Siracusa. Incidente in via Carlentini, 22enne in prognosi riservata. Oggi ascoltato l'autista del mezzo pesante coinvolto

Questa mattina si potrà iniziare a far luce sul grave incidente avvenuto in via Carlentini mercoledì pomeriggio. Nei locali del comando della polizia municipale di Siracusa è stato convocato l’autista di un camion dell’Igm per iniziare a capire cosa sia successo in quella trafficata via alle spalle di viale Scala Greca. L’uomo doveva essere ascoltato già ieri ma si troverebbe in uno stato di choc tale da consigliare ulteriori 24 ore di riposo.
Si sa solo che lo scontro tra il mezzo pesante e uno scooter Honda Sh 300 è stato tremendo. Sull’asfalto sono rimasti i due in sella alla moto, un ragazzo e la sua fidanzata. Subito gravi sarebbero apparse le condizioni del giovane, un 22enne ricoverato in prognosi riservata all’Umberto I.




Siracusa. "Vigili e poliziotti in piazza Santa Lucia": la richiesta del presidente del quartiere dopo il raid vandalico alle go-bike. Il video

Si dice molto amareggiato e chiede maggiori controlli in piazza Santa Lucia il presidente del quartiere, Fabio Rotondo. Le sue parole arrivano all’indomani dell’episodio di vandalismo ai danni della stazione delle go-bike. Una serie di danneggiamenti e furti che ha convinto i responsabili del servizio a sospendere per il momento la possibilità di noleggio nella piazza dedicata alla Santa patrona. Non appena torneranno a funzionare le telecamere, potrebbero anche tornare le bici.
Rotondo difende il quartiere da generalizzazioni e ricorda lodevoli iniziative volontarie delle ultime ore.




Priolo. Prendere le impronte digitali ai dipendenti, i sindacati diffidano: "arroganza e degenerazione"

Un’azienda che si occupa di sicurezza nel petrolchimico di Priolo starebbe rilevando anche le impronte digitali dei lavoratori metalmeccanici. E questo in occasione del rinnovo dei tesserini d’ingresso. Protestano i sindacati con Fim, Fiom e Uilm parlano di “una condotta illegale e fuori da ogni logica. Infatti anche se le imprese committenti intendessero adottare sistemi di lettura delle impronte digitali per verificare la presenza in servizio dei dipendenti dovrebbero prima dimostrare che le finalità di controllo non possano essere realizzate con sistemi meno invasivi”. E questo in accordo ad una decisione del Garante che chiarisce come non sia lecito l’uso generalizzato e incontrollato dei dati biometrici. “Nel caso specifico, esistono molti altri sistemi altrettanto rigorosi per controllare gli ingressi nei luoghi di lavoro, senza mettere a rischio la dignità stessa dei lavoratori interessati”, spiegano i sindacalisti siracusani. Che ritengono “sproporzionato e non necessario il trattamento, rispetto agli scopi perseguiti”. Le tre sigle non nascondono la preoccupazione “per l’arroganza e la degenerazione di un sistema industriale che sempre più mette in discussione i diritti individuali dei lavoratori e diffida la ditta in questione e le aziende committenti nel perseguire questo intento , intimando la distruzione dei dati biometrici fino ad ora illegalmente rilevati”. In caso contrario, Fim-Fiom e Uilm sono pronte a ricorrere al Garante della Privacy e alle autorità competenti per ristabilire il rispetto delle normative vigenti.




Beni Culturali, da Siracusa parte l'idea di un fronte unico dei Comuni contro la Regione per le novità nella gestione dei fondi dello sbigliettamento di musei e parchi

