Siracusa. Segregavano migranti e ne chiedevano il riscatto. "Vi porteremo a Milano". Guarda il video
Sequestro di persona e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Sono le accuse di cui dovranno rispondere i 5 stranieri arrestati dalla polizia, che li ritiene coinvolti in un traffico internazionale di migranti. Un’operazione breve quanto complessa quella che ha condotto le forze dell’ordine a sgominare un’organizzazione che, tra le attività illecite portate a compimento, avrebbe anche tenuto in ostaggio delle persone, anche minorenni, chiedendone poi il riscatto alle famiglie. Gli arresti sono scattati questa mattina. Gli uomini della Squadra Mobile, di Siracusa e Ragusa e del commissariato di Comiso, coordinati dal procuratore capo della Repubblica di Siracusa, Francesco Paolo Giordano e dai sostituti Nicastro e Grillo hanno arrestato Ayalew Yosef, 26 anni, nato in Etiopia, Rafique Junaid , suo coetaneo originario del Pakistan, Nasrllah Fouad , 53 anni, marocchino, Abe Nagawo, 25 anni, nato in Eritrea e Mahammed Nur Mohammed Jimie, 28 anni, nato in Eritrea. Secondo quanto appurato dagli investigatori, gli uomini si appostavano davanti ai centri di accoglienza della provincia e, utilizzando un furgone, facevano salire a bordo immigrati a cui promettevano di accompagnarli a Milano, così da consentire loro di raggiungere eventuali destinazioni europee. Una volta sul mezzo, gli stranieri venivano, invece, condotti in un’abitazione di Comiso, tenuti segregati, fino al pagamento di un riscatto, 200 euro per ognuno di loro. Una volta liberate, le vittime, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, venivano liberate e accompagnate alla stazione dei bus di Ragusa. Le indagini sono partite dalla segnalazione di uno dei parenti delle vittime, un eritreo, non disposto a pagare il riscatto. L’uomo, in Italia da tempo, avrebbe ricevuto la telefonata di una cugina, di 15 anni, appena arrivata in provincia, convinta dai 5 a salire a bordo del furgone con cui pensava di potere raggiungere Milano. La migrante è stata liberata dopo un appostamento. I presunti sequestratori, intercettati su un autobus di linea verso Catania. Nessuna violenza riscontrata. Le indagini proseguono per appurare altri eventuali elementi.