Siracusa. Lancia una radiolina dal balcone contro gli agenti durante un controllo antidroga: denunciato

Una radiolina portatile accesa e funzionante. Dal rinvenimento dell’apparecchio in un bidone dell’immondizia ha preso il via un intervento della polizia, ieri pomeriggio, nei pressi di una nota piazza di spaccio della parte alta della città. Durante il controllo, i poliziotti, insospettiti da strani movimenti di soggetti già noti alle forze dell’ordine, hanno avviato una ricognizione dei luoghi, rinvenendo la radiolina. In strada, invece, sequestrata una dose di cocaina. Mentre la ricetrasmittente gracchiava alcuni nomi, da un balcone si affacciava un uomo di 30 anni che, improvvisamente, inveiva contro i Poliziotti minacciandoli e, subito dopo, non contento, scagliava contro di loro una radiolina .
Invitato a scendere in strada, l’uomo è stato condotto negli Uffici della Questura e denunciato per aver minacciato pubblici ufficiali e per aver gettato pericolosamente contro questi ultimi un oggetto.

Inoltre, gli agenti delle Volanti hanno segnalato alla competente Autorità Amministrativa un giovane di 26 anni trovato, in Via Don Luigi Sturzo, in possesso di 4 grammi di hashish.
Successivamente, i poliziotti hanno effettuato una perquisizione domiciliare nell’abitazione del giovane rinvenendo e sequestrando 3 cartucce inesplose e, pertanto, lo hanno denunciato per il reato di detenzione abusiva di munizionamento.




Santoni, proposta di aggiudicazione per il recupero dell’area: “Primo passo avanti”

Dopo quasi 5 anni e mezzo dal loro finanziamento, l’Urega di Siracusa ha provveduto a formulare la proposta di aggiudicazione del progetto di recupero, valorizzazione e fruizione dell’area del Teatro Antico di Palazzolo Acreide – Santoni. Lo comunicano il sindaco, Salvo Gallo e Vincenzo Vinciullo, Presidente emerito della Commissione Bilancio , nonché autore dell’Ordine del Giorno che ha stanziato le risorse per i lavori.
“Il recupero dei Santoni, opera originale ed unica in Europa-ricordano Vinciullo e Gallo- visto che un’altra simile si trova solo in Turchia, fu inserito nel Patto per il Sud, finanziato ad Agrigento il 10 settembre 2016. Da allora, una serie interminabile di problemi si sono abbattuti sul finanziamento, persino un tentativo maldestro di revocarlo. Abbiamo sempre vigilato e contestato tutti quei provvedimenti che rischiavano di metterlo in pericolo, fino a fare perdere il finanziamento.
Oggi -concludono Vinciullo e Gallo- non possiamo non essere soddisfatti per il raggiungimento di questo primo risultato tanto sperato e attendiamo, con l’urgenza del caso, che il RUP possa aggiudicare i lavori, dal momento che, allo stato, si tratta solo di una proposta di aggiudicazione che, verificati i requisiti e i titoli, dovrà essere formulata dal Responsabile Unico del Procedimento. Dopo l’aggiudicazione, cosa che ad oggi non è ancora avvenuta, attendiamo fiduciosi l’assegnazione dei lavori, l’inizio degli stessi e il loro completamento che darà nuova luce ad un’opera unica nel suo genere e per troppi anni negletta e abbandonata”.

 




Autorità di Sistema Portuale, Diana(Confcommercio):”Un fuoriclasse alla guida”

Interventi programmatici per la pianificazione dei cantieri e, a capo dell’Autorità di Sistema Portuale, un fuoriclasse.

