Siracusa. Tartaruga morta sulla spiaggia di Fontane Bianche: carcassa rimossa in mattinata dall'Igm

E’ stata rimossa a metà mattinata la carcassa di tartaruga marina che per ore è rimasta sulla battigia della spiaggia di Fontane Bianche, nell’area del Camomilla. Decine le segnalazioni dei bagnanti che si sono rivolti ai vigili urbani, alla Capitaneria di Porto, all’Ufficio Igiene, per diverse ore praticamente invano. Motivo di rammarico per quello che rischiava di diventare un “caso”, anche per via delle condizioni in cui, nel frattempo, con le alte temperature, la carcassa iniziava a versare, anche con disagio per i bagnanti, visto il cattivo odore. Alla fine è stata l’Igm a intervenire, rimuovendo il corpo senza vita dell’animale e mettendo fine alle proteste di cittadini e turisti.




Siracusa. Incentivi Ici al personale dell'Ufficio Tributi, MeetUp 5 Stelle: "Avevamo ragione, il Comune ha sbagliato i calcoli"

“Sugli incentivi Ici per l’anno 2014 al personale dell’Ufficio Tributi avevamo ragione. Erano anomali”. Esulta il MeetUp Siracusa del Movimento 5 Stelle dopo la modifica, da parte del Comune, di una determina del 2015 riguardante il pagamento degli incentivi per l’imposta comunale sugli immobili, aspramente contestata lo scorso febbraio proprio dai 5 Stelle. “L’amministrazione comunale non si era degnata di rispondere alla nostra segnalazione- fanno presente i pentastellati- e dopo il servizio andato in onda all’interno del tg satirico di Striscia La Notizia,il dirigente però di dati destituiti da ogni fondamento”. Il MeetUp Siracusa sottolinea adesso che “le cifre invece non quadravano sul serio. Nel 2014 l’Ufficio Tributi aveva emesso avvisi di accertamento Ici e Imu per oltre 7 milioni di euro, riscuotendone il 14 per cento, meno di un milione. Nel 2015, l’ammontare degli avvisi di accertamento è stato di 3 milioni e mezzo di euro, con l’1,50 per cento di importo riscosso, dunque 51.391 euro. Nel 2016, la cifra recuperata è stata di 266 mila euro. Il Settore Entrate ha il mese scorso rettificato la determina che stabiliva su 2 milioni 270 mila euro la cifra su cui calcolare l’incentivo Ici, adesso indicata in un milione 846 mila euro come certificato dall’Ufficio Ragioneria”. Il deputato regionale Stefano Zito si chiede come “possa essersi verificato un simile e grossolano errore e se altre imprecisioni possano essere state commesse anche per gli anni precedenti e successivi”. Da queste perplessità parte la richiesta, indirizzata al Segretario Generale, affinchè disponga quanto prima i dovuti controlli. Al Comune, inoltre, Zito suggerisce un maggiore spirito collaborativo quando i cittadini segnalano possibili anomalie. “Questo- conclude il parlamentare regionale- al fine di evitare brutte figure”.




Siracusa. Un anno fa la morte di Blanco, sit-in dell'Ona per chiedere la bonifica degli uffici in cui lavorava

