Vaccinazioni per gli studenti maturandi: in Sicilia si parte il 26 maggio

Via libera in Sicilia, dal 26 maggio, alla vaccinazione per gli studenti maturandi. Lo prevede un’ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci, appena firmata. Visto l’approssimarsi degli esami negli istituti secondari di secondo grado, gli alunni, volontariamente e senza prenotazione, potranno essere immunizzati. Due le tipologie di vaccino che saranno impiegate, in base all’età. Per i maggiorenni si farà ricorso al siero monodose Janssen o in mancanza AstraZeneca. Ai minorenni, invece, verrà somministrato quello Pfizer.




Siracusa. Lieto fine per il piccolo Karim: operato grazie ad una cospicua donazione privata

Il piccolo  Karim è stato operato e adesso sta molto meglio. Il piccolo, di soli sei mesi, è’ stato sottoposto a Roma al delicato intervento maxillo facciale di cui aveva bisogno a causa di una malformazione congenita.

Tutto questo è stato possibile grazie ad una gara di solidarietà che è stata lanciata dall’associazione Astra in memoria di Stefano Biondo attraverso Rossana La Monica. L’appello partito dai microfoni di FMITALIA è stato ascoltato da tanti. Tra loro, dal Direttore delle Relazioni Esterne Isab Lukoil, Claudio Geraci. Il gruppo  ha voluto fare la propria parte, mettendo a disposizione della famiglia una donazione per poter sostenere i costi del viaggio, del vitto anche per la famiglia a Roma e di tutto quello che da soli, mamma e papà, non sarebbero stati in grado di sostenere. Astrea si era già fatta carico  di molte spese, a partire dalle visite che avevano preceduto la decisione dei medici di sottoporre il piccolo- solo sei mesi- al delicato intervento.

“E’ stata un’operazione importante- racconta Rossana La Monica- Karim, per via del forte dolore, non riusciva  all’inizio nemmeno ad attaccarsi al seno della madre. I primi giorni sono stati davvero duri. Ma adesso va molto meglio. Mangia, sorride. Ci saranno altri impegni ed altre necessità in futuro per il piccolo. Ci saranno i controlli da effettuare, nuovi viaggi a Roma, ma adesso siamo sereni e abbiamo le forze per sostenere lui e la sua famiglia. Questa -conclude- è la cittadinanza attiva che desideriamo. Un ringraziamento va anche alla Utiltec per il proprio contributo”. 

Perchè il meccanismo funzionasse, si è creato quello che il Rettore del Santuario, Padre Aurelio Russo, definisce un “cerchio della gioia”. “Karim -racconta Padre Aurelio- aveva bisogno di preghiere ma anche di un fatto concreto, di qualcuno che mettesse le mani in tasca. Il Santuario ha fatto da ponte per questa generosa elargizione, che fa onore a chi se n’è preso cura. Quando si fa il bene, è un gesto che rimane per sempre nel cuore di chi lo riceve e soprattutto nel cuore di Dio”.

 

Il direttore delle Relazioni Esterne Isab Lukoil racconta di essersi “trovato una mattina ad ascoltare l’appello di FMITALIA relativamente a questa richiesta. Come spesso accade -prosegue- in queste occasioni, la vicenda ha attirato la nostra attenzione e, attraverso la serietà dell’associazione e dell’iniziativa e  la disponibilità di padre Aurelio, le intenzioni di ognuno sono diventante opportunità di creare una comunione degli intenti. Un insieme di sforzi che hanno prodotto la possibilità di sostenere questa famiglia in un momento così importante per il piccolo”.

 




Siracusa. Cornicione pericolante in viale Zecchino, intervengono i vigili del fuoco: traffico rallentato

Circolazione a rilento, a metà mattinata, nella zona di viale Zecchino. A motivare il rallentamento del traffico è stato un intervento condotto dai Vigili del Fuoco, chiamati a mettere in sicurezza un cornicione pericolante in cima ad un edificio che si trova di fronte alla farmacia della zona.

Per poter svolgere le operazioni in sicurezza, i pompieri hanno avuto la necessità di utilizzare buona parte della carreggiata. Il traffico è stato in buona parte dirottato su viale Tisia.