Una Regione che non riesce a stringere i cordoni della borsa con i super-burocrati dell’Ars ci prova invece con i comuni. E “pesca” nel settore dei beni culturali, presunto fiore all’occhiello che rischia di rivelarsi solo un fondo emergenza per le casse regionali. Così, le somme dello sbigliettamento di musei e parchi archeologici non avverrà più attraverso le Soprintendenze ma passerà dalla Regione e avrà cadenza trimestrale.  La nuova procedura scatterà l’1 luglio e ha messo in allarme il sindaco di SIracusa, Giancarlo Garozzo, che nei giorni scorsi aveva preso posizione contro il tentativo, poi fermato, di spostare alla gestione degli uffici le somme dello sbigliettamento destinate ai comuni.
La novità è legata all’introduzione dei Pos fisici e virtuali nelle biglietterie delle principali città turistiche siciliane, tra cui anche Siracusa con due siti: il parco della Neapolis e il museo archeologico Paolo Orsi. Secondo la nuova procedura, gli incassi andranno a finire tutti all’assessorato regionale ai Beni culturali che li girerà al Comune con cadenza trimestrale e sulla base dei rendiconti fatti dalla Soprintendenza.
“Mi opporrò fermamente a questa novità, contattando gli altri sindaci affinché si faccia fronte unico. L’idea di fornire le biglietterie di Pos è certamente lodevole, ma la sensazione è che l’assessorato voglia assumere il controllo di queste somme, esautorando i comuni e le soprintendenze dalla gestione di denaro prezioso per la cura e la valorizzazione dei siti. Inutile dire che la cosa mi preoccupa moltissimo perché, visti i tempi della Regione, sono pronto a scommettere che la cadenza trimestrale non sarà rispettata con grave danno per il patrimonio storico e culturale e per l’immagine di Siracusa e di tutta la Sicilia”.
Con la quota di sua competenza, circa 800 mila euro l’anno, oggi il Comune si occupa di Villa Reimann; della fruizione del Parco della Neapolis, pagando lo straordinario al personale comunale; della manutenzione alla Grotta del salnitro e alla Grotta dei cordari. Inoltre sta finanziando la realizzazione dell’impianto elettrico all’Ipogeo di piazza Duomo, il ripristino del canale Galermi, la messa in sicurezza e la custodia della Latomia di santa Venera, il restauro delle Mura dionigiane, la pulizia e la derattizzazione dei siti.




Siracusa. Tango argentino, per scoprirlo e amarlo appuntamento ogni domenica in largo Fonte Aretusa. Il video

Si chiama “Milonga Aretusa, notti di tango in Ortigia” ed è una iniziativa del comune di Siracusa. Chiamate a raccolta le principali scuole di ballo cittadine che ogni domenica allestiranno esibizioni e lezioni di prova gratuite per turisti e siracusani appassionati di tango e milonga. Appuntamento in largo Fonte Aretusa per scoprire che imparare è “molto più semplice di quello che può sembrare”.




Siracusa. Mazzarrona, l'etimologia del nome e un progetto di rilancio che guarda a Renzo Piano

La Mazzarrona come Librino. Ovvero il sogno di trasformare un rione-dormitorio (così definito urbanisticamente perché senza servizi, ndr) in un quartiere vivo, sfruttando il panorama mozzafiato che si ammira dai casermoni in cemento sorti a partire dagli anni Settanta e ridando lustro a un’area legata storicamente alla città e che ne rappresenta un cuore pulsante.
L’idea è quella di seguire i diktat di Renzo Piano, l’archistar che ha deciso di devolvere il suo emolumento da senatore a vita a progetti di ricerca per “rammendare” le periferie, a partire da quella di Catania. Da qui un’idea tutta siracusana di seguire l’esempio della vicina città etnea e proporre la riqualificazione della Mazzarrona attraverso una task force di addetti ai lavori, associazioni, ordini professionali, consiglio di circoscrizione, amministratori che sono all’opera da gennaio e venerdì faranno un sopralluogo nel rione.
Tra le ipotesi per migliorare il quartiere anche quello di dare dignità al nome: Mazzarrona deriverebbe dal termine arabo che significa “porto, insenatura”. Stessa radice di Marzamemi, della baia di Mazzarò di Taormina per intenderci. E a proposito di nome: si scrive Mazzarrona, con doppie consonanti come si legge in una tavola di fine Ottocento in cui viene indicato il porto doganale di “Mazzarrona” e le case “Mazzarrone”. Doppia zeta e doppia erre, dunque. Come il doppio obiettivo che la riqualificazione avrà: non solo ridare decoro a un rione che si estende su un tratto di costa stupenda ma anche renderlo più vivibile e contribuire al suo rilancio sociale.




Augusta. Autorizzazione Integrata Ambientale anche per la Buzzi Unicem dopo anni di attesa e diffide

C’è anche la Buzzi Unicem spa di Augusta tra i sei stabilimenti siciliani a cui l’assessorato Regionale al Territorio e Ambiente ha rilasciato l’Autorizzazione Integrata Ambientale. Su proposta del ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, il consiglio dei ministri il 13 giugno scorso aveva deliberato di diffidare la Regione Siciliana, richiedendo di definire i provvedimenti di conclusione degli iter autorizzativi entro e non oltre il 24 giugno. La Buzzi Unicem, come le altre sei azienda, ha potuto così vedere concluso un iter di lungaggini burocratiche che si era trascinato negli anni.
Soddisfatta l’assessore regionale, Maria Rita Sgarlata. “In tempi brevissimi siamo riusciti a recuperare un ritardo che si era accumulato negli anni e che avrebbe determinato gravissimi danni sia in termini occupazionali con la chiusura di ben sei impianti che in termini di gravissime sanzioni da parte dell’Unione Europea, che avrebbero causato all’intera regione siciliana seri danni economici”.




