Struttura turistica allacciata abusivamente alla rete elettrica: denunciato il titolare

Un’intera struttura turistica, con camere  e ristorante allacciata abusivamente alla rete elettrica. I Carabinieri di Cassaro hanno chiesto l’intervento dei tecnici dell’Enel i quali hanno accertato unitamente ai militari l’allaccio abusivo della struttura e dell’abitazione privata annessa mediante collegamento diretto con l’illuminazione pubblica. Il danno economico per la società elettrica è in fase di quantificazione ma, nel frattempo, il titolare dovrà rispondere di furto aggravato, reato per il quale è stato deferito alla Procura della Repubblica di Siracusa.




Droga in una busta, arriva la polizia: arrestato 64enne presunto pusher

Quando ha visto arrivare gli agenti delle Volanti, avrebbe tentato di disfarsi di una busta. Un 64enne siracusano è stato sorpreso dai poliziotti in via Santi Amato, durante un’attività di controllo del territorio finalizzata al contrasto allo spaccio nelle principali piazze del territorio.
Gli agenti hanno recuperato il sacchetto rinvenendo al suo interno 23 dosi di hashish. L’uomo  è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e posto agli arresti domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.
Nel corso degli stessi controlli, sempre in via Santi Amato, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato 11 grammi di marijuana.




Rapina e lesioni: carcerazione e condanna a due anni e sei mesi a Cavadonna

I Carabinieri della Stazione di Rosolini hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale presso la Corte d’appello di Catania a carico di un uomo del posto, già noto ai Carabinieri per i suoi numerosi precedenti.

L’uomo è stato raggiunto dall’ordine di carcerazione a seguito di una condanna per rapina e lesioni per cui deve scontare due anni e sei mesi di reclusione; una volta rintracciato è stato condotto dai Carabinieri presso la Casa Circondariale “Cavadonna“ di Siracusa ove permarrà per tutta la durata della pena.




Famiglia in quarantena, negativi solo in tre: “Noi vaccinati. Qualcosa vorrà dire…”

Il borgo è in zona arancione da sabato, come da ordinanza del presidente della Regione, Nello Musumeci e il sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa sta lavorando sodo per dare una spinta alle vaccinazioni contro il Covid-19. Per via delle restrizioni e per le difficoltà legate alla gestione della Zona Arancione, il primo cittadino ha anche dovuto rinviare Lithos, la rassegna nazionale di musica folk e popolare ideata dal direttore artistico Carlo Muratori.

Il dispiacere, condiviso con gli altri sindaci dei comuni della provincia interessati dal provvedimento, spinge Giansiracusa a a parlare di vita vera, di famiglie di Ferla che stanno affrontando, a causa del Covid, giornate particolarmente difficili.

E proprio una cittadina di Ferla, vaccinata (con tanta paura) e in quarantena, racconta su Facebook la propria esperienza e invita i concittadini a vaccinarsi. Il sindaco condivide quel post e ne mette in evidenza alcuni aspetti. Anche secondo lui vaccinarsi vuol dire ripartire.

“Questa, per me e la mia famiglia – racconta Marina – è la terza domenica trascorsa in quarantena…La prossima non sarà ancora finita. Come molti di voi già sanno, il 17 del mese scorso mia sorella è risultata positiva al Covid e via via mia mamma, mio fratello, mio cognato e per finire i due più piccoli (tutti non vaccinati). Gli unici ad avere tre tamponi  negativi in venti giorni siamo stati io, mio marito e mio papà , tutti e tre vaccinati con ciclo completo. Questo – ne deduce la cittadina ferlese – vuol dire due cose o che siamo stati fortunati o che il vaccino in qualche modo ha funzionato…A voi la scelta. Da qui al prossimo tampone anche noi vaccinati possiamo diventare positivi, si perché nessuno è immune, ma noi non stiamo mollando un attimo i piccoli positivi”.
Poi un passaggio, che è quello che Michelangelo Giansiracusa riprende anche nel suo post. “Io non voglio convincere nessuno a vaccinarsi perché farlo non è stato facile nemmeno per me -il pensiero di Marina – ho avuto paura come tutti ma ad oggi forse è l’unica strada che possiamo percorrere per tornare a riprenderci la nostra vita”.