La circolazione è tornata fluida subito  dopo il termine dell’intervento, condotto anche con l’utilizzo di un’autoscala.




Pallanuoto. Match che vale una stagione per l'Ortigia: "Alla nostra portata ma battaglia tosta"

È la partita che vale una stagione e servirà un’Ortigia perfetta per provare a vincerla con uno scarto di 4 gol, così da conquistare il 5° posto e la qualificazione in Euro Cup, senza nemmeno passare dalla lotteria dei rigori. Un’impresa non semplice, che però i biancoverdi tenteranno di fare nella piscina di casa, sperando di ritrovare quella fiducia e quella condizione mentale che, nella prima metà della stagione, aveva regalato risultati straordinari. L’approccio al match sarà decisivo, così come l’attenzione a non commettere gli errori che hanno deciso in negativo il punteggio dell’andata. In panchina, quasi certamente mancherà ancora Piccardo, sostituito dal vice Goran Volarevic. Bisognerà dare tutto, come si ripetono i giocatori in questi giorni, per far rimanere l’Ortigia nelle coppe europee e chiudere al meglio una stagione logorante e complicata.

Alla vigilia, a dare la carica, dall’alto della sua infinita esperienza, è Stefano Tempesti: “La squadra è pronta, ci stiamo allenando bene, sopperendo a un’assenza importante come quella del mister. Volarevic sta facendo un lavoro eccezionale e la squadra è a sua completa disposizione per cercare di fare l’impresa, perché questa è una partita importante. Tre gol di svantaggio sono tanti, ma è anche vero che se fai una buona partenza si possono recuperare. È una gara alla nostra portata, che certamente va preparata molto bene, contro un avversario di altissimo livello. Niente è impossibile ma dobbiamo essere consapevoli che ci aspetta una grande battaglia “.

Il portiere biancoverde traccia la strada che l’Ortigia dovrà seguire per ribaltare il risultato dell’andata: “A Trieste ci è mancato l’approccio alla gara, purtroppo poi a loro è girato tutto bene e a noi è andato tutto male. È un fatto di concentrazione, di presenza e di saper sfruttare al meglio anche gli errori dell’avversario. Loro sono stati più bravi in questo e a ogni minima distrazione ci hanno punito severamente. Quindi dobbiamo far sì che questo rapporto si inverta e che siamo noi a sfruttare ogni loro minima distrazione. Lo ripeto: è un match alla nostra portata, se abbiamo un approccio e una concentrazione degni dell’Ortigia. La pressione legata al fatto di non vincere da tempo non ha un peso psicologico sulla squadra. Pesa più il fatto di non essere riusciti a raggiungere determinati risultati che erano nelle nostre possibilità. Ora vogliamo centrare l’obiettivo e dimostrare al presidente e ai nostri dirigenti che siamo in grado di sostenere questo tipo di partite e di farlo senza problemi”.

Per Stefan Vidovic l’Ortigia deve pensare solo a giocare al meglio e ad evitare gli errori visti a Trieste: “Siamo all’ultima partita della stagione, la più difficile di tutte, la più importante per noi e per il club, dato che c’è in palio l’Europa. Siamo costretti a vincere con più di tre gol, ma noi non dobbiamo pensare al risultato, dobbiamo pensare solo a non ripetere gli errori commessi nel match di andata e a giocare concentrati. Io credo che se non facciamo gli errori di Trieste, se giochiamo come noi sappiamo fare possiamo ottenere un risultato positivo. Non abbiamo dimenticato come si gioca, dobbiamo solo ritrovare noi stessi”.

“Trieste è un ottimo team, con giocatori molto esperti – conclude Vidovic -, ma non credo che sia migliore di noi. Dobbiamo solo tornare a giocare al nostro livello. Se ci riusciremo, allora avremo ottime chance di vincere e qualificarci in Euro Cup. Nella nostra testa dobbiamo pensare che si parte da zero a zero, entrare in acqua con grande voglia e concentrazione. Certo non è un momento fortunato per noi ma non è il momento di parlare di questo, né cercare scuse. Dobbiamo essere ancora più concentrati e dare il 100%, forse anche qualcosa in più, per sperare di centrare l’obiettivo”.




