Siracusa. Ingiusta detenzione: padre Carlo D'Antoni risarcito

“Si chiude definitivamente con l’ordinanza di ingiusta detenzione ed il risarcimento, di 10 mila 800 euro, la disavventura giudiziaria di Padre Carlo D’Antoni, il parroco di Siracusa rimasto ingiustamente coinvolto nel 2010 nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Siracusa e della Direzione Antimafia di Catania”. A dichiararlo è l’avvocato Sofia Amoddio, che insieme all’avvocato Marzia Capodieci sono state difensori del sacerdote D’Antoni. “Siamo soddisfatte che la Corte ha ritenuto di accogliere la domanda di risarcimento, si tratta però di una cifra troppo simbolica rispetto al torto subito da padre Carlo ed al danno morale e di immagine”. “Padre Carlo era stato prosciolto dal Giudice della udienza preliminare del Tribunale di Siracusa, nel 2014, per non aver commesso il fatto”. “La vicenda che colpì il sacerdote siracusano suscitò parecchio scalpore per via delle accuse molto gravi che gli furono mosse ma che si rivelarono del tutto infondate”. “Padre Carlo è un sacerdote di frontiera, un uomo dal carattere turbolento ma che sa donarsi senza limiti, sempre schierato dalla parte degli ultimi e con la sua parrocchia ha portato avanti azioni in favore dei poveri e degli immigrati impartendo a tutti una grande lezione di umanità e di accoglienza”.




Siracusa.Crisi in Libia, le donne per un network della pace: convegno all'Isisc

Si è svolta presso la Sala Paolo Borsellino di Palazzo Vermexio , a Siracusa, la  presentazione del seminario “Crisi in Libia, le donne libiche per un network di pace”, in programma il 15 e 16 aprile presso l’Isisc, e parte del progetto “La partecipazione delle donne libiche al processo di pacificazione e ricostruzione del paese”, promosso e organizzato da Minerva col sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
A portare i saluti istituzionali Francesco Italia, Vice sindaco di Siracusa, che in apertura ha voluto sottolineare il ruolo della città come megafono di un messaggio di pace che arrivi all’Europa e al mondo: “Siamo felici e orgogliosi di ospitare questo evento che ci consente di recuperare la città di Siracusa a città simbolo di integrazione, pace e coesistenza tra popoli e culture, come da sempre nella nostra storia. Il cambiamento viaggia sulla pelle delle persone, in questo caso, il cambiamento può e deve passare sulla pelle di queste donne che da Siracusa stanno lanciando all’Europa e al mondo un messaggio di pace e dialogo, nonostante le difficoltà”.
Le 9 donne libiche, parlamentari e rappresentanti di associazioni e forum della società civile, che nel corso della due-giorni di Seminario daranno vita ad un dibattito per contribuire al processo di pace nazionale, hanno preso la parola testimoniando l’amicizia tra Italia e Libia. come ha voluto sottolineare Amal Altahir El Haj, ex-candidata a primo ministro in Libia: “L’Italia e la Libia sono da sempre paesi amici, occorre lavorare insieme al fine di rafforzare sempre di più una partnership che possa dare fiducia in un momento in cui la Libia è ferita e ha bisogno di superare le divisioni, specie per garantire un futuro ai nostri giovani che devono lasciare le armi e armarsi solamente della speranza per un futuro di pace che deve essere possibile e concreto”




Augusta. "Un errore la sanzione per le mancate bonifiche", interrogazione della parlamentare Amoddio

