Presentato questa mattina, nella sala “Ferruzza-Romano” dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, il progetto per la valutazione delle molestie olfattive nell’area a elevato rischio di crisi ambientale. Si tratta di un nuovo sistema per la rivelazione dei cosiddetti miasmi, mettendo in rete i dati di Siracusa, di Gela, e di Valle del Mela. All’incontro ha partecipato, tra gli altri, il prefetto Armando Gradone che ha affermato: “Bene il progetto per la valutazione delle molestie olfattive, ma non bisogna dimenticarsi delle bonifiche. E’ importante – ha aggiunto – dire alla gente se tali sostanze possono avere conseguenze sulla salute, se si tratta di percentuali oltre il consentito e qual è l’impatto, più in generale, su tutti gli aspetti che riguardano da vicino la vita delle persone”. Presente anche il procuratore capo Francesco Paolo Giordano che ha espresso il proprio compiacimento per questa iniziativa, definita lodevole. “Ben venga – ha detto – il contenimento del rischio ambientale e la prevenzione perché se funziona il controllo c’è una minore necessità dell’azione repressiva penale”. Tra gli argomenti affrontati anche la necessità che controllori e controllati rimangano soggetti diversi, senza alcuna commistione e che la comunità di cittadini abbiano un ruolo in tale attività di controllo. Presenti, tra gli altri, anche il direttore dell’Arpa di Siracusa, Gaetano Valastro, il direttore generale di Arpa Sicilia, Francesco Licata di Baucina e l’assessore all’Ambiente del Comune di Siracusa, Pietro Coppa.
Gaetano Valastro di Arpa Siracusa presenta il progetto
I commenti del procuratore capo, Francesco Paolo Giordano, e del prefetto, Armando Gradone