Zona industriale, assemblea unitaria dei sindacati: lavoro e sicurezza, "da qui riparte lotta"

In tanti questa mattina si sono dati appuntamento nel piazzale della mensa ovest della zona industriale di Priolo. L’assemblea unitaria di Cgil, Cisl e Uil ha rappresentato innanzitutto un monito ed un appello: “Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro”. Il tema delle cosiddette morti bianche è tornato al centro dell’attenzione, purtroppo, dopo l’ennesima tragedia.

Cgil, Cisl e Uil hanno voluto porre l’accento sulla situazione della zona industriale siracusana, anche alla luce del  protocollo d’intesa siglato con la Regione per il riconoscimento di “area di crisi industriale complessa” con l’accesso ai fondi M.I.S.E. e la possibilità di una riconversione energetica che si traduca nella salvaguardia ma anche l’opportunità di nuovi posti di lavoro.

Sul palco, gli interventi di Vera Carasi, segretaria generale della Cisl Ragusa Siracusa, Alfio Mannino, segretario generale Cgil Sicilia e Paolo Pirani, segretario generale Uiltec Nazionale. Ma anche i delegati hanno raccontato, da lavoratori, la loro esperienza ed hanno urlato la rabbia di chi, per lavorare, è costretto a subire una serie di conseguenze che, in casi estremi e che si sono ripetuti nel tempo, diventano un punto di non ritorno, la tragedia, la morte sul lavoro.

Pirani ha ricordato le battaglie che nella zona industriale di Siracusa sono state combattute nel 2015. All’epoca i sindacati dicevano no alla vendita di Versalis ad un fondo straniero. Ci furono momenti di tensione e il rischio che si arrivasse all’intervento determinato della polizia. ” Fu l’inizio di una battaglia vittoriosa- ricorda l’esponente nazionale del sindacato- Fu mantenuta una prospettiva di lavoro. Oggi siamo qui a manifestare perchè quella dignità e quei diritti, quel futuro che a fatica abbiamo conquistato,  sembrano disperdersi. Lo dicono i tre morti al giorno sul lavoro che si registrano in Italia, i cambi d’appalto in cui qualche lavoratore perde il proprio posto e il proprio futuro”. Poi un avvertimento alle aziende della zona industriale.  “State attenti-ha detto Pirani- Non parlare con il sindacato, con i lavoratori, rischia di creare una catastrofe sociale. Il profitto non può essere il punto di riferimento delal dignità dell’uomo. Lo è la sicurezza, come lo è la giusta retribuzione”.

Secondo Mannino, “da questo 20 Maggio parte una grande vertenza del Paese. Non accettiamo un mondo di appalti e subappalti sulla base del massimo ribasso. La spesa per la sicurezza non può essere comprimibile perchè a morire sono le nostre ragazze e i nostri ragazzi”. Importante, per l’esponente regionale della Cgil, puntare sulla formazione, “in cui il tema della salute e della sicurezza siano prioritari, fin dalla scuola. Questo è il luogo in cui oggi può partire la ricostruzione- ha proseguito Mannino- Il mondo del lavoro vuole cambiare questo Paese”.




Pachino. Fiera Digitale, l'istituto Bartolo approda alla finale nazionale con la mini impresa Eco-Ozon Ja