“La comunicazione del Ministero dell’economia con la quale si chiede al comune di Augusta di pagare la sanzione di 800 mila euro comminata dalla corte Europea per le mancate bonifiche di alcuni siti, rappresenta un errore molto grave”. A sostenerlo è la parlamentare Sofia Amoddio, del Pd. “Per questo motivo-prosegue-  con una interrogazione ed in attesa di presentarne una ad hoc per Priolo, ho chiesto alla  Presidenza del Consiglio di far ritirare l’atto di rivalsa nei confronti del Comune di Augusta. Risulta incomprensibile capire per quale motivo il comune di Augusta sia destinatario della diffida dato che la discarica incriminata ricade nel territorio individuato quale sito di interesse nazionale (SIN) e per il quale le competenze sono attribuite dal testo unico ambientale al Ministero dell’ambiente. Occorre ricordare che la mancata bonifica dell’area oggetto della diffida è dovuta a molteplici fattori e inadempimenti del Ministero dell’ambiente e della Regione Siciliana. L’area oggetto della diffida – continua Amoddio – è stata già inserita nell’accordo di programma sottoscritto nel 2008, modificato nel 2009 e nel quale erano state individuate e rese disponibili risorse finanziarie per oltre 106 milioni di euro”. “Nonostante la disponibilità in capo al Ministero dell’ambiente ed alla Regione siciliana di ben 106 milioni di euro per la realizzazione delle bonifiche dell’area SIN, al 2015, risultavano spesi solo 3 milioni di euro per studi di caratterizzazione e progettazione”. “Inoltre, l’accordo di programma sottoscritto in data 25 giugno 2015 è stato stipulato dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio del mare, dall’Agenzia per la coesione territoriale, dal Ministero dello sviluppo economico e la Regione Sicilia, senza che il Comune di Augusta o altri Comuni siano stati parte del procedimento e men che meno sottoscrittori dell’accordo stesso”. “Il progetto di bonifica è stato affidato ad Invitalia Attività Produttive S.p.A. dal Commissario Delegato per l’emergenza Bonifiche e la Tutela delle Acque della Regione Sicilia, oggi Assessorato Regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità quindi. È incomprensibile in ragione di quale norma o fatto possa essere attribuita la responsabilità al Comune di Augusta oppure al comune di Priolo per la mancata esecuzione delle bonifiche” “Al contrario – dichiara Amoddio – il Comune di Augusta, il comune di Priolo  ed i cittadini  che risiedono in tutto i territori vicini al sito  industriale  sono soggetti lesi dagli inadempimenti decennali dell’amministrazione statale e regionale”. “Dal 2013 – conclude Sofia Amoddio – ho presentato diverse interrogazioni aventi ad oggetto le bonifiche dell’area SIN di Priolo Gargallo invitando il Ministero dell’Ambiente ad eseguire le bonifiche.Ho chiesto perfino al Governo di esercitare i poteri sostitutivi nei confronti della Regione Sicilia soggetto attuatore degli interventi di bonifica, ma in nessuna delle risposte alle interrogazioni è mai stato riportato che le mancate bonifiche siano addebitabili a ritardi delle amministrazioni comunali”.




Augusta nell'occhio del ciclone, Timmonieri (Forza Italia): "Abbiamo il diritto di sapere"

Le vicende giudiziarie che hanno portato la città megarese al centro della cronaca nazionale e la nota del ministero dell’Economia e delle Finanze con cui si avvia un’ azione di rivalsa nei confronti di alcuni comuni, tra i quali quello di Augusta, per le mancate bonifiche dell’area del quartiere borgata, precisamente l’ex campo sportivo, posto sotto sequestro per la presenza nel sottosuolo delle ceneri di pirite ed in seguito chiuso definitivamente ormai da diversi anni, e della rada del porto nel quale fondale si trovano strati di metalli pesanti. Sono i temi al centro di una nota a firma del commissario di Forza Italia Giovani, Andrea Timmonieri, che chiede spiegazioni approfondite. ” Oltre al danno la beffa per l’intera cittadinanza-dice-  che si è vista privare del mare prima e del campo di calcio dopo ed adesso rischia pesanti sanzioni di circa 400 mila euro per ogni sito inquinato”.  Timmonieri dichiara che “il sindaco e le autorità preposte dovrebbero far luce sulle vicende che infangano il nome della nostra città, che già in passato ha dovuto subire grave nocumento alla propria immagine e lo scioglimento dell’amministrazione per infiltrazioni mafiose. La tutela del porto e dell’ambiente devono essere posti in primo piano in quanto il primo è fonte di economia e occupazione, e la giusta valorizzazione può aprire le porte a nuovi investitori e di conseguenza creare nuovi posti di lavoro, attenuando il tasso di disoccupazione che ci affligge, ed il secondo è indispensabile per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini tutti, a cominciare da quelli che per età o condizione sono i più fragili ed esposti”.




