Giorno del Ricordo, una targa per le vittime delle Foibe al Monumento ai Caduti

Una targa commemorativa sarà posizionata nell’aiuola prospicente il Monumento ai Caduti d’Africa per commemorare le vittime delle Foibe. Mercoledì 10 febbraio , “ Giorno del Ricordo”, si svolgerà una breve cerimonia. L’obiettivo del Comune è quello di  “conservare e rinnovare la memoria di quella tragedia che portò al massacro ma anche all’esodo dalle loro terre di istriani, fiumani e dalmati”. L’appuntamento è fissato per le 10,30. Oltre al sindaco, Francesco Italia, ci saranno gli assessori alle Politiche Culturali, Fabio Granata ed alla Pubblica istruzione Pierpaolo Coppa, oltre ad una rappresentanza di alunni degli Istituti Wojtyla e Raiti.




Siracusa. Sabotato nella notte il manifesto contro l'aborto, il messaggio diventa: "Il corpo è mio"

Sabotato durante la notte da  ignoti attivisti il manifesto di ProVita e Famiglia contro l’aborto, ritenuto da un folto gruppo di associazioni discriminatorio. Qualcuno, com’è accaduto anche in altre città italiane, ha coperto parte del testo, lasciando scoperte soltanto le parole che compongono la frase “il corpo è mio”. Originariamente, invece, il 6×3 di viale Santa Panagia mostrava il  volto sorridente di una giovane donna che regge un cartello con su scritto “Il corpo di mio figlio non è il mio, sopprimerlo non è la mia scelta”. Una scelta che le associazioni hanno contestato aspramente,ricordando, in un comunicato congiunto, un vecchio slogan messo in campo durante le lotte delle femministe per raggiungere la piena autodeterminazione delle donne: “il corpo è mio e decido io!” . Le associazioni hanno giudicato “discutibili le campagne di disinformazione ad opera di pseudo associazioni antiabortiste, che ha tapezzato l’Italia di cartelloni irrispettosi nei confronti delle donne e della loro dignità. Un’onda di pseudo moralizzazione che ha toccato ieri anche la città di Siracusa”. All’amministrazione comunale il gruppo di associazioni ha chiesto l’immediata rimozione di quei manifesti.  Ma qualcuno, nella notte, ha pensato di far prima.




Siracusa. Il manifesto sull'aborto, Cavallaro (Fratelli d'Italia): "Quel messaggio difende la vita"

Reazioni dopo la presa di posizione di un gruppo di associazioni che hanno fortemente criticato il manifesto contro l’aborto apparso ieri in viale Santa Panagia, nell’ambito della campagna ProVita. Ad intervenire, questa mattina, è Paolo Cavallaro del circolo Aretusa di Fratelli d’Italia. “Stupisce -commenta Cavallaro- che associazioni che parlano di pace, di multiculturalità e di inclusione si scaglino con tale violenza nei confronti di un manifesto in cui si riconosce comunque una parte importante della popolazione mondiale. Il tema è antico -prosegue- e ci saranno sempre contrapposizioni tra chi riconosce la libertà della madre di potere scegliere sempre e comunque sulla vita di una piccola creatura indifesa e chi invece ritiene che questa libertà incontri limiti nella sacralità della vita, attraverso una visione spirituale e non materialista della società, e vuole mettersi in ascolto e aiutare le donne che vogliono scegliere la vita e non la morte”. Cavallaro prosegue osservando che “questo manifesto in realtà difende la vita, la vita del più debole, dell’indifeso, dell’inconsapevole e quindi, in qualche modo, ricorda alla donna di meglio riflettere sulla volontà di abortire e che c’è anche l’Istituto del non riconoscimento, che consente alla donna-dice ancora-  di mettere al mondo un figlio senza riconoscerlo perché venga dato ad altra famiglia che voglia e possa accoglierlo con amore”. L’esponente di Fratelli d’Italia punta l’indice contro le associazioni. “La libertà e la pluralità di pensiero e la democrazia, principi tanto da loro invocati- protesta Cavallaro- non possono esserlo in modo unidirezionale, ma vale per tutti, quindi anche per chi non la pensa come loro, per chi difende la vita, per chi trasmette messaggi di amore e difende chi non può parlare, non sa parlare, non può difendersi, non può decidere. È un invito alle donne a scegliere il rispetto della vita, in contrapposizione a disvalori imperanti purtroppo che privilegiano il relativismo morale e il consumismo affettivo. Nessuno tocchi quei manifesti in nome della  libertà- il suo monito- La Destra politica ha fatto da sempre una scelta in difesa della vita contro la cultura della morte. Da avvocato-conclude-  sono pronto a difendere i movimenti pro vita da questi assurdi attacchi intolleranti e intollerabili ad un manifesto e alla libertà di espressione”.




