Siracusa-Ragusa, Vinciullo: "Il Cipe non è pronto a dare l'Ok, la politica faccia squadra"

“E’ atteso da 15 anni l’avvio dei lavori di realizzazione del tratto autostradale che da Catania, attraverso la provincia di Siracusa, dovrebbe portare a Ragusa. Sembrava che ogni ostacolo fosse stato superato ma purtroppo non è così”. A dirlo è Vincenzo Vinciullo, dopo avere appreso che, al contrario di quanto preannunciato, il 20 febbraio il Cipe non darà il parere positivo, garantendo le risorse, per far partire gli interventi. L’ex presidente della commissione Bilancio dell’Ars ripercorre alcuni passaggi della vicenda.
“Il 5 giugno e il 10 luglio dello scorso anno-ricorda-  sembravano essere concluse le procedure, attraverso una conferenza di servizio istruttorio, per definire il progetto e superare le difficoltà che si sono incontrate negli anni.
Sempre a qual tavolo, era stato concertato che il 20 febbraio il CIPE avrebbe dato parere positivo, visto che anche la Regione Siciliana era intervenuta, garantendo le risorse necessarie.Oggi, apprendiamo, da un’accorata lettera dei sindaci, che così non è e che, anzi, non si hanno certezze sui tempi necessari per approvare il progetto”. L’unica strada percorribile, per superare il problema, secondo Vinciullo resta quella della protesta, “contro tutti coloro i quali, a prescindere dallo schieramento politico, frappongono ulteriori ostacoli oppure non fanno nulla per agevolare l’iter del progetto, in modo da poter, entro giugno, almeno fare il bando di gara e quindi iniziare i lavori entro il corrente anno.
Mi auguro che le forze politiche-conclude Vinciullo- benché impegnate nella campagna elettorale, insieme alle forze sindacali e sociali della nostra provincia, sappiano comprendere il rischio che si corre e e sappiano, quindi, trovare quell’unità che in questi casi è necessaria per risolvere i problemi”.




Carnevale di Avola,gran finale con l'orchestra di Demo Morselli e Marcello Cirillo, madrina Adriana Volpe

Gran finale questa sera per il Carnevale di Avola 2018. A chiudere i festeggiamenti dell’edizione 2018, sarà l’atteso spettacolo della band del maestro Demo Morselli insieme a Marcello Cirillo. Madrina d’eccezione, la conduttrice Adriana Volpe. La chiusura della settimana di festeggiamenti condurrà, come da tradizione, al momento più atteso: la premiazione dei carri allegorici e, ultimo passaggio in assoluto, il suggestivo rogo di Re Carnevale. Un programma ricco quello predisposto quest’anno dal Comune, frutto dell’intuito e del lavoro alacre dell’assessore allo Spettacolo, Luciano Bellomo. Un lavoro certosino, con la massima attenzione ad ogni singolo dettaglio quello svolto dall’amministrazione retta dal sindaco, Luca Cannata. Decine di migliaia di persone si sono riversate nel comune della zona sud della provincia per assistere a spettacoli e momenti di divertimento e allegria, senza rinunciare alla professionalità per un risultato che ha pienamente soddisfatto gli organizzatori e superato le aspettative. L’appuntamento questa sera è fissato per le 21 in piazza Umberto I. La premiazione e il rogo di Re Carnevale sono previste per le 23 circa. Non mancheranno momenti coinvolgenti anche nel pomeriggio. Alle 16 con il concorso di poesie dialettali e alle 17 con la sfilata di carri da piazza Esedra a piazza Umberto I. Oltre ai carri allegorici e infiorati e ai gruppi mascherati,l’allegro e variopinto corteo sarà composto dai gruppi folk Val di Noto Città di Avola e Santa Maria di Arzachena (Olbia), trampolieri, giocolieri, sbandieratori e la Banda Musicale Città di Avola.




Siracusa. La morte di Renzo Formosa, slitta la prima udienza del processo

Rinviata al 6 marzo prossimo l’udienza del processo relativo alla morte del piccolo Renzo, il sedicenne morto a seguito delle gravi lesioni riportate dopo un impatto violento in via Cannizzo, che percorreva a bordo del suo scooter. Sul banco degli imputati, un giovane di 23 anni, che si trovava alla guida dell’auto coinvolta nel tragico sinistro. La famiglia, assistita dal legale Gianluca Caruso, chiede giustizia. Per questa mattina era prevista la prima udienza. Vista l’assenza del giudice Migneco, è stato predisposto dal sostituto il rinvio. La perizia che la Procura aveva affidato lo scorso anno a Mario Cesaro ha appurato che la autovettura avrebbe invaso in maniera totale la corsia opposta, su cui stava transitando proprio in quel momento lo sfortunato Renzo ed altri amici in scooter. Loro, fortunatamente, se la sono cavata con pochi danni. La nuova udienza è fissata quindi per il 6 marzo alle 9.