Prosegue la battaglia dell’Ona per sollecitare la bonifica dell’amianto e la rimozione dei rifiuti delle discariche abusive e dei territori contaminati. Questa mattina, anniversario della scomparsa di Michelangelo Blanco, ex dipendente comunale morto a causa di un mesotelioma, si è svolta una manifestazione fortemente voluta dalla figlia Tiziana che, con la famiglia, sta portando avanti una lotta, non solo per ottenere un risarcimento da parte del Comune, visto l’amianto presente a copertura degli uffici comunali in cui ha lavorato Blanco, ma anche per evitare ulteriori analoghi casi. Chiara la posizione dell’Osservatorio nazionale Amianto. Il presidente, Ezio Bonanni parla di Blanco come di un uomo “assassinato dall’amianto. Centinaia, se non migliaia-prosegue Bonanni- sono i decessi per amianto in Sicilia, eppure tutto tace, sembra una riproposizione in chiave moderna di un Gattopardo tragico e drammatico”. Il presidente dell’osservatorio è anche, nella battaglia legale avvita, l’avvocato dei famigliari di Blanco. “Mi auguro -prosegue- che la Magistratura assuma le necessarie determinazioni in relazione a questo come ad altri casi di morte per amianto, mesoteliomi, carcinomi polmonari e altri cancri da amianto e non in ultimo le asbestosi”. Tiziana Blanco ha consegnato lo scorso mercoledì una denuncia querela alla Procura.
“Io e mio fratello, Lorenzo-ribadisce la fotografa siracusana- chiediamo giustizia per mio padre. A cosa serve parlare di bonifica, della pericolosità dell’amianto se tanto poi quegli stessi maledetti uffici dove mio padre ha respirato la fibra killer sono ancora aperti e con gli impiegati all’interno? E’ un vero controsenso.Qui si sta giocando con la vita delle persone. Due mesi fa è stata eseguita una perizia all’interno dell’ufficio elettorale ma ancora non si sa nulla.L’unica cosa certa è che c’è ancora gente lì dentro. E’ inaccettabile”.Il coordinatore Ona in Sicilia, Calogero Vicario è determinato. “Continueremo a dare battaglia per il rispetto dei diritti dei lavoratori siciliani e siracusani-dice- Il Presidente della Regione, nonostante abbia il potere per emettere atti equipollenti equivalenti agli atti di indirizzo ministeriale, non provvede ad emanare alcun provvedimento, di conseguenza i lavoratori sono obbligati ad intraprendere atti legali. Siamo stanchi di veder morire lavoratori e familiari. Non è giusto morire a causa del proprio lavoro. Ci chiediamo le ragioni di tanto ostracismo nei nostri confronti e una risposta dalle istituzioni, primo fra tutti il Presidente della Regione On.le Crocetta, che fa parte di diritto delle riunioni del Consiglio dei Ministri”.




Priolo. Ias, Vinciullo: "L'Irsap a gestire il depuratore consortile, unica soluzione possibile"

“Una soluzione radicale per la vicenda Ias, con l’Irsap a gestire il depuratore consortile a partire da gennaio 2018, assorbendone i dipendenti”. E’ necessaria, secondo il deputato regionale Vincenzo Vinciullo, per risolvere definitivamente il problema legato al depuratore consortile. “L’Assemblea dei soci di ieri, dove una sparuta minoranza, che peraltro non ha ancora saldato i conti con la Regione, dal momento che vi è un contenzioso aperto con l’ex ASI e uno attuale con l’Irsap-dice Vinciullo- dimostra, ancora una volta, come sia necessaria una soluzione radicale del problema, in quanto si continua erroneamente a pensare che si possano utilizzare i beni della Regione Siciliana come se fossero beni privati”. Il presidente della commissione Bilancio dell’Ars prosegue dicendo che “così come dichiarato dal Direttore Generale, non riconfermato, dell’Irsap, l’IAS non può più avere in gestione i beni della Regione, in quanto i beni della Regione, cioè quelli dei cittadini siciliani, per essere gestiti devono andare in appalto e l’IAS non è mai andata in appalto e in più è una società già scaduta.
Spiace -continua il parlamentare dell’Ars- che, dopo un anno dall’entrata in vigore della legge regionale che ha posto a 3 il numero massimo dei componenti del Consiglio di Amministrazione delle società, a qualsiasi natura, partecipate dalla Regione, sia trascorso un anno per far diminuire i componenti del Consiglio di Amministrazione da 9 a 5, adottando, a quanto pare, i criteri della “Legge Madia” che in Sicilia non trova applicazione, in quanto la Regione Siciliana, sulla proprie partecipate, ha potere esclusivo e concorrente con lo Stato.
Di conseguenza, non avendo voluto l’Irsap aumentare la propria presenza all’interno della società andando oltre l’80% della quota azionaria, l’Ias non può ottenere la gestione dei beni che appartengono alla Regione Siciliana, cioè il depuratore consortile.L’unica soluzione legittimamente praticabile e l’unica soluzione corretta dal punto di vista amministrativo è quella che, a partire dal primo gennaio l’Irsap subentri all’Ias nella gestione del depuratore consortile, assuma il personale attualmente dipendente dall’Ias”.