"Vaccini per gli impiegati e non per chi processa tamponi", protesta dei laboratori analisi

Un comportamento incomprensibile, che danneggia chi è da quasi un anno in prima linea. Sono diversi gli operatori sanitari che contestano una gestione della campagna di vaccinazione in provincia di Siracusa. Si sentono esclusi , nonostante una circolare li indicasse come soggetti a cui somministrare il vaccino anti-Covid nella prima fase. Nel dettaglio si tratta di chi lavora nei laboratori di analisi, che effettuano tamponi rapidi. “Sono sconvolta dal comportamento dell’Asp di Siracusa- tuona la dottoressa Maria Angela Ricupero, titolare di un laboratorio della zona sud- Non siamo stati convocati noi, ad eccezione di qualcuno, ma nemmeno i medici di base. E’ stato però vaccinato il  personale amministrativo dell’azienda sanitaria provinciale, persone che lavorano dietro una scrivania e non, come noi, con il virus che ti passa fra le mani. Ragusa ha agito in maniera ben diversa. Nella vicina provincia, tutti i colleghi sono già stati vaccinati e la campagna sta proseguendo come da prima circolare, a cui poi, inspiegabilmente, ne è seguita una seconda”. La professionista fa notare come “persone come me processano 100 tamponi al giorno. Sono anche stata impegnata nei drive-in tamponi. Lo faccio perchè metto a disposizione le mie competenze ma essere poi bistrattata in questo modo di certo non lo tollero. E’ sacrosanto che il personale delle Usca venga subito vaccinato. Su questo nulla da ridire ovviamente. Idem per chi lavora negli ospedali. Ma che poi si proceda con gli impiegati che non hanno nessun contatto con il virus, lasciando noi ad attendere, questo proprio no”.  La posizione della dottoressa Ricupero  è condivisa da diversi altri colleghi, anche nel capoluogo. Non è escluso che tutto questo, nei prossimi giorni, possa essere messo nero su bianco in un esposto.




Siracusa. Rocambolesco inseguimento della Municipale: da Ortigia alla zona alta, momenti di tensione

Rocambolesco inseguimento ieri pomeriggio per tutta la città. Una pattuglia della polizia municipale ha bloccato un uomo che sfrecciava a bordo di un autocarro in cattive condizioni e, nonostante l’ora buia, a luci  spente. Durante un servizio di controllo del territorio, l’uomo è stato notato dagli agenti in Ortigia. Intimandogli l’Alt, l’uomo avrebbe dapprima osservato l’indicazione, salvo scendere dal mezzo con fare minaccioso, urlando ai vigili che non intendeva essere sottoposto a controllo. Un modo di agire particolarmente violento, tanto che avrebbe anche battuto i palmi contro il vetro dell’auto della Municipale. A quel punto, velocemente, sarebbe nuovamente salito a bordo dell’autocarro per darsi alla fuga. Ne è scaturito un inseguimento attraverso corso Umberto, via Diaz, via Luigi Cadorna, in cui l’uomo avrebbe anche tentato di speronare l’auto dei vigili urbani in retromarcia. Poi avrebbe pericolosamente imboccato due sensi unici. Fasi concitate che non sono di certo passate inosservate. Nel frattempo, la pattuglia ha chiesto supporto. Un’altra pattuglia è arrivata in supporto. La corsa si è conclusa in via Andrea Palma, nei pressi di viale Zecchino. Vedendosi braccato, l’uomo ha abbandonato l’autocarro proseguendo la sua fuga a piedi. Il mezzo è stato sottoposto a confisca e condotto in depositeria. Erano nel frattempo sopraggiunti i finanzieri di una pattuglia in transito e una pattuglia della polizia. Non sarebbero mancate ulteriori minacce, anche di morte, all’indirizzo dei poliziotti municipali e della forze dell’ordine in supporto. L’uomo, già noto alla giustizia, aveva subito lo scorso dicembre il sequestro dell’autocarro. Sul mezzo anche un cane di proprietà dell’uomo, che è stato affidato ad una volontaria.




