Siracusa da record europeo con i 48.8 gradi di Lucifero

I 48.8 gradi in provincia di Siracusa fanno record di caldo, tanto da far parlare gli esperti di pagina di storia climatica. I dati ufficiali sono quelli relativi  alla fiammata africana, portata da un poderosa avanzata di un promontorio anticiclonico subtropicale con isoterme di +30°C a 1500 metri di quota tra Sicilia e Sardegna.

Prima di oggi in provincia di Siracusa, il record italiano era stato raggiunto con i  48,5 gradi di Catenanuova raggiunti nel 1999. Per quello europeo, invece, il precedente era stato raggiunto ad Atene.



Siracusa. Bufera Pd-giunta Italia, l’affondo di Giansiracusa: “Scorrettezza politica e democratica”

“Mentre è in atto uno sconvolgimento del quadro politico sia regionale che siracusano, caratterizzato da sorprendente spregiudicatezza e finalizzato a salvaguardare posizioni e interessi individuali, una parte del Pd siracusano riunito in direzione cittadina, non solo sceglie senza alcun contraddittorio di non sostenere la giunta Italia, ma con un comunicato stampa, liquida dal partito  due assessori che non ha indicato né in alcun modo sostenuto nel corso di questi anni di governo”.

E’ duro il capo di gabinetto, Michelangelo Giansiracusa nei confronti del Partito Democratico, dopo la presa di posizione della forza politica che ha smesso di sostenere l’amministrazione retta dal sindaco, Francesco Italia.

“Tutto ciò-sostiene Giansiracusa- avviene senza che sia emersa una sola motivazione specifica nel merito, in spregio ad ogni regola di correttezza politica e democratica. L’asprezza dei toni ed il precipitare degli eventi, nonostante le ripetute aperture da parte del sindaco Italia, tradiscono l’evidente difficoltà di un partito che da anni a Siracusa appare dilaniato da guerre di posizioni interne e totalmente scollato dalla città”.

Giansiracusa fa, poi, una sorta di riassunto degli avvenimenti politici e soprattutto dei risultati ottenuti dal Pd. “L’unico deputato locale eletto che transita prima in Italia viva e poi alla Lega-ricorda- l’impossibilità di presentare una lista alle scorse amministrative siracusane ma l’inserimento di un simbolo in una lista civica che, paradossalmente, ottiene il 5% solo grazie ai voti di un giovane candidato indipendente che risponde al nome di Andrea Buccheri, il loro candidato sindaco che arriva quarto grazie a tre liste delle quali due realizzate da soggetti oggi transitati alla lega di Salvini.

Ci sarebbe da sbracciarsi per ridare respiro a un’esperienza politica importante sul piano nazionale e a livello locale per sostenere e supportare una giunta che, nonostante le enormi difficoltà dovute alla pandemia e al depauperamento di risorse subito dalla città, in questi primi tre anni, procede con coerenza raggiungendo risultati che fanno pienamente parte della tradizionale agenda del partito democratico: raccolta differenziata al 55%, acqua pubblica, nuovo ospedale di secondo livello, piste ciclabili, ztl in centro storico, avvio concreto dopo circa 30 anni di una soluzione per l’accoglienza ai lavoratori migranti stagionali che diventa modello nazionale, lotta contro gli insediamenti fotovoltaici a tutela del paesaggio, finanziamenti per il recupero di immobili sottratti alla mafia, regolamento dei beni comuni, progetti finanziati per nuovi housing sociali, finanziamenti per oltre 12 milioni di euro per il recupero e la riqualificazione di immobili sociali, 16 milioni per nuovi parchi, sottoservizi e rammendo di quartieri periferici, due nuove scuole per l’infanzia a Cassibile e contrada carrozzieri da 3 milioni ciascuna con i fondi del pnrr, la candidatura a capitale italiana della cultura 2024 e la lista potrebbe continuare”.

Giansiracusa non ha dubbi. “Esistevano evidenti motivi politici per rinnovare e rilanciare, così come auspicato dal Sindaco Francesco Italia e dai Movimenti civici “Lealtà e Condivisione” e “Oltre”, il Patto per la Città sottoscritto da Fabio Moschella e dal Pd-conclude il capo di gabinetto del Comune di Siracusa- Invece il pd prende le distanze in modo irresponsabile e senza alcun contraddittorio dall’amministrazione e da un programma la cui realizzazione potrà subire un’ulteriore accelerazione nei prossimi due anni. La giunta comunale va avanti in modo coerente e senza tentennamenti, con una precisa scelta di campo e di valori, insieme ai movimenti e ai cittadini che l’hanno sostenuta e aprendo a quei settori della società civile, dell’associazionismo e della politica cittadina che condivideranno la nostra visione progressista e solidale”.




