L’Avis cerca casa dopo lo sfratto, mozione in Consiglio: “Il Comune conceda una sede”

 L’Avis cerca casa dopo lo sfratto, mozione in Consiglio: “Il Comune conceda una sede”

Non ha ancora lasciato la sua sede di via Augusto Von Platen ma l’Avis comunale di Siracusa non ha ancora una soluzione definitiva per poter proseguire la propria attività di raccolta e donazione di sangue e plasma, oltre che di sensibilizzazione. Dopo lo sfratto della Direzione regionale dell’Agenzia del Demanio, l’associazione ha avviato con l’ente proprietario dell’immobile una lunga e complessa trattativa. Il palazzetto dell’Avis è in realtà l'”Ex Campo Coloniale Regia Corte” e il Demanio ne rivendica la riconsegna per ragioni di utilizzo “ad uso governativo”. Il termine ultimo concesso all’Avis parlava dello scorso ottobre ma fino ad oggi la struttura è ancora in uso all’associazione che garantisce al territorio circa 7.500 sacche all’anno e 650 al mese, con quantità medie di circa 450 grammi di sangue e 700 di plasma. Sono 8 mila i donatori censiti e 4900 quelli attivi. Numeri importanti, che parlano chiaramente di un’attività fondamentale, grazie alla quale la sanità pubblica può garantire assistenza ad alcune tipologie di pazienti e intervenire in casi di emergenze in cui si renda necessaria una trasfusione. Fino ad oggi la “battaglia” di Avis per salvare la propria sede è stata condotta senza il coinvolgimento attivo delle istituzioni locali. La questione approda adesso in consiglio comunale attraverso un atto di indirizzo presentato da Damiano De Simone, Cosimo Burti, Leandro Marino, Luigi Gennuso e Ferdinando Messina, protocollato e in attesa di essere inserito tra gli ordini del giorno delle prossime. I consiglieri chiedono all’amministrazione comunale di individuare un immobile di proprietà comunale da concedere all’Avis perché possa proseguire serenamente la propria indispensabile attività. Il settore Patrimonio dovrebbe, secondo quanto indicato, avviare la ricerca di una sede compatibile con le funzioni da svolgere e che quindi disponga di locali in cui la raccolta del sangue può essere effettuata senza ostacoli e potendo godere delle autorizzazioni in tal caso richieste. I consiglieri chiedono al Comune un impegno per assicurare continuità all’Avis e di conseguenza ai cittadini che beneficiano dei suoi servizi di volontariato. L’associazione sarebbe anche disponibile a valutare, in prospettiva, la costruzione di una propria sede su un terreno edificabile. Nell’immediato, invece, la proposta del Demanio alla ricerca di un punto d’incontro sarebbe quella di lasciare nella disponibilità dell’Avis il solo pian terreno dell’immobile di via Von Platen, soluzione inefficace, vista l’attuale organizzazione degli spazi, che prevede anche e soprattutto aspetti operativi e logistici e non solo di rappresentanza.

 

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