Siracusa. Caso Stes, funzionari indagati: palazzo Vermexio pronto ad assumere provvedimenti disciplinari?

Potrebbe arrivare alla prima conseguenza la vicenda relativa all’inchiesta della magistratura sul caso “Stes”, la cooperativa che per 15 anni ha eseguito lavori di manutenzione per conto del Comune. Dopo la notifica di avvisi di conclusione delle indagini a dieci tra funzionari e dirigenti, il sindaco, Giancarlo Garozzo potrebbe annunciare provvedimenti disciplinari. L’inchiesta coinvolge l’ingegnere capo Natale Borgione, i funzionari Sebastiano Reale e Sergio Russo con l’accusa di concussione, mentre l’abuso d’ufficio è contestato ai dirigenti Enzo Migliore, Enzo Miccoli, Loredana Caligiore, Salvatore Correnti e i funzionari Rosario Pisana, Giovanni Parisi e Rosaria Garufi (dirigente in pensione).
Il filone d’indagine è quello relativo alla denuncia presentata dalla cooperativa Stes nel 2015 e divenuta di dominio pubblico nelle settimane scorse quando uno dei soci, Francesco Abruzzo, in conferenza stampa parlò di tangenti pagate per anni per potere lavorare. Un lungo esposto che prendeva, però, di mira anche il bando e le procedure di gara per la manutenzione stradale.
Lunedì mattina sarà tutto più chiaro. Per quella data, infatti, il primo cittadino ha convocato una conferenza stampa a cui prenderà parte anche l’assessore Pierpaolo Coppa. Le eventuali sanzioni, a seconda dei singoli casi e a seconda di quanto appurato dalla commissione interna d’indagine costituita all’indomani delle accuse lanciate da Abruzzo, possono andare dall’avvertimento, alla censura, senza escludere la possibile sospensione dalla retribuzione per un periodo che può arrivare a sei mesi. Nel peggiore dei casi, qualora ci si trovi di fronte a casi di estrema gravità, si arriverebbe al licenziamento, con o addirittura senza preavviso.




Siracusa. Al via i casting per il film di Annarita Campo "L'altra metà di me"

Al via la selezione per il nuovo film della regista siciliana Annarita Campo, intitolato “L’altra metà di me” prodotto dalla South Pictures con il patrocinio e la collaborazione di Arcigay Siracusa. I provini proseguiranno nei giorni 28 e 29 novembre dalle ore 16 alle ore 20 presso il locale “Il Borgo” di Città Giardino. “La produzione è alla ricerca- afferma il presidente Armando Caravini- delle protagoniste femminili e dei ruoli secondari; il casting, inoltre, è aperto anche a uomini e donne tra i 18 e i 50 anni per ricoprire ruoli secondari e comparse. Ricordo che per partecipare alla selezione dei casting bisogna presentarsi nei giorni indicati con un documento di riconoscimento, una fototessera e per chi abbia già avuto esperienze anche con il curriculum/filmografia”. “L’altra metà di me”- dichiara Annarita Campo- è un film nato per raccontare l’amore vero, quell’amore che non ha sesso, non ha limiti e soprattutto non ha pregiudizi. Due ragazze etero si innamorano l’una dell’altra, mettendo al primo posto il forte e profondo sentimento che provano, non curandosi di quello che può pensare la gente bigotta che le giudica solo per poter dare fiato alla bocca, pretendendo di manipolare e gestire la vita delle persone senza essere capace di gestire la loro. Il film racconta di come la nostra metà potrebbe anche essere, inaspettatamente, proprio una persona del nostro stesso sesso”.




Siracusa. Veleni al Vermexio, la troupe de "Le Iene" sotto casa del sindaco

La troupe de “Le Iene” ancora a Siracusa e, secondo indiscrezioni, ancora per approfondire la vicenda dei “veleni” a palazzo Vermexio. Dopo avere intervistato il consigliere comunale Tanino Firenze, per questioni legate alla Gepa, la società che gestisce i parcheggi a pagamento nel capoluogo, questa mattina è stata la volta del sindaco, Giancarlo Garozzo, raggiunto sotto casa da Dino Giarrusso. Il primo cittadino avrebbe chiesto alla troupe di seguirlo nel suo ufficio, al Comune, per mostrare le “carte” che provano la regolarità dell’attività amministrativa. Proposta che sarebbe stata, comunque, respinta. Agli inviati di “Italia 1” Garozzo avrebbe spiegato che avrebbero preso una cantonata, accettando, comunque, l’intervista e auspicandone un montaggio fedele alla realtà.