Siracusa. Riforma delle Camere di Commercio, le associazioni di categoria sul piede di guerra

La Consulta delle Associazioni di Categoria della provincia di Siracusa torna a prendere posizione sulla riforma delle Camere di Commercio. Lo fa con un documento in cui esprime forti perplessità e chiede il coinvolgimento delle associazioni del territorio. Non esclude ulteriori iniziative e tornerà a coinvolgere la deputazione nazionale e regionale.

Nel documento, la Consulta delle Associazioni di Categoria della provincia di Siracusa, prende atto “che il dibattito sulla riorganizzazione delle Camere di Commercio in Sicilia rischia di svolgersi senza il coinvolgimento diretto dei territori e dei corpi intermedi, rappresentativi delle istanze e degli interessi delle forze economico produttive, ritiene indispensabile che la Regione Siciliana, prima di esercitare qualsiasi delle competenze attribuitele dall’art. 54 ter comma 1 e 2 della legge 106/2021, convochi e proceda all’audizione delle associazioni territoriali di categoria delle province coinvolte nell’eventuale procedimento di riorganizzazione delle circoscrizioni Camerali”.

“Nelle more – proseguono i presidenti delle associazioni aderenti- pur rilevando che la nuova norma ci consente di riaprire il dibattito sulla necessaria revisione dell’attuale sistema di accorpamento delle Camere di Commercio del sud est, che ha visto sempre marginale ed ininfluente il ruolo delle imprese siracusane, si esprimono forti perplessità sulla soluzione prevista, in quanto piuttosto che indicare un serio percorso di riorganizzazione complessiva del sistema camerale siciliano, è intervenuta su una singola Camera di Commercio, stabilendone lo scioglimento e prevedendo la costituzione di una circoscrizione territoriale ricomprendente le provincie di Siracusa, Ragusa, Agrigento, Caltanissetta e Trapani”.

Una soluzione che alla Consulta sembra “del tutto arbitraria, non sorretta da elementi che ne attestino la convenienza sotto i profili di efficienza e di sostenibilità economica rispetto al sistema camerale precedente e che non considera in alcun modo, né le difficoltà di gestione di una circoscrizione camerale di dimensioni così elevate, né, tanto meno, la profonda differenza del contesto socioeconomico di provincie così distanti fra loro”.

Una forte contrarietà alla Camera di Commercio ricomprendente le province di Siracusa, Ragusa, Agrigento, Caltanissetta e Trapani quella espressa attraverso il coordinatore Enzo Rindinella, soluzione in realtà ben distante dalle richieste che erano state avanzate e sottoposte alla deputazione regionale e nazionale affinché i deputati siracusani si facessero promotori di “una modifica generale ed astratta della legge Madia, che certamente ha mostrato evidenti problemi in questi primi anni di applicazione”.

Dopo Ferragosto partiranno nuove consultazioni. L’idea è anche quella di tornare a discutere con i rappresentanti della deputazione espressa dalla provincia di Siracusa “per individuare la migliore soluzione nell’interesse del territorio”.




Siracusa. Covid, Sicilia verso la zona Gialla: poco incoraggianti i dati in provincia

Il caso di Rosolini, con i suoi 187 contagi Covid-19 secondo l’ultimo rapporto disponibile (relativo alla giornata di ieri), i 75 casi di Avola, fra cui i 7 sanitari del pronto soccorso (sei dei quali vaccinati), i 55 nuovi positivi registrati ieri in provincia di Siracusa ed il trend che resta in crescita.

E’ questa la situazione attuale relativa all’andamento della pandemia nel territorio. Sono diversi i sindaci che sono tornati a rivolgere ai propri concittadini appelli che invitano alla prudenza, al rispetto delle norme anti-contagio e a quelle di buon senso: dall’uso della mascherina nei luoghi chiusi al mantenimento delle distanze. Parole che si scontrano, tuttavia, con le stesse disposizioni di legge, che consentono una serie di comportamenti poi definiti a rischio. Incongruenze che si riflettono sull’andamento dei contagi, a prescindere dal dibattito, sempre rovente, sulle regole legate al Green Pass.