Il presidente provinciale delle attività portuali di Confcommercio, Francesco Diana entra nel dettaglio della questione porti e della loro gestione nel territorio, esprimendo queste sollecitazioni.
Diana ricorda, come premessa, l’importanza del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale come figura strategica “per l’organizzazione e la gestione di tutta la politica del mare poiché anche da esso dipende la crescita dell’intera Regione”.
L’esponente di Confcommercio esprime un auspicio: “che il Ministero attinga alle migliori menti che abbiano ricoperto ruoli simili o superiori, per la scelta del presidente dell’Adsp, poiché l’affidamento degli incarichi non debba essere un modo come riempire delle caselline, piuttosto come migliorare l’economia martoriata del nostro Sud”.
In tema di nomine, Diana ricorda che “non occorre limitarsi al caso contingente, ossia, alla ricerca del profilo ideale del successore di Andrea Annunziata, ultimo presidente, ma bisogna delineare i limiti dell’attuale quadro normativo, che poi sono alla base dell’insoddisfazione dei Comuni e della Regione che in qualche modo hanno posto veti sui nomi proposti negli ultimi mesi”.
Poi un paragone. “La vecchia Autorità Portuale – spiega Diana – veniva considerata troppo numerosa, ma sicuramente rappresentava al meglio le forze produttive del porto. Inoltre, il quadro burocratico che legava ogni scelta a barocchi procedimenti, rappresentava ul vulnus delle neo create Autorità Portuali. Di, contro, nella normativa originaria, il presidente, veniva nominato dal Ministero dei Trasporti e della Navigazione, attingendo da una terna espressa dai Comuni, dalla Camera di Commercio e dalla Regione, dunque il territorio era fortemente coinvolto nella scelta del vertice”.

L’esponente di Confcommercio ricorda, poi, la Riforma Delrio del 2016.
“Oggi, purtroppo – afferma ancora – i nodi vengono al pettine, il potere attribuito al comitato di gestione ed al Presidente, non condiviso con i territori e le forze economiche del porto, risulta autoreferenziale, iper burocratizzato e soprattutto questa governance non ha ottenuto la qualifica di ente economico, ingenerando così un indiretto immobilismo per non esporre a rischi il management”.
Secondo il presidente Diana, questo paradosso è stato “plasticamente rappresentato, da uno dei migliori Presidenti di Autorità di Sistema attualmente in Carica, Pasqualino Monti, il quale, pur avendo sbloccato fondi e programmato interventi per oltre 830 milioni di Euro, nei porti di Palermo, Trapani, Termini Imerese e Porto Empedocle, ha sempre affermato che è necessaria una riforma della burocrazia e della giustizia, poiché il colossale sforzo fatto per mettere già in cantiere 340 milioni degli 830 previsti, è stato titanico ed il nemico numero uno è stata la burocrazia.

“Ritengo sia giunto il momento – conclude Diana – di mettere alla guida dell’Autorità di sistema del Mare di Sicilia Orientale un fuoriclasse, una persona onesta, preparata e pronta ad affrontare le pastoie burocratiche, non trincerandosi dietro di esse, ma cercando, piuttosto, la via per superarle. E’ l’ora dei manager capaci di assumere rischi e portare risultati all’intera comunità, nonostante questa legge implichi dei rischi nell’ambito della gestione. Diversamente, se l’uomo scelto, non avrà la caratura giusta, avrà nella burocrazia la sua migliore alleata, perché potrà sempre dire che le cose non si fanno per l’eccesso di burocrazia”.




“Green pass solo per i familiari dei detenuti e una mascherina ogni 16 persone”: l’allarme del Sippe

“In piena quarta ondata ed in assenza di provvedimenti si rischia il collasso delle carceri”. A lanciare l’allarme è il Sippe, sindacato di polizia penitenziaria, attraverso le parole di Nello Bongiovanni.

“Tutto questo si aggiunge a problemi atavici- ricorda-  come il sovraffollamento e l’esiguità di personale di polizia penitenziaria, elementi peggiorativi di
una situazione ormai incancrenita da tempo, l’approccio del Governo al problema continua a essere del tutto inefficace e inadeguato”.

