"Paesi che vai" a Noto, su Rai Uno riflettori puntati sul Corteo Barocco: in onda domani mattina

Le telecamere di Rai Uno tornano in provincia. Questa mattina, collegamento da Noto. Il contributo è registrato perchè possa andare in onda domani mattina, nel corso del programma “Paesi che vai”. Sotto i riflettori della trasmissione condotta da Livio Leonardi, che si occupa della scoperta di quanto l’Italia offre, soprattutto quella dei piccoli luoghi, con tradizioni e caratteristiche particolari, il Corteo Storico Barocco, con i componenti in costume. Le immagini e le interviste raccolte saranno proposte domattina. “Paesi che vai” è in onda, in diretta, dalle 9,45.L’obiettivo è promuovere il “museo diffuso” italiano.




Siracusa. Tre anni fa la morte di Eligia Ardita, il padre: "Donne, salvatevi. Un compagno violento non cambia"

Tre anni fa la morte di Eligia Ardita e della piccola Giulia che portava in grembo. Una tragedia che non ha solo strappato alla vita la giovane infermiera siracusana e la sua bimba (era all’ottavo mese di gravidanza), ma anche stravolto la vita della famiglia di Eligia. Il processo vede come unico imputato il marito di Eligia, prima reo confesso, salvo poi ritrattare la ricostruzione di quella sera. Lunghi i tempi della giustizia. Troppo lunghi per chi attende verità e giustizia. Agatino Ardita, padre dell’infermiera, non riesce a darsi pace,come il resto della famiglia. Oggi pomeriggio in suffragio di Eligia e Giulia sarà celebrata una Santa Messa nella parrocchia di Santa Rita. Nei prossimi giorni un murales sarà realizzato sul prospetto dell’edificio di via Calatabiano in cui la sfortunata infermiera viveva con il marito. Servirà a ricordare lei e Giulia, mentre Luisa, la sorella, attende che qualcuno risponda all’appello lanciato, indirizzato ad artisti che realizzino una scultura raffigurante la maternità,per celebrare il senso della vita.




Siracusa. Viadotto di Targia sempre più deteriorato: nessuna attenzione per l'emergenza dimenticata

Dall’estate del 2016 – era luglio – è interdetto al transito. Il viadotto di Targia, giudicato impercorribile per le evidenti lacune strutturali riscontrate, con tanto di relazione tecnica, da allora resta in balia degli agenti atmosferici che continuano a determinarne il progressivo deterioramento.
Dei circa 6 milioni di euro che sarebbero serviti per metterlo in sicurezza e ripristinarne le condizioni ottimali non si ha più notizia proprio da allora. Annunciati, vicini, vicinissmi a suon di comunicati stampa. Poi niente.
Si tratta di un’opera di Protezione Civile. Per questo in una fase del percorso, più parlato che concreto, si era fatta strada l’ipotesi di poterlo finanziare attraverso il Dipartimento regionale. Impossibile immaginare un intervento autonomo del Comune.
La politica, oggi, sembra essersi dimenticata della vicenda. Sembrano essersene dimenticati anche i consiglieri comunlai che, oltre due anni fa, avevano dato anche vita ad un sit-in con volantinaggio, all’ingresso nord del capoluogo, per spiegare alla cittadinanza quanto serio fosse il problema e fare pressing sulla Regione.
Seguì la realizzazione della bretella sostitutiva (oltre un milione di euro per realizzarla) che ha “salvaguardato” il traffico in uscita e in ingresso. Soluzione utile ma provvisoria, nelle intenzioni espresse. Mentre ora ha tutte le caratteristiche di quelle soluzioni-tampone che diventano, poi, giocoforza, definitive. E del viadotto che ne sarà?




"Dono 5 sculture a Siracusa, purchè curate per sempre", l'artista Randazzo rilancia la proposta