Noto. Abusi, corse clandestine e la tracotanza della criminalità: il senatore Giarrusso chiede interventi immediati

“La tracotanza di una famiglia, un agente penitenziario che frequenta delinquenti, abusi, corse clandestine”. E’ la situazione che il senatore del Movimento 5 Stelle, Michele Giarrusso denuncia puntando lo sguardo su Noto. Il senatore ha presentato un’interrogazione sul tema, indirizzata ai ministri della Giustizia, Andrea Orlando e dell’Interno, Marco Minniti. Il punto di partenza sono le inchieste della testata giornalistica La Spia, diretta da Paolo Borrometi. Nel suo intervento, l’esponente del Movimento 5 Stelle cita le foto pubblicate sul sito e che ritraggono corse clandestine di cavalli, ma anche la frequentazione di un poliziotto penitenziario con Turi Restuccia, pluripregiudicato appartenente alla famiglia conosciuta alle forze dell’ordine come “Spinna Cariddi”. Un rapporto che secondo il senatore sarebbe pericoloso, in quanto potrebbe minare la sicurezza della struttura carceraria in cui l’agente penitenziario lavora. “Questa “famiglia”, che all’anagrafe si chiama Restuccia, sarebbe ben nota per il suo ingiustificato tenore di vita-spiega Giarrusso nell’interrogazione- e per gli evidenti e clamorosi abusi edilizi apparentemente posti in essere senza alcun intervento delle autorità locali preposte alla repressione degli stessi. Secondo quanto riportato dalla stampa, il 13 luglio di quest’anno -prosegue il senatore pentastellato- il capofamiglia Salvatore Restuccia, detto “Turi”, sarebbe stato denunciato alle autorità a seguito della pubblicazione di un video pubblicato dal giornalista Borrometi, che ritraeva Turi Restuccia impegnato in una corsa clandestina di cavalli, svoltasi il 28 maggio sulla Strada provinciale SP 2 Canicattini-Siracusa”. Per il poliziotto penitenziario Giarrusso chiede l’adozione di seri provvedimenti disciplinari.




Festa del Pomodoro di Pachino IGP, dal 1 al 6 agosto torna la kermesse riferimento dell'estate siciliana

Tutto pronto per la nona edizione della Festa del Pomodoro di Pachino IGP, in programma a Marzamemi dall’1 al 6 agosto prossimi. Nella splendida cornice del ristorante Il Mercato di Ispica, il Consorzio e numerosi ospiti hanno introdotto la kermesse divenuta ormai punto fermo delle estati siciliane. Il presidente Sebastiano Fortunato ha sottolineato “l’importante lavoro svolto durante quest’anno in termini di tutela e promozione; i risultati ottenuti – ha aggiunto il presidente del Consorzio – non sarebbero stati possibili senza l’aiuto degli sponsor, indispensabili anche per l’organizzazione della Festa, quest’anno ancora più ricca di eventi”.
Dello stesso avviso il direttore Salvatore Chiaramida, che ha ricordato come “quest’anno abbiamo buoni motivi per essere soddisfatti: il progetto Ho.Re.Ca. con le attività di ristorazione romane e l’approvazione del disciplinare che permette l’immissione sul mercato di due nuove tipologie di pomodoro, sono due eventi storici che testimoniano la crescita e l’affermazione del nostro pomodoro come prodotto d’eccellenza a livello nazionale”.
La presentazione di eventi e spettacoli della Festa è stata affidata a Maria Impera, responsabile della segreteria organizzativa, che ha enumerato tutti gli eventi sportivi e le manifestazioni previste: tra tutti, le esibizioni di artisti di respiro nazionale come Roberto Lipari e Sasà Salvaggio.Il sindaco di Pachino Roberto Bruno ha sottolineato “il successo dell’iniziativa nel tempo, frutto della sinergia dei diversi attori coinvolti e l’importanza delle iniziative finalizzate alla promozione del territorio: la Sicilia sta acquisendo uno status lontano dai soliti stereotipi e sempre più condizionato dalle eccellenze presenti nel settori food e turismo”, complimentandosi poi con il Consorzio per il lavoro svolto.
Il Dott. Francavilla, europrogettista, ha rimarcato il primato storico di cui gode il Consorzio per la tutela del pomodoro di Pachino IGP: “l’unico al quale siano state riconosciute tutte le tipologie di pomodoro”.L’agronomo e Chef Salvo Latino ha illustrato poi i benefici del pomodoro di Pachino per la salute: “Il pomodoro – spiega – contiene un’alta concentrazione di licopene, potente antiossidante naturale che è anche anticancerogeno”.Alla presentazione della Festa ha preso parte anche Giovanni Solofra, Executive Chef del St. George Restaurant di Taormina, descrivendo la ricerca di Heinz Beck, che ha visto come protagoniste tutte le componenti del pomodoro, ciascuna utilizzabile in cucina, dall’acqua estratta alle bucce, dai semi alla polpa, secondo un principio di economia circolare.A conclusione della presentazione, è stata realizzata una dimostrazione pratica di quanto descritto, con la creazione di un piatto di tonno rosso con tutte le parti del pomodoro, rigorosamente a marchio Igp.