Siracusa. Ideal Service, "Odissea nell'appalto" : i sindacati preannunciano una nuova mobilitazione

“Si preannuncia un 2021 di precarietà e lotte sindacali per quanto riguarda i 15 lavoratori e lavoratrici dell’appalto attualmente affidato ad Ideal service che svolgono attività di front office, portierato e protocollo”. Questo quanto temono Filcams Cgil e Uiltucs Siracusa, dopo “l’ennesima scadenza non prorogata”.   I sindacati di categoria annunciano una mobilitazione nelle prossime ore e ricordano come si tratti di “attività indispensabili per il Comune che garantiscono l’apertura delle sedi, il corretto contingentamento ed il servizio di protocollo all’anagrafe ed allo stato civile. Una situazione che da mesi i sindacati denunciano rincorrendo una politica ed una dirigenza che non ha mai cominciato seriamente a programmare in base allo spacchettamento che ha voluto attuare ( il servizio prima era incluso nell’unico appalto di supporto all’amministrazione)”. Evidente la delusione, insieme alla rabbia delle sigle di categoria. “A dicembre -spiegano in una nota congiunta- avevamo già mobiliato i lavoratori per ottenere la proroga del servizio, proroga che oggi invece non è possibile fare perché manca ancora la pubblicazione della gara. Una gara che non deve in nessun modo demansionare e mortificare lavoratori e lavoratrici che prestano il proprio servizio al comune da oltre 10 anni. Si intervenga subito – la sollecitazione che parte da Filcams e Uiltucs – con gli strumenti idonei per evitare a questi lavoratori l’incertezza della Cassa integrazione e l’amarezza di una precarietà che non conosce sosta. L’amministrazione già a Giugno dello scorso anno per via dell’assessore Coppa, aveva assicurato che le gare erano facili da scrivere e che molte già fossero intavolate. Adesso ci chiediamo come si possa sempre giungere al termine delle scadenze per poi cercare di capire cosa fare. Non è un atteggiamento serio e rispettoso non solo nei confronti dei lavoratori, ma della cittadinanza tutta e rivolgiamo il nostro accorato appello al primo cittadino chiedendo di occuparsene in prima persona. Il rischio in un contesto storico del genere, è che passi un messaggio di abbandono.”
Queste le dichiarazioni di Alessandro Vasquez(Seg Gen) Filcams ed Anna Floridia (Seg Gen) Uiltucs che annunciano la mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici nelle prossime ore.

Foto: una protesta dei lavoratori organizzata nei mesi scorsi




Siracusa. Due dipinti restituiti alla devozione dei fedeli: restauro commissionato da Dracma

