Siracusa. Natale senza Buoni Spesa, la giunta tarda a dare l’ok. “Ma non si rimarrà a mani vuote”

Niente Buoni Spesa a Natale per i cittadini siracusani poco abbienti.
Nonostante l’espressa volontà di erogare delle somme che potessero consentire a chi ne ha bisogno, di acquistare beni di prima necessità usufruendo della misura, la giunta comunale non avrebbe ancora dato il “via libera” alla proposta presentata dall’assessorato alle Politiche Sociali.
Il rischio è, pertanto, che i tempi siano ormai troppo stretti, anche nel caso in cui l’esecutivo retto dal sindaco Francesco Italia decidesse adesso di approvare la delibera necessaria.
Non tutto, però, sarebbe perduto. La Fondazione Terzo Pilastro, infatti, ha donato al Comune di Siracusa 100 mila euro, che potrebbero essere utilizzati proprio per finanziare i buoni spesa.
Questa, quantomeno, è la speranza dell’assessore Maura Fontana. E’ dunque corsa contro il tempo. Se quest’ ipotesi si concretizzasse, si potrebbe arrivare sul filo di lana o posticipare di qualche settimana l’accredito delle somme che sarebbero destinate ai beneficiari.
A lasciare ben sperare sarebbe, in questo caso, il fatto che il percorso è in fase più avanzata rispetto a quello relativo ai buoni spesa della Protezione Civile. “L’avviso è stato redatto e andrà in pubblicazione nei prossimi giorni- spiega l’assessore Fontana- Contiene i criteri stabiliti dalla Fondazione che ha scelto diversi comuni italiani per mettere somme a disposizione delle famiglie in difficoltà,soprattutto a seguito della pandemia”.
I buoni non saranno di valore particolarmente cospicuo, certamente non paragonabili alle somme impiegate con i Buoni Spesa della Protezione Civile.




Troppo violento, gli agenti ricorrono allo spray al peperoncino:condotto in un centro di salute mentale

Gli agenti sono stati costretti a ricorrere all’uso dello spray al capsicum per placare la sua ira. Un uomo di 35 anni è stato condotto in una struttura di salute mentale come stabilito dalla Procura della Repubblica di Siracusa. I poliziotti del commissariato di Lentini hanno eseguito ieri il provvedimento.
Attesa la personalità e l’indole violenta dell’uomo, gli operatori della Polizia prendevano tutte le precauzioni del caso ma lo stesso, alla vista degli agenti, si è avventato contro loro colpendoli con calci e pugni. Notevoli le difficoltà per bloccare il 35enne, denunciato infine anche per resistenza a pubblico ufficiale.




Estorsione,in carcere giovane di 22 anni: le vittime furono due anziani

E’ ritenuto responsabile di estorsione ai danni di una coppia di anziani. I Carabinieri della Stazione di Noto hanno eseguito un ordine di carcerazione per estorsione a carico di un giovane 22enne.
I Carabinieri hanno rintracciato il giovane e dato esecuzione al provvedimento della Procura di Siracusa che dispone a suo carico la detenzione per 4 anni e 8 mesi per una estorsione commessa nel 2019 .
L’indagine fu portata a termine dai militari della locale Stazione permettendo all’Autorità Giudiziaria aretusea di avere un quadro indiziario tale da rinviare a giudizio e condannare il giovane per estorsione.
Espletate le formalità l’arrestato è stato condotto presso la casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa.




Siracusa. Infermieri esasperati, protesta al Pronto Soccorso: “Paghiamo noi per tutti. Adesso basta”