Siracusa. Ex Provincia, nessuna traccia degli stipendi promessi: i dipendenti tornano in piazza

Tornano in piazza i dipendenti dell’ex Provincia. La Funzione pubblica di CGIL, CISL e UIL unitamente a UGL e CSA hanno promosso un sit-in dei lavoratori per lunedì mattina, dalle 9,30 alle 11,30, davanti alla sede della Prefettura.
La mobilitazione segue l’assemblea dove sono stati dettagliati gli impegni assunti dal Governo Regionale lo scorso 19 luglio a Palermo per far fronte all’emergenza stipendi e, al contempo, garantire la reale copertura finanziaria fino al 31 dicembre prossimo.
Non avendo avuto alcun riscontro in merito alla corresponsione degli emolumenti dovuti ai lavoratori e dopo i numerosi annunci dei giorni scorsi, è stato deciso di procedere ad un presidio in piazza Archimede.




Siracusa. Asili nido, "via libera" del consiglio comunale al nuovo regolamento: anno educativo di 11 mesi

“Disco verde” del consiglio comunale al nuovo regolamento sugli asili nido. L’assise cittadina ha dato il “via libera” ieri sera, in seconda convocazione. Il precedente regolamento risaliva al 1980 e risultava per molti aspetti inadeguato e vetusto. Viene adesso armonizzato con la normativa regionale vigente in materia, che prevede precisi standard strutturali e organizzativi e incide su alcuni aspetti gestionali. Entrando nel dettaglio, il regolamento prevede un rapporto di 1 a 8 tra personale educativo e bambini, eccetto per la sezione da 3 a 12 mesi, per la quale il rapporto sarà 1 a 6; e per i divezzi da 24 a 36 mesi, dove il rapporto sarà 1 a 10. Tra gli emendamenti approvati, quello che fissa in 11 mesi la durata dell’anno educativo. Il calendario scolastico è articolato in 36 ore lavorative settimanali, suddivise in 5 o 6 giorni, con un minimo di 6 ore giornaliere; la sospensione, nei giorni festivi e durante i mesi estivi, dovrà rispettare la durata degli 11 mesi di attività. Possono accedere i bambini di età compresa fra i tre mesi e i tre anni residenti a Siracusa e con almeno un genitore o tutore esercente la potestà genitoriale residente a Siracusa. Possono accedere al nido anche i minori non residenti che si trovano in regime di adozione o in affido familiare, purché la famiglia accogliente sia residente a Siracusa; gli ospiti in strutture di accoglienza madre-bambino presenti sul territorio comunale segnalati dal servizio sociale; ed infine i bambini figli di genitori che svolgono attività lavorativa in città.L’articolo 10 disciplina le priorità nell’ammissione alle graduatorie di inserimento negli asili. Andranno ai bambini portatori di handicap certificati dall’ASP; ai figli dei reclusi; ai bambini orfani o di nucleo monoparentale; a quelli appartenenti a famiglie con grave disagio sociale, economico, o sanitario documentato dai Servizi Sociali del Comune