Siracusa. Rapinatore in manette

Avrebbe scippato una signora nella mattinata di ieri. Il siracusano Angelo Baio, 49 anni, è stato arrestato, da Agenti della squadra mobile, per il reato di rapina.
Scrupolose indagini di polizia giudiziaria hanno permesso agli investigatori di identificare l’arrestato e recuperare la refurtiva. E’ inoltre stato appurato che, poco prima, l’uomo avrebbe tentato un altro scippo non portato a termine per la strenua resistenza della vittima. Baio, dopo le incombenze di rito, è stato condotto in carcere.




Basket, Campionato di C nazionale. La Kama Italia oggi in casa affronterà il Basket Ragusa

La Kama Italia Aretusa torna a esibirsi davanti al proprio pubblico. Alle 18, per la terza di andata del campionato di C nazionale, infatti, affronterà il quintetto del Basket Ragusa al Palakradina. Ieri sera la squadra biancoverde ha sostenuto la seduta di rifinitura a cui ha preso parte l’intero roster, eccezion fatta per Messina, fuori sede per impegni professionali. Da valutare le condizioni di Grasso, ancora alle prese con i postumi di una botta al ginocchio, mentre Alescio, dopo il recupero, sarà della partita.
“Stiamo lavorando molto e vedo maggiore serenità in seno al gruppo – ammette il coach Bordieri – adesso è il momento di essere più concreti e cominciare a muovere la classifica”.
Dello stesso avviso del tecnico anche Claudio Casiraghi: “E’ stato un avvio difficile – ammette l’ala lombarda – da due anni, infatti, non disputavo quella che era un tempo la vecchia C1. Mi sto impegnando al massimo per capire meglio alcuni automatismi di squadra e migliorare l’intesa con i miei compagni. Sono convinto che possiamo fare bene e non appena cresceremo daremo filo da torcere alle avversarie. E’ chiaro che domani punteremo alla vittoria”. Intanto la società del presidente Padua ha tesserato il play-guardia Mario Garozzo, proveniente dall’AciBonaccorsi, società con cui ha disputato lo scorso campionato di C2 regionale.




Siracusa. Parco Robinson di Bosco Minniti, tra degrado e inciviltà

Abbiamo raccolto decine e decine di segnalazioni sul parco Robinson di Bosco Minniti, a Siracusa. Uno spazio importante, vasto messo a disposizione dei siracusani per praticare attività all’aria aperta, giocare (i più piccoli) o semplicemente svagarsi. Ma all’interno del parco – che negli anni ha avuto una vita difficile – pare non vigere alcuna legge. Siamo andati a verificare con le nostre telecamere.




Siracusa. Segnalazione di un lettore: water in via Palermo

Un water in via Palermo. Chissà, magari lo sporcaccione di turno avrà pensato di rendere un servizio ai turisti o di fare cosa gradita a qualche residente incontinente. Ironia a parte, il water abbandonato in pieno centro – via Palermo è infatti una traversa di corso Umberto – non restituisce di certo una bella immagine della città, troppo spesso, ed è questo il caso, deturpata dall’inciviltà di residenti che scelgono la via più breve per liberarsi di vecchi oggetti. In questo caso addirittura di un water, come segnalato da un lettore.




Omicidio colposo plurimo: è indagato l'autista del tir piombato sugli operai. "Errore umano, non un guasto"

Pochi i dubbi. Alla base del tragico incidente avvenuto sulla Siracusa-Catania c’è un errore umano commesso dall’autista del tir piombato sugli operai a lavoro. Pochi i dubbi degli inquirenti al punto che il procuratore capo di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, si è sbilanciato e parlando dei primi riscontri e dei rilievi parla di “conferme: è stato un errore umano”. Il mezzo pesante è stato sequestrato e l’uomo che era alla guida è indagato in stato di libertà con l’accusa di omicidio colposo plurimo. Gli esami del sangue subito eseguiti avrebbero escluso che fosse alla guida sotto l’effetto di alcol o droghe.