La stanchezza degli infermieri del Pronto Soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa, quella accumulata da quasi due anni a questa parte, quella che negli ultimi mesi è diventata insostenibile.
Per renderla evidente e per dire basta, questa mattina gli operatori sanitari hanno organizzato un piccolo sit-in di protesta proprio nella struttura di via Testaferrata.
Le ragioni degli infermieri sono spiegate in un volantino che hanno distribuito durante la manifestazione.
Gli infermieri raccontano di uno stress lavorativo, da quando la pandemia ha fatto la sua comparsa, mai conosciuto prima. “Abbiamo spesso affrontato il lavoro a “mani nude” per via dell’enorme mole di accessi e all’inizio per l’ignoranza iniziale sugli sviluppi del Covid-19″.
Poi i problemi strutturali, con “la riduzione dei posti letto e perfino la chiusura di unità operative per fare spazio a chi deve essere ricoverato per via del virus. Il nostro ospedale- dicono gli infermieri- è così diventato un vero e proprio centro Covid”, sottraendo spazi e servizi a chi ha altre esigenze.
“La gente si riversa dunque al Pronto Soccorso- proseguono gli infermieri dell’Umberto I- Nonostante questo abbiamo sempre assicurato la cura, per cui stiamo stati formati”.
L’acqua trabocca dal vaso, però, quando l’indice degli utenti inizia ad essere puntato proprio contro gli infermieri, raccontano gli operatori dell’ospedale di Siracusa. Non ci stanno a sentirsi “offendere con aggettivi come delinquenti, svergognati senz’anima che rubano lo stipendio ed altre definizioni ancor peggiori. Non ci stanno quando la violenza verbale diventa anche fisica. Chiedono, dunque, che ciascuno, a ogni livello, si assuma le proprie responsabilità. Sembra, in altre parole, anche un appello all’Asp, affinchè gestisca la situazione trovando un punto di equilibrio, anche di organizzazione strutturale. “Adesso- chiosano gli infermieri- basta!”




Siracusa Capitale Italiana della Cultura 2024: i loghi delle altre e come funziona la competizione

La candidatura di Siracusa a Capitale Italiana della Cultura 2024 adesso ha anche un volto.
Dopo la cerimonia di sabato mattina al salone Borsellino di Palazzo Vermexio, è chiaro che a rappresentare la città sarà il profilo della ninfa Aretusa con i capelli colore del mare che diventa una QR code. È questo il logo inserito nel dossier sulla candidatura presentato il 19 ottobre al ministero della Cultura.
Altrettanto hanno fatto le altre città che ambiscono al prestigioso titolo.
La battaglia non si snoda certamente sul logo più bello. Comprensibile, tuttavia, la curiosità di vedere cosa hanno proposto le altre concorrenti.
Nel caso di Siracusa, il logo è stato presentato come “un simbolo dai chiari riferimenti: il legame tra la gloriosa storia antica e la modernità e sotto il claim “Città d’Acqua e di Luce” che richiama i due elementi caratterizzanti della città capaci di rapire tutti i visitatori”.
​«Dobbiamo lanciare il cuore oltre oltre l’ostacolo – ha detto il sindaco Italia, aprendo i lavori – perché la scommessa è difficile. Noi vogliamo arrivare fino in fondo ma per farlo dobbiamo abbandonare personalismi e particolarismi. Intanto, con il dossier, è stato fatto un lavoro enorme che comunque tornerà utile alla città in un momento che si presenta irripetibile. Grazie al Pnrr le amministrazioni potranno attingere a una parte consistente di fondi, anche per la cultura». Il QR code contenuto nel volto della ninfa consentirà di accedere ai contenuti del progetto e permetterà pure di scaricare l’app di Siracusa Capitale Italiana della Cultura per entrare nei contenuti interattivi».
Il dossier resta coperto da riserbo. Le 60 pagine presentate sono la sintesi di tremila pagine di proposte frutto, anche di 154 confronti con enti, associazioni e personalità effettuati dentro e fuori lo sportello aperto a Palazzo Vermexio. Sono stati presentati 15 interventi di recupero che porteranno all’apertura di 6 siti; 12 mostre di livello internazionale; 24 festival; 12 premi; 10 progetti multidisciplinari per le scuole; interventi di rigenerazione urbana per 45 milioni di euro; 12 i personaggi della storia siracusana di cui si intende approfondire le figure.
Insieme a Siracusa ci sono altre 22 città candidate al titolo di capitale italiana della cultura per il 2024. Dalle Alpi alla Sicilia, tante belle realtà ambiscono alla qualifica e, nelle settimane scorse, hanno recapitato al Mibac i loro dossier-candidatura con tanto di progetto culturale, organo responsabile del progetto, valutazione di sostenibilità economico-finanziaria e obiettivi perseguiti.
Le candidature, tra cui quella di Siracusa, saranno valutate da una commissione composta da 7 esperti del mondo della Cultura, delle arti, della valorizzazione territoriale e turistica istituita con decreto del Ministro. Entro il 18 gennaio 2022, la commissione selezionerà i 10 progetti finalisti che saranno invitati a delle audizioni pubbliche che si svolgeranno presso la sede del Ministero della Cultura entro il 1° marzo 2022. Siracusa ambisce ad entrare in questa short-list. “Se son rose, fioriranno” ha detto laconico l’assessore alla cultura, Fabio Granata, dopo che il dossier-candidatura di Siracusa è stato inviato al Ministero. Entro il 15 marzo 2022, la commissione proporrà al ministro della Cultura la candidatura ritenuta più idonea per l’anno 2024. Le altre candidate, in ordine alfabetico, sono:

