (Fiom): “Un progetto per la transizione, al centro lavoro e occupazione”

“Il sequestro del depuratore consortile IAS, di Siracusa, insieme alla crisi generata dalla guerra, rende evidente la debolezza strutturale di un Petrolchimico ormai irriformabile che rischia inesorabilmente di implodere”.

Sono parole del segretario provinciale della Fiom Cgil, Antonio Recano.

“Non voglio entrare nel merito di un provvedimento della magistratura che tende correttamente a tutelare “la salute pubblica” -prosegue il segretario del sindacato dei metalmeccanici – ma non posso ignorare che fermare il conferimento dei reflui, significherebbe fermare tutto il petrolchimico con la
conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro. Lasciando quindi lavorare la magistratura, perché la tutela della salute pubblica è una priorità, occorre però trovare soluzioni tecniche che permettano la continuità produttiva del petrochimico nell’ottica di un ambizioso e strategico piano di riconversione attento alla sostenibilità ambientale e sociale”.
Recano chiede “di rimettere in mani pubbliche il futuro di Priolo”. Chiede, per questo, che “il Governo faccia la propria parte e rimetta in mani pubbliche il futuro di Priolo. In questo complesso quadro sociale -prosegue Recano- il rapporto tra lavoro, ambiente, salute e territorio è tema che pone, in tutta la sua drammaticità, a noi tutti una domanda: quale costo sociale, ambientale e umano si è disposti a pagare per lavorare?-la domanda che pone-  Sono convinto che realizzare veramente la transizione energetica in un territorio dove si è  generato negli anni una profonda frattura tra industria e territorio, può risultare non semplice  e dolorosa in termini sociali e ambientali. Un tema di cui il Governo e la politica dovrebbero  farsi carico, con la consapevolezza che la vera questione non è gestire gli effetti della crisi con
l’istituzione di un’area di crisi complessa ma occorre sottoscrivere un accordo di programma vero che preveda investimenti e progetti per la riqualificazione e il rilancio sostenibile del petrolchimico”.

Il segretario della Fiom mette in evidenza un aspetto fondamentale del dibattito politico montato in questi mesi intorno alle sorti del Petrolchimico.

“E’ mancato- fa notare- il punto di vista dei lavoratori, il loro disagio, la paura per il loro futuro, in realtà il  destino di 10.000 lavoratori e delle loro famiglie è stato sbandierato per qualche giorno a favore dei media e dei talk show per poi ripiombare nell’oblio dell’indifferenza”.

Poi l’esponente del sindacato fa altre considerazioni e lancia precise sollecitazioni.
“Può un territorio con un alto tasso di disoccupazione, come il nostro,
perdere altri posti di lavoro? A Gela dopo la chiusura della raffineria, dei 2500 lavoratori  occupati, ne sono rimasti poche centinaia. Con qualche differenza però, perché mentre i lavoratori diretti sono stati accompagnati alla pensione o trasferiti in altri siti Eni, l’indotto è precipitata in una “guerra tra poveri” a contendersi con i lavoratori siracusani, tra degrado e precarietà, il poco lavoro che ancora c’è a Priolo. Una guerra che i lavoratori continuano a
perdere in ogni caso, perché anche nella situazione attuale, mentre da una parte si chiede unità d’azione e responsabilità per salvare il Petrolchimico, LUKOIL ed ENI continuano a polverizzare, con gare al massimo ribasso, in nome del profitto aziende e lavoratori, alzando la tensione sociale e aumentando la distanza dal territorio”.

L’input è chiaro.  “Come metalmeccanici-dichiara Recano-  pensiamo occorra il coraggio di abbandonare “quell’impronta fossile” che ha caratterizzato per 70 anni la presenza industriale a Siracusa, di pretendere un cambio
di paradigma verso un modello industriale moderno, sostenibile che a partire dalle bonifiche e dalla rinascita di un distretto manifatturiero, crei sviluppo e nuovi posti di lavoro”.