Due dipinti, olio su tela, raffiguranti Santa Rita da Cascia e San Giovanni Bosco, quest’ultimo opera di Valente Assenza, pittore pozzallese, sono stati restituiti alla devozione dei fedeli. La consegna, dopo i lavori di restauro, ha avuto luogo sabato scorso, alla presenza di Sua Eccellenza Reverendissima, monsignor Francesco Lomanto, Arcivescovo Metropolita di Siracusa e del parroco della Parrocchia San Tommaso Apostolo al Pantheon, don Massimo Di Natale.
I lavori di pulitura, restauro e ritocco sono stati eseguiti dalla restauratrice Teresa Tropea, su
commissione di DRACMA, Difesa, Recupero, Ambiente, Cultura, Monumenti, Archeologia.
“Abbiamo ritenuto giusto restituire alla devozione le tele – dichiara Giovanni Di Lorenzo, presidente
DRACMA – che apparivano in precarie condizioni, proprio per il messaggio che impersonano i
protagonisti. Santa Rita da Cascia, avvocata delle cause impossibili e San Giovanni Bosco parroco
degli ultimi e dei giovani, il cui metodo educativo ha prodotto grandiosi risultati”.
Le due tele dopo essere state svelate sono state benedette dall’arcivescovo Lomanto.
“E’ stata l’occasione per ricordare – dichiara Alessandro Maiolino, componente del direttivo di
DRACMA – uno dei grandi protagonisti della pittura del novecento, Valente Assenza che vanta
numerosi lavori in tutto il territorio nazionale e soprattutto nella capitale dove si stabilì. Per la città
di Siracusa realizzò fra le altre opere, il manifesto delle rappresentazioni classiche del Teatro Greco
e i bozzetti per l’INDA del 1962. Un ringraziamento particolare alla restauratrice Teresa Tropea,
che con tanta passione e professionalità ha sposato l’intervento da noi promosso”.




Siracusa. Il liceo Corbino tra le scuole italiane del progetto Etwinning "La mia terra è Libera"

Si è svolta il 26 gennaio scorso, nella mattinata, la manifestazione di avvio del progetto Etwinning “La mia terra è Libera!”, che vede coinvolti quattro istituti superiori italiani: il Liceo Corbino di Siracusa, l’IISS “Alessandrini” di Vittuone (MI), l’IISS “Carlo Urbani” di Porto Sant’Elpidio (FM), L’IISS di Ceccano (FR).
La tematica che vedrà impegnati gli studenti in questo progetto nazionale riguarda la lotta alle ecomafie e alla mentalità mafiosa, rientrando pienamente nell’ambito dell’insegnamento trasversale dell’Educazione Civica, che quest’anno entra in completa autonomia e con un voto specifico nel curricolo scolastico.
Il Liceo Corbino partecipa con un cospicuo numero di studenti frequentanti le classi 4 A, 4B, 4C e 4G coordinati dalle docenti Lucia Corso, Elena Uccello, Paola Moscatt, Nicoletta Abela, Paola Burgio e Lina Ferro direttamente coinvolti nelle attività, e sapientemente collaborati da Sara Brunno, Ambasciatrice EFT e Etwinning Erasmus+ Sicilia. Gli studenti affronteranno le tematiche sulla legalità attraverso videoconferenze con le maggiori associazioni antimafia nazionali e territoriali e produrranno materiali digitali, così da avere anche ricadute sui percorsi di PCTO.
La manifestazione di avvio si è svolta in videoconferenza su piattaforma Teams con il collegamento di tutti gli istituti partners, grazie allo sforzo organizzativo della docente Vincenza Leone dell’Istituto “Alessandrini” promotore del progetto e, dopo i saluti di rito, gli alunni hanno ascoltato l’avv. Cannavò di Legambiente Lombardia, che li ha introdotti al tema delle ecomafie.
Soddisfatta la  Dirigente scolastica del Liceo Corbino di Siracusa, Carmela Fronte, fiduciosa che “tale percorso possa profondamente incidere nella formazione di cittadini responsabili e consapevoli”.




Un appartamento deposito di droga e armi della malavita organizzata: scoperto dai carabinieri