In Sicilia ci sono 15.197 positivi (secondo il report di ieri), +848 rispetto alle 24 ore precedenti.

Lo sguardo è puntato sulle decisioni che saranno dunque assunte con altissima probabilità per la Sicilia e per la Sardegna, che dal 16 agosto potrebbero tornare in zona Gialla. In Sicilia i contagi sono lievitati in maniera esponenziale, sestuplicati, addirittura, in poco più di un mese.




Droga nascosta in via Boscarino: rinvenuta una busta con 8 dosi di cocaina

Droga in via Boscarino. Gli uomini della Volanti hanno rinvenuto una busta di cellophane contenente 8 dosi di cocaina. Lo stupefacente è stato posto sotto sequestro. Il rinvenimento è il risultato di servizi finalizzati al contrasto allo spaccio ed al consumo di droga. Passate al setaccio le principali piazze di spaccio del capoluogo. Indagini in corso.




Melilli. Riduzione Covid anche per la Tari 2021: ecco chi e quanto risparmierà

Dopo il via libera del consiglio comunale di Melilli, la riduzione Covid delle tariffe Tari 2021 diventa operativa. Riguarderà le utenze non domestiche. Su proposta del Sindaco e Assessore al Bilancio ed ai Tributi, Giuseppe Carta,  anche per il 2021 ci saranno delle riduzioni relative al tributo, soprattutto per tutte quelle attività che non hanno potuto espletare con continuità il proprio lavoro per via delle chiusure e della situazione straordinaria di emergenza sanitaria derivante dalla diffusione dell’epidemia da COVID- 19. Le riduzioni ammontano al 25% della parte variabile e riguardano associazioni, musei, biblioteche, scuole, cinema, teatri, impianti sportivi, hotel, attività artigianali, ristoranti, bar e molte altre attività consultabili sul sito del Comune di Melilli. “Sono molto soddisfatto– afferma il sindaco Giuseppe Carta – che il Consiglio Comunale abbia deliberato sulla mia proposta di riduzione delle tariffe Tari per per le utenze non domestiche”. “Si tratta di un sostegno concreto alle attività produttive del nostro Comune che sono state chiuse e che adesso potranno richiedere la riduzione della parte variabile della tassa per tutto il periodo di chiusura forzata”. “La nostra città – ha proseguito il Primo Cittadino – dimostra di saper dialogare, capire e porre rimedio, anche e soprattutto in periodi difficili, per il bene comune e per quelle categorie economiche più colpite dalla pandemia”.




Patto etico-ambientale-occupazionale tra comuni ad alto rischio: la proposta parte da Priolo