Ala (Trento) – Ala. La cultura che avvolge

Aliano (Matera) – Aliano sguardi oltre confine

Ascoli Piceno – La cultura muove le montagne

Asolo (Treviso) – Asolo 2024 Capitale italiana della cultura

Burgio (Agrigento) – Ubertosissima civitas: Burgio città della ceramica e delle campane

Capistrano (Vibo Valentia) – Capistrano, la cultura ci ripopola

Chioggia (Venezia) – Chioggia, sale di cultura

Conversano con l’Area metropolitana di Bari (Bari) – Conversano 2024. Una nuova dimensione della cultura

Diamante (Cosenza) – Diamante 2024. La Storia ha un futuro brillante

Gioia dei Marsi (L’Aquila) – Il fiore tra le macerie

Grosseto – Grosseto 2024, naturalmente culturale

La Maddalena (Sassari) – La Maddalena Capitale italiana della cultura 2024

Mesagne (Brindisi) – Umana meraviglia

Pesaro (Pesaro e Urbino) – La natura della cultura

Pordenone – Pordenone, la porta si apre

Saluzzo con le Terre del Monviso (Cuneo) – Saluzzo Monviso 2024. Una montagna di futuro

Sestri Levante con il Tigullio (Genova) – Atlante culturale del Tigullio. Includere e valorizzare secondo l’ispirazione “baudelairiana”: luxe, calme et volupté

Unione Comuni Montani Amiata Grossetana (Grosseto) – Amiata 2024. Il respiro della cultura, la cultura respira

Unione Comuni Paestum-Alto Cilento (Salerno) – La cultura dell’Unione

Viareggio (Lucca) – Viareggio la cultura si sente

Vicenza – Vicenza 2024. La cultura è una bella invenzione

Vinci (Firenze) – Vinci 2024. cultura dell’impossibile




Siracusa nella piattaforma Anpr: ecco come funziona la nuova Anagrafe digitale, 14 certificati on line e gratis