Siracusa. Estorsione ai danni dell'autosalone "In Moto": sette condannati

Condanne con pene tra i 3 e i 9 anni per sette appartenenti al clan Bottaro -Attanasio, grazie alla testimonianza dell’imprenditore Marco Montoneri. A darne notizia oggi, dopo l’ultima udienza del processo, scaturito dall’estorsione ai danni del titolare dell’ex autosalone “In moto”, è il deputato Pd Davide Mattiello, che in commissione Antimafia coordina il gruppo di lavoro sui collaboratori, i testimoni di giustizia e le vittime di mafia. Il processo è scaturito dalla denuncia del titolare di quell’autosalone, l’imprenditore Montoneri, divenuto in seguito a questa denuncia testimone di giustizia, e che ha riferito nomi, cognomi e circostanze di una serie di episodi di pesanti estorsioni cui è rimasto vittima tra il 2010 e il 2013. “Quella di oggi è la conferma del valore di questi cittadini che scelgono di denunciare e affidano la propria vita allo Stato”, commenta Mattiello.




Siracusa. Qualità delle acque di balneazione, prime analisi dell'Asp: "Tutto ok"

(cs) I risultati delle analisi preliminari effettuate dal Laboratorio di Sanità pubblica dell’Asp di Siracusa diretto da Nunzia Andolfi sui campioni di acque di balneazione prelevati nel mese di marzo sono risultati tutti conformi ai limiti di legge, confermando la buona qualità del mare della provincia di Siracusa.
Anche quest’anno la stagione balneare ha avuto inizio il 1 aprile e si concluderà il 31 ottobre così come stabilito dal decreto assessoriale del 2 marzo 2016.
Nell’ultima decade del mese di marzo di quest’anno è stata infatti avviata la campagna di monitoraggio delle acque di balneazione per verificare se nelle zone adibite alla balneazione le acque di mare hanno mantenuto le caratteristiche di buona qualità o se, nel frattempo, siano intervenuti fattori inquinanti che ne precludano la fruizione ai bagnanti.
Il programma di campionamento vede impegnati i Tecnici della Prevenzione della Azienda sanitaria, nei sopralluoghi e nei prelievi.
Il monitoraggio delle acque proseguirà per tutta la durata della stagione balneare, con campionamenti mensili, mentre in caso di valori anomali, il campione verrà ripetuto per verificare la persistenza o meno del fenomeno inquinante e indagare sulle cause che lo hanno determinato.
Nel caso in cui anche il secondo campione evidenzi valori anomali, l’area balneare verrà vietata temporaneamente, in attesa del ripristino delle condizioni di balneabilità.
Il programma di campionamento delle acque di mare prevede il controllo di tutta la costa ricadente nella provincia di Siracusa, attraverso 127 punti di prelievo, che riguardano soprattutto le aree balneabili, ma anche alcuni tratti di costa e di mare attualmente non autorizzati alla balneazione, ma monitorati ugualmente per verificare se, a seguito di interventi di ripristino e bonifica, tali aree potranno in futuro ritornare fruibili dai cittadini.
E’ il caso dell’area di “Castelluccio-zona prospiciente stazione”, ricadente nel Comune di Augusta, che da quest’anno, dopo due stagioni di monitoraggio con esiti conformi, diventa balneabile.
“Come ogni anno i risultati delle analisi effettuate sulle acque di balneazione – sottolinea il direttore del Laboratorio di Sanità pubblica Nunzia Andolfi – verranno inseriti mensilmente nel “Portale acque di balneazione” del Ministero della Salute e potranno essere consultati da tutti i cittadini attraverso il sito web www.portaleacque.salute.gov.it per tutta la durata della stagione balneare.
L’uso di questo facile mezzo per ottenere informazioni in tempo reale sulla qualità delle acque balneabili su tutto il territorio nazionale, si sta diffondendo sempre più tra i cittadini e soprattutto tra i turisti che vogliono trascorrere le vacanze nello splendido mare di Siracusa; una volta entrati nella sezione Acque di balneazione del Portale, basta infatti cliccare sulla regione desiderata, quindi sulla provincia e poi sul comune per potere accedere facilmente a tutte le informazioni relative alla qualità delle acque di balneazione della zona balneare di interesse.
Attraverso una grafica di semplice comprensione, che utilizza le ortofoto di Google Maps, verrà infatti visualizzato il tratto di mare con tutte le informazioni relative alla balneabilità, compresi i risultati delle analisi più recenti.
Di facile consultazione è anche il cosiddetto profilo delle acque di balneazione, un forma di carta di identità dell’area balneare, disponibile in formato pdf.