Negozi di Siracusa e Augusta nel mirino del clan Mazzei di Catania: decapitati i vertici

Sarebbero legati anche ai furti ai danni di negozi di Siracusa e Augusta, con la tecnica dell’auto “ariete” i presunti componenti della cosca catanese dei “Cargagnusi” raggiunti da un’ondata di arresti a seguito della retata della Squadra Mobile di Catania, che ha “decapitato” i vertici del sodalizio criminali. Le manette sono scattate ai polsi di uomini ritenuti vicini al boss Santo Mazzei, capo indiscusso,relegato al 41 bis. Nuovi elementi di accusa, inoltre, a carico del figlio di Mazzei, Nuccio, che avrebbe preso il posto del padre. Legami storici quelli tra i Mazzei e i Corleonesi. Le contestazioni vanno dall’associazione a delinquere di stampo mafioso, all’estorsione, dal favoreggiamento personale a reati in materia di falso, furto e ricettazione, a vario titolo. Un’indagine complessa e condotta con metodo tradizionale, dunque con pedinamenti, appostamenti e attività tecniche, ha spiegato ieri il procuratore Carmelo Zuccaro durante la conferenza stampa. In manetta anche una donna, Gioacchina Fiducia, accusata di concorso esterno e che avrebbe avuto un ruolo di primo piano nella latitanza di Mazzei. Con un documento di identità falso (foto della moglie del latitante ma nome e cognome della donna, Gioacchina Fiducia, sarebbe stato stipulato il contratto d’affitto della villetta di Ragalna diventata il covo del capomafia.
“Le indagini hanno portato a far luce anche su due furti commessi ad Augusta e Siracusa – spiega il dirigente Antonio Salvago – e siamo riusciti anche a recuperare la refurtiva”. Le due azioni criminali a cui fa riferimento il capo della Mobile di Catania sono il furto commesso a marzo del 2015 ai danni dell’ottica Angiolucci di Augusta (furono rubati 4.812 paia di occhiali, in parte rinvenuti dagli investigatori). Il secondo colpo (con spaccata) è quello ai danni di un negozio di abbigliamento nel centro di Siracusa commesso a giugno del 2015. Per mettere a segno questi “colpi” i catanesi non avrebbero chiesto il “permesso” a nessun clan della zona.




Siracusa. Ispettori ambientali volontari, parte la formazione: "Vigileranno per una città pulita"

Inizierà giovedì 3 novembre il corso di formazione per i selezionati a ricoprire la carica di “Ispettore ambientale volontario”. I selezionati avranno compiti di prevenzione, vigilanza e controllo del corretto conferimento, della gestione, raccolta e smaltimento dei rifiuti, nonché del rispetto delle disposizioni in tema di igiene e decoro urbano. Istituito qualche mese fa, quello che sarà svolto dagli Ispettori sarà “Un servizio volontario non retribuito che mira a rendere partecipi i siracusani in quelle attività che contribuiscono a migliorare il benessere cittadino, che non può prescindere dal diritto di vivere in una città pulita”: lo dichiara l’assessore all’Ambiente, Pietro Coppa.
Dopo la selezione dei mesi scorsi, adesso l’ufficio Formazione del Comune ha organizzato dei corsi su tematiche utili all’espletamento del servizio




Siracusa. Su una torretta per lo stipendio: i due dipendenti di Siracusa Risorse danno voce alla disperazione

