Sono tre le persone denunciate da Agenti della Polizia Stradale di Siracusa, nell’ambito dell’operazione “Itacar”.  Si tratta di G. V., 45 anni, denunciato per polizza assicurativa falsa e, ancora, di LA.R.A., 35 anni e LA.R.G. di 45, per truffa ai danni di una concessionaria di autovetture finalizzata all’acquisto di un veicolo, utilizzando falsi cedolini stipendiali al fine di ottenere il finanziamento.

Cinque pachinesi, ieri, sono stati denunciati da Agenti della Polizia di Stato in servizio al Commissariato di Pachino. Si tratta di S.G.E. di 19 anni e Q.G. di 30 accusati di ricettazione. I due, a seguito di un’attività investigativa mirata al contrasto dei reati contro il patrimonio, sono stati individuati come gli autori della ricettazione di oro sottratto nel corso di furti in abitazione.La refurtiva è stata riconosciuta e quindi restituiti ai legittimi proprietari. E’ invece stato denunciato per minacce gravi nei confronti di un familiare G.L. di 67 anni.  Tra i denunciati anche A.I. di 37 anni, accusato di falsità ideologica del privato in atto pubblico e O.R. di 34 anni, già conosciuto alle forze di Polizia, per il reato di guida senza patente poiché revocata.

Provinciale 95, la “strada della vergogna”. Sono le parole usate da un residente della frazione di Villasmundo che punta l’attenzione su una situazione a suo dire “drammatica”. I motivi sono chiari: “Con la realizzazione dell’autostrada – spiega – noi cittadini siamo stati tagliati fuori dalla viabilità principale e oggi l’unica strada di accesso e uscita dalla cittadina è la provinciale 95 che versa in condizioni disastrate”. E non solo a causa delle erbacce cresciute sul ciglio della strada. Il residente precisa: “Si tratta di veri e propri alberelli che riducono di molto la carreggiata, senza contare poi le condizioni in cui versa il manto stradale, pieno di buche e avvallamenti. Inoltre si era pensato di intervenire tramite il Comune e poi richiedere le somme spese all’ex Provincia – conclude – ma la Corte dei Conti ha vietato tale sostituzione”.

L’associazione DiversaMente celebra la Giornata nazionale della persona con sindrome di Down. E lo fa con uno stand che domenica, dalle 9 alle 19, sarà collocato al Tempio di Apollo. Qui si potranno ricevere informazioni sull’associazione e sulle attività in corso di realizzazione. Ma soprattutto si potranno sostenere i progetti per i ragazzi con sindrome di Down per l’anno 2014-2015 e ricevere in omaggio la prima edizione del calendario dell’associazione che ha come protagonisti proprio i ragazzi già coinvolti nelle attività del precedente anno. La Giornata nazionale della persona con sindrome di Down, da oltre dieci anni, rappresenta  l’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica e affermare l’importanza di una cultura della diversità, contro i pregiudizi che ancora colpiscono le persone con disabilità. E come spiega Valeria D’Ambra, psicologa e vicepresidente di DiversaMente, “la nostra associazione ritiene importante inserirsi all’interno del panorama nazionale, dando visibilità a questa Giornata. La nostra speranza – conclude – è che domenica la cittadinanza manifesti sensibilità e coinvolgimento nel sostegno ai progetti che abbiamo in cantiere. Ci auguriamo inoltre che ci vengano a trovare genitori e fratelli di persone con sindrome Down di Siracusa e provincia che ancora non ci conoscono: potrebbe essere un inizio di cammino condiviso”.
 