Il tema torna ad essere quello delle bonifiche , ripartendo dalle aree in abbandono, da riconvertire per sviluppare progetti  “e utilizzando il know-how acquisito dalle maestranze realizzare un polo metalmeccanico moderno e sostenibile, capace di dare lavoro migliaia di metalmeccanici”. Un progetto che secondo la Fiom può essere attuato se scendono in campo “i sindacati, le forze sociali, le istituzioni e l’intero territorio in un contesto di unità e
condivisione per provare a trasformare la crisi del Petrolchimico in un’opportunità di riscatto per tutto il territorio”.




Progetto EfficientaMENTE, domani la premiazione degli elaborati

Si chiama EfficientaMENTE il progetto di Onda Più (Gruppo  Eneron) e del mondo dell’università e dell’alta formazione. Una scommessa su innovazione e ricerca.  In questo contesto nei mesi scorsi ha visto la luce il progetto EfficientaMENTE che ha coinvolto studenti, ricercatori, dottorandi e laureati – in ambito accademico e non – che si sono misurati nella messa a punto di idee progettuali innovative che possano aiutare a fare la differenza nel campo dell’energia o della mobilità sostenibile.
Due, alla fine, gli elaborati che hanno riscosso il plauso della commissione di valutazione e che saranno premiati con un assegno di studio.
Le idee progettuali verranno illustrate, alla presenza dei due autori vincitori, nel corso di un incontro che si svolgerà domani, martedì 28 giugno, alle ore 11,30 nella sede di Onda Più (via Savoia, Siracusa). All’incontro prenderanno parte l’ing. Luigi Martines, CEO del Gruppo Eneron, l’ing. Luca Puzzo, general manager di Onda Più, il prof. Gaetano Zizzo, professore associato all’Università di Palermo, la professoressa Eleonora Riva Sanseverino, ordinario dell’Università di Palermo, l’assessore all’Università del Comune di Siracusa Fabio Granata.
La giornata sarà completata da un tavolo tecnico sull’Erasmus che si svolgerà, nella stessa sede di Onda Più, a partire dalle 14,30.




Alloggi alla Borgata per gli indigenti (per un anno), 15 case contro l’emergenza

Nuovi alloggi alla Borgata in favore delle persone in difficoltà. Continua l’impegno del sindacato degli inquilini che trova riscontro favorevole nell’amministrazione comunale e nello Iacp. La settimana scorsa si è svolto un nuovo incontro tra i rappresentanti di Sicet Cisl, Sunia Cgil e Uniat Uil, rispettivamente Paolo Gallo, Salvatore Zanghí e Nuccio Greco, insieme con l’assessore ai Servizi sociali, Conci Carbone e la presidente dello Iacp, Marilisa Mancarella. L’incontro è stato caratterizzato dalla problematica sulla carenza di disponibilità di alloggi popolari che sta precludendo la possibilità di poter avere una casa, ad un numero di famiglie sempre maggiore.
“E ciò – sottolineano i rappresentanti di Sicet, Sunia e Uniat – aggravato dalla sempre più scarsa disponibilità di affitti a Siracusa. A tutto questo si aggiunge anche il problema degli sfratti che vede avvicinare sempre più la data di esecuzione dello stesso, aggravando di fatto la situazione già di per sé al limite della classica soglia della tenuta sociale. Abbiamo ribadito, trovando effettiva disponibilità, della necessità di effettuare un rapido censimento delle case che potranno essere adibite verso le famiglie in difficoltà”.
Nei giorni scorsi è stato redatto anche un documento da parte del sindacato nazionale degli inquilini, affinché il Governo inserisca nei prossimi provvedimenti di natura finanziaria e comunque nella Legge di bilancio, oltre al rifinanziamento del fondo sociale e del fondo morosità incolpevole, le misure necessarie e connesse a rendere effettiva ed efficace l’azione degli enti locali e delle cabine di regia per far fronte ad un livello di povertà sempre maggiore.
“Nel recente incontro con il Comune di Siracusa – aggiungono Sicet, Sunia e Uniat – ci è stato comunicato che è stata accettata la missione del Pnrr per quanto riguarda lo sblocco di fondi che dovranno essere spesi entro il 2026 per la ristrutturazione di alloggi destinati alle famiglie in difficoltà. Grazie ad un programma della Caritas con la Fondazione “Massimiliano Kolbe” questo finanziamento sarà destinato già alla ristrutturazione di un immobile alla Borgata, nel quale verranno realizzati 15 appartamenti per alloggi provvisori per altrettante famiglie per un anno. Ci sarà una graduatoria comunale e tutto ciò sarà importante anche per una questione di riqualificazione sociale; i bambini di queste famiglie, inoltre, saranno seguiti anche nell’ottica di un percorso educativo e scolastico. Bisogna dire, dunque, che Comune, Iacp e sindacato stanno facendo squadra: noi cercheremo di fare attenzione sul censimento delle case, fra quelle vuote e dunque disponibili, in modo da poter essere assegnate perché purtroppo il livello di povertà è sempre alto. Restiamo in allerta”.