o segnalato dalle Istituzioni deputate alla tutela dei minori; ai figli di entrambi i genitori iscritti nelle liste dei disoccupati o in affido o in adozione; ai bambini appartenenti a famiglie composte da più di cinque persone; ai figli di madri lavoratrici; ai figli di lavoratore emigrato all’estero o in altre Regioni, e ai bambini extracomunitari. Infine è data priorità assoluta, nell’ambito dei posti disponibili presso il Nido d’Infanzia prescelto, ai fratelli, purché abbiano compiuto il 3° mese di vita. La graduatoria degli ammessi verrà stilata da una commissione composta dal dirigente e da un funzionario del settore Politiche Educative e da un funzionario indicato dai Servizi sociali.
L’emendamento all’articolo 11 non consente più il trasferimento del bambino da un Nido all’altro, salvo eccezionali motivi, quali ad esempio il cambiamento di domicilio del nucleo familiare o altri che dovranno essere debitamente documentati.
Un emendamento all’articolo 14 prevede le dimissioni in caso di morosità nel pagamento di tre rate consecutive successive al sollecito da parte dell’Ente.
Emendamenti anche all’articolo 15, quello sulla modalità di pagamento delle rette mensili da parte delle famiglie. Nella sua formulazione finale prevede che la retta vada pagata entro il 15° giorno del mese di competenza. Il mancato pagamento della terza retta darà luogo ad un provvedimento di diffida; decorsi 10 giorni dalla notifica del provvedimento l’Ente provvede a sospendere dalla frequenza e poi dimettere il minore. In caso di ricovero ospedaliero superiore ai 15 giorni la retta mensile verrà totalmente sospesa fino al rientro dalla convalescenza; in caso di malattia accertata con certificato medico non inferiore a giorni 30 si procederà alla decurtazione della retta del 50%: il certificato medico per richiedere la decurtazione della retta dovrà essere presentato entro giorni 7 dalla fine della malattia; in caso di frequenza di due fratelli il secondo pagherà il 50% della retta. “Questi emendamenti- ha precisato il relatore Elio Di Lorenzo- hanno profonde radici sociali, venendo incontro alle esigenze delle famiglie siracusane”.
L’aula non ha invece approvato gli emendamenti agli articoli 21 e 22 sulla composizione del Comitato di gestione, nella parte in cui veniva prevista la presenza di un rappresentante dell’Ente. Stessa sorte per un emendamento del consigliere Alfredo Foti che prevedeva la presenza all’interno del CdG di un rappresentante dei “genitori di bambini in lista di ammissione”.
Dopo l’approvazione del provvedimento è intervenuta in aula l’assessore alle Politiche scolastiche Roberta Boscarino per la quale “Il Regolamento, e le relative modifiche, serviranno ad ottimizzare il servizio riqualificando l’offerta che l’Ente andrà a fare alle famiglie siracusane”.