Hanno accettato di scendere soltanto intorno alle 11,30 i due dipendenti di Siracusa Risorse che dalle prime ore di questa mattina hanno deciso di dare vita ad una protesta eclatante, esasperati da una situazione economica e di prospettive lavorative ormai drammatica. “Da qui non scendo finchè i deputati regionali non mi danno una risposta certa e concreta sul futuro mio e di Siracusa Risorse”. Nuccio lo grida dalle prime ore del mattino dall’alto della torretta zona Consorzio Agrario su cui si è arrampicato. E’ la protesta disperata di un lavoratore di Siracusa Risorse, la partecipata della ex Provincia Regionale il cui futuro balla pericolosamente sulla linea del default del Libero Consorzio.
Indossa una maglietta con scritto con il pennarello il numero 6. Tanti sono i mesi arretrati di stipendio. “Ma tra quattro giorni diventeranno 7. A maggio ci hanno pagato aprile, poi più nulla. Io come spiego alla mia famiglia che vado a lavorare ma da 7 mesi non prendo lo stipendio? Come vado avanti?”, spiega al telefono dalla torretta dove è stato raggiunto dalla Digos che ha avviato un dialogo. “Ma io da qui non scendo finchè non ci mi danno risposte concrete. Dove sono tutti quei deputati che ci hanno riempito di promesse in questi mesi? Vengano qui e parlino con me e con la mia famiglia alla fame”, urla con rabbia.
Sul posto diversi colleghi hanno raggiunto Nuccio per dare manforte alla sua protesta. Sono 104 i lavoratori di Siracusa Risorse. Arrivati anche i sindacati. Domani incontro al Libero Consorzio con il commissario Arnone: sul tavolo il rinnovo del contratto di servizio e quel milione di euro di tagli che tanto spaventa per il futuro.
Intanto anche un altro lavoratore di Siracusa Risorse, Bruno, decide di sostenere Nuccio e di seguire le sue orme. Si arrampica su un cornicione cornicione dell’edificio che ospita la Polizia provinciale, poco distante dalla torretta, sempre nell’area dell’ex Consorzio Agrario. Entrambi sono stati intervistati, in diretta su FM ITALIA dal direttore, Gianni Catania, a cui la Digos ha consentito di salire prima sulla torretta, poi sulla terrazza dell’edificio. In tarda mattinata, un deputato regionale e presidente della commissione regionale Bilancio, Vincenzo Vinciullo, ha raggiunto il luogo della protesta, incontrando i dipendenti che, nel frattempo, si sono radunati nel cortile dell’area. Vinciullo ha tentato di convincere Nuccio e Bruno a sospendere la loro protesta. Poi dei momenti di tensione tra gli stessi lavoratori. Infine la scelta di sospendere la protesta e di tentare un dialogo “in sicurezza”.

La protesta di Nuccio

Anche Bruno sale ma sul tetto della Provinciale

La posizione del sindacato con Gugliotta

L’intervento del deputato Vinciullo

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Siracusa. "La bellezza della famiglia" al centro del convegno dell'Azione Cattolica

“Rilanciare la bellezza di essere famiglia, oggi. Nel tempo e nella quotidianità, nelle difficoltà così come nelle gioie, in un cammino che recupera il senso vocazionale, con il coraggio di non temere i cambiamenti e di preservare i ruoli”. Questo il messaggio lanciato in seno al convegno, tenutesi venerdì 21 ottobre, nel salone del Santuario della Madonna delle Lacrime, voluto dall’Azione cattolica arcidiocesi di Siracusa e dall’Istituto di Scienze Religiose San Metodio dal titolo: “La famiglia cristiana in evoluzione alla luce dell’Amoris Laetitia”. La relazione a cura di Franco Miano, docente di filosofia morale all’Università Tor Vergata di Roma, già presidente nazionale dell’Azione Cattolica, che insieme alla moglie hanno partecipato ai lavori del sinodo sulla famiglia in qualità di ‘esperti’. Dopo l’introduzione curata da Luca Novara, docente di teologia morale all’ISSR, Franco Miano ha presentato l’enciclica del papa dedicata “a quel nucleo d’amore capace di vivere il matrimonio come un cammino di crescita e non un peso da sopportare per tutta la vita. La novità è nello sguardo nuovo pronto a cogliere le immagini positive insite in ogni famiglia anche lì dove tutto sembra non funzionare. Il bene è presente anche dove le situazioni sembrano compromesse. Il papa ci invita a promuovere il matrimonio non solo per contrastare la moda, ma con responsabilità, con senso vocazionale, come quel sacramento che lo promuove ad icona dell’amore di Dio per noi.” Si ripassano i temi dei singoli capitoli. Il quarto dove la famiglia viene riletta alla luce dell’inno della carità di San Paolo. Vengono toccati molti temi: i doveri, il dialogo, il rispetto, i ruoli, la crisi, il divorzio, la generazione di vita nuova. Famiglia quale dono. Famiglia seme di solidarietà e umanità. Famiglia pronta ad educare più con l’esempio e la testimonianza che con le parole. “Ci viene consegnato un documento – – sottolinea il presidente diocesano di Azione Cattolica Siracusa Raffaele Gurrieri – non solo da leggere e porre da parte, ma uno strumento per ritrovare la giusta dimensione della famiglia e che permette di ridare la giusta attenzione alle persone che ci stanno accanto.” Aperto un vasto dibattito che ha arricchito la numerosa platea di ascoltatori.