Ore di paura a Tivoli, vasto incendio lambisce le abitazione e blocca le strade

Paura questa mattina in contrada Tivoli, dove intorno alle 9 è divampato un vasto incendio, che ha tenuto con il fiato sospeso per ore i residenti della zona.

Allertati i vigili del fuoco, alcune strade sono risultate impercorribili per via delle alte fiamme, che di fatto le sbarravano.

Ad alimentare il fuoco, il vento, tanto da arrivare a lambire alcune abitazioni.

L’incendio è tornato sotto controllo quando i vigli del fuoco del comando provinciale di via Von Platen sono arrivati sul posto. Le operazioni di spegnimento sarebbero risultate più complesse del previsto. Le alte temperature di questi giorni non hanno di certo agevolato. Come sempre, in ogni caso, ad appiccare le fiamme, questo il sospetto, sarebbe stata la mano dell’uomo.

Quello di oggi è il primo caso serio di questa stagione estiva che, come sempre, diventa anche la stagione dell’emergenza incendi.

Foto: generica, repertorio.




Incendi notturni a Fontane Bianche: “Abbiamo respirato diossine, colpa dei rifiuti abbandonati”

Il rischio che scelte sbagliate diventino pericolose per la salute pubblica sembra esserci. Questo quanto segnala una residente di Fontane Bianche, che denuncia la “probabile combustione di plastica, insieme al degrado ambientale derivante dall’abbandono di spazzatura lungo viale dei Lidi, a Fontane Bianche”. La segnalazione riguarda, nel dettaglio, un episodio che si sarebbe verificato due notti fa, quando incendi in terreni che costeggiano il viale avrebbero comportato lo sprigionarsi di forti odori, probabili emanazioni di diossina, secondo la cittadina.
“Presumo -racconta- che i fuochi siano stati applicati per eliminare le sterpaglie, ma essendoci una notevole quantità di spazzatura comprendente plastiche abbandonate indecentemente lungo le strade, pure queste vengono bruciate. È ben nota la tossicità della diossina per tutti gli esseri viventi che la respirano e soprattutto per bambini e donne in gravidanza”.

Spazio all’amarezza nel racconto della donna, che abita a Fontane Bianche dal 2016. “Ho notato-il suo sfogo-  con enorme dispiacere che la spazzatura abbandonata lungo le strade aumenta in modo scandaloso.Sono una semplice cittadina motivata dal senso civico di decenza. La trascuratezza nella quale si trova Fontane Bianche è un insulto per chi ci vive e lascia inorriditi i turisti che oltre ad ammirare le meraviglie paesaggistiche si scontrano con il lerciume che si trova ai margini delle strade”.

Le sue non sono solo parole, non solo indice puntato. Nel suo piccolo, infatti, cerca di rendersi utile, dai fare il possibile.
“Sistematicamente-spiega infatti-  per quanto le mie forze me lo permettono, raccolgo i rifiuti non biodegradabili lasciati lungo il Viale e li differenzio come da indicazioni della società Tekra, ma è ovvio che ciò è esiguo. È necessario un intervento delle autorità, qualsiasi cittadino non può che essere disgustato dinanzi a tale degrado. Invio questo urlo di dolore con il cuore spezzato perché amo questi luoghi è fin oggi i miei rapporti con i siciliani sono sempre stati positivi”.