Entrano nel vivo gli appuntamenti per la celebrazione della Pasqua a Ferla. Dopo la processione di ieri “U Signuri a Cruci” con l’Addolorata per le vie del Borgo, “A Scisa a Cruci” e “U Signuri a cascia”, con cui il Venerdì Santo è stato sottolineato, oggi pomeriggio sarà la volta, a partire dalle 16:30, del “U Lamentu do Sabatu Santu”, sfilata itinerante del complesso bandistico Santo Stefano Promartire di Aci Bonaccorsi, in provincia di Catania. Seguirà la consegna delle “Sciaccare” in piazza Crispi a cura dell’Agesci. La veglia in Chiesa Madre inizierà alle 20:30 di questa sera “A Calata da Tila”. Inizierà subito dopo la processione “A Bedda Matri o scontru”. L’attesa Sciaccariata, come sempre, è prevista per la mezzanotte. Poi a “Nuttata ca utata ra campana”. La Domenica di Pasqua, a Ferla, sarà caratterizzata, già dalle 5 del mattino, prima con A Bedda Matri o Scontru, che rappresenta la ricerca di Gesù Risorto da parte della Madre, per il giro dei “Sette Vaneddi”. Infine, U Scontru, a mezzogiorno. Le celebrazioni della Pasqua di Ferla sono una tradizione storica, dal 1861. Il sindaco, Michelangelo Giansiracusa, evidenzia la grande partecipazione da parte della comunità ferlese. Numerosi i turisti che, per l’occasione, hanno raggiunto o stanno raggiungendo il borgo della zona montana di Siracusa, uno dei più belli d’Italia. I riti pasquali tipici della settimana Santa di Ferla sono stati inseriti tra le eredità immateriali della Regione Siciliana. Nei giorni scorsi la comunicazione ufficiale al Comune di Ferla ed alla parrocchia San Giacomo Apostolo. La tradizione pasquale ferlese è stata inserita nel Libro delle Celebrazioni, Feste e Pratiche Rituali per la persistenza dei suoi elementi connotativi nel tempo. Il rito pasquale si pratica, infatti, da oltre 150 anni.
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