Calcio, D. Siracusa inarrestabile: tre reti al Roccella

Portano le firme di Dezai, Ricciardi e Catania le tre reti segnate dal Siracusa in casa del Roccella. Una partita densa di emozioni.Match decisamente facile per la capolista, che sul campo reggino regala spettacolo e soddisfazioni ai tifosi. Il Siracusa consolida il suo posto in vetta alla classifica. Per il derby della “Magna Grecia” come è stato simpaticamente ribattezzato l’incontro odierno, Sottil non può contare sugli squalificati Baiocco e Gallon e gli infortunati Orefice, Savanarola e Marino.
Rientra Catania dopo la squaifica, mentre in avanti riconferma per Ricciardo dopo l’ottima gara con la Sarnese.Avvio molto aggressivo della formazione di casa, ma dopo la sfuriata iniziale, il pallino delle operazioni passa nelle mani degli azzurri. Il primo tiro nello specchio della porta calabrese arriva al minuto otto con Catania.
La squadra di casa è ben arroccata in difesa, lasciando davanti il capocannoniere Dorato.
Al 16’ tambureggiante azione del Città di Siracusa, ma la conclusione di Giordano e’ da dimenticare. In sessanta secondi per ben due volte la retroguardia locale non appare impeccabile, ma gli azzurri non ne approfittano. Al 18’ un retropassaggio a D’Alessandro viene considerato volontario , punizione per il Roccella non sfruttata da Laaribi.
Al 21’ bella iniziativa di Dentice che serve Dezai, l’ivoriano non inquadra la porta avversaria. Al 24’ i locali sono pericolosi e D’Alessandro è miracoloso in tre occasioni. Sulla ripartenza degli azzurri, Sibilli salta tutti e serve con un lancio millimetrico per Dezai che è freddissimo davanti a Mittica e porta in vantaggio la sua squadra. Al 37’ arriva il raddoppio. Ancora un’azione in velocità che vede protagonisti Catania e Sibilli che mettono Ricciardo nelle condizioni di siglare il 2-0.
Nella ripresa, subito in avvio Ricciardo potrebbe chiudere definitivamente i conti ma la sua conclusione trova la deviaizione avversaria. Il tris non tarda ad arrivare e Catania di testa al 48’, su angolo di Giordano, mette dentro . Il Roccella opera due sostituzioni, e il nuovo entrato Johnson si fa vedere al 64’ con un tiro dalla distanza. Ci sono praterie che potrebbero essere sfruttate meglio e al 72’ Dezai non riesce a servire Sibilli per la quarta rete. Il bomber Dorato al 76’ ha la palla buona per accorciare le distanze ,ma sbaglia clamorosamente sotto misura. Entra Palermo al 79’ e un minuto dopo viene atterrato in area. Rigore che lo stesso numero 14 si fa neutralizzare da Mittica. Dopo è solo ordinaria amministrazione con la squadra di Sottil che gestisce senza problemi la gara sino alla fine.