Il Consiglio ha poi approvato un atto di indirizzo della II Commissione sulla dispersione scolastica, prima firmataria il consigliere Cristina Garozzo, illustrato in aula da Carmen Castelluccio: “E’ un fenomeno che rappresenta il principale fattore di insuccesso scolastico, correlato ad emarginazione, disuguaglianza sociale e casi di devianza. Per tali motivi prevenire l’esclusione e favorire la formazione, l’inserimento sociale e lavorativo significa promuovere l’autonomia e la crescita di ogni individuo. I casi di dispersione scolastica sono da attribuire alla bocciatura, alla mancanza di iscrizione a scuola, all’evasione dall’obbligo mentre le cause principali sono legate al contesto culturale, economico, familiare. Ogni singolo caso di abbandono degli studi rappresenta una sconfitta per la scuola e per il sistema sociale tutto”.
Il dato di dispersione scolastica in provincia si attesta intorno allo 0,87% includendo anche i casi di cambio di istituto non dichiarati mentre per la scuola secondaria il fenomeno raggiunge livelli preoccupanti che si aggirano intorno al 17%.
“La dispersione scolastica, quindi, deve essere considerato un fenomeno latente che si manifesta con il tempo e che richiede interventi di prevenzione e recupero. L’istituzione dell’Osservatorio per la dispersione scolastica e gli interventi sia del MIUR che del Fondo Sociale Europeo, non hanno generato la tanto auspicata inversione di tendenza e i dati attuali classificano Siracusa tra le città con maggiori casi di dispersione scolastica. Importanti risultati sono stati raggiunti nelle scuole considerate a rischio dove sono stati sviluppati e attuati diversi progetti che prevedono interventi didattici, educati e integrativi”.
L’atto di indirizzo prevede che gli uffici comunali individuino annualmente i bambini che, pur avendo compiuto 6 anni non risultino ancora iscritti a scuola; l’incremento presso il settore delle Politiche sociali delle risorse per il sostegno e l’affiancamento ai docenti e alle famiglie; l’avvio di progetti scolastici, educativi e formativi nelle scuole considerate a rischio, individuando le relative risorse.
Sul punto è intervenuto il consigliere Antonio Bonafede: “E’ un problema serio che va affrontato con serietà viste le conseguenze che dalla dispersione scolastica derivano. L’atto di indirizzo è però incompleto: nelle conclusioni non fa riferimento alla dispersione nelle scuole secondarie dove in percentuale è notevolmente maggiore”. Per Bonafede occorre intervenire sulla “Gestione delle risorse e dei progetti, per regolamentarli meglio. Auspico infine un tavolo tecnico con Comune, Libero Consorzio, Regione, Provveditorato e dirigenti scolastici per affrontare le problematiche della dispersione nel suo complesso”.
Il consigliere Gaetano Firenze ha auspicato invece “Un Consiglio comunale aperto agli addetti ai lavori per approfondire meglio il problema della dispersione scolastica. Un semplice atto di indirizzo, peraltro risalente a due anni fa e quindi con dati che sono cambiati, è poca cosa rispetto alla drammaticità di questo problema”.

-Il Consiglio ha poi approvato un atto di indirizzo, primo firmatario e relatore Cetty Vinci, che impegna l’Amministrazione ad inserire nel prossimo bilancio fondi da destinare alla prevenzione dal rischio sismico facendoli derivare, tra l’altro, anche dai risparmi derivanti dai “Tagli ai costi della politica” votati dall’aula. In particolare al monitoraggio e alla redazione delle schede norma relative all’adeguamento antisismico di tutti gli edifici comunali, con priorità per le scuole; alla redazione e stipula di un protocollo d’intesa con gli ordini professionali per l’applicazione dei minimi tabellari per le consulenze in favore dell’Ente finalizzate alla redazione dei progetti preliminari e di monitoraggio di questi edifici; al finanziamento, con procedura d’urgenza, dei lavori di manutenzione straordinaria e adeguamento antisismico degli edifici scolastici. Vinci ha anche chiesto di conoscere la presenza di eventuali progetti in itinere dell’Amministrazione.
Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Antonio Bonafede che ha suggerito la pulizia straordinaria dei centri di raccolta “Oggi in situazione di degrado” e proposto “Una sorta di prova generale di evento per verificare se la città è pronta a superarlo e per evidenziare eventuali criticità”; l’assessore Roberta Boscarino, che ha comunicato al Consiglio come “Al momento non ci siano progetti cantierabili da presentare per eventuali finanziamenti europei. E’ intenzione dell’Amministrazione individuare fondi da destinare alla progettazione in assenza della quale l’Ente non potrà accedere allo specifico Pon europeo che riserva 25 milioni per questi interventi”; ed il consigliere Gaetano Firenze che ha auspicato “Un aggiustamento dei fondi di rotazione da destinare alla progettazione: è incredibile che ci siano i fondi per le opere ma che ad essi non si possa accedere perchè il Comune non ha progetti da presentare all’Europa.
O alla Regione, dove esistono 190 milioni da destinare alle scuole ma per i quali servono sempre quei progetti che l’Ente non ha”.
Subito dopo il Consiglio è stato sciolto per mancanza del numero legale.