Sottoscrivere un patto etico-ambientale-occupazionale per la riconversione e il rilancio del polo petrolchimico, insieme ai 6 Comuni dell’area ad alto rischio ambientale, Siracusa, Priolo, Melilli, Augusta, Floridia, Solarino, alla zona industriale, al Governo nazionale e regionale. E’ la proposta illustrata nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta presso l’aula consiliare del Comune di Priolo Gargallo.
“Per 50 anni – ha esordito il sindaco Pippo Gianni – abbiamo subito in maniera indiscriminata solo inquinamento, malattie e morte. A fronte di questo, lo Stato è risultato assente. Oggi possiamo approfittare del fatto che la Comunità Europea ha indicato come vie prioritarie per impegnare le risorse europee, i temi dell’ambiente e del lavoro. Sappiamo che queste risorse ci sono e dunque è il momento giusto per rilanciare il nostro territorio. Attraverso il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza o con il bilancio dello Stato, chiediamo un intervento sulle industrie che hanno già pronti progetti di riqualificazione, di transizione ecologica ed energetica. Il Governo nazionale e quello regionale devono avere la sensibilità di capire che è necessario investire adesso nelle zone industriali, nei siti contaminati di interesse nazionale, come compensazione nei confronti dei cittadini e del territorio. Oggi – ha continuato Pippo Gianni – si parla tanto di riscaldamento globale. Anni fa ho ideato il Piano Energetico Ambientale, rifacendomi al protocollo di Kioto, ma quando sono stato mandato via dall’ARS è stato messo da parte, così come accaduto con il Piano di Risanamento Ambientale, con la Legge 23 sull’imprenditoria femminile, energia, ricerca e innovazione. C’è un silenzio colpevole da parte della Regione siciliana e da parte dello Stato, che ha le risorse e fa finta di non sapere che ogni anno la Sicilia versa 40 miliardi di euro di prelievo fiscale, 16 miliardi solo dalla provincia di Siracusa, dei quali non ritorna indietro nulla. Ho proposto al viceministro Laura Castelli, in visita sabato scorso a Siracusa, di farsi carico di proporre un disegno di legge che preveda proprio un intervento di restituzione del prelievo fiscale ai siti contaminati di interesse nazionale”.
“A settembre – ha detto il presidente del Consiglio comunale, Alessandro Biamonte – convocheremo una seduta di Consiglio comunale aperta ai deputati nazionali e regionali, ai sindacati, alle Istituzioni locali, alle associazioni ambientaliste, a quanti hanno voce in capitolo e ruotano attorno alla zona industriale, per mettere in moto tutti quei meccanismi virtuosi per cercare di immaginare un futuro possibile nella nostra provincia, dove la stella polare deve essere l’occupazione, la salute e la tutela dell’ambiente e del cittadino. Abbiamo il dovere morale di tutelare il cittadino e il territorio e porteremo avanti l’iniziativa dei Consigli comunali itineranti cominciata nel 2020 e stoppata a causa del Covid. Cercheremo di capire qual è il piano industriale, sostenendo le industrie, in un’ottica di eco-compatibilità. Chiediamo – ha concluso Biamonte – di attivare la cosiddetta “Area di Crisi Industriale Complessa”, per mettere in moto tutti quei meccanismi virtuosi al fine di garantire la transizione energetica con i nuovi investimenti. Insieme al sindaco Gianni abbiamo preparato un documento da inviare a tutti i sindaci della provincia di Siracusa, per sollecitare il Governo nazionale e regionale rispetto ai finanziamenti europei”.
“Come ha detto il sindaco Gianni – ha affermato il vicesindaco e assessore all’Ambiente del Comune di Solarino, Paolo Signorino – siamo attenti a ciò che sta accadendo a livello economico, alle somme che la Comunità Europea ha assegnato all’Italia. Per questo è bene che si stabilisca un patto tra i sindaci dei 6 Comuni ad alto rischio ambientale. Il Comune di Solarino darà il proprio supporto a questa iniziativa che salvaguarda non solo l’ambiente ma anche il futuro dei nostri figli”.
“I nostri comuni – ha sottolineato il presidente del Consiglio comunale di Melilli, Guido Marino – sono a vocazione industriale e purtroppo l’industria si trova oggi in grave difficoltà. Per questo bisogna diversificare il territorio e creare nuovi modelli di sviluppo, nell’ambito del turismo, dell’energia, dell’agricoltura, dell’ambiente. Da soli i Comuni non vanno da nessuna parte, insieme si possono trovare quelle soluzioni alternative per rilanciare il territorio”.
“Ciclicamente – ha detto il capogruppo di maggioranza, Luca Campione – si ripropone lo stesso problema, la grande industria è in sofferenza e sembra dimenticata dallo Stato. In questo momento di transizione ecologica sembra assurdo che il sito di Priolo Gargallo, il secondo in Europa per estensione, non sia contemplato in questo progetto. Sono qui a portare la voce del Consiglio comunale e quindi del popolo priolese. Noi tutti siamo stanchi di accendere lumini per i morti di malattie tumorali, di avere malformazioni neonatali a causa dell’inquinamento e siamo pronti ad avere una seria collaborazione con le industrie, che possono coesistere assieme alla cittadinanza, come accade al nord dell’Italia e in nord-Europa, ma con i giusti criteri. Bisogna fare investimenti, decarbonizzare e creare industrie ecocompatibili. Non possiamo più accettare il ricatto occupazionale e un territorio devastato e vogliamo che il nostro sito torni ad essere produttivo come una volta”.
“Ci accodiamo al progetto del sindaco Gianni – ha affermato Cristina Stelo, rappresentante di una parte delle associazioni ambientaliste ed ecologiste del comune di Augusta – e siamo favorevoli a queste iniziative pro ambiente”.
“Necessario – ha detto Cinzia Di Modica, rappresentante del Comitato Stop Veleni – attuare una transizione ecologica vera, abbandonare sempre più il fossile e orientare le risorse verso le energie rinnovabili. Ci vorranno tanti anni ma bisogna pur iniziare. Il problema della nostra provincia va affrontato nella sua interezza, quindi non solo dal punto di vista ambientale ma anche occupazionale e sanitario. Per questo devono essere coinvolte tutte le parti in causa ed è fondamentale organizzare incontri tematici in cui vengono affrontati man mano tutti gli argomenti”.
Presenti alla conferenza stampa anche l’assessore all’Ecologia e Ambiente del Comune di Priolo, Santo Gozzo e il consigliere comunale Giuseppe Guzzardi.