Si chiama Eco-Ozon Ja la mini impresa ideata da 7 dei 24 ragazzi soci fondatori del Dipartimento di Elettronica dell’istituto M.Bartolo di Pachino. La scuola ha partecipato anche quest’anno alla Fiera Digitale di JA (Junior Achievement), la più vasta organizzazione no profit al mondo dedicata all’educazione economico-imprenditoriale nelle scuole, in collaborazione con EIT Food (European Institute of Technology. La mini impresa “ECO-OZON JA” è riuscita a superare la finale regionale, riservandosi così un posto alla BIZ Factory 2021, la finale nazionale di Impresa in azione. Danny Mariajosee Fiorilla, Andolina Gabriele e Di Rosa Giorgio sono i tre studenti che hanno convinto la giuria presentando una idea imprenditoriale innovativa riguardante un ozonizzatore smart. Coordinati dal prof. Sebastiano Giannitto e dal coach Diego Mariani di ABB, hanno ricevuto i complimenti da una giuria di esperti nel settore imprenditoriale e tecnologico per “la capacità di trasmettere in modo molto incisivo lo spirito imprenditoriale credendo nelle potenzialità del proprio prodotto, conducendo una convincente ricerca di mercato che ne ha evidenziato l’utilità e gli sviluppi successivi, nel garantire ambienti e alimenti più sani”.
Come tutti gli altri ozonizzatori, Eco-Ozon è un dispositivo che trasforma l’ossigeno in ozono, un gas che per il suo alto potere ossidante a temperatura ambiente, è in grado di ripulire l’aria e acqua da muffe, lieviti e batteri, bloccando anche il meccanismo di riproduzione virale tipico dei virus rendendoli inermi. Queste sue capacità ne favoriscono l’utilizzo in numerose applicazioni in campo igienico-alimentare ed anche in agricoltura come disinfettante naturale e come conservante di alimenti. Tuttavia un uso improprio degli ozonizzatori può provocare pericolose intossicazioni da ozono e l’insorgenza di infezioni respiratorie. Il problema che questi ragazzi si sono posti è stato, di conseguenza, quello di trovare una soluzione per garantire la salute e la sicurezza degli utenti dotando questo tipo di dispositivi di sensori e componentistica per: tenere sotto controllo la concentrazione di ozono sprigionata; intervenire immediatamente in caso di incidenti accidentali; attivare il processo inverso di decomposizione dell’ozono in ossigeno; accelerare il tempo di fruibilità dei locali; garantire al contempo il tempo di conservazione di alimenti anche all’interno di un frigo o tramite trattamento pre-imballaggio; gestire il tutto da remoto tramite smartphone.

Hanno collaborato: Giorgio Di Mauro,  Vincenzo Sgandurra, Ganarachchi Suwin Mendia. “Questa vittoria -ha commentato Danny- la dedichiamo a tutti gli studenti che per il covid hanno perso tutte le esperienze e le occasioni formative come questa: stare in contatto con i propri amici e vincere un evento del genere insieme è stata la prima vera emozione dopo tutti i mesi di limitazioni dovute alla pandemia. Dedichiamo questa vittoria al prof. Sebastiano Giannitto che ha messo corpo e anima per aiutarci nell’impresa che sicuramente porteremo avanti e svilupperemo”.




Siracusa. Uomo violento con l'ex, oltre all'ammonimento scatta anche il ritiro della patente

Ammonimento e ritiro per tre mesi della patente di guida. Ne è destinatario un uomo ritenuto colpevole di violenze domestiche nei confronti della sua ex compagna. E’ quanto ha disposto il questore di Siracusa. Il provvedimento rientra tra le azioni di tutela nei confronti di donne maltrattate o sottoposte a Stalking.
Secondo quanto appurato dalla polizia, durante la convivenza con la propria compagna, l’uomo avrebbe manifestato la sua indole violenta tanto da indurre la donna a cessare il rapporto sentimentale.
L’ex compagno, non pago, avrebbe continuato  a porre in essere molestie e violenze nei confronti della donna tanto da provocare il provvedimento di ammonimento ,  completato con la richiesta al Prefetto di sospensione momentanea della patente di guida, così da privare il presunto autore delle molestie della possibilità di raggiungere la donna per reiterare i comportamenti illegali.