Lotta alla pesca di frodo, confronto in mare tra abusivi e forze dell'ordine

“Pugno di ferro” contro la pesca di frodo. A pochi giorni dalla messa in onda del servizio de “Le Iene” su Italia Uno sulla pesca e vendita illecita di prodotti ittici, nel dettaglio ricci di mare, questa mattina gli uomini della Guardia Costiera, insieme alla polizia marittima, avrebbero passato al setaccio le acque del litorale siracusano, alla ricerca di pescatori di frodo. Secondo indiscrezioni ci sarebbero stati momenti di tensione. Alcuni pescatori si sarebbero tuffati in mare, per ragioni da chiarire nel dettaglio. Secondo indiscrezioni potrebbe essersi trattato del tentativo di distogliere l’attenzione delle forze dell’ordine dall’attività illecita. Solo supposizioni, comunque, al momento.
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Pallamano. Bruno Brzic a Siracusa: new entry in vista della sfida per i primi posti del girone B

Si è accasato a Siracusa Bruno Brzic. Il centrale, giocatore di grande esperienza e qualità, si unisce al gruppo in vista della sfida a distanza con Fasano e Conversano per i primi posti del girone B. La società punta molto sulla new entry, da cui si aspetta un valore aggiunto.




Siracusa. Società in house, citati in giudizio dalla Corte dei Conti 39 amministratori e consiglieri

Citati in giudizio dalla Procura della Corte dei Conti 39 tra ex sindaci, assessori e consiglieri comunali. Una vicenda che risale al 2008 e per la quale viene adesso chiesto il pagamento di poco più di 208 mila euro, costo sostenuto per la costituzione di società in house poco dopo sciolte, con relativo sperpero, secondo l’accusa, di denaro pubblico. Davanti al giudice contabile compariranno il 16 novembre i consiglieri comunali dell’epoca: Edy Bandiera, Mauro Basile, Alfredo Boscarino, Pippo Bufardeci, Mariano Caldarella, Giuseppe Casella, Salvo Castagnino, Salvo Cavarra, Sergio Claudio, Roberto Di Mauro, Giacinto Ferrara, Rosario Fortuna, Giancarlo Garozzo, Giuseppe Gentile, Giuseppe Leone, Giancarlo Lo Manto, Gaetano Malignaggi, Nando Mancosu, Ferdinando Messina, Roberto Messina, Marco Ravalli, Marco Reale, Domenico Richiusa, Michele Sipala, Salvo Sorbello, Luciano Spicuglia e Nino Zito, insieme al sindaco dell’epoca, Titti Bufardeci e agli assessori della sua giunta: Roberto Visentin, Concetto La Bianca, Ezechia Paolo Reale, Bernardo Giuliano, Ciccio Midolo, Paolo Romano, Carlo Regolo, Gianmarco Lo Curzio, Marcello Burti e Carmelo Fileti. Le quattro società in house erano state costituite per internalizzare i servizi affidati a società esterne. La proposta fu approvata in giunta per poi essere sottoposta al consiglio comunale, che l’approvò all’unanimità dei presenti diversi mesi dopo. Una volta costituite le società, furono costituiti i relativi consigli d’amministrazione, i cui componenti percepivano un emolumento. Subentrando, successivamente nuove disposizioni adottate dal governo Monti, con la relativa politica di spending review, le società furono sciolte. La proposta della giunta era stata approvata a fine febbraio, prima che l’allora sindaco Bufardeci si dimettesse per candidarsi alle elezioni regionali. giuridicamente dissennata e fraudolenta quanto economicamente dispendiosa e nociva”.