Salgono a tre le vittime del tragico incidente sulla Siracusa-Catania: camion piomba su operai a lavoro. Il video

E’ salito a tre morti il bilancio del drammatico incidente avvenuto alle 17.04 nei pressi di una galleria della Siracusa-Catania (la cosiddetta “Serena”), al chilometro 16+600, direzione Siracusa. Il tratto è stato interdetto al traffico, deviato in uscita allo svincolo di Lentini. Sul posto le pattuglie della polstrada di Siacusa e Catania, diversi mezzi dei Vigili del Fuoco e personale del 118. Un mezzo pesante è piombato improvvisamente su operai della ditta Covir, in servizio per Anas. Stavano effettuando alcuni interventi di manutenzione lungo la corsia di emergenza. Per cause ancora da chiarire, il tir non sarebbe riuscito ad evitare l’area di lavoro. Uno degli operai sarebbe morto sul colpo, per altri due vane sarebbero risultate le operazioni di primo soccorso: hanno perso la vita poco dopo. Un quarto è rimasto ferito e le sue condizioni appaiono serie: è stato trasportato in elisoccorso al Cannizzaro di Catania. Estratto illeso da sotto le ruote del camion un quinto operaio. Il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, “addolorato” ha espresso le sue condoglianze alle famiglie degli operai e ha immediatamente nominato una commissione d’inchiesta per verificare la dinamica dell’incidente.
Le prime immagini dell’incidente da RaiNews. Clicca qui.




Siracusa. "Tutela per tutti i 154 lavoratori della fallita Sai 8", i sindacati chiamano il Prefetto

I sindacati chiedono tutele e garanzie per tutti i 154 lavoratori della fallita Sai 8. In questa fase di passaggio dalla società fallita al nuovo gestore, “interessano soluzioni definitive che guardino alla salvaguardia di tutti gli ex Sai 8”. Lo hanno ripetuto anche questo pomeriggio i segretari di Cigl, Cisl e Uil – Paolo Zappulla, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò – durante l’assemblea unitaria tenuta alla presenza dei lavoratori della ex società gestore del servizio idrico integrato.
L’assemblea ha deciso di affidare ad un documento congiunto una richiesta di intervento del Prefetto di Siracusa. Al rappresentante di Governo verrà chiesto un incontro per trattare una vicenda che, per i numeri dei lavoratori coinvolti, rappresenta una ulteriore emergenza sociale.
(foto: lavoratori ex Sai 8)




Siracusa. "L'edificio abbandonato e il brutto biglietto da visita", un lettore: "Così inizia la visita di Ortigia agli occhi dei turisti"

Non è di certo un bel vedere, soprattutto se si considera che questo cumulo di rifiuti si trova proprio di fronte al Molo Sant’Antonio, parcheggio e terminal dei bus navetta elettrici. A segnalare il problema, di decoro ma anche igienico-sanitario, è un lettore di SiracusaOggi. Vecchie bottiglie, tavole di legno, materiale di risulta, cerchioni di automobili e rifiuti di ogni tipo giacciono nel retro dell’edificio che si trova alle spalle di Sala Randone. Alcune aperture, nel tempo, sono state murate, per evitare che, come spesso accadeva, i locali fossero occupati abusivamente da senzatetto che li avevano scelti come dimora di fortuna. La parte abbandonata dell’edificio, però, è anche stata teatro, parecchi anni fa, di fatti di sangue. A prescindere da quanto accaduto in passato, “lo stato in cui l’immobile continua a versare lascia certamente a desiderare-fa notare il lettore- Perfino il cancello, che si affaccia su via Bengasi, è talmente vecchio e arrugginito da rappresentare un potenziale pericolo. I rovi nascondono di tutto. L’immagine della città – conclude – viene fortemente compromesse anche da mancanze di questo genere, che rappresentano senza alcun dubbio un biglietto da visita in negativo che non ci possiamo permettere di lasciare ai turisti”.




Carlentini. Beni per mezzo milione di euro, confisca della Dia di Catania a Marcello Alberghina

E’ stato arrestato a maggio del 2012, nell’ambito dell’operazione Pac Man e nelle scorse ore gli uomini della Dia di Catania gli hanno confiscato beni, mobili e immobili, per circa 500 mila euro. Marcello Alberghina, destinatario del provvedimento, è ritenuto elemento di spicco della criminalità di Lentini. L’operazione Pac man ha condotto all’arresto di 8 persone per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga.




Siracusa. Rifiutata in Italia, l'idea di un ingegnere siracusano "diventa" americana

C’è anche un siracusano, Daniele Zito, 34 anni, tra di due ingegneri informatici che hanno realizzato una soluzione per il cloud computing, la C3DNA. I due giovani, Zito e il pozzallese Giovanni Morana, 37 anni, avevano ricevuto un sonoro “no” da un’agenzia italiana e invece adesso saranno finanziati da una multinazionale americana. Il progetto ha avuto il sostegno di Kumar Malavalli, cofondatore di Brocade Communication, un colosso delle telecomunicazioni statunitense, che ha investito 2 milioni di dollari sul progetto. Significativo anche il ruolo dell´imprenditore californiano Paul Camacho, che ha da subito compreso il valore dei due ingegneri.