Il sindaco ricorda che a Ferla “ci sono 21 positivi, tutti nuclei che vengono fuori dal contagio di alcune settimane fa. 17 di loro non sono vaccinati. Questo dovrà pur dire qualcosa. La storia che racconta Marina dice qualcosa di fondamentale e cioè che una fetta di popolazione ha paura del vaccino ma lo fa ugualmente per tutelare le persone a cui vuole bene. I sindaci devono tenere conto degli aspetti emotivi ma ovviamente anche della posizione di quegli operatori economici che hanno fatto tutto quello che i governi nazionale  e regionale hanno stabilito volta per volta”.

Da ottobre il Green Pass sarà obbligatorio per tutti i dipendenti pubblici. “E questo è un tema che certamente vedrà adesso un confronto con le organizzazioni sindacali, ma io vorrei porre in questa fase l’accento sul senso di responsabilità. Non è corretto organizzare di continuo feste e occasioni di ritrovo in un periodo come questo. Devo rispettare gli altri anche limitando questo tipo di comportamento”.




Ordigno e minacce per Musumeci: “Grave attacco in un momento di massima difficoltà”

“Le minacce al presidente Musumeci, accompagnate a un ordigno rudimentale sul binario ferroviari nel pressi di Militello in Val di Catania, sono un grave attacco al più alto rappresentante delle Istituzioni regionali portato, in modo vile, in un momento di massima difficoltà per tutti i siciliani”.
Così il sindaco di Siracusa, Francesco Italia esprime solidarietà al governatore, a cui ignoti hanno indirizzato un biglietto di minacce, posto in un pacco con ordigno esplosivo artigianale con presunti riferimenti alle proteste anti 5G.
“Le indagini faranno il loro corso-prosegue Italia- Intanto dovere di tutti è di rispondere a queste minacce sostenendo le Istituzioni siciliane e le persone che che vi sono impegnate. Piena solidarietà al presidente Musumeci”:
Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento del sindaco di Melilli, Giuseppe Carta..“Il ritrovamento di un ordigno e la lettera di minacce rivolte al Presidente Musumeci-commenta il primo cittadino- ci indignano e ci preoccupano allo stesso tempo. A nome mio e di tutta l’amministrazione comunale di Melilli, esprimo vicinanza e solidarietà al Presidente Nello Musumeci e confido nel lavoro degli inquirenti”.




Siracusa. Giuseppe Grienti nuovo dirigente della Polizia Amministrativa e Sociale

Giuseppe Grienti è il nuovo Dirigente della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Siracusa.  Primo Dirigente della Polizia di Stato, laureato in Giurisprudenza ed in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni, il funzionario è in servizio dal 1989, dopo aver frequentato il corso di formazione presso l’Istituto Superiore di Polizia, è stato assegnato presso la Questura di Palermo dove ha diretto l’Ufficio Volanti, nel luglio del 1990, per poi ricoprire tutta una serie di incarichi presso la Questura aretusea e nei Commissariati di Pubblica Sicurezza della provincia, quali: dirigente del Commissariato di Avola per un anno fino a settembre del 1992, Vice Capo di Gabinetto della Questura fino al 10 marzo del 1994, dirigente dell’Ufficio Stranieri e del Commissariato di Ortigia fino al maggio del 1995.
Nei successivi 4 anni è stato, prima dirigente dell’Ufficio Personale della Questura di Siracusa, successivamente ha diretto per tre anni il Commissariato di Priolo Gargallo, per 4 anni il Commissariato di Pachino e per 9 anni il Commissariato di Noto.
Dal 2015 ha diretto l’Ufficio Immigrazione della Questura di Siracusa.
A gennaio 2018 Grienti è stato promosso Primo Dirigente della Polizia di Stato.
Nel corso del lungo periodo in cui ha diretto i Commissariati siracusani, numerosissime sono state le operazioni di polizia giudiziaria portate a termine che hanno permesso di assicurare alla giustizia gli autori di vari reati, incidendo pesantemente sulle articolazioni criminali, organizzate e non, presenti sul territorio.
Da Dirigente dell’Ufficio Immigrazione,  ha dato ulteriore prova di grande professionalità e capacità organizzative nel fronteggiare l’eccezionale emergenza del flusso migratorio, caratterizzata dai numerosissimi sbarchi verso le coste della provincia di Siracusa.
Dall’agosto 2018 ha diretto la Divisione P.A.S.I. della Questura di Catanzaro e successivamente, da giugno 2019, quella della Questura di Enna.
Nel corso della ventennale esperienza professionale, significativi sono stati gli apprezzamenti per il lavoro svolto dalle varie Procure con le quali il funzionario ha avuto modo di lavorare raggiungendo sempre risultati encomiabili.