Siracusa. "Tavolo con il ministro dell'Ambiente", input di Zappulla dopo il sequestro degli impianti Esso e Isab/Lukoil

“Subito l’attivazione di un tavolo nazionale coordinato dal Ministro per l’Ambiente con i rappresentanti delle grandi imprese, i sindacati e le istituzioni locali e regionali”. La richiesta parte dal deputato nazionale di Articolo 1 , Pippo Zappulla, alla luce del sequestro preventivo degli stabilimenti Esso e Isab/Lukoil disposto dalla Procura, il parlamentare esprime il proprio sostegno alla magistratura, ribadendo al contempo che “ognuno debba assumersi la responsabilità di limiti, ritardi, di una cattiva iniziativa politica e istituzionale”. Zappulla prosegue sostenendo che “le indagini aperte sull’inquinamento fanno, peraltro, il paio con i tanti fascicoli sulle pubbliche amministrazioni e sul Comune di Siracusa in particolare e confermano che bisogna avere rispetto per l’autonomia della Procura sempre, senza attaccarla e tentare di delegittimarla quando in discussione ci sono delibere, appalti, gestione di servizi importanti della collettività”. Altrettanto vero, per il deputato nazionale, però, che “una classe dirigente appena avveduta non possa scaricare una materia così importante e delicata solo sulle indagini e i provvedimenti della magistratura. Le grandi committenti della zona industriale interessate devono rispondere nel merito dei provvedimenti e dare conto e ragione ad intere comunità, ed è evidente che dalla zona industriale e dagli stabilimenti vengono fuori non solo i cattivi odori ma anche e soprattutto le sostanze inquinanti e dannose per la salute, mai dimenticarlo prima per i lavoratori impegnati e poi per le comunità della zona. E lo dobbiamo dire tutti all’unisono: Nessuno si sogni di porre sul tavolo del sindacato il ricatto inquinamento-occupazione, così come, altrettanto unitariamente dobbiamo giudicare demagogico e fuorviante alimentare un clima di ostilità preconcetta nei confronti delle attività industriale”. Zappulla sollecita infine una cabina di regia regionale e nazionale “per sbloccare risorse e progetti per la bonifica e il risanamento”.




Work life balance, intesa tra Eni e Ugl Chimici: misure per "accrescere il benessere dei lavoratori"

Conciliare le esigenze dei dipendenti con quelle dell’azienda. Questo l’obiettivo di un protocollo d’intesa per le politiche di welfare aziendale siglato tra i vertici Eni e la segreteria nazionale dell’UglChimici-Energia. “I mutamenti in ambito sociale ed economico che hanno caratterizzato l’ultimo decennio -spiegano i sindacati- hanno fatto si che maturasse l’idea di rivedere i modelli organizzativi ed i processi lavorativi dell’azienda e delle sue controllate. Consapevoli di ciò, è stato deciso di favorire il cosiddetto “work life balance”, soprattutto per conciliare le esigenze dei dipendenti e quelle aziendali, favorendo forme di benessere per tutte le lavoratrici ed i lavoratori, con un conseguente miglioramento del clima aziendale atto a facilitare la crescita della produttività ed il senso di appartenenza”. Concordato uno stanziamento economico aggiuntivo da parte di ENI per tutti i dipendenti, che amplia le prestazioni ed i servizi erogati; su tale contributo è previsto un controllo gestionale bilaterale, contrariamente a quanto avveniva in passato. Il Protocollo Welfare prevede inoltre corsi di formazione e alternanza scuola-lavoro, lo smart working, congedi retribuiti al lavoratore padre, l’introduzione della cosiddetta Banca delle Ore Solidali.