Poi Bongiovanni passa ai numeri. “Una mascherina FFP2 ogni 16 persone, se si considera che in carcere sono presenti oltre 54mila detenuti e più di 41mila operatori fra appartenenti alla Polizia penitenziaria (36mila) e altre figure
professionali-osserva l’esponente del sindacato-  significa una mascherina ogni 16 persone e 30 per ogni Istituto Penitenziario. Il green pass viene chiesto ai familiari, ma non ai detenuti, come se solo i visitatori potessero contagiare e contagiarsi. Sotto la lente il fatto che il green pass rafforzato sia obbligatorio dal 15 dicembre 2021 per la polizia penitenziaria, ma non venga chiesto a chi è ristretto in carcere. Dal 20 gennaio-prosegue Bongiovanni- per i colloqui in presenza con i detenuti è richiesto il green pass di base all’interno degli istituti penitenziari per adulti e minori. Inoltre, gli avvocati, che non vengono citati come obbligati al pass per l’accesso alle carceri nel nuovo decreto, che obbliga invece al green pass nei tribunali dal 1° febbraio (rafforzato se over 50)”.




Un bazar della droga in casa,arrestate madre e figlia:in casa stupefacenti e soldi

Operazione antidroga portata a termine  dagli uomini del Commissariato di  Avola, guidati dal dirigente Venuto.
Nella serata di ieri, gli agenti, nel corso di un’operazione di Polizia, finalizzata al contrasto della vendita e del consumo di droghe, hanno arrestato due donne, (madre e figlia) rispettivamente di 50 e di 18 anni e denunciato un giovane di 23 anni, per il reato di detenzione ai fini dello spaccio di sostanze stupefacenti.
A seguito di indagini di polizia giudiziaria, gli agenti del Commissariato, appreso che in un’abitazione sita al piano terra di via Nino Bixio fosse posta in essere un’attività di spaccio, hanno organizzato un servizio di appostamento durante il quale notavano un continuo andirivieni di giovani che, dopo essersi recati all’interno della casa, si allontanavano velocemente e con fare sospetto.
Dopo aver proceduto a riscontrare l’attività di spaccio, avendo sorpreso un uomo che usciva con addosso una modica quantità di hashish, i Poliziotti hanno deciso di effettuare una perquisizione domiciliare all’interno dell’immobile .
Gli investigatori hanno dunque sorpreso  le due donne che avevano organizzato, su un tavolo della cucina, un vero e proprio bazar della droga, con Marjuana, hashish e cocaina che, a richiesta, poteva essere scelta, pesata e, successivamente, confezionata per essere portata via dagli assuntori.
In totale sono stati sequestrati 160 grammi di hashish, 80 grammi di marjuana, 2,5 grammi di cocaina, 846,50 euro in contanti, un bilancino di precisione e diverso materiale utilizzato per il confezionamento della droga.
Dai successivi accertamenti, i poliziotti hanno appurato  che l’immobile è in uso ad un giovane avolese di 23 anni che, in sua assenza, affidava l’attività di spaccio alle due donne, rispettivamente madre e fidanzata dello stesso.
L’uomo, infine, è stato denunciato per il reato di detenzione ai fini spaccio di sostanze stupefacenti mentre le due donne, per il medesimo reato, sono state arrestate e poste ai domiciliari su disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.




Siracusa. Cocaina nella ruota di scorta di un’auto abbandonata: scatta il sequestro

Continua l’attività di contrasto alla vendita ed al consumo di sostanze stupefacenti nelle cosiddette piazze dello spaccio siracusano.
Nella serata di ieri, in Viale Dei Comuni, agenti delle Volanti, nel corso di un mirato controllo antidroga, hanno rinvenuto e sequestrato nove dosi di cocaina occultate all’interno di una ruota di scorta di un’autovettura in stato di abbandono.




Incidenti stradali in calo, – 17% nel 2021 rispetto al 2019: i dati della Polstrada

Tempo di bilanci per la Polizia Stradale di Siracusa.