La nuova piattaforma Anpr, l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente è operativa da oggi.
E’ “la banca dati nazionale che semplifica i servizi demografici per favorire la digitalizzazione e il miglioramento dei servizi a Cittadini, Imprese ed Enti” e Siracusa è tra i Comuni in cui da subito il nuovo sistema è utilizzabile, senza la necessità, dunque, di recarsi fisicamente presso i vari sportelli. I Comuni inseriti sono 7810, con 66.586.156 inseriti. Numeri aggiornati a ieri, come la stessa piattaforma rende subito chiaro.
Siracusa risulta inserita già dallo scorso maggio.
In parole semplici vuol dire che se prima “le nostre identità erano disperse in quasi ottomila comuni, oggi sono raccolte in un’unica Anagrafe.Si tratta di servizi gestibili da remoto che consentono di compiere in modo nuovo i compiti che prima facevamo di persona”.
Il sindaco, Francesco Italia ricorda come il Comune di Siracusa “sia tra i primi ad avere avviato i primi servizi entro la scadenza che ci era stata fornita. In questo momento- aggiunge- sono i certificati di nascita, morte e matrimonio rimangono fuori dalla gamma di servizi erogati on line. Entro la prossima settimana, tuttavia, si dovrebbe attivare anche questo passaggio. Con l’Anpr- osserva ancora il primo cittadino- riusciamo a garantire servizi più efficienti anche con le carenze di risorse che scontiamo. Più servizi puoi erogare on line, del resto, meglio puoi gestire il personale che hai a disposizione, dopo lo “svuotamento” di molti enti con “Quota 100″, per fare solo un esempio”.
Per usare i servizi della nuova piattaforma si può utilizzare lo Spid, la Carta d’Identità elettronica o abilitare all’uopo la tessera sanitaria.
Fin qui le notizie ufficiali.Probabilmente adesso servirà una fase di rodaggio,almeno per i nuovi servizi. Per altri, invece, quelli attivi già da alcuni mesi, il sistema è già collaudato. L’utilizzo dell’Anpr è un’opzione, non una scelta obbligatoria da parte degli utenti.
I certificati scaricabili saranno a regime 14.
Entrando nel dettaglio si possono ottenere on line i certificati di: nascita, matrimonio,cittadinanza,esistenza in vita,residenza,residenza AIRE,stato di famiglia e stato civile,residenza in convivenza,stato di famiglia AIRE,stato di famiglia con rapporti di parentela,
stato libero,anagrafico di unione civile e di contratto di convivenza.




Siracusa in fondo alla classifica sulla qualità della vita, Granata: “Manca la comunicazione, non i fatti”

“Mi sembra difficile poter sostenere che a Siracusa si viva peggio di Pordenone o Cuneo,
e la mia riflessione, che è anche una piena assunzione di responsabilità, riguarda i dati e la loro raccolta sulla base dei quali si stilano alcune classifiche sulla qualità della vita tra le province italiane, e che da decenni vedono relegata la provincia di Siracusa negli ultimi posti, in compagnia di tutte le province siciliane e meridionali”.
Con queste parole l’assessore alla Cultura, Fabio Granata commenta i dati che hanno a che fare con la classifica sulla qualità della vita pubblicata ieri e che vede Siracusa in fondo, alla posizione 104. Vuol dire al quart’ultimo posto nella classifica di Italia Oggi, esattamente come l’anno scorso.
“Indiscutibilmente-osserva Granata- le nostre città devono migliorare alcuni parametri che riguardano la raccolta dei rifiuti, i trasporti pubblici, la cura del verde, le ciclabili, le isole pedonali, la dispersione delle condotte idriche, il solare in spazi pubblici, la piantumazione di nuovi alberi. Ma quest’anno ho voluto analizzare i dati con particolare attenzione per capire i punti deboli della nostra Provincia(non solo Città) e ho scoperto, anche attraverso una interlocuzione diretta con Legambiente e con il Sole 24 ore, alcune chiavi di lettura forse ancor più gravi degli stessi risultati.Le Città della nostra provincia, pur avendo fatto sforzi non indifferenti, in particolare Siracusa, per migliorare alcuni aspetti che incidono sulla qualità della vita, paradossalmente non aggiornano con tempestività, ne tantomeno comunicano, i loro dati a chi li raccoglie, che sia Legambiente per il Sole 24 ore o che sia Italia Oggi”.
L’assessore entra, poi, in alcuni dettagli. “Premettendo che il valore delle classifiche non è certamente un parametro oggettivo-dice Granata- può rappresentare però un fattore determinante per dare fiducia al Cittadino nella possibilità di migliorare le cose. Dio solo sa quanto ne abbiamo bisogno. Scoprire quindi, fermandomi al Capoluogo, che dai dati non risultano Isole pedonali e che siamo fermi agli anni passati sulla piantumazione degli alberi, sulle ciclabili e sul numero dei passeggeri dei mezzi pubblici, non può che portarmi alla banale ma ovvia considerazione che le cose oltre a farle, vanno comunicate. Questo vale per Siracusa come per tutti i Comuni della nostra provincia ovviamente”.
E non è l’unico esempio. “Dopo aver piantato centinaia di alberi a partire dal “Bosco delle Troiane”, aver avviato per molti mesi una ztl molto estesa e rigorosa-va avanti Granata- supportata da due nuove linee pubbliche sempre piene di passeggeri e aver tracciato ciclabili per chilometri in Città, non trovare riscontri nelle classifiche può significare solo una cosa: i dati non sono raccolti con attenzione e/o non sono pubblicati e messi a disposizione dalle Amministrazioni con efficacia e tempestività”.
Infine una sollecitazione. “A questo punto-conclude l’assessore della giunta Italia- anziché aprire al solito rito delle polemiche sterili, i Sindaci, orfani anche in questo in Sicilia, delle Province a causa di quella follia che ha rappresentato la loro liquidazione, individuino dei soggetti all’interno delle loro amministrazioni che abbiano la responsabilità di tenere aggiornati i dati e di fornirli per tempo agli interlocutori, evitando di dare per scontata la loro conoscenza. Ovviamente questo non basta, poiché le Amministrazioni devono continuare a lavorare con serietà e attenzione sui progetti attraverso i quali costruire porzioni rilevanti di qualità della vita dei cittadini, e su questo c’è ancora tanto da fare. Ma per “fare”, proprio la fiducia diffusa tra i cittadini, anche da possibili progressi in queste classifiche, rappresenterà una grande e determinante spinta”.




