Autorità portuale, Scerra e Gilistro (M5S): “Ripartire dalla proposta del M5S per definire ingresso”
“Che il porto di Siracusa sia ancora oggi fuori dal perimetro di competenza dell’Autorità di sistema portuale della Sicilia Orientale è un anacronismo intollerabile. Una bizzarria decisionale che sin qui è costata in termini di occasioni ed investimenti di sviluppo perduti, con una crescita avvenuta slegata, non organica e incapace in questo quadro di affrontare e tenere la prova del confronto internazionale”. Sono le parole del parlamentare Filippo Scerra e del deputato regionale Carlo Gilistro che riprendono la battaglia condotta sin dal 2020 e culminata in un emendamento dell’ottobre 2021. “L’allora vicepresidente della commissione trasporti, Paolo Ficara, aveva proposto al Ministero l’inclusione del porto di Siracusa nella circoscrizione dell’Adsp, ma il no del presidente della Regione Musumeci stoppò tutto. Ora notiamo con piacere che in molti si stanno accorgendo della necessità di questo passo, di cui il M5S si è fatto portavoce in questi anni”, sottolineano i due esponenti cinquestelle.
“Allargare la circoscrizione dell’AdSP significa dotare anche il porto di Siracusa, come è già avvenuto per Pozzallo, di un’adeguata dotazione finanziaria che possa realmente spingere verso un preciso modello di sviluppo strategico, al di là di localismi che oggi non trovano più nessuna giustificazione. – continua Filippo Scerra – Con l’allargamento della circoscrizione al porto di Siracusa, compreso anche quello industriale di Santa Panagia, finalmente potremmo pretendere che le risorse prodotte in loco siano reinvestite sui territori che tale ricchezza generano, invece che finire nelle casse di Palermo. L’inserimento nell’Autorità di Sistema renderebbe possibile anche la definizione di una strategia integrata di sviluppo a medio e lungo termine con la previsione di adeguati interventi infrastrutturali, un modello di marketing congiunto, snellimento delle relative procedure burocratiche ed amministrative”.
“Dobbiamo iniziare a pensare che Catania più Augusta, più Pozzallo e più Siracusa possono diventare insieme, e non una contro l’altra, una influente realtà portuale del Mediterraneo con benefici a cascata, in questo caso si, per i singoli territori in cui operano. Ma non si può più ritenere che sia una guerra contro questo o quel vicino quando tutto attorno, dalla Calabria al resto del Mediterraneo, crescono realtà concorrenti che i nostri porti, da soli, non potrebbero fronteggiare”. Un dato su cui concordano anche gli operatori siracusani del settore che insisono per avviare un percorso di inserimento del porto Grande di Siracusa nel raggio d’azione dell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale.
“Le politiche portuali condotte da Catania-Augusta a nord e da Pozzallo a sud, tutte dentro l’Autorità di Sistema, stanno creando un effetto tenaglia che schiaccia ed isola il porto siracusano. Non è più tollerabile guardare a questa occasione e mancarla ancora solo perchè qualcuno ha pensato negli anni che l’economia portuale fosse l’orticello di casa”, sottolinea il deputato regionale Gilistro.