Attori siracusani nella fiction "Il Commissario Montalbano": Sebastiano Lo Monaco e Giovanni Argante nella puntata di ieri

Attori siracusani nel cast della nuova serie de “Il Commissario Montalbano”, in onda per due lunedì sera su Rai Uno. Nella puntata di ieri sera, “La giostra degli scambi”, anche Sebastiano Lo Monaco e Giovanni Argante, nei panni rispettivamente di Don Virduzzo, al centro della storia,  e dell’avvocato La Spina, con un’apparizione, in questo caso, lampo. Quello andato in onda ieri è stato il primo dei due nuovi episodi. Protagonista, insieme a Luca Zingaretti, anche Fabrizio Bentivoglio. Argante farà parte del cast della fiction anche il prossimo aprile con “Giro di Boa”, di cui sarà protagonista.




Siracusa. Differenziata in Ortigia, il quartiere propone modifiche: incontro con Coppa e l'Igm

Una serie di modifiche per migliorare il servizio di raccolta differenziata porta a porta in Ortigia. Le hanno proposti i consiglieri di quartiere Salvatore Gibilisco, Carlotta Zanti e Flavia Gioia Amati, insieme al presidente, Salvuccio Scarso all’assessore all’Ecologia Pierpaolo Coppa e ai rappresentanti di Igm Rifiuti Industriali durante un incontro all’Urban Center, il 5 febbraio scorso. Le proposte riguardano l’orario di posizionamento dei mastelli, anticipandolo dalle 22 alle 20, in modo da agevolare gli abitanti del quartiere, soprattutto gli anziani.
Altra proposta avanzata è quella di consegnare i mastelli anche a chi non risulta nell’elenco fornito dal Comune all’ufficio preposto alla distribuzione.
Parecchi utenti non hanno diritto ai mastelli in quanto o non hanno pagato la TARI, o non hanno comunicato il cambio di domicilio all’Ufficio Tributi .Il problema della mancanza dei mastelli si risolve recandosi in Via Dei Santi Coronati, dove è stato allestito il centro di distribuzione, con una copia del documento di riconoscimento ed un’autocertificazione che attesti il domicilio in Ortigia.
Tutto ciò servirà ad evitare il continuo abbandono dei rifiuti per le strade del centro storico.




Noto. La notte brava in stile Gomorra di tre ragazzini, denunciato un 16enne

Ha 16 anni il giovane denunciato dagli agenti del commissariato di Noto per danneggiamento aggravato, ritenuto responsabile di un episodio che si è verificato dopo la mezzanotte di ieri, quando una pattuglia ha raggiunto la villa comunale dove, poco prima, un giovane di 23 anni aveva subito il danneggiamento, per futili motivi, della propria autovettura, una Fiat Punto. La persona offesa, in compagnia di alcune amiche, al termine della serata, stava raggiungendo il veicolo, parcheggiato in via Napoli, vicino la statua del patrono.  In quel frangente un gruppo di quattro persone ha seguito il gruppetto. . Dei quattro solo uno avrebbe chiesto con insistenza al proprietario dell’auto di dargli il cellulare, prendendosi gioco di lui, dicendogli che conosceva bene il suo nome e cognome e che l’avrebbe cercato su Facebook. Poi senza alcuna motivazione si sarebbe scagliato contro il veicolo danneggiando con calci il cofano, gli sportelli ed il finestrino anteriore sinistro, frantumandolo.  La vittima è riuscita a mettere in moto l’auto e fuggire dal posto. Il presunto responsabile è stato deferito alla Procura per i minori di Catania per danneggiamento aggravato trattandosi di veicolo esposto alla pubblica fede. I minori, compreso l’indagato, sono stati affidati ai genitori con diffida ad esercitare sugli stessi assidua vigilanza.