Pugni in testa al marito fino a procurargli un’emorragia: denunciata donna di 33 anni

Sono al vaglio degli investigatori le ragioni alla base di un episodio di violenza di cui una donna di 33 anni si sarebbe resa responsabile ai danni del proprio marito.
La donna avrebbe picchiato violentemente l’uomo alla testa, con pugni tali da causargli un’emorragia intraparenchimale con una prognosi di 30 giorni.
Nel pomeriggio di ieri, gli Agenti delle Volanti, attesa la gravità delle ferite riportate dalla vittima, sono intervenuti al Pronto Soccorso dell’ospedale di Siracusa ed hanno, dopo i primi accertamenti, riscostruito la vicenda che ha visto il marito della donna dover ricorrere alle cure dell’ospedale. Erano le 13 quando sarebbe stato malmenato dalla 33enne all’interno del loro appartamento. Gli uomini diretti dalla dirigente Guarino hanno denunciato la donna per lesioni personali.




Siracusa. Concorso in autocalunnia, assoluzione per il presidente dell’Ordine dei Medici Madeddu

Il presidente dell’Ordine dei Medici di Siracusa, Anselmo Madeddu, assistito dagli avvocati Puccio Forestiere ed Ezechia Paolo Reale, è stato assolto dall’accusa di concorso in autocalunnia partita nel 2014 dal medico Salvatore Requirez, attuale Direttore Sanitario dell’ospedale Civico di Palermo. A deciderlo è stato il giudice del Tribunale di Siracusa al termine di un lungo processo. La vicenda risale a 21 anni fa e riguarda una lettera anonima indirizzata a Requirez nel 2000, quando era Commissario Straordinario della ASL di Siracusa. Il caso si risolse con una multa di 800 euro per diffamazione semplice, per fatti ai quali Madeddu si è sempre dichiarato estraneo. La vicenda si è riaperta nel 2013 quando il un uomo (G.C le sue iniziali) ha confessato alla Procura di Siracusa di essere stato il vero autore della missiva. Da qui la denuncia del Requirez di autocalunnia nei confronti di C.G. e di concorso in autocalunnia nei riguardi di Madeddu, accusato da Requirez di aver istigato C.G. in cambio di presunti favori. Al termine del lungo dibattimento, su richiesta del Pubblico Ministero, il giudice del Tribunale di Siracusa ha assolto il presidente Madeddu, appurando la non fondatezza delle accuse rivoltegli dal Requirez.
“Mio padre mi ha insegnato ad aver sempre fiducia nella Magistratura, ed il tempo alla fine è galantuomo. Ringrazio innanzitutto i miei legali Forestiere e Reale – dichiara Anselmo Madeddu – per la loro professionalità indiscussa e per la stima umana che mi hanno sempre mostrato. Sono soddisfatto dell’esito di questa lunga e stucchevole vicenda, che nel corso degli ultimi otto anni ha molto danneggiato la mia immagine. Una vicenda di presunta autocalunnia puntualmente pubblicizzata sui social da alcuni detrattori per ostacolare il sottoscritto in varie circostanze, a partire dalla mia candidatura alla nomina di Direttore Generale nel 2018, a quella di Direttore Sanitario e persino nel corso delle due ultime elezioni dell’Ordine dei Medici. Come mio stile, però, non sono animato da alcuno spirito di rivalsa. Non fa parte del mio DNA. Mi auguro soltanto che la sentenza del Giudice, che ha posto fine a questa annosa e strumentalizzatissima vicenda, possa servire a rasserenare gli animi, anche quelli di chi mi ha osteggiato, e a restituire serenità a tutto l’ambiente, nel segno di un fair play che non deve mancare mai nei rapporti che legano deontologicamente la categoria medica”.