Dalle polemiche sul cavallo corinzio che l’associazione “Noi Albergatori” intende realizzare a Siracusa a una proposta differente, che vuole essere un segno tangibile dell’opera di un artista siracusano che ha esposto anche in giro per l’Italia, da Gubbio a Milano.
Un dono alla città. In realtà cinque doni. Sculture realizzate dall’artista siracusano Antonio Randazzo, raffiguranti Ortigia: “Lo scoglio i luoghi della memoria”, la “Porta di Ortigia di Ligne”, poi “la fortezza chiamata Eurialo”, il “Teatro Antico di Siracusa” e il “Tempio di Apollo di Siracusa”. Dopo aver seguito il dibattito che si è sviluppato in questi gironi in città, Randazzo rilancia una proposta che, in realtà, aveva già fatto partire in passato e in diverse occasioni. L’artista, autore, tra le altre opere, anche delle 10 tavole all’interno della parrocchia di Bosco Minniti, ha anche creato un “cenacolo” in cui ci si incontra, si discute di arte, storia e attualità. Intende destinare le sue opere a luoghi simbolo del capoluogo, perchè possano avere più d’una funzione: per i turisti, per riuscire a far capire, magari prima di accedere ai principali siti, di cosa si tratti, per la promozione turistica del territorio, per lasciare qualcosa in più dal punto di vista artistico a chi verrà. L’artista è dunque pronto a regalare le sue opere, chiedendo soltanto in cambio che possano essere adeguatamente godute, adesso e per sempre. Domani, incontro con il sindaco, Giancarlo Garozzo e il vice sindaco, Francesco Italia per illustrare la sua proposta. “Meritano di essere patrimonio ineludibile della città e poter essere godute permanentemente, attesa la loro indiscutibile valenza culturale- fa presenta Randazzo- Propongo di posizionarle nei luoghi che rappresentano, in idonee teche di sicurezza in vetro antisfondamento, completo di supporto, in accordo con l’Ufficio Tecnico Comunale, nel rispetto delle leggi vigenti in materia. Il Comune dovrebbe solo essere impegnato nella gestione e custodia e nella manutenzione”.




Siracusa. Agricoltura e Pesca, appello di Cafeo e Catanzaro: "Subito una legge di riordino"

“Le esigenze della marineria al centro dell’attenzione della Regione”. La sollecitazione parte dal vice presidente e dal segretario della commissione Attività Produttive dell’Ars, Michele Catanzaro e Giovanni Cafeo. Gli esponenti del Pd ritengono che sia “indispensabile pensare ad una normativa di riordino per il settore della pesca, regolamentato ancora da una legge del 2000. L’intero comparto subisce le conseguenze di norme non allineate alle esigenze delle marinerie siciliane”. “Il Governo regionale deve farsi portavoce delle esigenze della marineria siciliana – ha proseguito Catanzaro – per la quale sarebbe opportuno introdurre contributi per il carburante, nuove disposizioni in materia di misura minima per le reti da traino adattate alla tipologia di pescato presente nel Mediterraneo, rivedere le distanze dalla costa consentite per legge, anche in ragione dell’enorme sfruttamento dei fondali, e introdurre norme di sostegno per l’accesso ai mercati ittici comuni, oltre che di supporto alle industrie ittico-conserviere. Non dobbiamo dimenticare – ha concluso il parlamentare PD – l’agricoltura, settore di grande importanza per l’economia siciliana, che deve puntare sulla tutela delle varietà autoctone di frumento intensificando i controlli sulle importazioni”.
L’assessore Bandiera ha sottolineato la volontà del Governo regionale di supportare il comparto agricolo – ha proseguito il segretario della Commissione Giovanni Cafeo, ma tra le priorità deve essere inserita anche la tutela delle risorse boschivo-forestali e la valorizzazione di essi come risorsa anche attraverso la certificazione della filiera del legno e la revisione dei criteri di accesso ai bandi europei. Intanto – conclude – non possiamo che essere soddisfatti per l’annuncio fatto dall’assessore di revoca del bando della misura 6.4.b che verrà nuovamente emanato e la volontà di rivedere in generale l’assegnazione dei punteggi che tengano conto della territorialità”.




Pachino. Da anni violento con i genitori, costretti a chiudersi a chiave in camera: arrestato al culmine dell'ennesima aggressione

Una vita d’inferno, dal 2006 ad oggi, minacce, estorsioni, maltrattamenti continuati. Vittime del figlio, un giovane di 29 anni, un uomo e una donna di Pachino, ormai esausti. Lo scorso dicembre, sempre più impauriti, decidono di denunciare per la prima volta il figlio.
Ieri, dopo l’ennesima richiesta estorsiva di danaro e le minacce di morte, l’ultima denuncia spalancava le porte del carcere al figlio aguzzino. Il giovane, senza occupazione e con problemi di tossicodipendenza, come altre volte ieri, alle prime luci dell’alba, sarebbe tornato a chiedere denaro ai genitori, probabilmente per comprarsi della droga. I genitori, che durante la notte erano costretti a chiudersi a chiave in camera da letto per paura di essere aggrediti nel sonno,questa volta hanno detto no all’ennesima richiesta estorsiva e, pochi minuti dopo, tra urli, insulti e minacce di morte. Il giovane avrebbe anche proposto un “accordo”: denaro ogni giorno, per mantenere i suoi vizi, dalle sigarette, alle consumazioni al bar, allo stupefacente. Il padre, esasperato, ha chiesto aiuto al commissariato, chiedendo aiuto disperatamente. L’uomo, che aveva lasciato la moglie da sola, facendo rientro a casa sarebbe stato aggredito dal figlio e minacciato di morte se non gli avesse dato il danaro. Sul posto, in quel frangente, glia genti del commissariato. Bloccato il ragazzo proprio mentre prendeva per il collo il padre, è stato arrestato e condotto nel carcere di Cavadonna.