 

Si è chiuso con il risultato di 2-1 il primo atto degli “ottavi” di Coppa Italia tra Palazzolo e Sicula Leonzio, le due squadre protagoniste del girone D di Promozione che oggi pomeriggio hanno dato vita ad un match gradevole e ricco di contenuti. La qualificazione al turno successivo, comunque, si deciderà nella gara di ritorno in programma il 22 ottobre all’”Angelino Nobile” di Lentini. La gara, allo “Scrofani Salustro”, inizia a ritmi altissimi col Palazzolo che al primo vero affondo, dopo 7’, passa in vantaggio grazie alla rete propiziata da Quarto: il veloce esterno
palazzolese recupera palla sulla trequarti, salta in velocità due difensori avversari e mette in mezzo per Sirugo, il quale è lesto a farsi trovare puntuale e a firmare, con un tocco ravvicinato, il meritato vantaggio gialloverde. I bianconeri lentinesi, però, non mollano e rispondono dopo appena 5’ pareggiando con l’ex di turno, il difensore Fascetto, autore di un calcio di punizione da posizione defilata che s’infila alla sinistra del giovane portiere gialloverde Occhipinti. Sicula Leonzio che, sulle ali dell’entusiasmo dopo il gol dell’1 a 1, si rende pericolosa anche al 24’ con un destro impreciso di Signorelli e poi con un colpo di testa di Mirabella bloccato a terra da
Occhipinti. Il Palazzolo risponde alla mezz’ora con un pericolosissimo cross di Linares che vede il portiere D’Antone uscire in extremis per anticipare due giocatori gialloverdi pronti a spedire in rete. E’ il preludio al gol del nuovo e definitivo vantaggio palazzolese siglato dal talentuoso Miraglia con uno splendido calcio di punizione che s’infila sotto l’incrocio dei pali della porta difesa da D’Antone. Dall’altra parte arriva puntuale, al 35’, la punizione dalla lunga distanza di Cordova deviata in corner da Occhipinti. L’ultimo sussulto del primo tempo, allo scadere, lo regala il Palazzolo con un gran destro dal limite di Miraglia che fa la barba al palo. La ripresa vede le due squadre fronteggiarsi soprattutto a centrocampo con poche occasioni create sia dall’una che dall’altra parte. Da segnalare, all’85’, una bella combinazione Germano-Sollano con quest’ultimo che si allarga troppo prima di calciare tra le braccia di D’Antone, e, sul versante opposto, un tiro dal limite di Platania neutralizzato dall’attento Occhipinti. In pieno recupero, poi, per il Palazzolo, è Germano a sfiorare, tutto solo davanti al portiere ospite, il gol del possibile 3 a 1. Finisce tra gli applausi del pubblico (presenti in tribuna anche numerosi sostenitori della squadra ospite) col discorso qualificazione che, comunque, rimane ampiamente aperto.

Interventi urgenti, per riparare i danni alla pavimentazione stradale e ai marciapiedi di Cassibile e Belvedere. Li ha predisposti il Comune, che nei giorni scorsi ha affidato gli interventi all’impresa “Carpinteri”, per un importo totale di circa 50 mila euro. Cifre irrisorie rispetto a quanto servirebbe per il rifacimento totale del manto stradale, ma dovrebbero essere sufficienti, secondo i tecnici dell’Ufficio Tecnico, per risolvere i principali inconvenienti, che rendono spesso impercorribili strade e banchine. “L’intera pavimentazione delle strade dei quartieri della città e delle frazioni- osserva nella determina di affidamento l’ingegnere capo, Natale Borgione- risulta più o meno logorata, a volte lievemente, ma più spesso gravemente, tanto che si è sempre avvertito grave disagio all’intero traffico, veicolare e pedonale, leggero come pesante. Grave pregiudizio per la conservazione del patrimonio stradale e continuo pericolo per la pubblica incolumità”. I lavori, che partiranno a breve, sono inseriti nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche.

“La musica non può sparire da Ortigia”. Il comitato spontaneo, guidato dalla cantante Nicoletta Palermo, non ha dubbi e sta preparando un primo momento di confronto, chiamando a raccolta quanti la pensano alla stessa maniera. Una risposta al comitato che, al contrario, chiede lo stop all’intrattenimento serale e notturno. Con l’ausilio della Consulta Civica il fronte del “La musica non si tocca” intende trovare un punto di equilibrio, anche con modifiche al regolamento comunale, da proporre a palazzo Vermexio.