Pallanuoto. Sconfitta amara per l'Ortigia rosa: 7-8 contro la capolista Sis Roma

(cs) Sconfitta amara e tra le polemiche per l’Ortigia rosa, che cede 7-8 al termine di una grande prestazione corale. Un gol non gol dalla distanza, all’ultimo secondo di gioco, regala infatti la vittoria alla capolista SIS Roma che, questo pomeriggio, ha sofferto non poco le aretusee.
L’Ortigia parte male e va subito sotto, chiudendo in svantaggio il primo tempo con il risultato di 2-0 per le ospiti. Nel secondo tempo, però, le aretusee ritornano in partita con Anna Cassone (1-2). La SIS potrebbe allungare con un tiro dai cinque metri ma il pallone s’infrange sulla traversa, dando modo alle biancoverdi di trovare il pareggio con Flaminia Avola. Alessandra Battaglia e Alessia Mascari segnano il break, portando l’Ortigia sul +2, ma Sinigaglia accorcia (4-3).
Nella terza frazione, le aretusee subiscono l’uno-due delle capitoline, che pareggiano e poi vanno in vantaggio con Zerbone e Mirarchi. A1’16, però, Grazia Sparacio trova la rete del momentaneo 5-5. Il quarto tempo è un continuo botta e risposta, con le biancoverdi che vanno a segno con Comitini e Battaglia ma vengono sempre raggiunte dalle ospiti, con Giovannangeli e Picozzi, che poi trovano il jolly proprio allo scadere, con un tiro dalla distanza della stessa Picozzi.
“Abbiamo giocato una grande partita e le ragazze hanno espresso un bel gioco di squadra – ha commentato Valentina Ayale a fine gara. La sconfitta credo sia immeritata ed il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, anche perché non avevamo alcuna velleità di vittoria. Questa svista all’ultimo secondo, però, ci ha penalizzato e credo abbia rovinato anche l’arbitraggio che, fino a quel momento, era stato impeccabile. Ritengo che lo stesso direttore di gara se ne sia accorto perché il tiro era assolutamente sulla linea di porta. Oggi, comunque, le ragazze hanno fatto una bella prestazione e spero che questa determinazione sapranno metterla in atto anche nelle prossime partite – ha terminato l’allenatrice biancoverde”.




Siracusa. Amici dell'Inda,Piccione presidente dopo la scomparsa di Di Luciano

Sarà Giuseppe Piccione a guidare l’associazione “Amici dell’Inda”, la cui presidenza è stata affidata ad Enrico Di Luciano fino al giorno della sua scomparsa. Proprio a seguito della prematura morte di Di Luciano, il consiglio direttivo dell’associazione si è riunito, ieri, con i Revisori dei Conti. Nuovo consigliere  è stato nominato Sebastiano Di Luciano. Glauco Reale, invece, ricoprirà la carica di vice presidente. Confermate tutte le altre cariche: Bernadette Lo Bianco (Segretario), Angelo Annino (Tesoriere), Vittorio Pianese ed Emanuele Romeo (Consiglieri).