Siracusa. Nuovo contratto per il trasporto ferroviario: riapre la linea domenicale Siracusa-Caltanissetta

Riapertura domenicale della linea Siracusa-Ragusa-Gela-Caltanissetta, collegamento con cinque coppie di treni nelle fasce pendolari tra Siracusa e Ragusa, modifiche al nuovo orario per evitare disagi ai pendolari abbonati sulla tratta Modica-Siracusa, ripristino delle stazioni semplificate per velocizzare la tratta.
Sono questi alcuni dei punti inseriti nel nuovo Contratto di Servizio per il Trasporto Pubblico Ferroviario in via di sigla tra Regione Siciliana e Trenitalia.
Le osservazioni, esitate dalla IV Commissione Ambiente e Territorio e Mobilità dell’ARS, raccolgono le proposte e le richieste di modifica avanzate da associazioni, atenei e sindacati.
«Il paragrafo riguardante gli aggiustamenti al settore, per il nostro territorio, – commentano il segretario generale della UST Ragusa Siracusa, Paolo Sanzaro, ed il responsabile del presidio FIT Siracusa, Alessandro Valenti – ha colto tutte le nostre proposte.
La riapertura domenicale di una tratta importante, come quella che da Siracusa porta a Caltanissetta, significa dare un impulso notevole al turismo lungo tutto il Val di Noto. Il trasporto gommato non offre grandi occasioni e ridare ai turisti questo treno è motivo di rilancio del sistema turismo.
Così come fondamentale è il prolungamento fino al sabato dei cosiddetti treni “Lavorativi”. Studenti, operatori scolastici, turisti ed impiegati potranno solo trarne beneficio. Si pone rimedio, così, ad una evidente ed incomprensibile mancanza.
Abbiamo sempre sostenuto – continuano Sanzaro e Valenti – che il treno può rappresentare il mezzo migliore per legare il sud est e, soprattutto, offrire occasioni migliori per i visitatori.»
Il nuovo Contratto di Servizio, di interesse regionale e locale, assume un impegno decennale per un valore di 1,2 miliardi euro.




Pachino. Perseguita i fratelli e assolda un killer per uccidere il cognato: arrestato 53enne

Estorsione, atti persecutori e lesioni. Sono le accuse con le quali la polizia ha arrestato Renato Boager, 53 anni, già noto alle forze dell’ordine. Conl’accusa di lesioni, invece, un giovane di 29 anni è stato sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora ad Avola. .
L’indagine ha avuto origine alla fine dello scorso anno, quando, la sera del 12 ottobre 2017, la vittima, un uomo di 64 anni,  dopo aver parcheggiato la sua autovettura nel cortile di pertinenza della propria abitazione, veniva aggredito da uno sconosciuto armato di una mazza di baseball. Mentre l’aggressore gli sferrava alcuni colpi di mazza indirizzati alla testa, grazie alla straordinaria prontezza di riflessi, la vittima poneva in essere una strenua difesa, che gli consentiva di sottrarsi ai colpi sferrati con inusitata violenza, mettendo in fuga il suo aggressore.
Questi, nel darsi alla fuga, perdeva l’arma impropria e una scarpa. Grazie alla reazione della vittima, l’aggressione non aveva più gravi conseguenze e un solo colpo lo feriva alla testa, mentre tutti gli altri lo raggiungevano in altre parti del corpo.
L’immediato intervento della Polizia consentiva di acquisire le immagini fornite da alcune telecamere installate nei pressi del luogo dell’agguato, che consentivano la ricostruzione della dinamica dell’evento e l’identificazione dell’autore del reato.
Infatti, si notava come un giovane incappucciato si fosse appostato in attesa della vittima e, appena arrivava, gli piombava alle spalle usando la mazza da baseball per colpirlo alla testa. Sebbene si fosse coperto il capo con il cappuccio della felpa che indossava, durante la fuga gli scivolava il copricapo lasciando scoperto il volto. La vittima, che lo aveva visto in faccia, lo riconosceva in R. D.
Le indagini, avviate tempestivamente, necessitavano di ulteriori approfondimenti giacché dalla denuncia presentata dalla parte offesa si comprendeva che il R.D. era solo l’autore materiale dell’agguato, ordito certamente da altro soggetto.
Infatti, le investigazioni, anche di natura tecnica, sin dalle prime battute, facevano emergere che il movente del delitto derivava da motivi di eredità nell’ambito della sfera familiare. L’agguato era l’atto conclusivo di una serie di pretese di danaro che la vittima aveva subito da parte del cognato, Renato Boager.
L’uomo pare non riuscisse a perdonare alla sorella e al cognato la decisione di andare a vivere a Siracusa,  rinunciando alla cura dell’anziana madre, che dopo la morte del padre, per anni, avevano assistito in maniera esclusiva. Infatti, a causa di impegni familiari l’onere di accudire l’anziana madre era ricaduto in capo al fratello Renato. I familiari, però ritenevano che l’interesse dell’uomo fosse esclusivamente quello di entrare in possesso dei beni della madre, e del danaro che a suo avviso doveva essere contenuto nel libretto di risparmio della donna. Boager avrebbe iniziato a maturare un incontenibile rancore quando aveva capito che nessuna somma, relativa alla pensione percepita dalla madre negli ultimi anni, era depositata nel libretto di risparmio. Rifiutandosi di comprendere che la pensione ammontante a € 600,00 mensili, era servita per l’accudimento della madre e per le spese di mantenimento dell’abitazione di sua proprietà, avrebbe iniziato  a pretendere i risparmi inesistenti del libretto della madre, con una serie di minacce estorsive contro i congiunti, costringendoli a consegnargli la somma di € 4.000, pur di interrompere le persecuzioni da parte del cognato, che erano iniziate già nel mese di agosto.
Questi, invece, verosimilmente non soddisfatto della somma ricevuta, avrebbe assoldato un sicario per punire il cognato. Il tentativo non era fortunatamente andato a compimento,  ma in conseguenza di ciò le vittime, per salvaguardare la propria incolumità, avevano deciso di trasferirsi definitivamente a Siracusa, abbandonando la casa, le proprietà e le amicizie. Non ancora pienamente soddisfatto di avere allontanato la sorella ed il cognato,Boager avrebbe iniziato a prendere di mira e perseguitare anche il proprio fratello e la moglie, costretti a vivere nel terrore.