Storie e Scoperte dall'antichità. Il Colosseo siracusano, secondo solo a Roma e Verona

Lotte tra schiavi, combattimenti tra uomini e coccodrilli, cruente scene di leoni affamati davanti a coraggiosi combattenti. I gladiatori romani erano considerati idoli dai siracusani di età romana che, numerosi, affollavano un Colosseo tutto aretuseo: l’Anfiteatro romano di cui restano imponenti vestigia all’interno del parco archeologico della Neapolis.
Un luogo simbolo della città di epoca imperiale e delle tecniche edilizie straordinarie conosciute dai siracusani dell’antichità. L’Anfiteatro romano era in parte scavato nella roccia del colle Temenite e in parte costruito con poderosi blocchi di pietra estratti dagli schiavi nelle cave cittadine.
Per secoli subì rimaneggiamenti e venne scoperto solo alla fine dell’ottocento dal duca di Serradifalco che trovò in mezzo alla campagna i resti dell’imponente monumento.
Tra le tante curiosita’ di questo edificio secondo per grandezza solo agli anfiteatri di Catania e Verona, una piscina visibile ancora oggi sotto la chiesa di San Nicolo’ che serviva, attraverso un canale sotterraneo che giungeva sino al centro de monumento, a ripulire l’arena del sangue di belve e uomini.
Isabella Di Bartolo




Augusta. Il pattugliatore Diciottì trasborda 302 migranti soccorsi a sud di Lampedusa.Quindici le donne, due i minori. C'è anche un cadavere

Oggi al porto di Augusta nuovo sbarco di migranti. Sono 302 in tutto, tra loro 15 donne e 2 minori. Sono stati soccorsi a sud di Lampedusa da nave Libra, unità della Marina Militare impegnata nel dispositivo Mare Nostrum. 196 migranti erano a bordo di un barcone in legno (foto).  A bordo pure un cadavere in avanzato stato di decomposizione, quasi certamente vittima di un naufragio, recuperato al largo delle coste maltesi. I primi ad essere soccorsi sono stati 106 uomini a bordo di un gommone. Successivamente  la Guardia Costiera ha recuperato altri 196 profughi  Durante la navigazione è stato recuperato anche il cadavere di un altro migrante, con addosso il giubbotto di salvataggio e che molto probabilmente era in mare da giorni. Identificati quattro presunti scafisti. Tre di loro erano sul gommone, il quarto sarebbe stato al timone del peschereccio.




Siracusa. "Giacchetti meritava la nomina nel cda Inda. Grati a lui per quanto fatto": i ringraziamenti dell'Associazione Amici dell'Inda

Con la nomina del nuovo cda e del nuovo presidente della Fondazione Inda (il sindaco di Siracusa, Garozzo, ndr) si avvia a conclusione la fase commissariale, guidata dall’ex prefetto Alessandro Giacchetti. Diciotto mesi di lavoro alla guida della prestigiosa fondazione conditi da successi, anche personali, riconosciutigli con tanto di ringraziamenti dall’Associazione Amici dell’Inda. Il presidente, Enrico Di Luciano,  riconosce che il lavoro di Giacchetti – reso a titolo gratuito –  “ha determinato due stagioni di straordinari successi di pubblico, di incassi e di critica fra l’altro nei difficili ed importanti anni del Centenario”. Poi, a nome dell’Associazione Amici dell’Inda, Di Luciano manifesta il disappunto della mancata nomina dell’ex commissario nel nuovo cda “nella giusta e doverosa considerazione l’esperienza maturata sul campo e della quale ha dato ampia dimostrazione della sua valenza”.
Quindi un messaggio rivolto al nuovo consiglio di amministrazione della Fondazione Inda. “Consiglieri, ci aspettiamo che  guiderete la Fondazione con lo stesso impegno, con la stessa dedizione, con la stessa passione e, direi, con lo stesso amore con i quali Giacchetti ha diretto il Dramma Antico tenendo sempre alta la bandiera della legalità”.