"Crollo del numero degli sbarchi, a che serve il centro di primo soccorso ad Augusta": Vinciullo chiede un passo indietro

Da oltre 23. 500 sbarchi, fra maggio e luglio, nel 2016 a 2.300 sbarchi nello stesso periodo del 2017. Un decremento sensibile quello registrato dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno. Lo sottolinea Vincenzo Vinciullo,secondo cui, a fronte di questi dati, il progetto di realizzazione di un centro attrezzato per primo soccorso ad Augusta diventa molto meno utile rispetto al periodo dell’emergenza, in cui sembrava indispensabile. “Da una analisi dei dati-spiega Vinciullo- si è passati nel 2017 da un picco di 23526 sbarchi al mese, fra maggio e luglio, ai 2327 sbarchi del dicembre scorso. La necessità di realizzare il centro attrezzato per primo soccorso ad Augusta nasceva dalla necessità e dall’emergenza di dover accogliere un numero molto elevato di migranti.L’accordo fra l’Italia e la Libia per la sorveglianza delle coste e uno stretto controllo da parte della nostra Marina Militare ha, di fatto, ridotto al 10% questi sbarchi.E allora, a che serve il centro attrezzato per primo soccorso di Augusta?”. Sbagliato, per Vinciullo, tenere per 4 anni bloccato il porto commerciale. “In tutta questa vicenda, colpisce però l’assenza della Regione Siciliana-osserva l’ex presidente della commissione Bilancio dell’Ars – La stessa Regione, infatti, in virtù dei poteri riconosciuti dallo Statuto Siciliano, che è parte integrante della Costituzione Italiana, ha poteri esclusivi e concorrenti con lo Stato nella gestione delle coste e dei porti.
Di conseguenza, prima di immaginare, e solo immaginare, la realizzazione di questa struttura, sarebbe stato necessario, da parte del Governo nazionale, concordare con il Governo regionale tempi, modalità e luoghi dove realizzare una struttura per accogliere i migranti.
I flussi, però, sono in netto ed evidente diminuzione e pertanto non esistono più le motivazioni emergenziali di qualche mese fa.Di conseguenza, la Regione Siciliana dovrebbe intervenire, con l’urgenza del caso, per far valere le proprie prerogative statutarie.
Questo silenzio assordante da parte del Governo regionale non si giustifica più né tantomeno può essere accettato”.




Siracusa. Maltrattamenti, lesioni e minacce: divieto di avvicinamento ai familiari per un 46enne

Nella giornata di ieri, agenti della Polizia di Stato in servizio alla Squadra Mobile della Questura di Siracusa, hanno notificato l’ordinanza emessa in data 12.01.2018 con la quale il G.I.P. presso il Tribunale di Siracusa ha disposto la misura cautelare personale dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle parti offese nei confronti di un uomo, classe 1972, residente a Siracusa, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e minacce aggravate.
Il provvedimento segue la denuncia sporta in questi Uffici da una donna e dal figlio di questa nei confronti dell’ ex convivente a seguito delle ripetute aggressioni e violenze subite nel corso del rapporto di convivenza. In occasione dell’ultima aggressione, inoltre, l’indagato li avrebbe gravemente minacciati avvertendoli che presto sarebbe tornato per cacciarli via di casa.