Il numero più significativo è quello che riguarda il numero complessivo di incidenti stradali, in decremento rispetto al 2019. Un confronto che “salta”, in parte, il 2020, anno in cui il lockdown e le restrizioni hanno inevitabilmente ridotto il numero di sinistri stradali e che non fornirebbe, dunque, una fotografia aderente alla realtà ordinaria. In calo anche gli incidenti con lesioni e con feriti.

I dati forniti riguardano l’attività svolta nel corso del 2021. Le donne e gli uomini della Polstrada, agli ordini del comandante Antonio Capodicasa, hanno percorso 460.000 i chilometri percorsi dalle autovetture di servizio. Gli altri numeri sono i seguenti: 11.527 i punti decurtati dalle patenti di guida,7.301 le infrazioni contestate al codice della strada,7.042 le persone sottoposte a controllo,2.480 le pattuglie impiegate nella vigilanza stradale,
2.100 i conducenti controllati con etilometri e precursori,2.047 le violazioni accertate per eccesso di velocità,561 i soccorsi prestati ad automobilisti in difficoltà,488 i veicoli sequestrati
406 carte di circolazione ritirate,14 sanzioni per guida in stato di ebbrezza alcolica,13 denunce per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e/o psicotrope.

Nell’anno appena trascorso sono proseguiti i controlli nel settore del trasporto professionale, sia di merci che di persone, al fine di ridurre drasticamente non solo il fenomeno infortunistico ma anche quello concorrenza sleale: nel corso delle predette attività, sono stati controllati oltre 2.200 veicoli commerciali (autobus e mezzi pesanti), sono state accertate e contestate 1.186 infrazioni e ritirate 35 carte di circolazione e 18 patenti di guida.
In collaborazione personale sanitario dell’Asp di Siracusa sono stati espletati numerosi servizi volti ad accertare le condizioni psicofisiche dei conducenti professionali Alcol e Droga).
Particolare attenzione è stata posta anche all’attività di Polizia Giudiziaria e Amministrativa i cui esiti hanno consentito di deferire all’Autorità Giudiziaria 46 persone per reati di specifica competenza (riciclaggio, ricettazione o appropriazione indebita). In tale contesto le attività si sono concentrate sulla ricerca dei veicoli rubati, sulla contraffazione delle patenti di guida, specie di quelle straniere, utilizzate per la conversione in patenti italiane, sul controllo del rispetto delle norme poste a tutela della collettività quali i Corsi di Recupero Punti, i Corsi di Formazione Periodica dei Conducenti Professionali. 50 gli esercizi pubblici controllati e numerose le sanzioni comminate, tra cui 4 sequestri penali.

Sul fronte della prevenzione, sono stati riproposti i progetti ICARO, BICISCUOLA, BIRBA, GUIDA E BASTA, INVERNO IN SICUREZZA E VACANZE SICURE , oltre a numerose altre campagne di educazione stradale. Particolarmente apprezzati gli incontri che si sono tenuti nell’ambito del progetto BIRBA rivolti alle donne in gravidanza ed ai genitori dei futuri nascituri, circa l’importanza dei sistemi di ritenuta da utilizzare sin dalla nascita del bambino.

10 incontri in modalità webinar in cui sono state tenute delle lezioni dedicate alla sicurezza stradale nell’ambito dei progetti BICISCUOLA e BIRBA.

Per ICARO, invece, sono stati organizzati tre incontri in diretta televisiva/streaming e, grazie a tale “nuova formula”, sono stati coinvolti oltre 18 mila studenti, i quali hanno interagito con i relatori mediante l’invio di circa 6000 messaggi. Testimonial d’eccezione i campioni olimpici delle FF.OO. della Polizia di Stato, Valentina Vezzali e Chiara Fontanesi, nonché, il duo comico I Sansoni.

calo del 33% degli incidenti con lesioni e del 36% delle persone ferite.

l’incidentalità complessiva diminuisce del 17%. Il numero di incidenti con lesioni e delle persone ferite ha fatto registrare una diminuzione rispettivamente del 33% e del 36%.