Un deposito di droga e armi in via Italia 103. I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Siracusa l’hanno rinvenuto durante quella che  gli investigatori presentano come una “chirurgica operazione antidroga”. In arresto Fabiano Garofalo, 50 anni, già noto alle forze dell’ordine per piccoli precedenti penali e amministrativi.
Nella prima mattinata di sabato, i militari si sono presentati alla porta dell’abitazione di Garofalo, apparentemente tranquillo nell’accoglierli, senza dare spazio a particolari manifestazioni emotive. Un atteggiamento durato poco, fino a quanto i militari hanno rinvenuto sotto un divano  del materiale ritenuto compromettente, cioè una cassaforte porta fucili, una seconda cassaforte di dimensioni più piccole, ed un giubbotto antiproiettile, completo di borsa da trasporto, di foggia analoga a quella in uso alle guardie particolari giurate.
A quel punto, l’uomo avrebbe tentato la fuga, correndo verso l’uscita dell’appartamento, ma è stato raggiunto e bloccato dai carabinieri.
La perquisizione ha poi consentito di rinvenire un’ingente quantità di droga, materiale d’armamento, tanto da far supporre che l’appartamento fosse un deposito utilizzato probabilmente dalla malavita organizzata per nascondere parte del proprio “patrimonio”.
Rinvenuta anche una cassaforta murata. Con l’intervento dei Vigili del Fuoco, i carabinieri hanno rinvenuto : un ordigno esplosivo di fattura artigianale, del peso di circa  500 grammi, 400 dei quali di polvere nera o da sparo e completo di miccia; un fucile semiautomatico con canna mozzata risultato provento di furto avvenuto in Siracusa nell’anno 1992; tre pistole semiautomatiche, alcune già cariche; un revolver già carico con cinque proiettili inseriti nel tamburo; munizioni di vario tipo e calibro, anche da guerra, utili per l’impiego delle armi rinvenute; un chilo circa di cocaina;
40 (quaranta) di crack; 70 (settanta) circa di hashish; 280  grammi circa di marijuana;materiale per il taglio e confezionamento dello stupefacente, tra cui anche una macchina per il confezionamento “sottovuoto”; una radio portatile sintonizzabile sulle frequenze in uso alle forze di polizia.

Gli investigatori ritengono di avere dato un duro colpo alle attività criminali della città. L’ordigno rappresentava un serio rischio. E’ stato disinnescato e distrutto dagli artificieri intervenuti in supporto da Catania.

Garofalo è stato condotto nel carcere di Cavadonna.




Siracusa. "Stop sversamenti nel Porto Grande e migliore qualità dell'acqua potabile", le priorità di Gradenigo

L’eliminazione dello sversamento nel Porto Grande priorità. A indicarla, mentre si discute del Piano d’Ambito, è l’assessore al Servizio idrico integrato, Carlo Gradenigo. “Occorre migliorare la qualità dell’acqua potabile-aggiunge – e i due punti indicati sono  sono obiettivi strategici. L’acqua “insalinata” che viene fuori dai rubinetti – fa notare l’assessore- genera un danno fisico, economico e ambientale di proporzioni gigantesche. Tonnellate di bottiglie di plastica, migliaia di euro spesi da ogni singola famiglia o impresa per l’acquisto e la manutenzione di addolcitori (uno per ogni attrezzatura come lavastoviglie, macchine del ghiaccio, macchine da caffè), difficoltà per piccole medie imprese di produzione che utilizzano l’acqua (ad esempio i birrifici) di operare a Siracusa, danni incalcolabili su ogni tipo di attrezzature, rubinetti, lavatrici, scaldabagni, distrutti dai sali di calcio dell’acqua. A questi costi -va avanti l’esponente della giunta Italia- -si aggiungono quelli ambientali legati allo sversamento nel bacino chiuso del Porto Grande dei 6.000.000 mc di reflui depurati di Siracusa, Floridia, Solarino e zone balneari che ogni anno da giugno a settembre trasformano l’intera superficie del secondo fiordo più grande d’Europa in una pozza marrone asfittica a causa dell’eutrofizzazione delle acque, con la successiva periodica moria di pesci che come un orologio scandisce il passare delle stagioni. Di fronte a tutto ciò il “Piano d’Ambito” in discussione in questi giorni, rappresenta non certo la soluzione immediata ma una speranza. Mettere tutto nero su bianco in uno strumento di programmazione che interessa non più Siracusa, ma tutti i Comuni della provincia, l’ambito territoriale, è oggi per la città un’occasione di riscatto che non possiamo farci sfuggire né rimandare”.