Mancano circa due mesi al ritorno delle spoglie di Santa Lucia nella sua città. La fase preparatoria è, però, già in corso da tempo e proprio in questi giorni una delegazione dell’Arcidiocesi e della Deputazione della Cappella della Santa Patrona ha raggiunto Isernia, dove migliaia di pellegrini hanno accolto l’arrivo delle reliquie della Santa della Luce. Il vicario generale dell’Arcidiocesi, Mons. Sebastiano Amenta, il presidente della Deputazione, Pucci Piccione, il maestro di Cappella, Benedetto Ghiurmino hanno vissuto insieme ai fedeli del luogo tre giorni all’insegna della fede nel Santuario diocesano Santa Maria della Pace a Fragnete. “Ci hanno accolto in maniera splendida – ha detto il presidente Piccione -. Ed è bellissimo vedere due comunità che si incontrano nel nome di Lucia”. Ad accogliere la delegazione siracusana è stato il vescovo della Diocesi, monsignor Camillo Cibotti. Nella parrocchia San Pietro Celestino, Santuario diocesano Santa Maria della Pace, hanno avuto luogo le messe solenni con la partecipazione dell’Unione italiana ciechi. Ed ancora l’adorazione eucaristica animata dalle comunità parrocchiali di Scapoli e Castelnuovo. Ma anche dall’Unitàlsi e dal gruppo Rinnovamento nello Spirito. A coordinare l’accoglienza il parroco Domenico Veccia. Una grande folla ha voluto rendere omaggio alle reliquie e ha partecipato ai diversi momenti di preghiera organizzati. Tra le istituzioni presenti il vicesindaco di Isernia, ed i sindaci di Villa Santa Lucia (Frosinone) e Capracotta (Isernia).

Laboratori chiusi, scarafaggi e topi che si aggirano per l’istituto. E gli studenti scioperano. Succede all’Ipsia di via Piazza Armerina, dove questa mattina gli alunni non sono entrati in classe per protestare contro una situazione davvero critica. A sintetizzarla è il rappresentante d’istituto, Peppe Valenti che spiega: “Da circa un mese e mezzo tutti i laboratori della scuola, circa 15, tra quelli di elettronica, meccanica, chimica e tanti altri, sono chiusi perché dichiarati inagibili da tecnici dell’Asp. Come se non bastasse nell’istituto troppo spesso vediamo scarafaggi o, peggio, topi che si aggirano tra le classi, sopra i banchi”. E gli studenti non ci stanno più. Anche domani hanno infatti intenzione di scioperare “e se non avremo risposte adeguate – conclude Valenti – continueremo a non entrare in classe ancora per diversi giorni”.

Un siracusano tra gli artisti selezionati per la prima edizione del Premio FAM Giovani per le arti visive, in programma fino al 16 novembre prossimo ad Agrigento. Giovanni Blanco è un pittore di Rosolini, ma da anni vive e lavora a Bologna.
L’opera che propone si intitola “Meraviglia delle meraviglie” e mette in moto diversi linguaggi espressivi. C’è la pittura, in primo luogo, ma declinata nei suoi aspetti trasversali e con un elemento che si avvicina alla scultura. Il risultato è un “cortocircuito con lo spazio fisico e con quello dei sensi”. Un lavoro in cui “l’artista mescola leggenda e verità, memoria e finzione, ragionando intorno alla figura di Frank Lentini: suo antico compaesano, che diventa icona straordinaria per ragionare sul tema della Sicilia (gli evidenti connotati fisici in rapporto al simbolo della Trinacria), sul tema dell’estraneità, ma anche per sottolineare una poetica che da qualche anno vede l’artista affrontare la sua ossessione primaria: la trasfigurazione della realtà.