Siracusa. “Parcheggi senza sbarre e fondi esigui per la segnaletica”, l’affondo di Fratelli d’Italia

La gestione dei parcheggi a pagamento a Siracusa al centro di un intervento del presidente del circolo Aretusa di Fratelli d’Italia, Paolo Cavallaro.
Dopo le dichiarazioni dell’assessore comunale alla Viabilità, Maura Fontana su FMITALIA e SiracusaOggi.it, l’esponente del partito di destra entra nel dettaglio e punta l’indice contro le scelte compiute da palazzo Vermexio.
“L’amministrazione comunale-ricorda Cavallaro- già da diversi mesi ha deciso di eliminare definitivamente le sbarre di entrata/uscita delle autovetture nei parcheggi Molo S. Antonio e Talete, sistema molto utilizzato e collaudato anche in altre Città e che garantisce efficacemente la sosta a “pagamento” ove prevista, con notevoli entrate soprattutto nella stagione turistica.Tali sistemi automatizzati -prosegue- hanno garantito, in passato, ingenti entrate nelle casse, sempre povere, del Comune. Immagino che l’amministrazione abbia valutato più conveniente non riparare e/o sostituire le sbarre danneggiate, oltre a non prendere in considerazione un contratto di pronto intervento nei parcheggi tipo full-service in caso di guasti, e puntare sul metodo di pagamento gratta e sosta e sull’azione sanzionatoria della Polizia Municipale”.
A Cavallaro i conti non tornano e chiede chiarezza. “Alla luce delle dichiarazioni dell’Assessore Fontana -prosegue- che ha riferito della disponibilità del Comune di appena 250 euro al giorno per il rifacimento della segnaletica e, quindi, anche delle strisce pedonali, è giusto che l’Amministrazione informi la cittadinanza se le entrate per la sosta negli anzidetti parcheggi siano rimaste invariate o se, invece, si siano drasticamente ridotte”. Quest’ultima è la sua idea.
Poi i toni si fanno più altri.
“Verserebbe in colpa grave-sostiene Cavallaro- un’amministrazione comunale che da una parte perdesse cospicue entrate dall’incauta gestione dei parcheggi, compiendo scelte antieconomiche, e dall’altra piangesse la carenza di fondi per il rifacimento delle strisce pedonali e per offrire servizi adeguati alle legittime aspettative dei cittadini. Ma d’altronde è chiaro che se n’é accorta, tanto che ha aumentato a dismisura le tariffe orarie dei posteggi!
Trovo ingiustificabile, infine, un appalto che consenta solo la messa in sicurezza di pozzetti e buche e allo stesso tempo non obblighi la ditta appaltatrice alla manutenzione ordinaria e straordinaria.Logica vorrebbe che il problema venisse affrontato una volta e per sempre, senza lasciare in giro per la città reti arancioni e paletti, pronti a trasformarsi, privi di illuminazione e strappati dalla violenza degli eventi atmosferici, in pericolose insidie stradali.
Mi auguro -conclude l’esponente di Fratelli d’Italia- che chi di dovere dia risposte, ma con dati economici alla mano, con umiltà”