Dai dati disponibili siamo soddisfatti, pur se già proiettati a fare meglio”. Ha dichiarato Paolo Maria Pomponio, direttore del Servizio Polizia Stradale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. L’obiettivo da raggiungere è quello di dimezzare entro il 2030 il numero di vittime della strada, per poi azzerarlo entro il 2050.




Pazienti Covid dializzati, Bonomo (Mpa): “Pochi posti ma l’Asp inaugura reparti inutili”

“Ci sono 400 pazienti in dialisi in provincia di Siracusa, con un’autonomia di 20 postazioni in ospedale ed il resto in strutture private. Una circolare dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza prevede la somministrazione della dialisi ai pazienti Covid con rigorose norme di isolamento ospedaliero, complicate da attuare. I privati non sono in grado di garantirle”.

La denuncia è dell’ex deputato regionale Mario Bonomo, a capo dell’Mpa provinciale di Siracusa. Una riflessione e denuncia, la definisce, “di un uomo paziente ma stanco di soprusi”.

“Mi chiedo-prosegue Bonomo-  come la dirigenza dell’Asp di Siracusa possa ancora dare seguito

all’ apertura ed inaugurazione di reparti che oggi potrebbero aspettare ( vista l’emergenza covid) se non per motivi forse elettorali ( Ostetricia ad Avola), che sottraggono risorse e preziose professionalità a settori salvavita della sanità”.




Volpe resta imprigionata in una gebbia: lavoro di squadra per salvarla

Una storia a lieto fine ed un bell’esempio di “fare rete”.

E’ successo ieri nella zona dei Monti Climiti, dove un cittadino si è accorto che una giovane volpe era caduta dentro una vecchia gebbia. Situazione particolarmente pericolosa per l’animale. L’uomo ha chiamato i carabinieri della stazione di Priolo, agli ordini del Luogotenente Lino Barbagallo. I militari, una volta sul posto, si sono accorti che le condizioni in cui versava la piccola volte, probabilmente bloccata da tempo, non erano delle migliori. A quel punto hanno contattato la Lipu della vicina riserva Saline di Priolo, per un primo aiuto all’animale. Dopo aver avvisato Giancarlo Perrotta, Dirigente dell’ufficio provinciale del Dipartimento Regionale Sviluppo Rurale e Territoriale della Regione Siciliana (l’ente regionale competente per la fauna selvatica), è stata chiamata telefonicamente  Debora Ricciardi, responsabile del Centro Recupero del MAN di Messina, che ha indicato un dettagliato protocollo per aiutare la volpe. Le prime cure, dopo un’accurata visita, sono state assicurate dal Veterinario Daniele Zappulla di Priolo. A raccontarlo è con la soddisfazione di una storia finita bene, con il salvataggio della volpe, Fabio Cilea. “Il veterinario con grande professionalità e a lungo si è preso cura dell’animale- Speriamo adesso -conclude Cilea- che la volte si riprenda presto, per tornare a correre libera nelle campagne di Priolo Gargallo. Intanto, tante persone di buon cuore, hanno collaborato per salvare un bellissimo animale”.




Lavoravano in nero e percepivano il reddito di cittadinanza: smascherati dalla polizia

Violazioni e sanzioni per oltre 13 mila euro. E’ il risultato dell’attività condotta ieri dagli agenti del commissariato di Pachino, impegnati in controlli amministrativi in alcuni esercizi commerciali dela zona. In particolare, in due esercizi di Marzamemi e in uno del centro abitato di Pachino, la polizia ha riscontrato irregolarità inerenti il rapporto di lavoro di alcuni dipendenti.
Due persone, che prestavano servizio all’interno delle attività, secondo quanto appurato, lavoravano in nero ed erano percettori del reddito di cittadinanza.
Dopo le incombenze di legge, gli agenti hanno segnalato le irregolarità all’ente di riferimento (INPS).
Uno dei due lavoratori sarà anche denunciato per il reato di truffa.