Siracusa. Slitta il Pride 2021: “Senso di responsabilità visti i dati Covid”

“C’è solo la strada su cui puoi contare. La strada è l’unica salvezza. C’è solo la voglia e il bisogno di uscire. Di esporsi nella strada e nella piazza. Perché il giudizio universale. Non passa per le case. Le case dove noi ci nascondiamo. Bisogna ritornare nella strada. Nella strada per conoscere chi siamo” – cantava Giorgio Gaber, a sottolineare la fondamentale importanza della partecipazione diretta, fisica, a ribadire l’orgoglio di difendere i diritti di tutti nel rispetto delle differenze di ognuno.
Il Comitato del Siracusa Pride, proprio in considerazione di quanto il corteo sia espressione di libertà ed affermazione dei diritti LGBT+, riflettendo che nelle attuali condizioni epidemiologiche di impennata dei contagi da Covid19 non sarebbe possibile garantire adeguate misure di sicurezza per l’affluenza dei partecipanti, investendosi di una grande responsabilità, ha deciso di rinunciare a svolgere sia il corteo previsto per il 12 settembre prossimo, che iniziative alternative in forma statica che ne snaturerebbero il significato, intraprendendo comunque attività di informazione ed educazione “Verso il Pride 2022″.

In qualità di portavoce del Comitato del Siracusa Pride, composto anche da: Amnesty International – Gruppo Italia 85, Arci, Arciragazzi Siracusa 2.0, Ass. Culturale A Bedda Sicilia, Astrea in memoria di Stefano Biondo, C.A.V. Ipazia, CGIL, Cobas Scuola Siracusa, Giosef Siracusa, No all’Odio – Movimento di contrasto ai discorsi d’Odio, R.E.A.(Rete Emporwerment Attiva) – Rete Degli Studenti Medi, UIL, Unione Degli Studenti Siracusa, Zuimama Arciragazzi, hanno rilasciato una dichiarazione il presidente di Stonewall Siracusa, Alessandro Bottaro e la presidente di Arcigay Siracusa, Lucia Scala.

Dichiarazioni congiunte che vedono le due associazioni LGBT+ e l’intero Comitato unite nel pensiero espresso da Bottaro e Scala: “Siamo corpi in movimento, siamo orgoglio, identità, spesso non previste e sottaciute. Siamo un fiume di musica e colore che contamina positivamente le strade dei Pride, dove ognuno trova espressione e libertà. A malincuore e con profondo dispiacere abbiamo deciso di non fare nessuna manifestazione che non contenga al suo interno il corteo, cuore delle identità di tutte le persone lgbt+ e fulcro vivo della storia, dai moti di Stonewall fino ai giorni nostri. Oggi più che mai, avremmo avuto bisogno di esprimere noi stessi, le nostre identità, le nostre famiglie. Avremmo dovuto dare forza al DDL Zan che rischia la morte in culla. Tutto questo avremmo dovuto fare, ma ci siamo arresi al nostro senso di responsabilità ed alle nostre coscienze consapevoli dei limiti che il periodo ci impone. Ciò non esclude che, stiamo già lavorando a numerosi eventi, alcuni che sosterranno il dibattito a favore del DDL Zan, ed altri che ci traghetteranno <Verso il Pride 2022>, dove finalmente potremo scendere nuovamente nelle strade e nelle piazze con la nostra favolosa presenza ed i nostri meravigliosi arcobaleni a sei colori, a dispetto degli ignoranti e omofobi di turno. Continueremo a lavorare rimanendo presenti sul territorio collaborando con tutte le associazioni del Comitato per assicurare la tutela dei diritti di tutti. Non riusciremo a colorare le strade nemmeno quest’anno ma la nostra voce continuerà a farsi sentire sempre più forte”.