Noto. Tenta di rubare in un appartamento, colluttazione con un vicino che voleva fermarlo: denunciato

Mentre tentava di introdursi in un’abitazione per perpetrare un furto, viene scoperto da un vicino di casa e lo aggredisce, colpendolo al volto e facendolo rovinare per terra.Denunciato per tentato furto in abitazione, lesioni personali e minacce un uomo di 24 anni, residente a Noto, già noto alle forze dell’ordine. L’episodio si è verificato in contrada Guardiola. Una volta intervenuti, gli agenti hanno acquisito informazioni sull’accaduto e il referto medico del malcapitato. I poliziotti sono risaliti all’identità dell’uomo e all’auto usata, vista transitare in quella zona negli istanti precedenti. Il giovane è stato anche diffidato formalmente ad astenersi da qualsiasi condotta violenta nei confronti della vittima.




Siracusa. La nuova mappa della mafia: le alleanze e a le attività illecite nella relazione della Dia

Un’operatività ridimensionata ma con un rapporto stabile tra i sodalizi criminali in provincia e salde alleanze con la mafia catanese. Questo il quadro che emerge dalla mappatura aggiornata della criminalità organizzata mafiosa nel territorio. Emerge dall’ultima relazione del Ministero dell’Interno presentata al Parlamento sull’attività svolta dalla Dia nel primo semestre del 2017. Per quanto riguarda il Siracusano, resta saldo il ruolo del clan Bottaro- Attanasio in città, legato al clan catanese Cappello. Al clan dei Santapaola è invece collegato il clan Santa Panagia, nell’omonima area del capoluogo. Sempre ai Santapaola è legato il gruppo Nardo-Aparo-Trigila, ramificato in provincia. Cassibile e Pachino sono di pertinenza dei clan Linguanti e Giuliano, legati rispettivamente al gruppo dei Trigila e ai Cappello.Tra le attività criminali principali, spicca lo spaccio di stupefacenti, tanto da polarizzare gli interessi di piu’ gruppi criminali. Dimostrazione ne sarebbe stata l’operazione Aretusa dello scorso aprile, condotta da Polizia e carabinieri, con cui sono emersi rapporti tra i clan  Urso-Bottaro-Attanasio, per ottenere il monopolio nelle piazze di spaccio del capoluogo. Consistenti rinvenimenti di droga lungo la fascia costiera siracusana. Diffusa l’estorsione, sia tramite il “pizzo”, sia tramite assunzioni forzate di lavoratori che appartengono perlopiù a gruppi criminali locali. Su questo ha fatto luce l’operazione Piazza Pulita dello scorso giugno, condotta da polizia e guardia di finanza. Non sono mancate intimidazioni nei confronti di pubblici funzionari.