Enrico Cardile, l'uomo, il poeta, l'iniziato: appuntamento all'Archivio di Stato

Una mostra documentaria, con cimeli e materiale documentario inedito custodita dalla famiglia di Enrico Cardile. All’uomo, al poeta, al giornalista siracusano è dedicato l’appuntamento di domani, 16 gennaio, all’Archivio di Stato di via Turchia.
Scrittore, poeta e giornalista, Enrico Cardile è stato riferimento culturale nella Siracusa degli anni ‘40. Messinese di nascita, ma siracusano d’adozione, Cardile è stato un intellettuale di grande rilievo nella Sicilia della prima metà del ‘900.
Per ricordare la sua storia e le sue opere, un gruppo di amici, insieme ad alcuni parenti siracusano, hanno organizzato una mostra documentaria ed un incontro di studio per dare modo a Siracusa di riappropriarsi di una delle sue personalità più illustri.
Alle sarà presentata la mostra documentaria: verranno esposti alcuni cimeli ed un materiale documentario inedito, custodito oggi dalla famiglia. Cartoline, fotografie, ma anche scritti, libri autografati che attestano l’opera di Cardile ed i suoi contatti con le più illustri personalità letterarie dell’epoca. Fra i documenti da segnalare, alcuni scritti inviati in forma epistolare da Hrand Nazariantz, scrittore e poeta armeno, all’amico Cardile, di grande pregio storico ed artistico, i quali documentano il rapporto tra i due intellettuali sviluppatosi per quasi mezzo secolo tra la Sicilia e la Puglia.
Alle 17.00 inizierà l’incontro: dopo i saluti di Concetta Corridore, direttore dell’Archivio di Stato di Siracusa, e di Sebastiano Amato, presidente della Società siracusana di Storia patria, interverranno Sebastiano Grimaldi che parlerà di Enrico Cardile: vita, arte e iniziazione, sul percorso spirituale e le scelte di vita dello scrittore; Daniela Frisone, si soffermerà sulla figura di Cardile legata al Futurismo siciliano, con una relazione dal titolo Per la storia di un tentativo: Enrico Cardile tra poesia e alchimia; infine Carlo Coppola del Centro Studi Hrand Nazariantz di Bari approfondirà i rapporti tra i due intellettuali con particolare riguardo all’impegno di Cardile in relazione della questione del genocidio armeno di cui Nazariantz, con la fondazione del villaggio armeno di Nor Arax vicino Bari, con una relazione dal titolo Cardile, Nazariantz e la questione armena. Seguiranno gli interventi programmati di Luigi Amato, Elio Cappuccio, Luca Giuliano e Salvatore Santuccio. Nel corso dell’incontro saranno letti dei brani a cura dell’attore Davide Sbrogiò.
Enrico Cardile, messinese ma siracusano di adozione, fu un intellettuale di grande rilievo nella Sicilia della prima metà del ‘900. A Messina Cardile trascorse gli anni giovanili; visse e operò poi in Lucania, a Palermo, a Catania, a Roma, a Taormina. Infine approdò a Siracusa. Intellettuale vicino al primo Futurismo, poeta simbolista, feroce critico del manzonismo, corrispondente e amico intimo del grande poeta Gian Pietro Lucini e del poeta armeno Hrand Nazariantz, profondo cultore di kabbalah e di dottrine esoteriche, Cardile fu personalità ricchissima e importante riferimento culturale.
La giornata di studio, promossa dalla Società siracusana di Storia Patria, dall’Archivio di Stato di Siracusa, dall’associazione La Città Sociale e dal Centro Studi Hrand Nazariantz di Bari, concretizza il desiderio di un gruppo di amici di recuperare la figura di Enrico Cardile alla memoria di una città troppo spesso colpevolmente distratta.




Siracusa. Partiti i lavori al Quintiliano dopo il crollo: doppi turni solo di mattina

Avviati i lavori di messa in sicurezza delle parti ammalorate all’interno del Liceo Polivalente Quintiliano, in cui la scorsa settimana si è verificato un cedimento di calcinacci dal tetto di un’aula, causando il ferimento di due studentesse.
Gli operai della ex Provincia Regionale hanno avviato sabato gli interventi predisposti d’urgenza dopo i sopralluoghi effettuati dai tecnici a seguito del crollo. Vengono picchettati i soffitti per individuare altre porzioni a rischio distacco e favorirne il crollo, per sicurezza. Subito dopo saranno piazzate le reti di contenimento, con l’utilizzo di cavi in acciaio.
La scuola ha dovuto organizzare doppi turni, soltanto di mattina, con la riduzione dell’orario delle lezioni, dalle 8 alle 10.05 e dalle 10.10 alle 13,15. Almeno per le prossime due settimane. Soluzione studiata dall’istituto per andare incontro alle esigenze dei numerosi studenti pendolari. Sarebbe stata impercorribile la soluzione dei doppi turni utilizzando anche le ore pomeridiane.