Fuoco in un camper a Marzamemi: grave un uomo, trasportato in elisoccorso a Catania

Sono diversi gli aspetti ancora da chiarire. Secondo i primi elementi trapelati, ci sarebbe un incendio alla base dell’incidente in cui è rimasto coinvolto un uomo, ieri a Marzamemi. Per lui, a causa delle ustioni riportate, si è reso necessario il trasporto in elisoccorso all’ospedale Cannizzaro di Catania, dove si trova ricoverato per le cure del caso. L’incendio è divampato intorno alla mezzanotte, a quanto pare all’interno di un camper in cui si trovava l’uomo rimasto vittima dell’incidente. Ulteriori dettagli emergeranno nelle prossime ore. Atteso il bollettino medico da parte dei sanitari del nosocomio catanese.




Siracusa. Pistole e munizioni nascoste in casa, 38enne ai domiciliari condotto in carcere

Pistole e munizioni detenuti illegalmente. Nella serata di ieri, agenti delle Volanti hanno arrestato in flagranza di reato Rugani Danilo, siracusano di 38 anni.
Gli uomini, diretti dalla dott.ssa Guarino, si sono presentati a casa dell’arrestato per effettuare un controllo di routine, attesa la circostanza che lo stesso si trovava ai domiciliari per aver ferito, nel gennaio scorso, un suo rivale a colpi di pistola.
I Poliziotti si erano insospettiti perché il trentottenne tardava ad aprire la porta di casa e, nel mentre, udivano un rumore come di un oggetto metallico che cadeva sul pavimento.
Poco dopo, quando Rugani ha aperto il portone di casa, gli agenti hanno notato un evidente nervosismo, decidendo di effettuare un’accurata perquisizione domiciliare.
In effetti, lo spunto investigativo dava risultati positivi in quanto gli uomini delle Volanti rinvenivano, in un mobile posto nel corridoio dell’abitazione, due pistole semi-automatiche calibro 7,65 modificate e relativi caricatori, riforniti con munizionamento del medesimo calibro.
Pertanto, dopo le incombenze di legge e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, Rugani Daniele è stato arrestato e condotto nella Casa Circondariale di Cavadonna.




Avola. Furto in casa in pieno giorno: dopo 4 mesi arrestati un uomo e una donna

Nella scorsa primavera, un sabato pomeriggio, una coppia di Avola (SR) lasciò momentaneamente la propria abitazione per recarsi al supermercato. Un’ora sola di assenza durante la quale ignoti ebbero il tempo di accedere all’abitazione asportando elettrodomestici, una cucina in ferro, 2 televisori e denaro contante pari a circa 25.000 euro che la coppia teneva in casa.
Sul luogo intervenne per il sopralluogo la pattuglia della Stazione di Avola (SR) che, oltre a ricercare tracce dei rei all’interno dell’abitazione, acquisì le immagini di videosorveglianza della zona verificando la presenza, in orario compatibile con il furto, di un autocarro che transitava in una via adiacente a quella dove era ubicata l’abitazione svaligiata. Il furgone si vedeva transitare dapprima vuoto e successivamente carico di elettrodomestici simili a quelli denunciati dalle vittime.
La targa del mezzo, solo parzialmente visibile, è stata ricostruita con un complesso lavoro degli investigatori che hanno verificato tutte le possibili combinazioni alfanumeriche fino a risalire al suo proprietario, un 53 enne di Noto (SR).
Coadiuvati da personale del Nucleo Operativo di Noto, i militari di Avola hanno quindi rintracciato l’autocarro presso l’abitazione del proprietario e dopo una perquisizione hanno rinvenuto la refurtiva, subito restituita ai legittimi proprietari.
Le indagini tuttavia non si sono interrotte ed attraverso l’analisi dei profili social dell’indagato, si è giunti all’identificazione di una donna, vicina al principale indagato, che a seguito di complessi accertamenti si è potuta collocare in compagnia dell’indagato al momento del furto.
Raccolti tutti gli elementi di colpevolezza, i Carabinieri di Avola hanno richiesto ed ottenuto dall’Autorità Giudiziaria di Siracusa una misura cautelare per entrambi i soggetti, tratti in arresto qualche giorno fa e condotti rispettivamente l’uomo presso la casa circondariale “Cavadonna “ di Siracusa e la donna presso la propria abitazione, ove permarrà agli arresti domiciliari.