Fuoco vicino Sortino: circa 30 ettari in fumo, soccorsi via terra e mezzo aereo in azione

Ancora fiamme nella zona montana della provincia di Siracusa. Un vasto incendio ha reso necessario l’intervento di tre squadre dei Vigili del Fuoco e di squadre forestali, oltre ad un mezzo aereo nelle campagne intorno alla strada provinciale di Sortino. Circa 30 ettari sono andati già in fumo. Una situazione particolarmente delicata quella che si è venuta a creare e che i soccorritori stanno fronteggiando.

La densa colonna di fumo sprigionata è stata visibile a chilometri di distanza.

Notizia in aggiornamento.




Di nuovo al buio la Siracusa-Belvedere: “Rubato materiale elettrico”, l’ex Provincia corre ai ripari

La Belvedere-Siracusa torna al buio e torna al buio perchè qualcuno ruba il materiale elettrico che alimenta i corpi illuminanti e poi torna a rubare quello che viene posizionato al posto degli elementi rimossi. Un cane che si morde la coda e di cui fanno le spese i cittadini/automobilisti alle prese con una strada particolarmente pericolosa se la visibilità viene a mancare.

Dopo anni di prese di posizione, battaglie, tentativi di individuazione di soluzioni, per quella strada la storia sembrava chiusa e con un lieto fine. Ed invece si torna a doverne parlare, anche se in termini diversi.

A chiedere la collaborazione dei cittadini sono i leghisti Vincenzo Vinciullo e Mauro Basile.
I tecnici dell’ex Provincia sono dovuti intervenire due volte di seguito per riattivare l’impianto. Dopo la prima sostituzione, infatti, nuovamente i ladri sono entrati in azione.
Questa mattina, nuovo intervento, dopo avere appurato la sottrazione dei fili di alimentazione di 20 corpi illuminanti. L’episodio è stato denunciato alle forze dell’ordine.
“In questa vicenda, veramente amara-commentano Vinciullo e Basile-  in cui nessuno ha rispetto per la vita umana che adesso continuerà ad essere a rischio dal momento che quel tratto stradale +è particolarmente pericoloso e necessita di una illuminazione costante, il coinvolgimento dei cittadini è quanto mai necessario.
Se riuscissimo ad individuare almeno il giorno in cui è avvenuto il furto, potremmo assicurare alla giustizia gli autori dell’accaduto, recuperare i fili e di conseguenza riattivare il servizio, se invece non si riuscirà ad accertare gli autori materiali del furto, è chiaro che difficilmente l’impianto potrà essere riattivato in quanto la ex Provincia non ha le risorse necessarie per poter realizzare nuovamente l’impianto elettrico terminato da qualche mese.Facciamo appello ai cittadini -concludono i due esponenti della Lega Sicilia- perché forniscano ogni utile indizio per ritrovare i fili rubati”.




Siracusa. Aumento dei contagi in Sicilia, Zappulla: “Musumeci e Razza non hanno nulla da dire?”

(cs) “La Sicilia è la regione con la crescita esponenziale peggiore per nuovi contagiati e ormai all’ultimo posto per cittadini vaccinanti: e questo avviene nel cuore della stagione turistica. Chi si occupa di sanità in Sicilia e nei territori, il Presidente Musumeci e l’Assessore Razza non hanno nulla da dire di questo disastro?” – lo dichiara Pippo Zappulla segretario regionale di Art1 Sicilia.

“E’ gravissima l’inadeguatezza di questo governo siciliano a gestire e governare una fase così delicata e difficile; la si smetta con il gioco delle strumentalizzazioni politiche – afferma Zappulla – perché è paradossale e gravissimo che alcuni esponenti del governo regionale pur con ritardo e a fasi alterne provino a promuovere la campagna vaccinale e il green pass mentre alcuni esponenti degli stessi partiti organizzino contemporaneamente manifestazioni contro i vaccini e il pass”.