Condannata per maltrattamenti sui figli: 35enne assolta in appello

La Terza sezione penale della Corte di appello di Palermo, all’esito della camera di consiglio di lunedì 17 maggio  ha riformato la sentenza di condanna emessa nel 2019 dal tribunale di Palermo, dichiarando assolta la donna G.M. di 35 anni, di origini pugliesi ma da anni trapiantata a Pachino, dopo una burrascosa esperienza matrimoniale a Palermo.
La donna, difesa dall’avvocato Giuseppe Gurrieri, quando viveva a Palermo, madre di tre figli minori, aveva dovuto interrompere la sua esperienza matrimoniale affidandosi all’aiuto di un istituto caritatevole e decidendo di affidare volontariamente i tre bambini ad una comunità per minori in difficoltà, per sottrarli ad una esistenza in cui la miseria la faceva da padrone.
Seguivano anni difficili e dolorosi procedimenti dinanzi al Tribunale per i minorenni che decideva di dichiarare adottabili i tre figli minori revocando la potestà genitoriale alla donna, ritenuta inadeguata ad essere madre.
A ciò si aggiunse un procedimento penale che vedeva la donna accusata del reato di maltrattamento in famiglia per avere costretto i figli a vivere in precarie condizioni igienico-sanitarie, in condizioni di promiscuità, costringendoli al nomadismo con l’aggravante di averli percossi in reiterate occasioni, come appunto riteneva la Procura e per come era scritto nel decreto che disponeva il giudizio.
Nel 2017 fu condannata dalla seconda sezione penale del Tribunale di Palermo a  4  anni di reclusione. Il  suo legale – in appello- ha chiesto l’assoluzione della propria assistita.
I giudici della Corte di Appello hanno dato credito alle ragioni della difesa, riconoscendo alla donna l’assoluzione per l’insussistenza del fatto anche in presenza della intervenuta prescrizione del reato che sarebbe stata una pronuncia di implicita ammissione della colpevolezza della donna sebbene non seguita da alcuna condanna.
“Non posso che essere pienamente soddisfatto della decisione -commenta l’avvocato Gurrieri- anche e soprattutto perchè l’assoluzione della mia assistita le restituisce la dignità che il Tribunale per i minorenni prima e il tribunale penale poi le avevano tolto, facendola apparire come una mamma inadeguata e addirittura una mamma mostro, quando invece lei, seguendo l’istinto materno aveva sempre ed in ogni modo protetto i suoi figli, non certamente costringendoli al nomadismo ma coinvolgendoli in una dolorosa fuga dalla miseria e portandoli con sé di casa in casa, dove veniva di volta in volta ospitata, fino alla decisione di affidarli alle cure di una comunità dove lei stessa si recava più volte alla settimana, per non perdere il contatto coi figli, fino a quando una decisione del Tribunale dei minori glielo impedì”.




Noto. Manomette il contatore per non pagare l'energia elettrica, denunciato 38enne

Il misuratore di energia era stato bypassato mediante la realizzazione di un allaccio diretto. Denunciato 38enne. L’accusa è di furto aggravato di energia elettrica, notificata dagli agenti del commissariato di Noto.
Nel corso dei controlli di prevenzione generale, finalizzati a contrastare i furti di energia elettrica, gli uomini del Commissariato, con il personale della società erogatrice dell’energia elettrica, hanno effettuato un sopralluogo per condurre verifiche su un’utenza di un immobile dell’area costiera. Sono subito emerse le manomissioni applicate. L’intestatario, vistosi scoperto, ha ammesso le proprie responsabilità.




Siracusa. Covid-19: 51 nuovi positivi in provincia, attesa per il ritorno in Zona Gialla

Sono 51 in provincia di Siracusa i nuovi casi di Covid-19 accertati. L’aggiornamento fornito dalla Regione Siciliana, sulla base del bollettino quotidiano del Ministero della Salute, parla di un ulteriore decremento del numero dei ricoveri nella regione rispetto a ieri: – 37.  In terapia intensiva sono in cura 124 persone (1 in meno rispetto a ieri). Il dato dei guariti è pari a 1454 persone. 19 i decessi. I nuovi soggetti positivi rilevati sono 603. I tamponi molecolari processati sono stati 7854. I tamponi rapidi sono stati 12353.
Per quanto riguarda i nuovi positivi nelle altre province siciliane: 67 ad Agrigento, 17 a Caltanissetta, 183 a Catania, 4 ad Enna, 65 a Messina, 179 a Palermo, 6 a Ragusa, , 31 a Trapani.

La Sicilia attende il passaggio alla zona gialla previsto per il 17 maggio prossimo, con le relative riaperture e l’allargamento delle maglie rispetto alla condizione attuale.