Siracusa. Nulla di fatto in consiglio comunale, cade il numero legale

Tutte rinviate a oggi le decisioni del consiglio comunale sull’ordine del giorno di oggi. L’assise, infatti, si è sciolta poco dopo le 18 per mancanza del numero legale, registrata quando si votato il primo emendamento alla proposta di modifica del regolamento sulle commissioni consiliari. L’assemblea, che oggi si è limitata ad approvare i verbali delle sedute precedenti, tornerà in aula alle 16.
Prima di affrontare l’argomento, l’aula aveva respinto due richieste, rispettivamente di Simona Princiotta e Gaetano Firenze, per il prelievo del punto 4 dell’ordine del giorno, relativo all’istituzione di una commissione d’indagine sulla gestione degli asili nido, e del punto 3, sul piano di lottizzazione nella zona di via Monterosso Almo (Pizzuta).
La prima a prendere la parola era stata Princiotta, che ha affermato la necessità di fare chiarezza sulla vicenda degli asili nido, sollevando una seria di dubbi sull’assegnazione della gestione, sulla distribuzione dei voucher, sui posti vuoti e sulla lista d’attesa. A favore della proposta Princiotta si sono espressi Salvo Sorbello, Cetty Vinci e Carmen Castelluccio; quest’ultima però ha subordinato il voto favorevole ai chiarimenti forniti dagli assessori alle Politiche sociali e alle Politiche educative, Rosalba Scorpo e Valeria Troia, presenti in aula.  Princiotta, che spinge verso l’istituzione della commissione per fare chiarezza su una serie di passaggi che ritiene poco chiari. Per farlo presente ha usato parole dure nei confronti dell’amministrazione comunale e, in particolar modo, nei confronti del sindaco, Giancarlo Garozzo. Al primo cittadino ha ricordato che, in passato, furono istituite analoghe commissioni per la Sogeas e per l’ufficio Tributi. Altrettanto,si dovrebbe fare, per la consigliera del Pd, in questo caso. “Non si può pensare che l’assessore Rosalba Scorpo si sottragga a un dovere di trasparenza- tuona Princiotta- Il servizio degli asili nido e pubblico e incide sulla qualità della cita dei cittadini e dei dipendenti.
Di parere diverso era stato Firenze, e con lui Fabio Rodante intervenuto successivamente, secondo il quale il punto 3 doveva avere la precedenza perché già trattato in aula (anche se non votato) in una precedente seduta e perché ad esso è legato la realizzazione di un investimento privato e, quindi, possibilità di lavoro.
Altro intervento preliminare è stato di Giuseppe Impallomeni che, nella veste di vice presidente del consiglio comunale, ha criticato il presidente Santino Armaro in quanto non invitato all’incontro con il prefetto dei giorni. Alla replica di Armaro secondo la quale era stata la prefettura a decidere sugli inviti, Impallomeni ha lamentato che doveva essere compito del presidente insistere per la sua presenza.
Elio Di Lorenzo ha chiesto un “approfondimento istituzionale” sulla la decisione, da lui criticata, di non concedere i locali della circoscrizione Belvedere agli organizzatori di un dibattito pubblico sul referendum del 17 aprile.
Sorbello ha inviato il presidente Armaro ha calendarizzare la discussione sul piano di utilizzo del demanio marittimo, già prevista in una precedente seduta ma non affrontata. Sorbello ha fatto notare che intanto sono stati riportati in aula altri argomenti che avevano avuto la stessa sorte.
Uguale obiezione, ma relativa ad un confronto sul nuovo ospedale, è stata sollevata da Vinci, che si è pure detta d’accordo con l’intervento di Impallomeni.
Conclusa la discussione preliminare, la parola è stata data alla dirigente degli Affari generali, Loredana Caligiore, per relazionare sulle modifiche al regolamento sulle 5 commissioni consiliari che fanno riferimento alle novità introdotte con la legge regionale 11 del 26 giugno 2015. Uno dei cambiamenti più rilevanti riguarda la pubblicazione degli atti delle riunioni sul sito ufficiale del Comune, che nella vecchia formulazione era prevista una sola volta al mese; adesso è stabilito che avvenga ad opera del segretario di ogni commissione (e non più “su indicazione del presidente”) in una sezione dedicata al Consiglio comunale nelle 24 ore dalla seduta. Gli atti da pubblicare sono l’ordine del giorno e il verbale con le indicazioni degli orari di inizio e fine della riunione. Tutte le sedute sono pubbliche ad eccezione di quelle che possono comportare giudizi su singole persone o che toccano la sfera della privacy. Le riunioni “devono tenersi di norma e preferibilmente in orari non coincidenti con gli orari lavorativi dei partecipanti”.
Rimane la previsione di due adunanze settimanali “fatte salve le circostanze eccezionali” legate “all’assorbimento di obblighi inderogabili”; confermato anche il termine di 10 giorni per la pronuncia del parere, a decorrere “dal ricevimento della proposta. Nei casi di urgenza, adeguatamente motivata, tale termine è ridotto a quattro giorni feriali”. Se i termini non vengono rispettati, il provvedimento passa all’Aula senza parere.
Confermata il numero di 16 componenti per ciascuna commissione. La riunione è valida con la presenza della maggioranza assoluta. Se non viene raggiunto il numero legale, i commissari non hanno diritto all’indennità; se il numero legale viene a mancare durante la seduta, il presidente dichiara chiusi i lavori. La partecipazione alle sedute dà diritto ad assentarsi dal posto di lavoro per la durata delle riunione più il tempo necessario per raggiungere il luogo dell’adunanza e per tornare indietro, nella misura massima di un’ora prima della convocazione e un’ora dopo la fine dei lavori.
Le ultime novità riguardano la decadenza dal ruolo di commissario e la presidenza. Il consigliere che si dimette o decade dalla commissione deve essere sostituito dal presidente del consiglio comunale entro 5 giorni dalla segnalazione dei gruppi consiliari. Si decade anche per avere superato le 4 assenze consecutive. In questo caso, ricevuta la comunicazione dal presidente della commissione, il presidente del consiglio comunale entro 5 giorni chiede all’interessato di motivare le assenze e nei successivi 5 giorni può dichiarare la decadenza e procedere alla sostituzione del consigliere. La mancata presentazione delle giustificazioni nei 5 giorni previsti fa scattare la sostituzione.
Il presidente viene eletto dalla commissione assieme a un vice che svolge le funzioni in caso di assenza o impedimento del primo. Se anche il vice presidente è assente o impedito, la commissione viene guidata dal componente più anziano per età.